INCENDIATA ANCORA UNA VOLTA LA LIBRERIA LA PECORA ELETTRICA. HANNO PAURA DELLA CULTURA
Ancora una volta. E ancora una volta di notte. La libreria La Pecora Elettrica, centro di incontro e cultura di Centocelle,
nel cuore della periferia amara e desolata di Roma avrebbe riaperto i battenti nei prossimi giorni dopo aver dovuto chiudere a seguito del primo incendio in aprile. Avrebbe potuto farlo grazie alla solidarietà del quartiere e di tanti che si erano sentiti feriti e offesi dall’essere privati con la violenza da uno dei pochi spazi di socialità attiva e partecipazione nella terra di nessuno che sono divenuti i margini della capitale. Chi ha dato fuoco ieri notte è nemico della cultura. La teme perché sa che cultura è libertà e democrazia. L’assenza di cultura è base fertile di tirannia, è l’humus di sciacalli e demagoghi. Thomas Sankara diceva giustamente che la libertà, il rifiuto dei poteri forti, è innanzitutto far dilagare cultura e conoscenza. Un popolo incolto è facilmente dominabile. Si compra con la paura, con le raccomandazioni, con l’invenzione sapiente di nemici inesistenti, con l’elemosina delle briciole raccontate come grandi riforme. Oggi tutti sembrano strapparsi le vesti di fronte a questo atto ignobile. Fascista, nazista, oscurantista. Le grandi stagioni in cui chi produceva cultura finiva al rogo, in cui i libri si incendiavano. Ipocriti. Quella libreria doveva essere difesa, presidiata. Non lo si è fatto. La sottocultura dell’odio, la propaganda di ogni falsità, l’inno all’uomo solo al comando e ai salvatori della patria sono divenuti dominanti in questi anni senza che ad essi ci fosse un vero e quotidiano contrasto. /by Raiawadunia - silvestro montanaro)
VECCHI (PD): BENE MANOVRA, SU ITALIANI ALL’ESTERO SERVE UNA SVOLTA
Roma – “Gli oltre 5 milioni di italiani residenti all’estero sono una risorsa per il nostro Paese che va valorizzata e richiedono politiche certe, coraggiose e di lungo respiro”. Così ha dichiarato Luciano Vecchi, responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico. “In una situazione economica difficile, la Legge di Bilancio sottoposta dal Governo alle Camere, non solo ha sventato l’aumento dell’Iva, per un importo di ben 23 miliardi, ma è stata fondata su un impianto positivo, centrato sulla promozione di investimenti di qualità, sullo sviluppo sociale ed ecologicamente sostenibile, sulla riduzione del carico fiscale sul lavoro, sull’equità sociale e territoriale”. “Per questo appare indispensabile – ha aggiunto l’esponente democratico – che, nel confronto parlamentare, si valorizzino e, laddove necessario, si correggano alcuni aspetti del disegno di Legge di Bilancio che toccano direttamente i nostri connazionali e le nostre Comunità nel mondo”. “Mi pare che nell’immediato occorra garantire il mantenimento dell’esenzione da Tasi e Imu per la prima casa dei pensionati residenti all’estero, il contenimento degli oneri consolari per il rilascio di documenti e le richieste di cittadinanza, il pieno rifinanziamento – anche per gli anni successivi al 2020 – del Fondo per la diffusione della lingua e della cultura italiana, il sostegno alla rete consolare e delle rappresentanze, avviando anche un rapido processo di riforma di Comites e Cgie che devono essere messi in grado di svolgere in pieno la loro importante funzione”. “E’ tempo che – ha concluso Vecchi – il nostro Paese si doti di una strategia complessiva verso gli italiani nel mondo, come anche messo in evidenza, da ultimo, dal recente Rapporto della Fondazione Migrantes, e come richiesto con forza dalle nostre Comunità all’estero”. (NoveColonneATG)
IN NIGER “LA PIZZA PER LA PACE” NIAMEY -
L’Ambasciata d’Italia a Niamey inaugura la Settimana della Cucina Italiana in Niger con il progetto “Pizza per la pace”. Un'eccellenza pugliese, “Fornosammarco'' di Antonio Cera, organizza un corso di panificazione e di preparazione di impasti per la pizza per un gruppo di donne rifugiate ospiti di UNHCR e donne nigerine beneficiarie del progetto “IDEE” sullo sviluppo dell’imprenditoria femminile, realizzato da OIM. “La pizza, alimento semplice e nutriente, è il simbolo italiano per eccellenza - ha ricordato l’Ambasciatore d’Italia in Niger Marco Prencipe - e la sua ricetta napoletana è stata dichiarata nel 2017 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Per tale motivo l’abbiamo scelta come simbolo della prima edizione della Settimana della Cucina italiana in Niger, per il suo valore altamente simbolico di unione tra i popoli”. La settimana della Cucina italiana in Niger proseguirà con la realizzazione di serate tematiche dedicate alla gastronomia italiana cui parteciperanno i principali ristoranti di Niamey. (Inform)
UNIVERSITARI E RICERCATORI, LA FUGA ALL’ESTERO DELLE ÉLITE
