MIGRANTI DI IERI, MIGRANTI DI OGGI

ROMA – Troppo spesso, commentando l’emergenza migratoria che stiamo vivendo in questi ultimi anni, ci si dimentica di quello che è stato il passato dell’Italia e di quello che è il suo presente.

Molto sottile è la linea che divide l’accogliere dal migrare, una linea sempre più spesso varcata non solo dai nostri giovani, ma da tantissimi italiani che giorno dopo giorno riscoprono la loro vera essenza di instancabili viaggiatori. È guardandoci alle spalle che il nostro passato riemerge prepotentemente, a monito per la nostra condotta presente. Il 24 marzo 1939, per esempio, la valle del Vicdessos è stata protagonista di un’immane tragedia con la catastrofe avvenuta durante la costruzione della diga di Izourt, nel comune di Auzat (Francia). La terribile tempesta di neve che si è abbattuta sulla montagna e il cantiere, uccidendo 31 operai, tra cui 29 emigranti italiani. Dopo la guerra gli anni trascorrono ed il vento dell’oblio soffia su questo tragico evento, ma nel 2002 uomini e donne del “Pays de Vicdessos” si riuniscono in seno all’Associazione “Souviens-toi d’Yzourt - Ricordate” per rendere un solenne omaggio a coloro che, rischiando le proprie vite, hanno contribuito alla produzione idroelettrica della valle. Con la partecipazione dell’Alliance Franco-Italienne de Midi-Pyrénées si è voluto mettere in opera le condizioni necessarie affinché questa tragedia non sia mai dimenticata e questo dovere della memoria apra le porte di un’autentica amicizia franco-italiana fra le reciproche regioni. Proprio questa sinergia ha portato alla celebrazione dell’80° anniversario della tragedia di Izourt, che si è tenuta nelle giornate del 22 e 23 giugno. Questa tragedia, come quella di Marcinelle, ci ricorda quanto fosse difficile adattarsi in un Paese straniero e quanto invece fosse facile morire, senza alcuna tutela. Ecco perché dovremmo essere particolarmente sensibili a campagne come quella #IOACCOLGO. Sensibili come le ACLI Baden-Württemberg, che rispondono all'appello di dare segnali concreti sul tema dell'accoglienza, organizzando il convegno: “Dall’Europa delle paure all’Europa dei diritti e della solidarietà. Accoglienza, inclusione e sicurezza in Italia”, che si terrà venerdì 12 luglio, alle 18, presso l'Hospitalhof – Büchsenstr. Insieme ad Antonio Russo, consigliere di presidenza ACLI e responsabile per le politiche dell'immigrazione e dell'integrazione, verrà fatto il punto sul tema dell'accoglienza dei migranti in Italia (e in Europa). Con Norbert Kreuzkamp verrà poi fatto il punto sulla Germania e con le testimonianze dirette di alcuni giovani richiedenti asilo ci sarà la possibilità di capire la drammaticità del vissuto di chi si mette in cammino per raggiungere la possibilità di vivere una vita migliore di quella che ha. (focus\ aise)

AUDIOVISIVO, BORGONZONI: RILANCIATA COOPERAZIONE ITALIA-BRASILE

Roma – “Per l’audiovisivo abbiamo avviato grandi opportunità di cooperazione. Italia e Brasile si confermano ancora una volta partner strategici in un settore che promette importanti opportunità di crescita culturale ed economica”. È quanto affermato da Lucia Borgonzoni, sottosegretario al ministero per i Beni culturali con delega al Cinema, in merito alla visita istituzionale svolta in Brasile e finalizzata a rafforzare la cooperazione culturale. “Molti sono stati gli elementi di intesa che abbiamo raggiunto per l’audiovisivo con i principali attori del settore – ha spiegato Borgonzoni -, tra questi il Sindacato Produttori Audiovisivi – SICAV e i rappresentanti di ANCINE e del Festival di Rio. Con tutte queste realtà – ha dichiarato - abbiamo evidenziato numerosi punti di collaborazione e possibili azioni per il rafforzamento dei rapporti tra le imprese dei rispettivi Paesi. In particolare, abbiamo avviato un accordo con ANCINE per rilanciare il Fondo di coproduzione bilaterale Italia-Brasile, fondo che verrà lanciato in occasione del Focus Italia al Festival di Rio”. “Al Festival di Rio l’Italia sarà inoltre presente con una delegazione composta anche da autori e produttori insieme, perché vogliamo che la coproduzione nasca dall’incontro di personalità, da esigenze narrative, da storie comuni e da esperienze condivise. Come sempre – ha concluso Borgonzoni – sarà soprattutto la grande amicizia tra i nostri due Paesi a garantire le migliori possibilità di cooperazione”. (NoveColonneATG)

