CONVEGNO A ZURIGO DELLA FCLIS SULLA RAPPRESENTANZA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
ZURIGO – Sabato 28 marzo si terrà a Zurigo un Convegno sulla rappresentanza degli italiani all’estero promosso dalla Conferenza dei presidenti e delegati delle Colonie Libere Italiane in Svizzera .
Obiettivo del convegno – che si svolgerà nella sala teatro della Zwinglihaus (Aemtlerstrasse 23), dalle ore 9:30 alle ore 18:00 – è “l’elaborazione di una proposta da sottoporre alla politica per realizzare una riforma organica dei vari livelli di rappresentanza. Si tratta, in particolare, delle leggi sui Comites (Comitati degli Italiani all’estero), sul CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e sui parlamentari eletti nelle circoscrizioni estere”, spiega la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera. Che, in vista del convegno, ha diffuso un “questionario per chiedere l’opinione dei cittadini italiani residenti all’estero sull’argomento”. “Per chi non l’avesse ancora compilato, può farlo entro il 31 gennaio 2020 al seguente link”,segnala la Fclis , auspicando di “poter raccogliere il maggior numero di opinioni e idee possibili sull’argomento” e invitando caldamente ad aderire numerosi all’incontro del 28 marzo . Il convegno è infatti “aperto a un pubblico il più ampio possibile”. Tuttavia, dato che “il numero dei posti è limitato” la Fclis invita le persone interessate ad inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La Fclis informa che “seguiranno a breve ulteriori dettagli nonché il programma del convegno”. (Inform)
A “L’ITALIA CON VOI” LA STORIA DI ALESSIO SANNA, EMIGRATO IN GIAPPONE DALLA SARDEGNA
ROMA – Nella puntata del 14 gennaio di “l’Italia con Voi” uno dei protagonisti della rubrica ”Storie dal Mondo” è l’italiano Alessio Sanna, originario della Sardegna e residente da 19 anni in una piccola cittadina del Giappone, insieme alla moglie – giapponese – e i loro 3 figli. Al centro della storia, raccontata in un servizio di Alessandro Rocca, la sua passione per la pizza, che ha iniziato a cucinare a casa e perfezionato grazie alla costruzione di un forno a legna, per poi aprire una pizzeria, circa un anno fa. “In Italia ho lavorato per un periodo nella ristorazione e con il passare degli anni ho cominciato a dare valore a ciò che avevo imparato. Quindi ho deciso di costruirmi un forno in casa così da poter fare le pizze. Inizialmente invitavo gli amici, poi ho visto che non ci stavamo più… così è nata l’idea di aprire una mia pizzeria – spiega Sanna, segnalando la sua soddisfazione per l’attività. Ripercorrendo la sua esperienza di emigrazione, Sanna si sofferma sulle sfide che lo stabilirsi in un luogo così diverso per cultura e tradizioni dalla sua Sardegna ha comportato, ma sottolinea di non essere pentito della scelta. “Penso di essere maturato molto in questi 20 anni, a contatto con un’altra cultura, una filosofia di vita che con noi italiani non ha niente a che vedere. I giapponesi – aggiunge – sono dei buoni ascoltatori e la loro cultura mi ha sempre affascinato”. (Inform)
PER EVITARE DI AVERE SALVINI AL GOVERNO, BISOGNA INIZIARE A CANCELLARE QUELLO CHE HA FATTO
Sono passati quasi cinque mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo, ma i Decreti Salvini (cosiddetti Decreti Sicurezza) restano in vigore. Sulla gestione dei flussi migratori e sulle politiche di accoglienza attendiamo ancora quella svolta annunciata fin dalla formazione del nuovo esecutivo. E non si tratta di un atto simbolico: quei provvedimenti, voluti dall’allora ministro Salvini, sono dannosi. Stanno provocando conseguenze disastrose, che vanno riparate quanto prima. Come ha dichiarato Giuseppe Civati a Lettera 43, “ci vorrebbe un minimo di logica e coerenza: abbiamo passato un anno a dirne giustamente di tutti i colori, a rivelare l’incostituzionalità di quei decreti, a denunciare i soprusi.” Ora è il momento di abolirli, senza timidezze. Per questo Possibile ha lanciato la campagna #Abolitequeidecreti, chiedendo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese di cancellare i decreti sicurezza.
