PREMIO ROMA 2018 AD ALBERTO ANGELA, ANDREA RICCARDI, VINCENZO BARONE E FEDERICA MAZZUCCA
ROMA - Saranno Alberto Angela, Andrea Riccardi, Vincenzo Barone e Federica Mazzucca a ricevere, il prossimo 12 giugno, il Premio Roma 2018. La cerimonia di premiazione, con la consegna della Lupa Capitolina, si terrà alle 20,30
nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma. Ad Alberto Angela( paleontologo, divulgatore scientifico, scrittore e giornalista ndr. )il Premio per la Promozione delle meraviglie italiane nel mondo; al prof. Andrea Riccardi in occasione del 50° anniversario di fondazione della Comunità di Sant’Egidio; al prof. Vincenzo Barone, direttore della Normale di Pisa il Premio Roma Urbs Universalis e alla ricercatrice dott.ssa Federica Mazzucca, il Premio per la ricerca in campo oncologico “Irma Feroci Milesi”. L’annuncio oggi in Campidoglio in occasione della cerimonia di presentazione dei Finalisti del Premio Letterario Roma. Riportiamo di seguito per ogni sezione del Premio i nomi dei finalisti scelti dalla Giuria con il titolo dell’opera e l’editore e le menzioni di merito. Per la Narrativa: Robert Bryndza, "La donna di ghiaccio", Newton Compton; Luigi Guarnieri, "Forsennatamente Mr Foscolo, La nave di Teseo; Antonio Manzini, "Pulvis et umbra",Sellerio Menzione di merito: Roberto Capperucci, "Storie di fantasia di un giovane...novantenne", Edizioni Tassinari; Daniela Iodice, "Il greco duale ", Edizioni Progetto Cultura; Roberto Riccardi, "La notte della rabbia", Einaudi - Stile libero Big Per la Saggistica: Luciano Canfora, “Cleofonte deve morire”, Laterza; Pino Corrias, “nostra incantevole Italia”, Chiarelettere; Paolo Mieli, “Il Caos italiano”, Rizzoli Menzioni di merito: Massimo Izzi, “L’As Roma dalla A alla Z”, Newton Compton; Vittorio Possenti, “Diritti Umani. L’età delle pretese, Rubbettino; Gian Franco Svidercoschi, “Un Papa che divide?”, Rubbettino La cerimonia di premiazione, con la consegna della Lupa Capitolina, avrà luogo il prossimo 12 giugno alle 20,30, presso l’Aula Magna della “Sapienza Università di Roma”.(Inform)
QUINTO CONCORSO INTERNAZIONALE DI COMPOSIZIONE “ANTONIO SMAREGLIA”
UDINE – Quinta edizione del concorso internazionale di composizione “Antonio Smareglia”. Bandisce il concorso l’Accademia di Studi Pianistici “Antonio Ricci”, in collaborazione con la Casa Musicale Sonzogno di Milano, l’Archivio Smaregliano di Udine, il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e il Conservatorio Statale di musica “Jacopo Tomadini” di Udine. Con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli, della Fondazione Carigo e della Società Filologica Friulana. Il concorso è diviso in due sezioni: composizioni per pianoforte solo; composizioni per una voce e pianoforte . Per la quinta edizione del concorso, è istituito un premio speciale che sarà assegnato ad una composizione per voce e pianoforte, con testo in lingua friulana. Possono partecipare al concorso i compositori di tutte le nazionalità, senza alcun limite d’età. Le opere presentate potranno essere già state eseguite, ma dovranno essere inedite e mai premiate né segnalate in altri concorsi. Scadenza per l’invio delle partiture : 31 maggio 2018 . Il concorso è segnalato dall’Ente Friuli nel Mondo. (Bando alla pagina web .friulinelmondo.com/wp-content/uploads/2018/04/5-Concorso-Internazionale-Antonio-Smareglia-ita-eng.pdf) Antonio Smareglia (Pola, 5 maggio 1854 - Grado, 15 aprile 1929) fu uno dei più importanti compositori di area mitteleuropea. Durante la sua giovinezza fu a contatto sia con l’ambiente musicale viennese sia con la scapigliatura milanese: nelle sue opere si fondono elementi stilistici germanico-danubiani, reminiscenze slave e la migliore tradizione del lirismo italiano. Tra i titoli più importanti: Il vassallo di Szigeth (Vienna, 1889), Nozze istriane (Trieste, 1895), La Falena (Venezia, 1897), Oceana (Milano, 1903), Abisso (Milano, 1914), Pittori fiamminghi (Trieste, 1928). Fu rappresentato nei maggiori teatri del mondo (La Scala di Milano, il Metropolitan di New York, Praga, Dresda, Vienna, Zagabria, Pola e Trieste) con la direzione dei più famosi maestri (da Toscanini a Richter, da Strauss a Gavazzeni) ed ebbe l’apprezzamento dei più grandi musicisti e musicologi dell’epoca, fra cui Johannes Brahms ed Eduard Hanslick. Fu anche apprezzato autore di musica pianistica e di liriche per canto e pianoforte. (Inform)