Roma – “Universitari, prima, dottori di ricerca, dopo, a fuggire all'estero per studiare sono soprattutto giovani italiani provenienti da famiglie di estrazione sociale elevata. Il dato emerge dalla XIV edizione del «Rapporto italiani nel mondo» della Fondazione Migrantes (www.migrantes.it). Le esperienze di studio all' estero coinvolgono il 13% dei laureati del 2018, dato ancora lontano dall' obiettivo minimo del 20% fissato dalla Strategia Europa 2020”. Lo sottolinea Italia Oggi. “In particolare - si legge il 5 novembre sul quotidiano - l'8,9% ha svolto un'esperienza nell'ambito di un programma dell'Unione Europea (quasi esclusivamente di tipo Erasmus), il 2,4% ha svolto altre esperienze riconosciute dal corso di studio e l'1,7% le ha realizzate su iniziativa personale. Tuttavia, i laureati che hanno svolto un'esperienza di studio all' estero riconosciuta dal corso sono il 18% fra i figli di genitori laureati, mentre scendono al 9,5% in caso di genitori non laureati. Analogamente, i laureati che hanno svolto un'esperienza di studio all' estero sono il 14,9% tra quelli di estrazione sociale più elevata (imprenditori, liberi professionisti, dirigenti) e solo l'8,3% tra quelli provenienti da contesti meno favoriti (lavoro esecutivo)”. (NoveColonneATG)
PATTUGLIE ITALO-CINESI IN 4 CITTÀ ITALIANE TORNA L'INIZIATIVA DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE A TUTELA DELLA SICUREZZA E A SUPPORTO DELLA COMUNICAZIONE CON I TURISTI CINESI
ROMA - Roma, Milano Torino e, per la prima volta, Padova, sono le città italiane in cui sono stati riattivati per il 4° anno consecutivo i pattugliamenti congiunti tra operatori di Polizia di Stato e Carabinieri e poliziotti cinesi. Questi ultimi affiancheranno i poliziotti e i carabinieri italiani nelle attività di controllo del territorio a tutela della sicurezza, agevolando la comunicazione con i turisti cinesi presenti sia nei loro rapporti con le autorità locali che in caso di criticità. Sarà il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) della direzione centrale della Polizia criminale a coordinare le attività con le questure e i comandi dei Carabinieri delle città interessate. L'Italia partecipa al progetto insieme a Croazia e Serbia ma solo le Forze di polizia italiane svolgono pattugliamenti in territorio cinese, come si è verificato a giugno scorso. L'iniziativa di cooperazione internazionale con le Forze di polizia della Repubblica Popolare Cinese è stata nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio a Roma dal vice direttore generale della Pubblica sicurezza Vittorio Rizzi in presenza dell’ambasciatore cinese in Italia Junhua Li e di una delegazione del Ministero cinese della Pubblica Sicurezza guidata dal vice capo dipartimento per la Cooperazione Internazionale Yundong Yang. Si tratta di un “messaggio forte su quanto sia importante lavorare insieme per elevare gli standard di sicurezza - ha sottolineato Rizzi nel suo intervento, osservando che “vedere pattuglie congiunte italiane e cinesi lavorare insieme offre al mondo un’immagine di contemporaneità e di capacità di adeguare i modelli di sicurezza ai bisogni e alle minacce della nostra società cosmopolita”. (Inform)
LA IV SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO A FRANCOFORTE FRANCOFORTE -
Si apre a Francoforte con un doppio evento il ciclo di iniziative ideate e pensate dal Consolato Generale d’Italia a Francoforte nell’ambito della IV settimana della cucina italiana nel mondo. Prendendo spunto dal tema annuale, che tocca le importanti questioni dell’educazione alimentare e della cultura del gusto, mercoledì e giovedì prossimi, 13 e 14 novembre, sarà ospite a Francoforte Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del CREA di Roma, centro di ricerca dell’agroalimentare italiano, con un settore dedicato proprio ad alimentazione e nutrizione. Il 13 novembre, alle ore 19.00, si terrà l’incontro su “La scienza nel piatto: cosa sapere e come orientarsi nel mondo della (dis)informazione alimentare”. Viviamo oramai immersi in un mondo fatto di cibo e di notizie sul cibo: i programmi televisivi con chef e gare di cucina, i racconti dei food blogger, le innumerevoli foto postate sui social e le immancabili news sulle più importanti testate giornalistiche, che ci informano sui risultati “stravolgenti” dell’ultima ricerca scientifica. E poi, i veri e i falsi nutrizionisti che propongono la loro nuova dieta miracolosa, panacea di tutti i nostri mali, che ci salverà da tutte le malattie e ci farà vivere più a lungo. Le informazioni che riceviamo oggi sono tante, troppe e, spesso, purtroppo anche contrastanti tra loro. Non sappiamo più davvero che pesci prendere. Tuttavia, anche se non siamo scienziati e nutrizionisti, abbiamo qualche possibilità per riuscire ad orientarci in questo mondo della (dis)informazione alimentare: distinguere una notizia “vera” da una falsa, riconoscere le fonti attendibili e capire se il risultato di una ricerca scientifica può davvero diventare una nostra nuova abitudine alimentare quotidiana. Questo è lo scopo della serata. Il giorno dopo, 14 novembre, invece la Professoressa Ruggeri incontrerà gli studenti delle classi bilingui del liceo italo-tedesco Freiherr vom Stein, e quelli della Scuola Europea, per parlare con loro di “Cibi, diete ed integratori: tutte le bugie e le verità” per una corretta alimentazione in età scolastica ed adolescenziale: perché la corretta alimentazione in adolescenza si crea attraverso una buona educazione e conoscenza degli alimenti e dei loro effetti sull’organismo; perché nutrirsi non è solo un atto biologico. (aise)