STAGE DI OSSERVAZIONE” PER GLI STUDENTI DELLA RETE SCOLASTICA ITALIANA DI PARIGI IL PROGETTO PROMOSSO DAL CONSOLATO GENERALE DI PARIGI IN COLLABORAZIONE CON IL COMITES PARIG

Anche quest’anno il Consolato generale di Parigi ha promosso,

in collaborazione con il Comites, un progetto di “stage di osservazione” rivolto agli studenti delle classi seconde dell’Istituto comprensivo statale Leonardo da Vinci e delle Sezioni Italiane dei due Licei internazionali Saint-Germain en Laye e di Honoré de Balzac presso aziende italiane o francesi interessate all’Italia. Nella nota diffusa in proposito, il Consolato segnala il successo del progetto espresso da ambo le parti: le aziende hanno espresso la volontà di ripetere l’esperienza anche in vista del nuovo anno scolastico; dal loro canto, gli allievi hanno trovato estremamente formative le attività svolte, che hanno rappresentato un primo approccio al mondo del lavoro attraverso la scoperta del funzionamento organizzativo e logistico dell’impresa. (Inform)

SU CARTA IDENTITÀ ELETTRONICA TROPPI RIMANDI DA QUESTO GOVERNO

La Senatrice replica al sottosegretario Picchi in merito alla sua interrogazione in Commissione Esteri Roma, 16 lug. - "La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e la conseguente emissione della carta di identità elettronica per gli italiani residenti all'estero doveva avvenire di pari passo rispetto alla diffusione sul territorio nazionale. Lo avevamo stabilito con il nostro Governo di centro sinistra Pd, nel 2015, avviando l'importante opera di digitalizzazione della pubblica amministrazione". È quanto ha dichiarato la Senatrice Pd Laura Garavini, intervenendo in Commissione Esteri in replica al Sottosegretario Picchi, sulla sua interrogazione sulla carta di identità elettronica. "Attraverso l'Agenzia Digitale e un apposito decreto (78/2015) avevamo infatti previsto che anche la rete consolare estera partecipasse, di pari passo al nazionale, a questo importante processo di modernizzazione e di smaterializzazione dei servizi. Proprio per l'urgenza che i connazionali residenti oltre confine hanno di poter usufruire di un documento elettronico, dal momento che diversi Stati esteri non accettano più documenti cartacei". "Ma l'attuale Governo sta totalmente dilungando i tempi per gli italiani all'estero. E non è chiaro quando si potrà ottenere il risultato. Mentre in Italia ormai la quasi totalità di Comuni italiani è in grado di rilasciare la carta d'identità elettronica, all'estero non abbiamo neanche una dead line certa, a partire dalla quale possiamo essere sicuri di avere la carta elettronica". "La cosa è ancora più preoccupante dal momento che molte sedi consolari non sono munite dei computer e degli applicativi idonei a dotarsi della carta di identità elettronica in tempi celeri. Come pure non dispongono del personale competente ed in misura sufficiente per fare fronte alla situazione. È necessario che l'attuale Governo metta l'Amministrazione nelle condizioni di operare, garantendo anche agli italiani all'estero l'esercizio di fondamentali diritti".(USEF)

BENEFICI FISCALI SUL CONTROESODO: DA LEGGE PER I TALENTI A REGALO PER I PAPERONI

Roma - "Da sostegno per i più meritevoli, a regalo per i più ricchi. Ecco come Lega e 5stelle hanno trasformato la nostra proposta Pd sul Controesodo. Avevamo salutato con favore la loro scelta di rinnovare gli incentivi già varati dai precedenti esecutivi Renzi e Gentiloni. Peccato che siano riusciti a cambiare in negativo anche l'unico aspetto positivo del loro decreto crescita". È quanto dichiara la Senatrice Pd Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Difesa. "Questa maggioranza ha preso i bonus fiscali pensati dal Governo Pd per agevolare il rientro dei cervelli in fuga e li ha trasformati in un regalo per giocatori di calcio e benestanti in cerca di paradisi fiscali. Grazie all'incentivo riservato agli sportivi professionisti, infatti, potranno usufruire degli sconti anche i calciatori multimilionari - che semmai dovrebbero pagare più tasse, non di meno. "Non solo vengono destinate risorse a chi non ne ha bisogno. Ma si crea anche una disparità di trattamento tra coloro che rientrano. Da un lato vedremo i paperoni dei club calcistici, che sono stati all'estero appena due anni, pagare l'Irpef solamente sul 50 per cento dei loro redditi per un intero quinquennio. E dall'altro ricercatori, medici e scienziati sui quali lo stato ha investito almeno 180mila euro di formazione - tanto costa un laureato all'Italia - che rientrano con l'imponibile tassato al 30 per cento. Uno sconto fiscale senza dubbio vantaggioso, ma calcolato su un lordo fortemente inferiore a quello di un calciatore di grido". "Senza considerare la vera e propria beffa ai danni di chi è rientrato prima del 1 luglio e che non potrà accedere alle agevolazioni. Il controesodo così come è stato pensato dall'attuale Governo crea impatriati di serie A e di serie B. Non sostiene le giovani generazioni. Né favorisce la permanenza di chi rientra. Si stima che il 25 per cento dei beneficiari lascerà l'Italia, una volta terminate le agevolazioni. Questo perché il nostro fisco ordinario è nettamente meno vantaggioso rispetto a quello estero. Così come le retribuzioni proposte". "È importante, invece, fare in maniera tale che chi torna, poi, resti. Ed è giusto trattare i cosiddetti 'cervelli in fuga' come una categoria speciale. Non basta la possibile proroga di ulteriori cinque anni, dopo il quinquennio iniziale. È più utile invece prevedere un regime fiscale speciale che duri nel tempo. Soprattutto per chi fa ricerca e innovazione. Altrimenti queste nostre eccellenze continueranno a partire. A discapito del nostro Paese".(USEF)

INAUGURATO IL NUOVO CENTRO INNOVAZIONE CINA ITALIA A SHENZHEN SHENZHEN

È stato inaugurato a Shenzhen il nuovo centro innovazione Cina-Italia, nato dalla collaborazione di omniaservices, gaoke group e zhuoyi incubatrice service, con la partecipazione del consiglio italiano della ricerca, università di Tor Vergata, università la sapienza. Alla cerimonia ha partecipato la Console Lucia Pasqualini, accompagnata dal suo staff. La sessione ufficiale di apertura è stata iniziata da Wang Lixin, vice sindaco di Shenzhen, e seguita da workshop tematici. Il Centro Italo-cinese mira a sostenere il lancio di iniziative industriali e commerciali da parte di aziende italiane hi-Tech nel mercato asiatico, nei settori delle tecnologie digitali, delle tecnologie ambientali, delle biotecnologie. (aise)