IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI PER LA FESTA D’EUROPA L’8 MAGGIO A ROMA IL CONCERTO PER L’EUROPA DELL’ORCHESTRA ERASMUS ROMA -
Esordio a Roma per l’Orchestra Erasmus, la formazione musicale promossa dall’Agenzia Nazionale Erasmus+
Indire e formata da studenti Erasmus dei Conservatori e Istituti musicali italiani. Il Concerto per l’Europa è in programma martedì 8 maggio alle 19 al Teatro Brancaccio, in via Merulana 244, a Roma. L’evento è gratuito e si svolge in occasione delle celebrazioni per la Festa d’Europa. L’Orchestra è composta da 50 musicisti provenienti da 15 Conservatori ed è diretta dal Maestro Elio Orciuolo. “Da più di 30 anni – ha dichiarato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli - l’Erasmus apre confini e orizzonti a milioni di ragazze e ragazzi in tutta l’Unione. L’8 maggio celebreremo attraverso la musica questo progetto che ha creato e continua a creare nuove cittadine e nuovi cittadini europei. L’Orchestra Erasmus, nata un anno fa, è una bellissima espressione di quella ‘Generazione Erasmus’ che mette insieme le eccellenze dei nostri Conservatori e Istituti musicali e che, attraverso la musica, lancia a tutte e tutti un messaggio chiaro di unione e pace, di collaborazione. Un messaggio di cui oggi abbiamo particolarmente bisogno”. “L’Orchestra Erasmus – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli - è la prima formazione musicale interamente formata da studenti Erasmus dei Conservatori e degli Istituti musicali parificati sul territorio italiano. Con questo progetto artistico, vogliamo valorizzare i giovani talenti del nostro Paese e di tutta Europa. Allo stesso tempo, utilizzando il linguaggio universale della musica intendiamo diffondere un forte messaggio di fratellanza tra i popoli europei. Si tratta di un’iniziativa di valore strategico per il Programma Erasmus e per questo intendo ringraziare di cuore i Conservatori e gli Istituti musicali italiani per la fondamentale partecipazione e collaborazione”. (Inform)
INAUGURATO A BARCELLONA IL PROGETTO THE FAB LINKAGE AMBACSIATORE SANNINO: L’OBIETTIVO È “COINVOLGERE IL SISTEMA ITALIA E LE ISTITUZIONI SPAGNOLE NELLA CREAZIONE DI INIZIATIVE CHE PARTONO DALLA COLLABORAZIONE SPONTANEA CHE ESISTE NEL SETTORE CREATIVO TRA DESIGNER, ARCHITETTI E MAKER SPAGNOLI E ITALIANI
MADRID - L’Ambasciatore d’Italia a Madrid Stefano Sannino, assieme alla Console Generale d’Italia a Barcellona Gaia Danese, ha partecipato all’apertura della seconda edizione del progetto The Fab Linkage, che si è svolta a Barcellona presso la sede dell’Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunya (IAAC). Informa l’Ambasciata d’Italia a Madrid. The Fab Linkage è una delle principali attività di ITmaKES, la seconda edizione di un’iniziativa volta alla collaborazione, al design creativo e all’innovazione che coinvolge designer, architetti, artisti sonori italiani e spagnoli in un percorso di creazione e sviluppo di progetti congiunti. Quest’anno l’evento è stato organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona e ha riunito per tre giorni - 27, 28 e 29 aprile - circa 40 maker/designer/creativi/artisti che hanno partecipato a un workshop di idee e lavoro, al quale hanno inoltre preso parte speaker e moderatori appartenenti a diversi campi del sapere e della creatività. L’obiettivo è creare un forte dialogo multidisciplinare e di ricerca tra professionisti e personalità nel campo dell’architettura, del design, della fabbricazione digitale e della musica sperimentale, oltre a produrre prototipo che si sviluppano nel corso di sessioni di lavoro presso l’IAAC, il Green Fab Lab di Valldaura, l’IED Barcellona e Noumena - studio di design computazionale / Wasp Hub, tutti partner dell’iniziativa. L’evento di inaugurazione ha potuto contare sui discorsi di apertura di Arethi Markopoulou, Direttrice Accademica dell’IAAC, e di Anna Majó, Digital Innovation Director del Comune di Barcellona. Nel suo saluto, l’Ambasciatore Sannino ha ricordato il processo che ha portato al lancio, nel 2017, dell’iniziativa ITmakES e il rinnovamento del ruolo delle istituzioni italiane in Spagna, che ha contribuito alla nascita del progetto. L’obiettivo, ricorda l’Ambasciatore, è “coinvolgere il Sistema Italia e le istituzioni spagnole nella creazione di iniziative che partono dalla collaborazione spontanea che esiste nel settore creativo tra designer, architetti e maker spagnoli e