I RICERCATORI ITALIANI IN MESSICO FANNO IL PUNTO: A CITTÀ DEL MESSICO IL SECONDO CONGRESSO DELL'ARIM CITTÀ DEL MESSICO

\ aise\ - Si terranno l’11 e il 12 novembre la quarta riunione annuale dei ricercatori italiani in Messico

e il secondo Congresso dell’ARIM (Associazione Ricercatori Italiani in Messico). Roberto Carlino della NASA, Roberto Meli Piralla dell’UNAM e Silvana Badaloni dell’Università di Padova impartiranno conferenze magistrali. Il secondo giorno, sarà dedicato al seminario sulla "Uguaglianza di Genere nella Scienza". Secondo il programma, la prima giornata di lavori si svolgerà l’11 novembre nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico. Ad aprire la riunione saranno i saluti dell’ambasciatore italiano Luigi De Chiara, di Gianluca Brocca del Comites, Luis Huacuja H. del Congreso de la Unión e Vincenzo Collarino, coordinatore del Progetto Diplomazia Europa in Messico. Seguirà la prima sessione plenaria con gli interventi di: Roberto Carlino (NASA) "The International Space Station: a unique laboratory for Science and Technology in space"; Roberto Meli Piralla (UNAM) "Los sismos y la conservación de los edificios históricos: El caso de la Ciudad de México" e Jennifer Rodríguez "El Ángel. Historia y futuro próximo". (continua a leggere; http://www.aise.it/associazioni/i-ricercatori-italiani-in-messico-fanno-il-punto-a-città-del-messico-il-secondo-congresso-dellarim-/137681/1/1/8412)

FINANZA - BILANCIO - VECCHI( PD/ ITALIANI ALL'ESTERO): "IMPIANTO GENERALE POSITIVO. INDISPENSABILE VALORIZZARE ASPETTI CHE TOCCANO CONNAZIONALI E COMUNITA' ITALIANE ALL'ESTERO"

"Gli oltre 5 milioni di italiani residenti all'estero sono una risorsa per il nostro Paese che va valorizzata e richiedono politiche certe, coraggiose e di lungo respiro". Così ha dichiarato Luciano Vecchi, responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico." Lo afferma in una nota Luciano Vecchi responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico Afferma l'esponente del PD “In una situazione economica difficile, la Legge di Bilancio sottoposta dal Governo alle Camere, non solo ha sventato l'aumento dell'Iva, per un importo di ben 23 miliardi, ma è stata fondata su un impianto positivo, centrato sulla promozione di investimenti di qualità, sullo sviluppo sociale ed ecologicamente sostenibile, sulla riduzione del carico fiscale sul lavoro, sull'equità sociale e territoriale, ” "Per questo appare indispensabile - ha aggiunto l'esponente democratico - che, nel confronto parlamentare, si valorizzino e, laddove necessario, si correggano alcuni aspetti del disegno di Legge di Bilancio che toccano direttamente i nostri connazionali e le nostre Comunità nel mondo." "Mi pare che nell’immediato occorra garantire il mantenimento dell'esenzione da TASI e IMU per la prima casa dei pensionati residenti all'estero, il contenimento degli oneri consolari per il rilascio di documenti e le richieste di cittadinanza, il pieno rifinanziamento - anche per gli anni successivi al 2020 - del Fondo per la diffusione della lingua e della cultura italiana, il sostegno alla rete consolare e delle rappresentanze, avviando anche un rapido processo di riforma di COMITES e CGIE che devono essere messi in grado di svolgere in pieno la loro importante funzione.” "E’ tempo che il nostro Paese - ha concluso Vecchi - si doti di una strategia complessiva verso gli italiani nel mondo, come anche messo in evidenza, da ultimo, dal recente Rapporto della Fondazione Migrantes, e come richiesto con forza dalle nostre Comunità all'estero.” (ITL/ITNET)

