L’EMIGRAZIONE IN UN PAESE DELL’ITALIA MERIDIONALE: AD AGNONE LA RISTAMPA DEL VOLUME DI WILLIAM A. DOUGLAS

AGNONE - Verrà presentata questo venerdì, 7 settembre, ad Agnone la ristampa con nuova traduzione del volume di William A. Douglas “L’emigrazione in un paese dell’Italia meridionale.

Agnone tra storia e antropologia” (Cosmo Iannone Editore). Organizzata dal Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale”, la presentazione si terrà dalle 17.00 nel teatro Italo Argentino alla presenza dell’autore. Introdotti da Ida Cimmino, presidente del Centro Studi, i lavori inizieranno con i saluti del sindaco Lorenzo Marcovecchio, dell’assessore comunale alla cultura Linda Marcovecchio e dell’assessore alla cultura della Regione Molise Vincenzo Cotugno. Quindi, si entrerà nel vivo della presentazione con i contributi di Francesco P. Tanzj e “Qualche ricordo condiviso”; Norberto Lombardi, storico e consigliere Cgie, che illustrerà “Una visione di lungo periodo di Agnone e dell’Italia Meridionale”; Michele Petraroia, dell’associazione Auser Giuseppe Tedeschi, interverrà sul tema “Il Molise tra nuova emigrazione e opportunità di valorizzazione della rete dei molisani nel mondo; mentre Carlo Fantini e Giovanni Petta chiuderanno i lavori con i loro “Novecenti molisani”. (aise) DOCENTI DI ITALIANO CERCASI A LUBIANA LUBIANA - L’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana ha pubblicato un avviso per la selezione di docenti per i corsi di lingua e cultura italiana che l’Istituto organizzerà nell’anno scolastico 2018/2019. L’inizio dei corsi è previsto nella prima settimana del mese di ottobre. I candidati dovranno essere di madrelingua italiana, in possesso di laurea, preferibilmente in materie umanistiche; avere esperienze pregresse nell’insegnamento linguistico a stranieri e conoscenza dei livelli e corpora del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER); possedere una partita IVA slovena (“s.p.; “d.o.o.” o status assimilabile), che li abilitino a offrire nel territorio sloveno servizi di docenza in modalità free lance. Sono requisiti preferenziali la buona conoscenza della lingua slovena e il possesso di certificazione DITALS I e DITALS II. Ai candidati per i corsi di lingua e cultura per bambini vengono richiesi l’aver frequentato studi di italiano (lingua e letteratura) di livello universitario; dimostrate competenze in pedagogia e didattica; l’ottima conoscenza della lingua slovena e il possesso di partita IVA slovena. In questo caso sono requisiti preferenziali essere di madrelingua italiana e avere esperienze pregresse di insegnamento linguistico a bambini. Le candidature vanno inviate entro le 14.00 del 14 settembre all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per eventuali informazioni, il numero di telefono di riferimento è (00386 1) 241 56 46, dalle ore 09:00 alle ore 12:00. Il testo dell’avviso è disponibile qui. (aise)

A DALLAS UNA LECTURE DI VINCENZO ARCOBELLI (CTIM E CGIE) SULL'EMIGRAZIONE ITALIANA ALL'UNIVERSITÀ IL 7 SETTEMBRE, “PERCORSI MIGRATORI: RETROSPETTIVA STORICA ED ANALITICA FINO AI NOSTRI GIORNI DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO”

DALLAS – Il 7 settembre all'Università di Dallas il presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo (Ctim), Vincenzo Arcobelli, terrà una conferenza dal titolo “Percorsi migratori: retrospettiva storica ed analitica fino ai nostri giorni dell'emigrazione italiana nel mondo”. Arcobelli, che è anche consigliere del Cgie, approfondirà i temi dell'emigrazione italiana nell'ambito dell'iniziativa organizzata dall'Italian Program dell'Università. La conferenza è prevista alle ore 11 presso Cardinal Farrel 204. (Inform)

