dalla Toscana al Nord America, mi chiedo come mai nostri alleati come Casini, Lorenzin e Della Vedova (solo per citarne alcuni) sono alleati in collegi sicuri, rossi e blindati come Bologna, Modena e Prato – dove li eleggiamo coi nostri voti – e non sono più alleati in collegi a rischio come Australia e Nord America (ma anche Europa e Sud America), dove possono farci perdere coi loro voti”. Lo dichiara Eugenio Marino, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico, a commento dell’alleanza elettorale messa su in Italia e non all’estero. “Mi chiedo perché – continua Marino – stringersi a coorte in collegi sicuri in Italia e rompere le righe in collegi a rischio all’estero, quasi non ci importasse di cosa succede oltr’Alpi”. “Mi chiedo dove, a quale tavolo politico si siano discusse, coordinate e decise queste alleanze divergenti, questo strabismo strategico e quale sia il positivo fine politico ed elettorale di una mancata coalizione nella Circoscrizione estero, che a me sfugge. Io temo che, senza un cieco e caparbio atto di fede degli elettori del Centrosinistra, tutto ciò possa favorire la Destra e il Movimento cinque stelle. Quindi, elettoralmente, - conclude Marino - può darsi che i nostri elettori ci salveranno da noi stessi (e me lo auguro), ma la politica però, noi, dove l’abbiamo lasciata?”. (NoveColonneATG)
ELEZIONI, GIACOBBE ALL’ESTERO COL PD: ANCORA MOLTO DA FARE
Roma – “Negli ultimi cinque anni mi sono impegnato nel Senato della Repubblica a migliorare le condizioni dell’Italia e ad ottenere nuove risorse per gli italiani nel mondo. Potenziamento dei servizi consolari, fondi per l’insegnamento della lingua italiana, promozione della cultura italiana, semplificazione dell’amministrazione delle pensioni, avvio concreto di un protocollo di collaborazione tra Ministero degli Esteri e Patronati, maggiori risorse per le Camere di Commercio Italiane nel mondo, le agenzie di stampa italiane all'estero, Comites e CGIE, sono solo alcuni dei risultati che lavorando assieme ai miei colleghi eletti all’estero siamo riusciti a raggiungere”. Così il senatore del Pd eletto all’estero Francesco Giacobbe secondo cui “molto rimane ancora da fare, ed è il motivo per cui ho accettato di ricandidarmi al Senato per il Partito Democratico”. “Nel 2013 l’Italia era sull’orlo di un baratro – ha detto Giacobbe -. I governi del Partito Democratico hanno evitato il peggio ed invertito la tendenza. Oggi l’Italia è un Paese che Cresce ed ha acquisito un ruolo sempre più importante in Europa e nel Mondo. Votare per il PD significa contribuire a continuare a far crescere l’Italia”. (NoveColonneATG)
ALITALIA: JOINT BUSINESS AGREEMENT CON L’AEROLÍNEAS ARGENTINAS
Roma - Alitalia e Aerolineas Argentinas hanno firmato a Buenos Aires un Joint Business Agreement in cui le due compagnie si impegnano a coordinare gli sforzi commerciali per offrire ai viaggiatori un maggior numero di connessioni fra l’Italia e l’Argentina, orari migliorati e un più ampio ventaglio di offerte dedicate. L’accordo, inoltre, consente ai due vettori di uniformare l'esperienza di viaggio con lo scopo di offrire lo stesso servizio di alto livello nei voli fra i due Paesi. Alitalia e Aerolíneas Argentinas collaborano già dal 2017 attraverso un accordo di codeshare. L’accordo siglato a Buenos Aires, il primo del suo genere firmato nel paese sudamericano, rafforza l’attuale collaborazione commerciale e consente ai passeggeri di entrambe le compagnie di raggiungere un maggior numero di destinazioni in Argentina e in Italia. “Il rafforzamento della collaborazione con Aerolíneas Argentinas ci offre grandi opportunità di crescita in un mercato in cui ci aspettiamo di offrire ancora più posti ai nostri clienti, insieme alla compagnia aerea argentina", ha dichiarato Massimo Iraci, Chief Strategy and Operations Officer di Alitalia durante la firma dell’accordo