ITALIANI ALL’ESTERO E STRANIERI IN ITALIA: VIGNALI (DGIT) ALL’UNIVERSITÀ DI TRENTO

TRENTO - Un confronto tra flussi migratori in uscita e in entrata. Un’analisi di età, titolo di studio e lavoro delle persone che lasciano l’Italia per trasferirsi altrove e delle donne e degli uomini che invece scelgono l’Italia come destinazione. Una riflessione sulle politiche adottate dall’Italia e in Europa di fronte alla mobilità di un numero consistente di giovani e adulti. È quanto proporrà l’incontro organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento con Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. La conferenza, aperta al pubblico, vedrà Vignali discutere di “Italiani all'estero e stranieri in Italia: flussi migratori a confronto” con Fulvio Cortese e Paolo Carta, rispettivamente preside e professore della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. L’appuntamento è questo venerdì 8 novembre alle 14.30 nell’aula 6 del Palazzo di Giurisprudenza (Trento – Via Rosmini, 27). “L'incontro – anticipa Paolo Carta – costituisce un'occasione preziosa per discutere delle politiche migratorie e dell’agenda europea sulla migrazione in una prospettiva particolarmente interessante, che coinvolge in primo luogo la nostra comunità accademica”. Il seminario sarà dedicato a comparare i flussi migratori che coinvolgono l'Italia sia in uscita sia in entrata. Secondo il nuovo Rapporto sugli Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, su un totale di oltre 60 milioni di cittadini residenti in Italia a gennaio 2019, l'8,8% è residente all’estero. Gli iscritti all'Aire, l'anagrafe degli Italiani residenti all'estero, aggiornati al gennaio 2019, sono 5.288.281. Il numero è più elevato, se si considera quanti non sono iscritti. Dal 2006 al 2019 la mobilità italiana è aumentata del 70,2%. Sono numeri significativi che riguardano innanzitutto coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni (1.236.654; 23,4%) e a seguire chi ha tra i 18 e i 34 anni (1.178.717; 22,3%). “Si tratta, dunque, soprattutto di giovani, altamente qualificati e nel pieno dell'attività lavorativa, che hanno deciso di mettere a frutto le proprie competenze oltre confine” osserva Carta. “Ogni volta che apriamo la porta di un'aula universitaria questi dati si manifestano chiaramente nei volti e nelle aspirazioni dei nostri studenti. Quali sono le implicazioni e le conseguenze di tutto ciò? Quali le politiche adottate dall'Italia, anche in relazione ai flussi migratori in entrata? Queste domande saranno al centro dell'incontro con Vignali”. (aise)

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - TUTELA PATRIMONIO - AL VIA L'INTERNATIONAL SCHOOL OF CULTURAL HERITAGE DEDICATA AI SITI ARCHEOLOGICI DEL MEDITERRANEO"

 “Al via a Palazzo Altemps, nel cuore di Roma, l’International School of Cultural Heritage, il nuovo corso di formazione della Scuola del Patrimonio, dove le eccellenze italiane della tutela e della gestione del patrimonio culturale formano studenti provenienti da tutto il mondo rafforzando la diplomazia culturale. Ospitare studenti di altri Paesi consente di creare solidi legami in ambito culturale. È un lavoro che mi fa piacere sia partito e di cui dobbiamo essere orgogliosi”. Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini alla presentazione della prima edizione dell’International School of Cultural Heritage della Fondazione Scuola Beni Attività Culturali destinata a candidati stranieri: un laboratorio permanente di confronto e scambio che, ad ogni edizione, circoscrive un’area geografica di provenienza dei partecipanti e un tema di approfondimento. Un percorso della durata di cinque mesi con il quale la Fondazione punta a internazionalizzare il sistema dei beni culturali ed esportare l’eccellenza italiana nella ricerca e formazione relative alla tutela e gestione del patrimonio. L'edizione 2019 - 2020 è dedicata alla gestione dei siti archeologici dell’aera del Mediterraneo e provengono da Egitto, Iraq, Israele, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Tunisia, Turchia ed Etiopia i partecipanti. Sono per lo piu' archeologi, architetti, esperti museali e manager. Si dedicheranno a novembre e a dicembre a lezioni, visite tematiche e visite di studio presso siti culturali e istituzioni, a case studies ed incontri. Ad accogliere i partecipanti una Lectio magistralis di Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Pompei. (ITL/ITNET)