AL MUSEO REGIONALE DELL’EMIGRAZIONE DI FROSSASCO (TORINO) “UN AIR D’ITALIE”

Verrà inaugurato il 7 luglio l’allestimento, promosso in collaborazione con il Musée Dauphinois di Grenoble, che racconta i legami storico-culturali che uniscono le vallate alpine a cavallo tra Italia e Francia TORINO – Verrà inaugurata domenica 7 luglio alle ore 17.30 al Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco la mostra “Un air d’Italie”, dedicata al tema dei legami storico-culturali che uniscono le vallate alpine a cavallo tra Italia e Francia. L’allestimento, promosso in collaborazione con il Musée Dauphinois di Grenoble, da sempre attento alle identità locali e alle più recenti ricerche scientifiche, - informa il sito del museo - racconta attraverso documenti, fotografie e pannelli, l'influenza italiana nelle valli oltre confine e soprattutto nell'Isère, dipartimento di cui fa parte anche il comune di Saint Jean de Moirans, gemellato - non a caso - con Frossasco, e che ha una storia secolare di rapporti con l'Italia. Se pare che, nel terzo secolo a.C., i primi abitanti della zona fossero immigrati dal nord della nostra penisola, durante l'epoca del Delfinato le due aree rappresentavano un'unica realtà politica e culturale. Anzi, durante il medioevo, esse beneficiarono del contributo di alcuni banchieri e uomini d'affari italiani che, grazie alle loro capacità, contribuirono allo sviluppo di un territorio che adesso, per la grande maggioranza, è francese. Una storia fatta dunque di scambi economici, culturali, artistici, dove la politica è stata foriera anche di conflitti militari e scontri, come quelli che videro fronteggiarsi i Re di Francia e i Duchi di Savoia per secoli. Nella seconda metà dell'Ottocento, le reciproche influenze si nutrirono della massiccia immigrazione italiana oltralpe. Più di tre milioni e mezzo di nostri concittadini raggiunsero l'Esagono concentrandosi in prima battuta soprattutto nel sud e nella zona di Parigi. La presenza italiana nelle vallate alpine fu dunque importante, il territorio è stato raggiunto anche da numerosi piemontesi, avvantaggiati dalla vicinanza territoriale e linguistica. Una comunità, quella italiana, attiva soprattutto nei mestieri dell'edilizia, ma anche in politica e nella vita culturale. Grazie all'esposizione, che sarà visitabile fino al 25 luglio, il Museo Regionale dell'Emigrazione continua il suo percorso di creazione di legami internazionali con partner interessati all'analisi dei flussi migratori, nella convinzione che l'emigrazione italiana del passato, una diaspora che ha visto allontanarsi dal proprio paese diversi milioni di persone, possa contribuire a guadare con occhi diversi alle sfide del presente. La mostra ragiona infatti non solo sull'italianità, su quel sentimento di affezione verso la terra e il patrimonio culturale d'origine, ma anche sul contributo dato da coloro che, lasciato il proprio paese alle spalle, hanno contribuito a far grande la Francia e l’Isére. (Inform)

CONSOLATO BASILEA: FAST IT VANTAGGIO PER I CONNAZIONALI

Roma – Il Consolato d’Italia a Basilea in una nota ricorda che il Ministero degli Affari Esteri ha avviato il programma Fast It per l’iscrizione e il cambio di indirizzo AIRE online. Il portale è in continua evoluzione e al momento è disponibile per le nuove iscrizioni AIRE e i cambi di indirizzo che avvengono nella stessa circoscrizione consolare (Esempio: da Basilea ad Argovia, da Soletta a Jura, da Argovia a Soletta etc.) A breve – spiega il Consolato - sarà possibile effettuare anche il cambio di indirizzo ad una circoscrizione consolare diversa da quella di appartenenza (ad esempio da Zurigo a Parigi, da Barcellona a Basilea, etc.) È possibile registrarsi al seguente link: https://serviziconsolarionline.esteri.it. Il portale può essere utilizzato da cittadini che non abbiano mai ottenuto un servizio consolare a Basilea e che non siano mai stati iscritti nello schedario della Sede. Persone che vivevano in Svizzera, che poi sono rimpatriate o trasferite in altri paesi e tornate successivamente a vivere in Svizzera non possono fare richiesta on-line di iscrizione AIRE ma devono inviare la domanda tramite gli abituali canali di posta ordinaria o e-mail. “Utilizzare il portale FAST IT – conclude la nota - è un vantaggio perché ti permette con pochi click e comodamente da casa di assolvere ad un tuo dovere”. (NoveColonneATG)

LINO SAPUTO, ENTREPRENEUR LIVING OUR DREAMS L’EPOPEA DI UNA FAMIGLIA CHE, PARTITA DA MONTELEPRE, IN SICILIA, HA BRUCIATO LE TAPPE E CONQUISTATO IL MONDO CON IL SUO IMPERO CASEARIO