a Buenos Aires. "L'Italia e l'Argentina, già legate da forti relazioni economiche e culturali, ora sono ancora più vicine”. Mario Dell’Acqua, Presidente del Gruppo Aerolíneas Argentinas ha dichiarato: “Questo accordo ci permetterà di rafforzare la nostra presenza internazionale in modo intelligente: grazie alla collaborazione con un grande partner strategico come Alitalia. Con questa nuova partnership vogliamo consolidare il ‘ponte aereo’ che unisce l’Argentina all’Italia, con maggiori vantaggi dal punto di vista della concorrenza e della scelta del consumatore”. Il Joint Business Agreement include iniziative per uniformare gli orari dei voli e rendere più confortevoli le coincidenze da Roma e da Buenos Aires e, al contempo, prevede la possibilità di aggiungere nuove destinazioni oltre all’opportunità, per entrambe le compagnie, di condividere il know how e le migliori procedure nella gestione dei passeggeri. Un altro elemento chiave che ha portato alla firma di questo accordo è rappresentato dal potenziale di crescita dell’interscambio fra Italia e Argentina e la possibilità, quindi, di cogliere nuove opportunità utilizzando l'esperienza e la conoscenza di entrambe le società. L'accordo entrerà in vigore e sarà attuato non appena verrà autorizzato dalle competenti autorità, tenendo conto della normativa sulla concorrenza. (NoveColonneATG)
PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - RENDITA DI INABILITA' - CANDELORO(INCA CGIL): "CASSAZIONE: PER IL DIRITTO VALE LA CONSAPEVOLEZZA DEL NESSO CAUSALE"
"Non è dalla mera diagnosi della malattia che decorre il termine di prescrizione per la rendita Inail. Lo ha stabilito la Cassazione, nell’ordinanza 2842/18, depositata il 6 febbraio, con la quale ha accolto il ricorso di un lavoratore, affetto da un tumore alla vescica, contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma, che gli aveva rigettato la richiesta di rendita Inail, a causa del superamento del termine prescrizionale di tre anni" . Così in una nota firmata da Lisa Bartoli (inca cgil). "Per i giudici di legittimità, “esistenza, natura e grado di indennizzabilità” di una malattia professionale sono i tre elementi “rilevanti” che il giudice di merito deve considerare per verificare il decorso del termine triennale di prescrizione del diritto alla rendita permanente di inabilità al lavoro. Il principio affermato dalla Cassazione è che i tre anni di prescrizione devono cominciare a decorrere non già dal momento della semplice diagnosi clinica della malattia, ma da quando il lavoratore tecnopatico ha acquisito la “consapevolezza della riconducibilità della patologia all’attività” professionale svolta e del “grado di indennizzibilità”. "La Corte territoriale ha sbagliato nel rigettare la richiesta de lavoratore limitandosi “a richiamare alcune circostanze temporali relative alla diagnosi clinica della malattia” (1993 e 2004, in occasione di due ricoveri), che per la Cassazione “nulla attestano circa l’origine professionale della diagnosi, ovvero della riconducibilità della malattia all’attività di lavoro e della consapevolezza come malattia professionale indennizzabile”. In buona sostanza la semplice diagnosi clinica della malattia non implica che il lavoratore fosse consapevole dell’origine professionale della patologia e pertanto, né tanto meno della sua eventuale indennizzabilità. Lo stesso orientamento, ricorda la Cassazione, è stato affermato nella sentenza della Corte Costituzionale n. 206 del 1988, quando ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 135, secondo comma, del D.P.R. n. 1124 del 1965, nella parte in cui pone una “presunzione assoluta di verificazione della malattia professionale nel giorno in cui è presentata all’Istituto assicuratore la denuncia con certificato medico”. L’Alta Corte ha quindi accolto il ricorso con rinvio della sentenza impugnata". Per Silvino