ALL'IIC DI NEW YORK “YOUNG ITALIANS”, COLLETTIVA DI GIOVANI ARTISTI ITALIANI CONTEMPORANEI DA MARTEDÌ 25 SETTEMBRE UN OMAGGIO AL 50° ANNIVERSARIO DELLA MOSTRA OMONIMA CHE SI TENNE ALL’INSTITUTE OF CONTEMPORARY ART DI BOSTON E AL JEWISH MUSEUM DI NEW YORK

NEW YORK – L'Istituto Italiano di Cultura di New York ospiterà da martedì 25 settembre e fino a giovedì 1° novembre la mostra “Young Italians”, curata da Ilaria Bernardi e organizzata con Magazzino Italian Art in omaggio al 50° anniversario della mostra omonima che si tenne nel 1968 all’Institute of Contemporary Art di Boston e al Jewish Museum di New York, e che fu dedicata alla giovane arte italiana di allora. La collettiva è un'indagine analoga, sulla giovane ricerca artistica italiana di oggi, al fine di sostenerla, permetterne la conoscenza negli Stati Uniti e riflettere sulle sue peculiarità. Per l’occasione sono stati selezionati dodici artisti, tutti al di sotto dei quaranta anni, nati, cresciuti e operanti in Italia oppure da tempo trasferitisi a New York, con già alle spalle rilevanti esperienze espositive, premi, riconoscimenti, e che sembrano avere in comune una specifica attitudine. Gli artisti sono: Davide Balliano, Danilo Correale, Irene Dionisio, Antonio Fiorentino, Silvia Giambrone, Domenico Antonio Mancini, Elena Mazzi, Luca Monterastelli, Ornaghi&Prestinari, Gian Maria Tosatti, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci. Nel libro “Il complesso di Telemaco” lo psicoanalista italiano Massimo Recalcati attribuisce alle nuove generazioni la medesima attitudine del personaggio omerico di Telemaco. Se proviamo a estendere la teoria di Recalcati anche a questi giovani artisti italiani di oggi, emerge una possibile chiave di lettura del loro lavoro. Come Telemaco durante la devastazione di Itaca dai Proci dopo la partenza del padre Ulisse, questi nuovi talenti italiani sono di fronte a una Patria (l’Italia) in crisi e dal futuro incerto, ma, come Telemaco, vogliono resistere e reagire a questa situazione critica, convinti che la riconquista della propria eredità (il passato e il presente del proprio contesto culturale) corrisponda alla riconquista del proprio avvenire. Così da un lato si appellano alle proprie radici (la storia dell’arte italiana, la sua manualità, le sue tecniche, materiali e fonti di immagine), dall’altro analizzano e agiscono sull’attuale realtà culturale, sociale, politica italiana per trovare alternative alle sue più cogenti problematiche. L'ingresso all'allestimento è libero. (Inform)

IMMIGRAZIONE - "SGUARDI INCROCIATI" CONVEGNO INTERNAZIONALE PLURIDISCIPLINARE PROMOSSO DA ASSOCIAZ. STUDI MEDITERRANEI E UNIVERSITA' DI SFAX