A MAR DEL PLATA LE CELEBRAZIONI PER IL 45° ANNIVERSARIO DELLA COLLETTIVITÀ MAFALDESE E MOLISANA NELLA SEDE DEL SODALIZIO LA PRIMA EDIZIONE DI “MOLISE GASTRONOMICO”
MAR DEL PLATA – Presso la sede della Collettività Mafaldese e Molisana di Mar del Plata si è svolta sabato scorso la prima edizione di “Molise gastronomico”, evento organizzato in occasione del 45° anniversario dell'associazione. Nel corso dell'iniziativa, nata da un'idea di Gianni Spina, le donne del sodalizio che raduna i nativi e discendenti del comune di Mafalda in particolare e del Molise in generale ha spiegato con immagini e dal vivo la preparazione di alcune delle ricette tradizionali regionali, come “i cavatelli” o “le tacconelle” e altri tipi di pasta, e, nel caso dei dolci, ha rivelato i segreti per la preparazione di “ferratelle”, “fiadoni”, “calzoni di San Giuseppe” e “Buccellato del Molise”, tra gli altri. Tutti i presenti hanno potuto degustare le specialità preparate in occasione del festeggiamenti. La presidente della Collettività, Marilena Mastragostino ha segnalato come quest'anno sarà dedicato al ricordo “dei pionieri della nostra istituzione e delle tante persone che hanno lavorato per costruire questa casa di tutti i mafaldesi e molisani”, invitando tutti a partecipare agli eventi che verranno organizzati allo scopo. “Si è trattato di una bellissima iniziativa per far conoscere le nostre bontà gastronomiche e le ricette tradizionali anche ai più piccoli che hanno collaborato nella preparazione dei diversi piatti, e questo è anche uno degli scopi del sodalizio: tramandare le conoscenze delle nostre mamme e nonne – ha affermato a Spazio Giovane di Mar del Plata Marcelo Carrara, socio della Collettività e molisano da parte di madre, nata a Castel del Giudice (Isernia) e consigliere del Cgie. Prossima iniziativa – si legge nella nota diffusa da Spazio Giovane – la realizzazione di un video per trasmettere questa tradizione. (Inform)
PRIMA GUERRA MONDIALE E MEMORIA, AL VIA PROGETTO TRENTINO
Trento - Dopo l'approvazione in Giunta la scorsa settimana e il via libera della V Commissione del Consiglio provinciale del 2 maggio si concretizza l'attuazione della legge provinciale 22 settembre 2017, n. 11 "Interventi per valorizzare la memoria del popolo trentino durante la Prima Guerra mondiale". L’esecutivo, nella seduta del 27 aprile, ha infatti individuato la data del 14 ottobre di ogni anno quale giornata per ricordare le vittime ed i caduti trentini della Grande Guerra ed ha scelto il Sacrario Militare di Castel Dante a Rovereto come luogo nel quale realizzare il memoriale dei caduti trentini della Grande Guerra. I dettagli saranno illustrati alla stampa venerdì 4 maggio, alle ore 11:30 presso la Sala stampa del palazzo della Provincia autonoma di Trento. Provvisoriamente, in attesa che si completi l’iter di autorizzazione e realizzazione della sede definitiva, si è deciso di rendere pubblico il memoriale già nel 2018 presso la stazione ferroviaria di Trento e presso un'idonea sala del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. La Prima Guerra Mondiale per il Trentino fu un fenomeno di massa, non solo per l’estensione geografica, il numero di soldati mobilitati, la produzione industriale, ma anche per l’esteso e tragico coinvolgimento, per la prima volta nella storia, dei civili. Un numero particolarmente elevato di abitanti fu arruolato nell’esercito austro ungarico, oltre 60.000 uomini, mentre ancora più drammatico è il numero dei deportati in Boemia, Moravia, Austria, in prevalenza donne con bambini e anziani. (NoveColonneATG)
COMITES E CGIE, BOTTA E RISPOSTA TRA BILLI (LEGA) E UNGARO (PD)