COMITES DI WOLFSBURG, IL PRESIDENTE LUIGI CAVALLO: “ASSICURARE UN FUTURO DI PACE, BENESSERE E DIRITTI: CE LO CHIEDONO CON FORZA LE NUOVE GENERAZIONI”

AMBURGO - “Ricordare è un dovere collettivo, per evitare il rischio della dimenticanza di fronte ai 5.849 italiani caduti nella bassa Sassonia , Amburgo, Nord della Germania. Di loro, oggi, resta un nome scolpito sul marmo, per altri neppure quello. È bene non dimenticare il sacrificio di molte giovani vite che, spinte da ideali e valori nobili hanno combattuto. Con il loro sacrificio abbiamo la libertà nel nostro Paese, in Europa”. Lo ha detto il presidente del Comites di Wolfsburg Luigi Cavallo intervenendo domenica scorsa presso il Cimitero d’onore di Öjendorf ,ad Amburgo, alla cerimonia per i caduti italiani in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. .Presenti autorità tedesche, militari, il console generale Giorgio Taborri, il capitano di Fregata Massimo Tozzi, il presidente del Comites di Hannover Giuseppe Scigliano. “Assicurare un futuro di pace , di benessere e di diritti, è il sogno che ci chiedono con forza , le nuove generazioni. Consiglio questa riflessione – ha proseguito il presidente del Comites di Wolfsburg - perché talvolta corriamo il rischio di dimenticare il lungo periodo che viviamo in una società pacifica, Senza Pace non vi è democrazia, diversità, scienza e progresso. Soprattutto deve essere il loro sacrificio a farci sperare che una simile tragedia non si verifichi mai più. Raccogliere questo sogno è quel grido . Sono qui per questo insieme al rappresentante diplomatico del governo e altri, ;è oggi il miglior modo di rendere onore a chi è caduto per la patria e per rispettare tanto sangue versato”. Cavallo ha rivolto infine un “grazie sincero anche a tutti quelli che oggi, con la loro presenza hanno contribuito a mantenere vivo il ricordo di tutti gli eroi di guerra di ogni popolo è di ogni nazione”. (Inform)

NONO APPUNTAMENTO DI "SENATO&CULTURA" DEDICATO AL MONDO DEL NON-PROFIT E DELLA SOLIDARIETÀ L’INIZIATIVA, PREVISTA IL 9 NOVEMBRE, SARÀ APERTA DALLA PRESIDENTE DEL SENATO, ELISABETTA CASELLATI

ROMA - Sabato 9 novembre alle ore 11 nell'Aula di Palazzo Madama, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati aprirà con un indirizzo di saluto la cerimonia di assegnazione del Premio al Volontariato 2019, un riconoscimento istituito per la prima volta nella storia del Senato che si propone di valorizzare le associazioni e i volontari italiani impegnati quotidianamente al servizio degli altri e per migliorare la qualità della vita del nostro Paese. Quattro le sezioni prese in esame dalla Giuria presieduta dal Professor Stefano Zamagni e composta da Maria De Filippi, Riccardo Bonacina, Ferruccio De Bortoli e Angelo Moratti: sociale, ambiente, salute e cultura. Le associazioni premiate riceveranno una creazione del maestro Lello Esposito e saranno affiancate dal contributo e dalla testimonianza di Amedeo Minghi, Geppy Cucciari, Eleonora Buratto, Manuel Bortuzzo e Tiziana Di Masi: personaggi simbolo dell'impegno sociale, così come Lorella Cuccarini a cui è affidata la conduzione. Nel corso della cerimonia, aperta dall'Inno italiano, eseguito dal Coro della Mani Bianche diretto da Isabelle Binet, e dal Coro dell'Academia Alma Vox, diretto da Alberto de Sanctis, accompagnati al pianoforte da Susanna Piermartiri, verrà proiettato un filmato, realizzato da Rai News, che racconta la storia del volontariato in Italia. L'evento sarà trasmesso in diretta su Rai 2, a cura di Rai Parlamento, alle ore 11. (Inform)