italiani, al fine di promuovere lo sviluppo di progetti congiunti, il talento e il saper fare delle nuove generazioni”. A seguire, gli organizzatori di The Fab Linkage 2018 hanno ripercorso le tappe che il progetto ha seguito fino ad ora e illustrato i prossimi appuntamenti. In primo luogo, la Console Generale, coordinatrice dell’iniziativa, ha tracciato il percorso del progetto dagli inizi fino ad oggi, ricordando come il lavoro in rete dei partecipanti selezionati tramite la open call 2017 e di coloro che si sono aggiunti quest’anno, attraverso la creazione, la sperimentazione e il sostegno di tutti i soci del progetto, abbia permesso di sviluppare e presentare progetti italo-spagnoli in numerose manifestazioni le Maker Faire di Barcelona e di Roma o la Barcelona Design Week. I curatori 2017 e 2018, Aldo Sollazzo e Valentina Toscano, assieme ai coordinatori dei gruppi di lavoro, hanno illustrato le linee di lavoro che continuano e si aggiungono in questa nuova tappa: Life&Health, Education, Fashion&Wearable, Social Sheltering, Music&Interaction. (Inform)
AMORI E DESIDERI: 18° FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI TOKYO AMBASCIATORE STARACE: IL PROGRAMMA RICCO E ARTICOLATO TESTIMONIA LA GRANDE VITALITÀ DEL MOVIMENTO CINEMATOGRAFICO ITALIANO E IL NOTEVOLE APPREZZAMENTO DEL PUBBLICO LOCAL
E TOKIO - “Sono davvero lieto che questa rassegna cinematografica sia diventata un appuntamento irrinunciabile nel panorama culturale giapponese. Il programma è ricco e articolato, con quasi venti film italiani in visione, e testimonia la grande vitalità del movimento cinematografico italiano e il notevole apprezzamento del pubblico locale.” Così l’Ambasciatore d’Italia in Giappone Giorgio Starace, che ha inaugurato la diciottesima edizione del Festival del Cinema Italiano di Tokyo, organizzato in partnership con il prestigioso quotidiano giapponese Asahi Shimbun dall’Istituto Luce Cinecittà (rappresentato dalla responsabile della promozione del cinema italiano, Carla Cattani) e dall’Istituto Italiano di Cultura, diretto da Paolo Calvetti. Presenti il regista Luciano Ligabue e l’attrice Kasia Smutniak, a Tokyo per presentare “Made in Italy”, Jasmine Trinca (protagonista di “Fortunata”) e i registi Manetti (“Ammore e Malavita”), Roberto de Paolis (“Cuori puri”), Leonardo Di Costanzo (“L’intrusa”), Antonio Piazza (“Sicilian Ghost Story”) e Sydney Sibilia (“Smetto quando voglio - Ad honorem”). I film, che saranno proiettati fino al 5 maggio, comprendono cinque dei sei titoli italiani in concorso a Cannes nel 2017, tra cui “Fortunata” di Sergio Castellitto che ha vinto con Jasmine Trinca il premio di miglior attrice nella categoria “Un certain regard”, nonché alcune delle commedie che hanno raccolto più incassi nell’ultima stagione, quali “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani e “Smetto quanto voglio - Ad honorem” di Sibilia. Il percorso attraverso le novità del cinema italiano si conclude con tre anteprime per il mercato giapponese: “La tenerezza” di Gianni Amelio, “Ammore e malavita” di Antonio e Marco Manetti e “Il colore
ALIMENTARE, ETICHETTA D’ORIGINE: UN MERCATO DA 50 MILIARDI
Roma – I prodotti alimentari registrati con un’etichetta d’indicazione geografica vantano a livello mondiale un valore commerciale annuale di oltre 50 miliardi di dollari. Tali prodotti hanno caratteristiche, qualità e reputazioni specifiche derivanti dalla loro origine geografica. Lo studio ‘Rafforzamento dei sistemi alimentari sostenibili attraverso le indicazioni geografiche’, condotto dalla FAO e dalla Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, analizza l’impatto economico della registrazione dell’indicazione geografica in nove studi di casi: il caffè colombiano, il tè Darjeeling (India), il cavolo Futog (Serbia), il caffè Kona (Stati Uniti), il formaggio Manchego (Spagna), il pepe Penja (Camerun), lo zafferano Taliouine (Marocco), il formaggio Tête de Moine (Svizzera) e il vino Vale dos Vinhedos (Brasile). In tutti e nove i casi, la registrazione legata all’origine ha sostanzialmente aumentato il prezzo del prodotto finale, con un valore aggiunto compreso tra il 20% e il 50%. Uno dei motivi è che i consumatori identificano caratteristiche uniche - come gusto, colore, consistenza e qualità - in prodotti con lo status d’indicazione geografica, e come tali sono disposti a pagare prezzi più alti. “Le indicazioni geografiche sono un approccio alla produzione alimentare e ai sistemi di marketing che pongono considerazioni sociali, culturali e ambientali al centro della catena di valore”, ha affermato Emmanuel Hidier, economista del Centro investimenti della FAO. “Possono essere un percorso per lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali promuovendo prodotti di qualità, rafforzando le catene di valore e migliorando l’accesso a mercati più remunerativi”. (NoveColonneATG)