MONTREAL - Un libro illustrato di 235 pagine e 10 capitoli, che racconta la favola imprenditoriale di Lino Saputo. È “Lino Saputo, Entrepreneur – Living Our Dreams” (imprenditore, vivere i nostri sogni), un’autobiografia scritta dallo stesso Lino, insieme a John Parisella, figura pubblica molto conosciuta e apprezzata in Québec, autore della prefazione, e pubblicata nel 2018 da “Les Presses de l’Est”. Con postfazione dal titolo “Sharing the dream” (Condividere il sogno) a firma di Mirella Saputo. Un libro-romanzo che si legge tutto d’un fiato, perché racconta la storia che tutti vorremmo vivere, una storia di emigrazione di successo, l’epopea di una famiglia che ha vinto la scommessa di una vita: lasciare la Sicilia per riscattarsi oltreoceano. Diventando leader dell’industria casearia in Canada e nel mondo. Senza trascurare i lungimiranti investimenti in settori strategici come la finanza, i trasporti, l’industria forestale, alberghiera e immobiliare. Quella di Lino Saputo è una sfida vinta grazie alla perseveranza, al coraggio e allo spirito di sacrificio : una storia formidabile che ci inorgoglisce e ci ispira. Una storia che affonda le radici nel 1952, quando i genitori Giuseppe Saputo e Maria Cucchiara emigrarono in Canada da Montelepre, in provincia di Palermo, paesino martoriato dai disordini sociali e dalle violenze del dopoguerra. “Emigrare per sfuggire alla violenza” è una delle prime frasi che campeggia, a caratteri rosso fuoco, sulle prime pagine del libro. Poi la traversata dell’oceano e la nuova vita canadese. Il primo stabilimento caseario a St-Michel nel 1957 ed il matrimonio con Mirella Scattolin nel 1963, da cui sono nati Joey, Lino Jr. e Nadia. Già alla fine degli anni ‘60 Saputo era il distributore di mozzarella numero 1 in Canada. Negli anni ’80 l’espansione negli Usa e nel 1997 lo sbarco in Borsa. Nel maggio del 2011 Lino Saputo è stato nominato Ufficiale dell’Ordine nazionale del Québec e nel giugno 2012 è diventato anche membro dell’Ordine del Canada. Dal 2012, inoltre, Lino Saputo fa parte dell’Accademia dei Grandi Montrealesi, nella categoria economica, e nel 2016 è stato nominato Comandante dell'Ordine di Montreal. Lino e la moglie Mirella sono sempre stati molto coinvolti nella Comunità italiana: numerosissime sono le cause a cui hanno contribuito economicamente. Una su tutte: la costruzione del Centro Leonardo da Vinci, il cui teatro porta proprio il loro nome. Lino Saputo, un uomo semplice e riservato, che, inseguendo i suoi sogni, ha raggiunto risultati imprenditoriali straordinari. Successi arricchiti da un’umanità fuori dal comune. (V.G.-il Cittadino Canadese del 26 giugno/Inform)

“ORIGINI ITALIA” : ENTRO IL 21 LUGLIO LE ISCRIZIONI AL CORSO IN EXPORT MANAGEMENT E SVILUPPO IMPRENDITORIALE DELLA MIB TRIESTE SCHOOL OF MANAGEMENT

TRIESTE – “Origini Italia”: c’è tempo fino al prossimo 21 luglio per iscriversi al corso in Export Management e Sviluppo Imprenditoriale riservato ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo, di età tra i 25 e i 35 anni , e promosso dalla MIB Trieste School of Management . Il corso, che si terrà in lingua inglese, inizierà il 28 ottobre 2019 e si concluderà il 4 aprile 2020 . Il corso prevede 2 mesi di sessioni formative a Trieste presso la MIB School centrate sui temi dell’imprenditorialità, dell’international business e dell’export management e 3 mesi di stage aziendale. Il programma “Origini Italia” è nato per favorire la collaborazione fra le imprese italiane e i cittadini di origine italiana nel mondo, rafforzare i legami professionali e culturali tra i discendenti degli emigrati e la terra d’origine, sviluppare nei giovani partecipanti nuove competenze di gestione aziendale e di international business con lezioni d’aula, seminari, workshop ed esperienze in azienda. Il progetto è organizzato in collaborazione con l'Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e gode del patrocinio del Ministero Affari Esteri ed è supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Altre amministrazioni regionali italiane e Associazioni che riuniscono le famiglie italiane nel mondo collaborano nel progetto. Grazie al sostegno finanziario degli enti e delle istituzioni partner, la partecipazione al programma è completamente gratuita: coperti anche costi di viaggio, alloggio e vitto per tutto il periodo del corso. (Per informazioni e modulistica si veda sito della Mib mib.edu). (Inform)