RENZI LASCIA IL PD: LA REAZIONE DEI SOCIAL TRA ANALISI E IRONIA
Roma - Matteo Renzi il 17 settembre lascia il Partito democratico e il segretario del Pd Nicola Zingaretti affida ai social la sua prima reazione: “Ci dispiace.
Un errore dividere il Pd, specie in un momento in cui la sua forza è indispensabile per la qualità della nostra democrazia”. Ed è sempre sui social che il popolo del web non ha certo fatto mancare commenti, critiche, giudizi e opinioni sulla “scissione” tanto discussa. Così c’è chi scrive sulla pagina Facebook del segretario che “sarebbe stato meglio se Renzi ne fosse andato prima”, che si tratta di “una liberazione”. C’è chi è convinto che questo “sia un grande giorno per il centrosinistra e per il Pd” e chi, invece, fa notare che “sembra ipocrita parlare di errore”. “Non capisco. Avete passato anni a dire che il problema del Pd era Renzi, che doveva farsi da parte ecc. Ora che fa un gruppo suo, lo criticate???” si chiede un altro utente dalle pagine del popolare social network. Per molti quello di Renzi è stato un “gesto coraggioso e onesto” e c’è chi si complimenta per il lavoro degli ultimi giorni: “Quello di queste settimane è stato il tuo capolavoro politico”. C’è poi chi scrive “che era una mossa che aspettava da tempo”, chi parla di “coerenza” e di “valore”. Non mancano le critiche: “Non è stato il momento giusto” perché “Salvini si combatte con l'unione”. Anche l’ironia sui social non manca e c’è chi si chiede: “Esiste qualcuno in Italia che non ha mai lasciato il Pd?”. O chi anticipa ironicamente: “Secondo le ultime indiscrezioni il partito di Renzi si chiamerà ‘Amici miei’”. (NoveColonneATG)
EUROPA ITALIA: PROVE DI DIALOGO.
Forse è ancora troppo presto per averne la certezza assoluta, ma sempre più diffusa è l’impressione che l'Europa stia cambiando in senso positivo a dispetto dei suoi nemici interni e dei cattivi profeti coi loro foschi presagi. Uscita rinfrancata dal voto di maggio, l'UE sta affrontando con lo spirito giusto e senza psicodrammi la sfida della Brexit, la quale si sta invece rivelando un boomerang per il Regno Unito. Su un altro fronte se Roma e Bruxelles tornano a dialogare in modo pacato senza più le incomprensioni e le tensioni dell’era sovranista ciò è tutto di guadagnato per ricreare lo spirito giusto. Passo dopo passo, grazie anche alla Commissione appena formatasi, tra gli Stati sinceramente europeisti si nota una maggiore disponibilità al dialogo, premessa indispensabile per dare l’avvio a una nuova stagione che abbia al centro gli ideali comunitari ripuliti dalle scorie del populismo. (fonte: ADL) ITALIA PAESE AMICHEVOLE PER I TURISTI, SIAMO QUARTI IN EUROPA Roma – Italia paese amichevole per i turisti, siamo quarti in Europa dopo Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Bocciate Francia, Ungheria e Svizzera. La maggior parte degli europei e degli italiani hanno finito le vacanze estive e, tornati a casa, è tempo di bilanci e di condivisioni delle esperienze fatte con amici e familiari. Tra le domande più ricorrenti, oltre a un giudizio su alloggio, cibo e posti visitati, c’è anche quella sulla gentilezza delle persone e la disponibilità ad accogliere gli stranieri, ed ecco che l’Italia e gli italiani ne escono più che bene. Infatti, secondo il motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, il nostro è uno dei paesi più accoglienti d'Europa: almeno così la pensa il 67% dei turisti. La Francia, invece, è vista come la meno ospitale. Il team di Jetcost ha condotto un sondaggio nell'ambito di uno studio più generico sulle esperienze degli europei in vacanza, realizzato intervistando 3.500 persone, tutte di età superiore ai 18 anni e che fossero andate in vacanza almeno due volte negli ultimi tre anni. (NoveColonneATG)
AMBIENTE - EUROPA - AIUTI FONDO SOLIDARIETA' AD AUSTRIA ITALIA E ROMANIA PER EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI
Il PE ha approvato mercoledì 293,551794 milioni di euro in aiuti dal Fondo di solidarietà UE, in seguito agli eventi meteorologici estremi del 2018 in Austria, Italia e Romania. I 293,5 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) sono così ripartiti: 277,2 milioni di euro per l'Italia per le copiose piogge, i forti venti, le inondazioni e le frane avvenute nell'autunno 2018; 8,1 milioni di euro per l'Austria, a seguito degli stessi eventi meteorologici, e 8,2 milioni di euro per la regione nordorientale della Romania, dopo le inondazioni avvenute nell'estate 2018. Nell'autunno del 2018 quasi tutte le regioni italiane, da nord a sud, sono state colpite da fenomeni meteorologici estremi che hanno causato frane, alluvioni e caduta di alberi, e all'origine di decine di decessi. Fra i danni materiali, si sono registrati gravi interruzioni delle reti stradali e fluviali, allagamenti di edifici pubblici e privati, interruzioni delle reti elettriche e del gas, oltre a perdite significative nei settori del legname e del turismo. I finanziamenti sono stati approvati dal Parlamento con 645 voti favorevoli, 18 contrari e 30 astensioni. (19/09/2019-ITL/ITNET)
BIBLIOTECA DELLE RADICI: LA REGIONE VENETO RICONOSCE IL VALORE DI VENEZIA -