A TALLINN LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DEI PARLAMENTI EUROPEI
Roma – Il 24 aprile si è tenuta a Tallinn, in Estonia, l'annuale Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione europea. La Conferenza costituisce la sede più alta della cooperazione interparlamentare a livello europeo. Alla Conferenza ha partecipato per la Camera la vicepresidente Maria Edera Spadoni e per il Senato la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. La Conferenza era articolata in due sessioni: la prima dedicata al futuro dell'Unione europea e la seconda ai temi della sicurezza comune. La prima sessione è stata introdotta, tra gli altri, dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Sul tema del futuro dell'UE si è svolto un ampio dibattito da cui sono emerse posizioni molto differenziate tra chi ritiene che le sfide che l'Europa deve affrontare richiedono maggiore integrazione per trovare risposte comuni e chi sostiene la necessità di preservare la dimensione nazionale. La vicepresidente della Camera Spadoni nel suo intervento ha sottolineato che la priorità, piuttosto che sofisticate e improbabili riforme dell'assetto dell'UE, è ricollocare al centro dell'azione dell'Unione il benessere dei cittadini, l'equità e una più efficace solidarietà. Nessuno Stato e nessun cittadino europeo - ha affermato - deve restare indietro. Un emendamento in tal senso è stato presentato al documento adottato al termine della Conferenza dalla Vicepresidente Spadoni e approvato anche grazie all'appoggio del Senato. Intervenendo nella seconda sessione, la vicepresidente Spadoni ha sottolineato che le minacce del terrorismo e della criminalità organizzata transfrontaliera così come le minacce e gli attentati alla cybersicurezza richiedono un più stretto coordinamento tra le strutture di intelligence e un più intenso scambio di informazioni ma anche un impegno forte per combattere le cause all'origine della radicalizzazione e del reclutamento da parte delle organizzazioni terroristiche e criminali. Occorre combattere la marginalizzazione e il disagio che provocano frustrazione e non favoriscono l'integrazione. La vicepresidente della Camera ha avuto anche incontri bilaterali con i rappresentanti dei Parlamenti greco e portoghese con i quali ha convenuto sulla necessità di una cooperazione più stretta tra i Paesi mediterranei dell'UE, che devono affrontare problemi comuni tra cui la gestione dei flussi migratori e le conseguenze sociali della crisi economica. La vicepresidente Spadoni ha incontrato anche i rappresentanti del Parlamento polacco molto interessati a rafforzare la collaborazione con l'Italia. (NoveColonneATG)
GARAVINI-UNGARO (PD): PDL PER ABOLIRE IMU PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Roma – “Gli italiani che, pur vivendo all’estero, mantengono il loro immobile in Italia svolgono una duplice funzione sociale. Da un lato generano un consistente indotto economico grazie al turismo di ritorno, dall’altro contribuiscono a contrastare i diffusi fenomeni di degrado architettonico e di abbandono degli immobili. Per questo motivo vanno tutelati e agevolati con azioni concrete. Anche dal punto di vista fiscale”. È quanto dichiarano Laura Garavini e Massimo Ungaro, senatrice e deputato PD eletti all’estero, in occasione del deposito congiunto di una loro proposta di legge, in entrambi i rami del Parlamento. “Proprio perché siamo convinti della necessità di estendere l’esonero dall‘IMU a tutti gli italiani all’estero, abbiamo presentato congiuntamente, sia alla Camera che al Senato, una proposta di legge per considerare abitazione principale un immobile di proprietà posseduto in Italia dagli italiani residenti all'estero – continuano Garavini e Ungaro -. Ciò significherebbe, una volta eventualmente approvata la proposta, abolire l‘Imu per tutti gli italiani all‘estero e non soltanto, come previsto ora, per i pensionati titolari di una pensione straniera o in convenzione”. (NoveColonneATG)