ITALIA STARTUP VISA: ONLINE IL 3° RAPPORTO 2017 ROMA - Al 30 settembre 2017 il programma Italia Startup Visa - lanciato nel giugno del 2014 per digitalizzare e accelerare la procedura di concessione del visto per lavoro autonomo a favore dei talenti non UE che intendono avviare una startup innovativa in Italia - ha fatto registrare un totale di 281 candidature, 29 in più rispetto alla rilevazione del 30 giugno scorso. Le candidature approvate dal Comitato Italia Startup Visa, formato dalle principali associazioni dell'ecosistema nazionale dell'innovazione, sono in tutto 162, il 57,7% del totale. Sommate alle 30 richieste ricevute nel trimestre precedente, e alle ben 61 dei primi tre mesi di quest’anno, il 2017 tocca finora quota 120 candidature. Continuando sui ritmi attuali, è probabile che ISV superi la soglia delle 300 candidature ben prima della fine dell’anno e le 150 nel corso del solo 2017, contro le 161 candidature registrate nei primi due anni e mezzo di operatività del programma. La crescita – che il Ministero dello Sviluppo Economico definisce “impetuosa” – delle candidature si riflette anche nell’aumento del numero di Paesi di provenienza dei candidati, che ora sono 36, localizzati in tutti i continenti. Cina e Russia continuano a dominare la classifica del numero di candidature ricevute (71 e 60) e approvate (33 per la Cina e ben 48 per la Russia). Altri Paesi che superano le 10 candidature sono, nell’ordine, Stati Uniti, Pakistan, Ucraina, Iran e India. Oltre il 90% degli ammessi al programma è laureato, spesso in ingegneria o in altre discipline scientifiche, e poco meno della metà di tutte le candidature ricevute proviene da “team imprenditoriali”, ossia gruppi di 2, 3 o 4 persone che intendono avviare congiuntamente una nuova startup in Italia (127, divise in 51 team). Da segnalare anche un certo numero (58 casi) di candidature “per aggregazione”: a determinate condizioni, il visto startup può anche essere utilizzato per l’ingresso nella compagine sociale di una startup innovativa già esistente. Le nuove startup innovative costituite da zero e operanti in Italia grazie al programma ISV risultano al momento 19, attive in settori come la moda, il turismo e lo sviluppo di software. Molte altre, specie quelle dei cittadini non UE che hanno ritirato il visto nei primi mesi del 2017, risultano al momento in fase di costituzione, e troveranno menzione nelle prossime edizioni di questo rapporto. 12 sono invece le startup innovative interessate da almeno una candidatura nella modalità per aggregazione. (aise)
ITALIA IN TESTA PER GLI “EXCHANGE STUDENTS”: STUDIO ALL'ESTERO PREZIOSO PER LINGUA E LAVORO
BOLOGNA - Trascorrere un anno o un semestre scolastico all’estero è nella wish list di tutti gli studenti italiani. A confermarlo sono le classifiche a livello mondiale, dove l’Italia si colloca sul podio. Negli ultimi 10 anni, per esempio, il numero di Exchange Students italiani negli Stati Uniti è triplicato. A cosa si deve questo fenomeno? “Vivere con una famiglia ospitante e frequentare una tipica High School di un paese straniero, imparare una nuova lingua, confrontarsi con una cultura diversa, incontrare persone con cui stabilire legami che dureranno per sempre: questi sono i principali motivi che spingono gli studenti del terzo e del quarto anno delle superiori a diventare Exchange Students. Parlando con un 'Exchange Student' si capiscono immediatamente le soft skills che i ragazzi sviluppano nel corso del programma, apprezzate e valorizzate sia dalla scuola che dal mondo del lavoro”, spiega Mondo Insieme, organizzazione specializzata in scambi culturali all’estero con sede a Bologna. “Gli Exchange Students maturano e si responsabilizzano, imparano ad abbattere le barriere culturali e a vedere il mondo con occhi diversi”. A supporto dell’esperienza è arrivata recentemente una circolare ministeriale che conferma “lo sviluppo di competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline”. Sul fronte scolastico, prosegue Mondo Insieme “l’esperienza è molto interessante perché si lasciano a casa i dizionari di greco e di latino e ci si confronta con sistemi educativi differenti. Né migliori, né peggiori rispetto a quello italiano, semplicemente diversi. A stupire particolarmente è il rapporto più confidenziale con gli insegnanti, la scoperta di nuove materie e la varietà di opportunità extracurriculari, quasi sempre assenti nel nostro percorso scolastico. Dallo sport al teatro, dal volontariato alla musica: i nostri studenti riscoprono i propri talenti mentre portano avanti gli studi!”