MIGRANTI: NEL 2018 MORTO IN MARE 1 OGNI 35, DA ONG SOLO 35% SBARCHI
Roma - Solo nel 2018 l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ha contato più di 1.300 migranti morti lungo il tratto di mare italo-libico, per un rapporto di 1 ogni 35 rispetto a quelli che hanno tentato la traversata.
L’anno precedente, in cui pure i morti e dispersi accertati erano stati più numerosi, oltre 2.800, il rapporto con chi partiva era stato più basso, pari a 1 ogni 50, anche grazie ai salvataggi effettuati dalle navi umanitarie delle Organizzazioni non governative. Lo afferma il Dossier Immigrazione 2019, prodotto da Idos in partenariato con Confronti, secondo cui a queste ultime, prima che una insistente campagna di criminalizzazione – spesso basata su accuse giuridicamente inconsistenti – ne riducesse di fatto il numero e la capacità di intervento, erano ascrivibili il 35% di tutti i salvataggi effettuati. Una percentuale scesa a meno del 10% nel 2019, per effetto della pratica dei “porti chiusi”, poi normata nel secondo decreto sicurezza, in base al quale oggi sono a rischio di confisca e di multa fino a 1 milione di euro tutte le imbarcazioni che, pur avendo a bordo persone soccorse in mare, non rispettino il divieto nazionale disbarco”. In tale contesto, prosegue il rapporto, è sorprendente constatare che i 20 casi mediatici delle navi umanitarie cui il governo precedente ha vietato l’attracco, tenendole bloccate in mare per una media di circa 10 giorni ciascuna, hanno riguardato, nel complesso, una quota di migranti minoritaria a fronte delle migliaia che nel frattempo, a dispetto della propaganda dei “porti chiusi”, sono state lasciate approdare con i cosiddetti “barchini fantasma”. Tanto più che, in 453 giorni complessivi di vita del precedente esecutivo, sono stati ben 154 quelli in cui sono state tenute ferme in mare tali navi con i migranti a bordo, ossia un terzo dell’intera durata del governo stesso. Con questa tattica recriminatoria verso l’Unione europea, l’Italia ha evitato di accogliere un numero limitato di persone, circa 2.000, le quali sono sbarcate o a Malta, per ben 10 volte, o in Spagna, in 2 occasioni”. (NoveColonneATG)
MUSEI, DOMENICA 3 NOVEMBRE TORNA LA DOMENICA GRATUITA DA NORD A SUD UNA GRANDE FESTA POPOLARE ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
ROMA - Domenica 3 novembre torna la #domenicalmuseo, l’iniziativa introdotta nel luglio del 2014 dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, che prevede l’ingresso gratuito in tutti i musei e nei parchi archeologici statali ogni prima domenica del mese. Dalla Reggia di Caserta alla Pinacoteca Brera, dai Musei Reali di Torino al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, da Paestum al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dal Parco Archeologico di Ostia Antica al Cenacolo Vinciano, dagli Scavi di Ercolano alle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini e Palazzo Corsini, dal Castello di Miramare di Trieste alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia a Castel Sant’Angelo, dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto agli Uffizi, a Pompei sarà una grande festa che concluderà il lungo ponte di Ognissanti. Sul sito beniculturali .it/domenicalmuseo tutte le informazioni e gli orari di apertura, in allegato la locandina con cui il ministero sta promuovendo la #domenicalmuseo sui social network. (Renzo De Simone/Inform)
IN ARGENTINA LA COMUNITA’ PIU’ CONSISTENTE, SEGUE GERMANIA
Roma - Dei 5.288.281 di italiani iscritti all’AIRE - dato aggiornato all’1° gennaio 2019 - oltre 2,8 milioni (54,3%) risiedono in Europa, oltre 2,1 milioni (40,2%) in America. Nello specifico, però, sono l’Unione Europea (41,6%) e l’America Centro-Meridionale (32,4%), le due aree continentali maggiormente interessate dalla presenza dei residenti italiani. Le comunità più consistenti si trovano, nell’ordine, in Argentina (quasi 843 mila), in Germania (poco più di 764 mila), in Svizzera (623 mila), in Brasile (447 mila), in Francia (422 mila), nel Regno Unito (327 mila) e negli Stati Uniti d’America (272 mila). È quanto emerge dalla XIV edizione del Rapporto italiani nel mondo, della Fondazione Migrantes, presentato il 25 ottobre a Roma. (NoveColonneATG) GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE NELLA SVIZZERA ORIENTALE IL 4 NOVEMBRE LA CELEBRAZIONE PROMOSSA DAL COMITES E DAL CENTRO CULTURALE ITALIANO DI SAN GALLO SAN GALLO – La Giornata dell’Unità nazionale verrà celebrata lunedì 4 novembre anche nella Svizzera orientale, con un’iniziativa promossa dal Comites San Gallo e dal Centro culturale italiano di San Gallo. Il ritrovo è previsto alle ore 16 presso il piazzale di Ostfriedhof. Seguirà il corteo ai caduti, una breve meditazione, il discorso e l’omaggio floreale ai caduti in guerra e sul lavoro. A concludere, l’intonazione dell’inno nazionale. (Inform)
PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO - ESISTENZA IN VITA - INPS: AL VIA Ia FASE ATTESTAZIONE (AFRICA, AUSTRALIA/OCEANIA EUROPA). IN ARRIVO LETTERA E MODULO STANDARD CITIBANK
L'Inps informa che Citibank ha cominciato ad inviare la lettera esplicativa e del modulo standard per l'attestazione dell'esistenza in vita che i pensionati residenti in Africa, Oceania ed Europa, dovranno comunicare all'Istituto. Con il messaggio del 25 ottobre, n. 3884, l'Inps conferma, inoltre, che l’accertamento generalizzato dell’esistenza in vita sarà condotto in due fasi, come nelle scorse edizioni, tra loro cronologicamente distinte in rapporto ai Paesi di residenza dei beneficiari, come risultanti negli archivi della Banca, rimanendo inalterata, anche per quest’anno, la suddivisione delle aree geografiche adottata per le precedenti verifiche. La prima fase, che è stata avviata ad ottobre 2019 e terminerà a marzo 2020, riguarderà i trattamenti pensionistici erogati ai pensionati residenti in Africa, Australia (Oceania) ed Europa, ad esclusione dei Paesi Scandinavi, dei Paesi dell’Est Europa e degli Stati limitrofi. gli interessati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 13 febbraio 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, laddove possibile, il pagamento della rata di marzo 2020 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 marzo 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di aprile 2020. La seconda fase, che si svolgerà da febbraio 2020 a luglio 2020 riguarderà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, gli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati nel corso del mese di febbraio 2020 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro i primi giorni di giugno 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta,il pagamento della rata di luglio 2020, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2020. In particolare, l'Inps precisa che con riferimento ai pensionati che risultano irreperibili nei registri anagrafici italiani, Citibank spedirà i modelli di richiesta di attestazione agli indirizzi esteri presenti negli archivi della banca. (30/10/2019-ITL/ITNET)