Roma – “Comites e Cgie vanno chiusi”. Non ha usato mezzi termini Simone Billi, deputato leghista eletto all’estero (ripartizione Europa) che dalla riunione del Comites di Londra – venerdì 27 aprile – ha ribadito la sua posizione: “In passato ho supportato diversi Comites nel pieno rispetto della loro funzione istituzionale, ma penso che oggi la struttura del Comites in Europa non abbia più senso. Quello che si dovrebbe fare oggi è chiudere Comites e Cgie”. Con le risorse che potrebbero liberarsi dalla chiusura degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, “si potrebbero aiutare i Consolati nella loro funzione di supporto per noi emigrati”, ha spiegato Billi. Si tratta, secondo il deputato, di “circa tre milioni di euro all’anno: per esempio qui al Consolato di Londra potremmo assumere diversi dipendenti per sveltire le pratiche” oppure “portare avanti una digitalizzazione migliore”. Billi ha però lasciato spazio al confronto: “Tornerò spesso a Londra e sono disponibile. Fatemi cambiare idea e fatemi dire ‘sì, il Comites serve’. Secondo me in passato – ha precisato - ha svolto una funzione molto importante per noi italiani all’estero ma oggi non più”. Le parole del deputato leghista non potevano non suscitare reazioni e commenti. A cominciare da Massimo Ungaro, deputato eletto all’estero con il Partito democratico: “Queste sono delle dichiarazioni populiste e del tutto inappropriate. Comites e CGIE sono baluardi della nostra rappresentanza democratica, svolgono una importante funzione sociale in molte delle nostre comunità all'estero e sono frutto di una grande mobilitazione durata anni se non decenni”. “Sicuramente si può ragionare a una riforma per metterli in condizione di operare al meglio – sottolinea Ungaro in una nota - ma eliminarli sarebbe l'ennesimo tentativo della destra di fare cassa a scapito di diritti e democrazia”. “Oggi i Comites, domani il voto per gli italiani all'estero? È in questo modo che la Lega interpreta il proprio mandato parlamentare?”, si domanda l’esponente del Pd che aggiunge: “I nostri servizi consolari vanno urgentemente potenziati, razionalizzati e digitalizzati ma non indebolendo ulteriormente le nostre comunità, il che inoltre sarebbe del tutto insufficiente”. “Con i colleghi del Pd – conclude il deputato dem - siamo già al lavoro sulla questione mediante interrogazioni parlamentari e incontri al Maeci con i nostri diplomatici, mentre prendo atto che Billi, seppur in Parlamento da oltre un mese, preferisca continuare la campagna elettorale a colpi di slogan. Rievoca la serietà con la quale Salvini ha assolto il suo mandato da europarlamentare: mi chiedo se questo sia l'esempio di cultura di governo che la Lega vuole dare al Paese”. (NoveColonneATG)
GARAVINI-UNGARO-SCHIRÒ (PD): GUIDA PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Roma – “La Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2017 che è appena stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate riguarda anche i contribuenti residenti all’estero che hanno prodotto redditi in Italia e sono quindi tenuti alla dichiarazione (fermo restando le previsioni delle varie convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali)”. È quanto dichiarano la senatrice PD Laura Garavini e i deputati PD Massimo Ungaro e Angela Schirò. “La guida fa specifico riferimento alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione – continuano i parlamentari dem -. Particolarmente interessante è il capitolo (a pag. 338 della Guida) che fornisce informazioni e chiarimenti a coloro i quali vivono all’estero ma non si sono iscritti all’Aire – risultando quindi ancora fiscalmente residenti in Italia -, su diritto e modalità per ottenere il credito di imposta dall’Italia per i redditi prodotti e già tassati all’estero)”. “Ricordiamo inoltre che coloro i quali risiedono all’estero ma producono almeno il 75% del loro reddito in Italia (contrattisti, pensionati, liberi professionisti, etc.) hanno diritto alle detrazioni per carichi di famiglia ed anche a una serie di deduzioni e detrazioni elencate nella Circolare dell’Agenzia. Consigliamo quindi ai contribuenti interessati di rivolgersi ai patronati e alle istituzioni competenti per verificare puntualmente i loro diritti e i loro doveri fiscali – concludono Garavini, Ungaro e Schirò -. La Circolare n. 7/E del 27 aprile 2018 costituisce, a detta dell’Agenzia, una trattazione sistematica delle disposizioni riguardanti ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al CAF o al professionista abilitato e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria”. (NoveColonneATG)