. Secondo Mondo Insieme, “gli studenti italiani hanno una mentalità sempre più aperta e le destinazioni richieste sono tra le più varie. Gli Stati Uniti sono sempre la meta più gettonata, seguiti dall’Australia, dal Canada e dai Paesi del Nord Europa” – conferma Graziella Costa, responsabile del programma – ma abbiamo studenti ovunque: in Cina, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Argentina, Sudafrica, e la lista continua”. La soddisfazione più grande è l’integrazione linguistica e culturale, come racconta la studentessa Sophie Grassi della provincia di Verona, che da maggio si trova in Thailandia: “Per imparare il thai ho deciso di tenere un piccolo libricino da portare con me dappertutto e in cui annoto parole in lingua e la rispettiva traduzione inglese ogni volta che ne imparo una nuova”. Non si tratta più quindi di imparare una sola lingua, ma due. Scopriamo inoltre che è possibile ottenere dei contribuiti importanti per vivere questa esperienza, perché le opportunità sono veramente preziose per il futuro degli studenti, indipendentemente dal reddito dei genitori. “Oltre alle borse di studio bandite dall’INPS per i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione” (a metà ottobre uscirà il bando ITACA per il 2018-19), spiega Costa, “Mondo Insieme premia gli studenti più meritevoli, che altrimenti non potrebbero partecipare ai programmi, con borse di studio fino a €2.500”. Non è insolito, infine, che molti Exchange Students decidano di proseguire la loro esperienza di giovani cosmopoliti con altre opportunità all’estero, dagli studi universitari. Mondo Insieme garantisce borse di studio fino al 70%, per frequentare un’università americana, fino alle più svariate esperienze lavorative a stelle e strisce: Au Pair, Work and Travel, Internship e Training, tutti programmi con un costo molto contenuto. I giovani italiani hanno un mondo di opportunità davanti a sé, grazie alle esperienze di studio e lavoro all'estero. Tutte i programmi sono sul sito www.mondoinsieme.it. (aise)
BENVENUTI IN FRANCIA: DOMANI A PARIGI L’INCONTRO PROMOSSO DA COMITES E ASSOCIAZIONI
PARIGI - Appuntamento domani, 16 ottobre, alla Maison de l’Italie (Cité Universitaire, 7A Bld. Jourdan) a Parigi dove si terrà un nuovo incontro di “Benvenuti in Francia”, progetto che coinvolge rete diplomatico-consolare e associazioni per orientare i giovani italiani arrivati in Francia per studio e lavoro. Venti associazioni riunite in quattro tavoli tematici - Inserimento professionale, Studio e ricerca, Arte e cultura, Vita pratica e diritti sociali – accoglieranno i giovani italiani da poco arrivati in Francia per offrire, a chi lo desidera, un sostegno o semplicemente un momento di scambio e confronto. I lavori inizieranno alle 18.15 con il benvenuto del Direttore della Maison de l'Italie Roberto Giacone e i saluti dell'Ambasciatore d'Italia Giandomenico Magliano, della Console Generale Emilia Gatto e dell'Ambasciatore presso le Organizzazioni Internazionali Alessandro Busacca. Seguirà la presentazione dell'evento e i saluti del Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Fabio Gambaro e dell'Addetto Scientifico presso le Organizzazioni Internazionali, Isabella Maria Palombini. Alle 18.30 inizieranno gli atelier tematici e l’incontro con le associazioni. INSERIMENTO PROFESSIONALE coinvolgerà DIRE (Donne italiane rete estera), Alumni PoliMI, Alumni SciencesPo, Associazione Alumni Bocconi, Alumni PoliTo. STUDIO e RICERCA con ReCIF (Ricercatori italiani in Francia), Master pro Industries culturelles France-Italie, OCSE, Institut Pasteur. ARTE e CULTURA con FAI-France, Cinema Italiano, Dante Alighieri, Italo Calvino, Les ateliers de Cribeau, Italyssime VITA PRATICA e DIRITTI SOCIALI con Comites di Parigi, Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ACLI France, INCA France, Italia in rete. (aise)
“PLURALISMO CULTURALE E SVILUPPO SOSTENIBILE”, A SAN PIETROBURGO LA 137^ ASSEMBLEA