Convegno “L’Immigrazione - Sguardi incrociati”, organizzato dall’Associazione degli Studi Mediterranei e dall’Università di Sfax, che si terrà a Sousse, in Tunisia, dal 17 al 19 dicembre 2018. Il convegno è co promosso dall’università tunisina di Sfax. Sempre più si insiste in Europa sulla collaborazione dei paesi di origine e di transito dei migranti, un rapporto che non si esaurisce a livello politico e amministrativo ma coinvolge anche l’ambito culturale e della ricerca. È in questa prospettiva che si colloca il Convegno internazionale pluridisciplinare organizzato a Sousse dall’Associazione Tunisina degli Studi Mediterranei (ATEM) in collaborazione con l’università di Sfax sul tema “L’immigrazione - Sguardi incrociati”. I lavori dei convegno si svolgeranno dal 17 al 19 dicembre 2018. Del comitato scientifico fanno parte anche illustri sociologi e demografi italiani. Il coordinatore, il prof. Ali Slah Chebbi, nel presentare l’iniziativa da una parte sottolinea che il fenomeno migratorio è intrinseco allo svolgimento della storia dell’umanità e, dall’altra, si sofferma sugli attuali aspetti problematici, che richiedono nuovi approcci a livello scientifico e culturale. Inoltre il professor Chebbi cita il naufragio di 87 immigrati nei pressi delle isole di Kerkennah in Tunisia, la notte del 2 giugno 2018: l’auspicio è che il Mediterraneo cessi di essere un mare di morte e che gli apporti al convegno contribuiscano a una nuova e più fruttuosa visione geopolitica dei flussi migratori. L’impostazione multidisciplinare ha indotto gli organizzatori a prevedere cinque sezioni: - Immigrazione e storia; - Immigrazione e relazione internazionale; - Immigrazione e diritto; - Immigrazione, identità e integrazione; - Immigrazione, letteratura e arte. Proposte di interventi e i relativi riassunti, di circa mezza pagina, accompagnati da un indice bibliografico, devono essere inviati unicamente tramite posta elettronica entro il 15 settembre 2018 al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le lingue di lavoro al convegno saranno l’arabo, il francese, l’inglese e l’italiano. Per temi di rilevante importanza in via eccezionale, verranno accettati, interventi scritti (nel caso che i relatori siano impossibilitati a partecipare). Non si può che apprezzare la disponibilità dimostrata a esaminare un tema diventato politicamente rovente. Un’ampia partecipazione consentirà di integrare i punti di vista europei con quelli propri dell’altra sponda del Mediterraneo. Gli organizzatori sottolineano che le spese sono a carico dei partecipanti https://calenda.org/460416; https://univ-droit.fr/actualites-de-la-recherche/appels/27369-l-immigration-regards-croises.(04/09/2018-ITL/ITNET)

DONNE ITALIANE IN SVIZZERA - PARITA' SALARIALE - MANIFESTAZIONE NAZIONALE PROMOSSA DA UNIA A BERNA IL 22 SETTEMBRE - ADESIONE FLIS

"Da 37 anni un numero significativo di datori di lavoro in Svizzera si rifiutano di applicare la parità salariale, pur essendo sancita dalla Costituzione elvetica. Nel 2018 le donne guadagnano ancora il 20% in meno degli uomini. La discriminazione nei confronti delle donne è ancora più ampia di quanto società e politica credano." Così il Sindacato Svizzero UNIA che invita a scendere n piazza per la parità salariale e contro la discriminazione. Sei i motivi elencati dall’UNIA per i quali i sindacati chiamano alla mobilitazione: Le donne guadagnano il 20% in meno degli uomini. Il Consiglio nazionale sta affrontando la revisione della Legge sulla parità. Esigiamo controlli salariali obbligatori, un adeguamento dei salari discriminatori delle donne e multe elevate in caso di infrazioni. Mancato riconoscimento del lavoro femminile. Le «professioni femminili» meritano un salario maggiore, sufficiente personale e riconoscimento. Occorrono più risorse e più tempo per il lavoro domestico e familiare non retribuito e per le cure prestate ai familiari. Il lavoro non retribuito deve avere degli effetti sulle assicurazioni sociali. Nelle posizioni di responsabilità le donne sono sottorappresentate. Con le dimissioni di Doris Leuthard vi è il rischio che la Svizzera rimanga con una sola consigliera federale. Esigiamo un’adeguata rappresentanza nella politica e nel settore privato! Il corpo femminile non è un oggetto. «Il mio corpo mi appartiene» non sono parole vuote, ma un’affermazione da rispettare! Ci opponiamo con forza a qualsiasi forma di violenza contro le donne e all’ossessione della bellezza femminile! Tasse di genere sui prodotti: le donne pagano spesso di più per lo stesso prodotto. Sui prodotti dell’igiene femminile viene persino applicata un’aliquota IVA maggiore rispetto ai rasoi! Esigiamo la parità di genere anche per i beni di consumo! Tentativi di risanamento della pensione di vecchiaia a danno delle donne. Le donne ottengono in media il 37% in meno di rendita rispetto agli uomini. Invece di porre rimedio a questa situazione, i partiti borghesi chiedono un aumento dell’età pensionabile delle donne! La FCLIS, da sempre impegnata contro le disuguaglianze, si augura un coinvolgimento ampio di tutte e di tutti! (03/09/2018-ITL/ITNET)