ITALIANI ALL'ESTERO - VENEZUELA - CGIE SEGUE CON PREOCCUPAZIONE EVOLUZIONE SITUAZIONE IN VENEZUELA DOVE VIVONO OLTRE 100.000 CONNAZIONALI. RICONOSCIMENTO IMPEGNO MAECI PROGRAMMA DONAZIONE MEDICINALI.Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero segue con preoccupazione l’evoluzione delle vicissitudini nelle quali è venuto a trovarsi, in particolare nelle ultime ore, il Venezuela."
A sottolinearlo una nota del Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all'estero, che afferma: " Seguiamo da sempre la nostra Comunità presente in quel Paese, che per anni è stato un qualificato partner commerciale dell’Italia ed ha ospitato diverse, numerose famiglie e imprese italiane, le quali hanno contribuito al suo sviluppo e progresso. La grave crisi economica, sociale e istituzionale che vive il Paese, si è accentuata rischia di deflagrare in un indistinto uso della forza. Tuttavia, l’accelerazione della crisi e la mancanza all’orizzonte di una soluzione concordata ci rende apprensivi per il futuro del popolo venezuelano. " "Di fronte a questo triste scenario - prosegue il rappresentante del CGIE - ci auguriamo che si arrivi al più presto ad una soluzione pacifica della crisi e che nella repubblica federale venezuelana possano essere ripristinate le forme democratiche, che la hanno caratterizzata a partire dal 1958. In Venezuela- puntualizza la nota del CGIE - vivono ancora oltre 100.000 italiani e numerosi italo-discendenti. I nostri governi, che si sono succeduti, si sono spesi con interventi umanitari mirati in particolare a sostegno della nostra Comunità. E’ degli ultimi giorni la notizia dell’arrivo di una nave della Marina italiana che ha trasportato medicine destinate ai nostri connazionali, che si trovano nella necessità di disporre delle medesime e di reperirle nel paese". Infine, il CGIE riconosce al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale la perseveranza e l’impegno profusi per la realizzazione del “programma di donazione di medicinali a favore dei cittadini italiani in Venezuela”, che grazie ai servizi offerti dall’Ambasciata italiana a Caracas, dai Consolati di Caracas e di Maracaibo, dai Comites, dalle associazioni e dai volontari, metterà i nostri connazionali in condizione di ricevere gli aiuti essenziali per superare questo difficile momento." (24/01/2019-ITL/ITNET)
SICUREZZA SOCIALE - VI EDIZIONE "PREMIO SICUREZZA CONFINDUSTRIA INAIL-" RIVOLTO ANCHE IMPRESE NON ADERENTI A CONFINDUSTRIA - TERMINE ULTIMO
Confindustria e Inail lanciano oggi la VI edizione del Premio Imprese per la Sicurezza, con la collaborazione tecnica dell’Associazione Premio Qualità Italia (APQI) e di Accredia, ente italiano di accreditamento. L’iniziativa ha lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione premiando le aziende che si distinguono per l'impegno concreto e per i risultati gestionali conseguiti in materia di salute e sicurezza. Il Premio, rivolto a tutte le imprese, anche non aderenti al sistema Confindustria, è assegnato per tipologia di rischio (alto o medio-basso) e per dimensione aziendale. Le imprese che intendono aderire all'iniziativa possono farlo attraverso il sito di Confindustria, cliccando sul banner del Premio al link https://bit.ly/2Hv6mX4 raggiungibile anche dal sito Inail Prevenzione e sicurezza. Il termine ultimo per l'invio dei questionari on line è il 18 marzo 2019 alle ore 14.00. Le aziende che risulteranno finaliste potranno chiedere una riduzione del tasso di premio INAIL, secondo le modalità disponibili sul sito www.inail.it Un evento dedicato al Premio sarà a Milano il 7 febbraio 2019 alle ore 11.30 a Milano nell'ambito di Connext.(24/01/2019-ITL/ITNET).