ROMA – Il pluralismo culturale attraverso il dialogo interreligioso e interetnico per contribuire alla promozione della pacifica convivenza e allo sviluppo sostenibile, è al centro dell’incontro di 2000 delegati che si riuniscono al Tauride Palace di San Pietroburgo per la 137^ Assemblea dell’Unione Interparlamentare dal 14 al 18 ottobre. Ai lavori dell’importante appuntamento internazionale partecipa una delegazione di parlamentari italiani – accompagnata da funzionali di Camera e Senato – composta dai deputati Gianni Farina e Giorgio Sorial e dal sen. Francesco Amoruso, del Comitato di Presidenza del Gruppo Italiano UIP, dall’on. Elda Locatelli, dell’Ufficio Comitato Donne Parlamentari. “Come organizzazione internazionale dei parlamenti nazionali, l’IPU ha acquisito con il tempo sempre più un’importanza rilevante – dichiara alla partenza l’on. Gianni Farina (Pd, eletto nella circoscrizione Estero-rip. Europa) – poiché gli affari internazionali non sono più di dominio esclusivo dei governi. Con l’esigenza di rafforzare la partecipazione democratica, è cresciuto il ruolo dei parlamenti”. Nel corso della sessione si prenderà in esame i progressi compiuti e le sfide attuali per rafforzare le relazioni tra l’ONU e i Parlamenti nazionali (IPU). “Un processo virtuoso in un mondo sempre più interconnesso – sottolinea il deputato del Pd – dove le nuove tecnologie e le migrazioni stanno abbattendo vecchie barriere. Questi sviluppi sono anche paradossalmente vettori di crescente di intolleranza, xenofobia e estremismo”. Durante l’Assemblea, i deputati firmeranno la petizione dell’IPU sulla promozione delle società democratiche. “Esamineremo inoltre una serie di temi, dal divieto delle armi nucleari, alla sicurezza informatica fino all’aumento dell’uso dell’energia rinnovabile” conclude l’on. Gianni Farina. A S. Pietroburgo scade anche il mandato triennale di Saber H. Chowdhury (Bangladesh). Per la presidenza due donne in campo: Ivonne Passada (Uruguay) e Gabriela Cuevas Barron (Messico). (Inform)
CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI NON COINCIDENTI VERSATI ALLE CASSE DI PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI
ROMA – Di seguito un comunicato stampa dell’Inps. “Con la circolare n. 140 del 12 ottobre 2017 si forniscono le istruzioni operative riguardo al cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti in presenza di periodi di contribuzione presso gli Enti di previdenza privati. La circolare viene pubblicata dopo un lungo confronto – che ha coinvolto il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le Casse professionali e l’Istituto – volto a dare una concreta operatività alla disciplina prevista dalla legge di bilancio 2017. L’odierno indirizzo ha ricevuto il nulla osta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 9 ottobre 2017 e affronta i singoli trattamenti pensionistici che possono essere conseguiti in regime di cumulo (pensione di vecchiaia, pensione anticipata, pensione di inabilità, pensione ai superstiti), esponendo requisiti, criteri e modalità necessari per l’erogazione della pensione nel caso in cui si ricorra al cumulo dei periodo assicurativi anche con gli Enti privati. Con riferimento alla pensione di vecchiaia in cumulo, ai fini di garantire il principio di autonomia, anche regolamentare, riconosciuto agli Enti previdenziali privati, si precisa che: – nei casi in cui i regolamenti delle Casse private prevedano requisiti minimi per la pensione di vecchiaia in cumulo diversi e più elevati rispetto a quelli di cui all’articolo 24, commi 6 e 7, della legge n. 214 del 2011, i periodi contributivi non coincidenti presso gli Enti di previdenza privati sono comunque validi ai fini della maturazione del diritto alla pensione; – ciascun Ente procederà alla liquidazione della propria quota di pensione solo al momento dell’effettiva maturazione di tutti i requisiti previsti dal proprio ordinamento; – sebbene l’erogazione della pensione, in virtù di requisiti di vecchiaia diversi, possa avvenire in diverse tranche, la pensione in regime di cumulo costituisce un’unica pensione e pertanto gli istituti giuridici connessi al trattamento pensionistico (quali la perequazione automatica, l’integrazione al trattamento minimo, la c.d. quattordicesima, la maggiorazione sociale) vengono liquidati con riferimento al trattamento unico complessivamente considerato. Infine si precisa che il pagamento dei trattamenti pensionistici in regime di cumulo è effettuato dall’Inps, ma è subordinato alla stipula di una apposita convenzione con gli Enti interessati. Questa fase è già stata avviata dall’Istituto in collaborazione con le Casse professionali”. (Inform)