Candeloro, del collegio di presidenza Inca, “questa sentenza anche se non è una novità perché consolida un orientamento già ampiamente espresso a tutti i gradi di giudizio, fa riemergere con forza le enormi difficoltà nelle quali si imbattono i lavoratori e le lavoratrici che si ammalano a causa del lavoro e che sempre più spesso devono ricorrere alla magistratura per vedersi riconoscere la tutela assicurativa. Sarebbe auspicabile, invece, che Inail ne prendesse atto agevolando l’accesso alle prestazioni senza ricorrere ogni volta alle vie legali, che rappresentano un costo per la collettività”. (09/02/2018-ITL/ITNET)
ITALIANI ALL'ESTERO - GIORNATA RICORDO - GARAVINI(CAPOLISTA PD SENATO CIRC. EUROPA):" FOIBE: SIANO MONITO PER CHI OGGI INCITA ALL'ODIO"
“Il terribile massacro compiuto nelle foibe d’Istria serva da monito. In particolare per quanti, ancora oggi, incitano all’odio nel linguaggio politico. La storia ci ha già insegnato più volte quali siano gli esiti di un confronto improntato alla demolizione dell’avversario. È un percorso che inizia incitando allo scontro. E che si conclude inevitabilmente con la violenza”. LO ha dichiarato l'on. Laura Garavini, capolista PD al Senato nella Circoscrizione Estero.Europa nell'ambito della celebrazione del Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe. "La stessa violenza manifestata da coloro che vorrebbero trasformare il dramma delle foibe in una sorta di riscatto per le estreme destre. Che giustificano i campi di sterminio nazisti con le azioni di Tito, quasi si trattasse di un salvacondotto. Ebbene, dice Garavini "Rifiutiamo questa logica, che vorrebbe giustificare un’azione disumana adducendo un’altra azione disumana. Oggi, e non solo oggi, ricordiamo con doveroso rispetto i nostri connazionali scomparsi nelle foibe. E, allo stesso tempo, traiamo insegnamento dalla lezione che ci viene dalla storia”.(09/02/2018-ITL/ITNET)
SICUREZZA SOCIALE - PREVIDENZA - AL CNEL SEMINARIO SULLE PROSPETTIVE DEL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO
La previdenza italiana è al centro in questi ultimi anni di un intenso dibattito che vede confrontarsi il mondo della politica e degli enti previdenziali con le organizzazioni sindacali ed i soggetti preposti alla tutela dei diritti soggettivi dei cittadini come i patronati. In quest'ambito l'iniziativa dei Seminari previdenziali maceratesi promossi dalla Fondazione Marco Biagi con il coordinamento del Prof. Guido Canavesi dell'Ateneo di Macerata. Prossimo il Seminario ospitato dal CNEL sulle "prospettive del sistema previdenziale italiano" Lunedi' 12 febbraio, che sarà presieduto dal Presidente del CNEL, Prof. Tiziano TREU. al quale si unirà il Prof. Maurizio RICCI, Presidente AIDLASS ASSOCIAZIONE ITALIANA DI DIRITTO DEL LAVORO E DELLA SICUREZZA SOCIALE. Quattrp gli ambiti di intervento che verranno presi in considerazione: Pubblico e privato nel sistema previdenziale: Prof. Mattia PERSIANI Emerito di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA; Prof.ssa Paola OLIVELLI Già Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ DI MACERATA. Art. 38 cost. e modelli di tutela: attualità della norma costituzionale con il Prof. Giulio PROSPERETTI Giudice della Corte Costituzionale Già Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ ROMA TOR VERGATA, Prof. Roberto PESSI Ordinario di Diritto del lavoro / LUISS GUIDO CARLI Sostenibilità del sistema previdenziale e solidarietà intergenerazionale Prof. Pasquale SANDULLI Già Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA Prof. Maurizio CINELLI Già Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ DI MACERATA Il welfare delle responsabilità con il Prof. Gian Guido BALANDI Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ DI FERRARA Prof. Angelo PANDOLFO Già Ordinario di Diritto del lavoro / UNIVERSITÀ SAPIENZA DI ROMA. (09/02/2018-ITL/ITNET)