GIOVANI E LAVORO: IL VANTAGGIO DI UN’ESPERIENZA ALL’ESTERO
Roma – I giovani italiani devono avere la possibilità di trovare lavoro nel Paese di origine anche se le esperienze all’estero sono utili alla formazione. La presidente del Senato italiano, Elisabetta Casellati, ricorda i tanti giovani italiani all’estero e - intervenendo al convegno “Italiani residenti in Europa: indagini sul presente” tenutosi il 21 gennaio al Senato – ricorda che lo scorso anno sono espatriati quasi 130mila italiani, con un aumento di oltre il 3% rispetto al 2016. Il convegno è stato promosso dal senatore di Forza Italia eletto all’estero Raffaele Fantetti. “Tutti noi ci sentiamo sotto scacco quando leggiamo dei talenti italiani costretti ad emigrare perché il contesto non è in grado di offrire loro abbastanza” ha continuato Casellati esortando le istituzioni a “moltiplicare le opportunità e sostenere nuovi progetti”. “Tuttavia – ha proseguito – non possiamo dimenticare che le esperienze di mobilità, particolarmente in epoca di globalizzazione, sono sicuramente esperienze di scambio e di crescita individuale”. Secondo la presidente del Senato italiano occorre rafforzare il senso di appartenenza dei giovani italiani all’estero alla comunità del nostro Paese e favorire la possibilità che investano anche in Italia le competenze maturate. (NoveColonneATG)
QUANDO C’ERA (E C’È ANCORA) L’ITALIA CHE EMIGRAVA
Roma – È un fenomeno di cui si parla poco. Oppure se ne parla enfatizzandone solo una componente, così ci si concentra sulla ‘fuga dei cervelli’, sui giovani laureati costretti ad allontanarsi dal nostro paese. Ma la nuova immigrazione italiana all'estero non si limita ai lavori più brillanti come la ricerca scientifica o gli incarichi nelle istituzioni europee, ma include attività manuali meno qualificate. E negli ultimi tempi è arrivata a sfiorare cifre che ci riportano nel secolo scorso, al principio degli anni Settanta, alla stagione che chiude decenni segnati dall'esodo di massa. A mettere in luce il fenomeno è il quotidiano La Repubblica che il 23 gennaio snocciola qualche numero per capire il fenomeno: dopo il 2011, il calcolo annuale dei nostri connazionali espatriati comincia a salire da 50mila a 115mila, arrivando a disegnare un'emorragia. E a questo fenomeno - ripota il quotidiano - Il Mulino ha voluto dedicare il numero 500 della rivista, con analisi e testimonianze dal ‘paese altrove’. Quali sono i tratti che differenziano la nuova emigrazione dal grande esodo del dopoguerra? La novità più dirimente – continua Repubblica - riguarda il lavoro e la composizione sociale. Se prima si trattava di ‘emigrazione proletaria’ - spiega Enrico Pugliese - oggi il quadro risulta molto più articolato, tra ‘fuga di cervelli’ e ‘fuga di braccia’, con un livello di scolarizzazione più alto anche nel caso di occupazioni manuali”. (NoveColonneATG)
INAUGURATA LA FIERA DEL TURISMO DI MADRID ECCELLENZE ITALIANE IN VETRINA NEL PADIGLIONE CURATO DALL'ENIT
MADRID - L’ambasciatore d'Italia in Spagna, Stefano Sannino ha inaugurato il padiglione italiano alla 39ma edizione di Fitur, una delle più importanti fiere internazionali dedicate al turismo inaugurata dal Re Felipe VI, insieme alla Regina Letizia. Nel padiglione italiano, allestito dall'Enit, sono presenti diverse Regioni (Campania, Calabria, Emilia Romagna, Sardegna e Veneto), la Repubblica di San Marino e la città di Cremona, oltre a numerosi tour operator provenienti da altre regioni italiane. L’edizione scorsa ha registrato la partecipazione di oltre 140.000 espositori, provenienti da 165 Paesi, e la presenza di oltre 110.000 visitatori. La presenza internazionale nella manifestazione è cresciuta dell’11% - si legge nella nota diffusa in proposito dall'Ambasciata - e rappresenta attualmente il 55% della quota totale di partecipazione. (Inform) INCONTRO CON NANDO DALLA CHIESA. "PER FORTUNA FACCIO IL PROF" AMBURGO – Questa sera, 24 gennaio alle ore 19, presso l’associazione ID e.V. - Italienischer Treffpunkt in Deutschland di Amburgo, ci sarà un incontro con Nando Dalla Chiesa, il quale parlerà del suo ultimo libro intitolato “Per fortuna faccio il prof”., edito nel 2018 da Giunti editori. L’evento è stato organizzato dalle associazioni ID. e.V. e ReteDonne e.V. di Amburgo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo e l’associazione “Mafia? Nein Danke! e. V.” di Berlino. La serata sarà moderata da Eleonora Cucina. La partecipazione all’evento è gratuita. L’ultimo libro di Nando dalla Chiesa è una dichiarazione d’amore all’università, luogo di bellezza e di cultura, di libertà e di servizio, di fatica che cambia il mondo. Insegnare è seminare il futuro e apprendere allo stesso tempo, è contatto con i giovani, è scoperta, è sfida, è creazione di sapere, è scambio, è organizzazione, è azione. Il rigore scientifico e la chiarezza dei ruoli segnano il perimetro del suo lavoro. Nella descrizione delle sue allieve e dei suoi allievi emerge l’affetto, lo sguardo individuale e la stima per la loro capacità di creare e applicare sapere, di impegnarsi coraggiosi e acuti per la legalità. Lo stupore affiora quando scopre che con loro l’Antimafia si diffonde nel mondo e diventa il nuovo bene che l’Italia esporta, prendendo forme di impegno civile, ricerca, educazione, politica e arte. La cultura della legalità in opposizione al folklore di mafia. Ritrova così nella lontana Amburgo anche l’eco della voce de “Le ribelli” nel 2016, in una lettura scenica tratta dal suo libro. Anche questo trova menzione nel libro. “Per fortuna faccio il prof” è un elogio alla ricchezza nascosta dei percorsi collettivi, è un libro che dimostra che lo sguardo serve non solo a vedere le cose ma anche a farle nascere e che la cultura scientifica può farsi cultura civile. Nando dalla Chiesa è professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, di cui dirige anche l’Osservatorio sulla criminalità organizzata. Presidente onorario dell’associazione Libera, è editorialista del “Fatto Quotidiano”. Parlamentare per tre legislature, ha scritto numerosi libri di analisi e denuncia del fenomeno mafioso. (Inform)