La Biblioteca delle Radici dell’Associazione Veneti nel Mondo ha ricevuto l’importante riconoscimento “di interesse locale” da parte della Regione del Veneto ai sensi dell’articolo 27 della Legge Regionale 50 del 1984. A darne notizia è proprio l’associazione, sottolineando l’importanza della sua Biblioteca “che rappresenta un punto di riferimento per lo studio della storia veneta ed in particolare di quella dell’emigrazione veneta nelle diverse parti del mondo con un focus particolare sul Cile. Essa si propone come centro di studio della storia veneta ed in particolare del fenomeno dell’emigrazione veneta, un fenomeno che ha coinvolto un numero impressionante di persone e ha toccato un territorio vastissimo per estensione”. Tra il 1876 e il 1925 se ne andarono dall’Italia 15 milioni di persone. La cifra tocca i 27 milioni quando, sul finire degli anni Sessanta del Novecento, il fenomeno si riduce. Tra il 1876 e il 1900 gli espatriati dal Veneto (compresa anche la provincia di Udine) sono 940.000. Il nordest italiano, come si definiscono Le Venezie, conta in un secolo oltre 4.439.000 espatriati. Brasile e Argentina sono inizialmente le principali destinazioni, seguite dagli Stati Uniti negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale. All’ondata migratoria di quegli anni dobbiamo aggiungere, purtroppo, quella attuale che vede partire migliaia di giovani veneti per l’estero. La loro emigrazione ha fatto registrare negli ultimi anni un costante incremento. L’intensità dei flussi ed il profilo dei giovani che emigrano si sono fatti più eterogenei e compositi, anche e soprattutto in relazione all’assetto economico-sociale in costante mutamento. I giovani della Generazione X e della Generazione Y partono principalmente per due motivi: il contesto lavorativo (voglia di progredire professionalmente, di mettersi alla prova in contesti internazionali e mancanza di occupazioni nel paese dove vivono) e il contesto personale (curiosità, intraprendenza, studio). Una sezione della Biblioteca delle radici, il cuore dell’associazione, è inoltre interamente dedicata al Cile, alla sua storia ed alla sua natura, per il collegamento speciale che lo unisce al Veneto. Fu infatti il nobile vicentino Antonio Pigafetta a giungervi per primo, al seguito di Ferdinando Magellano nel viaggio di circumnavigazione del globo terrestre (20 settembre 1519 – 6 settembre 1522). La sua Relazione del primo viaggio intorno al mondo presentata nel 1525 a Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero, e divenuta ben presto famosa per l’accuratezza dei dati riportati, è considerata tutt’oggi tra i più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del XVI secolo, e resta tuttora una delle opere più vive, profonde e obiettive della storia delle esplorazioni. Insieme con la Relazione del primo viaggio intorno al mondo, le pubblicazioni sulla Regione di Magellano, all’estremo sud del Cile, i suoi abitanti (dai popoli originari agli ultimi emigrati), la sua flora e la sua fauna rappresentano una sezione tematica particolarmente ricca della Biblioteca delle radici. Presidente dell’associazione, Aldo Rozzi Marin si è fatto portavoce di tutti i veneti nel mondo nel “ringraziare la Direzione Beni, Attività Culturali e Sport della Regione del Veneto, il Comune di Camisano Vicentino e tutti coloro che hanno collaborato per l’ottenimento di questo riconoscimento”. (aise)
RIUNIONI D’AREA CONSOLARI OGNI INCONTRO AVRÀ UNO SPECIFICO FOCUS TEMATICO.
Nel primo, a Vienna (19 e 20 settembre), sarà presentata ai rappresentanti degli Uffici consolari europei la nuova Carta di Identità Elettronica la cui emissione sarà avviata in modalità sperimentale ad Atene, Nizza e Vienna. Il successivo appuntamento sarà a Montréal (3 e 4 ottobre), dove si incontreranno i titolari degli uffici consolari del Nord America e dell’Australia. Sarà approfondita la promozione integrata dell’Italia all’estero sulla base del programma “Vivere ALL'italiana” e del “Turismo delle Radici” ROMA - Riunire periodicamente i Consoli italiani operanti nelle diverse aree del mondo: ecco la novità che la Farnesina, attraverso la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero, lancia come seguito concreto alla Conferenza dei Consoli, svoltasi a Roma l’anno scorso. Il Maeci evidenzia in una nota che obiettivi delle riunioni saranno: proseguire nell’impulso alla digitalizzazione dei servizi consolari, la condivisione delle buone prassi, una rinnovata attenzione destinata alla cura dei rapporti con l’utenza (customer care), nonché l’approfondimento di tematiche specifiche per area geografica. Gli Italiani residenti all’estero, censiti negli schedari consolari della rete Farnesina, sono ormai oltre sei milioni: una popolazione superiore a quella del Lazio e della Campania. Offrire – spiega il Maeci - una varietà di servizi ad un’utenza così numerosa e con esigenze generazionali differenti è una sfida costante per la Farnesina. Per questo - prosegue la nota - ogni riunione d’area consolare avrà uno specifico focus tematico. Nella prima, che si svolgerà a Vienna il 19 e il 20 settembre, i rappresentanti degli oltre cinquanta Uffici consolari europei assisteranno alla presentazione della nuova Carta di Identità elettronica (CIE) la cui emissione per i connazionali residenti in Europa sarà avviata in modalità sperimentale in tre Sedi pilota (Atene, Nizza e Vienna). Il successivo appuntamento sarà a Montréal il 3 e il 4 ottobre, dove si incontreranno i titolari degli uffici consolari del Nord America e dell’Australia. In quell’occasione – si sottolinea - sarà approfondita la promozione integrata dell’Italia all’estero sulla base del programma “Vivere ALL'italiana” e del “Turismo delle Radici”, un segmento turistico strategico per l’interesse degli oltre sessanta milioni di italo-discendenti nel mondo alla riscoperta dei propri luoghi di origine. (Inform)