AZIONE, IL PARTITO DI CALENDA SBARCA A CATANIA: LANFRANCO ZAPPALÀ TRA I PROTAGONISTI
CATANIA – Azione, il movimento dell’ex ministro Carlo Calenda, sbarca anche a Catania. A tenere a battesimo il prossimo 23 gennaio il nuovo partito di ispirazione liberal-socialista ci saranno Giangiacomo Palazzolo e Francesco Italia, sindaci di Cinisi e Siracusa e membri del comitato promotore nazionale del partito di Calenda. “Siamo convinti – spiega Giangiacomo Palazzolo, di poter essere la vera grande novità del quadro politico nazionale e siciliano. Il nostro movimento vuole essere la casa naturale per quanti chiedono alla politica serietà, competenza e coerenza e sono fermamente alternativi alla destra sovranista e ai populisti”. L’incontro, che vedrà la presenza dei promotori e dei referenti dei comitati nati sotto l’Etna, sarà anche l’occasione per conoscere i volti dei calendiani catanesi: ci saranno Lanfranco Zappalà, consigliere comunale a Palazzo degli elefanti, da Valverde arriverà Lucia Tuccitto, avvocato ed esponente dell’associazionismo, e ancora Carmelo Finocchiaro, Raimondo Modica, Ninetta Panarello, Alberto Spitale. (fonhte: hastag sicilia)
ITALIANI ALL’ESTERO E SISTEMA PAESE: ALLA CAMERA LA TAVOLA ROTONDA DEL “COMITATO 11 OTTOBRE”
ROMA - Si è riunito a Roma il Coordinamento del “Comitato 11 ottobre d’iniziativa per gli italiani nel mondo” che, oltre a occuparsi dell’assetto organizzativo, ha approfondito in questa riunione il tema delle risorse finanziarie pubbliche a favore degli italiani all’estero, anche alla luce della recente approvazione della legge di bilancio. Queste risorse, com’è noto, “sono in costante contrazione e il fenomeno non manca di destare costanti polemiche e forti preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, in primo luogo i parlamentari eletti all’estero e il CGIE”, rileva il Coordinamento che, per questi motivi, ha deciso di organizzare una tavola rotonda con esperti e addetti ai lavoro proprio su questo tema. L’evento avrà luogo martedì 3 marzo nella Sala Stampa della Camera dei Deputati (ore 11,30/12.30) con il titolo “Italiani all’estero e sistema paese. Risorse, Investimenti. Prospettive”. Il programma della tavola-rotonda sarà confermato a breve. Il Comitato 11 Ottobre è anche online con il sito www.comitato11ottobre.com. (aise)
MANOVRA, REGIONALI E VOTO ALL’ESTERO NELLA PRIMA NEWSLETTER DEL 2020 DI MASSIMO UNGARO (IV)
ROMA - “Cari amici, benvenuti negli anni '20! In questa newsletter trattiamo delle buone misure per gli italiani all'estero contenute nella legge di bilancio 2020, delle elezioni in Emilia Romagna per la riconferma di Stefano Bonaccini, della risposta del Governo alla mia interrogazione in tema di conti correnti in Italia per gli italiani all'estero, del Green New Deal della Commissione UE e delle prime misure varate contro la tassa rosa”. Così Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, sintetizza i contenuti della sua newsletter, consultabile a questo link. “Ma prima consentitemi di fissare alcuni pensieri”, continua il deputato. “Il prossimo 25 gennaio saranno quattro gli anni senza giustizia per Giulio Regeni. Come Commissione di inchiesta parlamentare sulla sua morte – assicura – faremo di tutto per arrivare alla verità, un dovere che abbiamo nei confronti della sua famiglia, di tutti i nostri giovani che si distinguono nel mondo e di tutte le vittime innocenti dei vari 'terrorismi di stato' che affliggono l'Egitto e il mondo”. “Tengo inoltre a denunciare e a ritenere del tutto illegale l'uccisione del generale Qassim Soleimani da parte del governo Trump: dove sono le prove di attacchi imminenti? Basta guerre basate su rischi infondati, come in Iraq nel 2003. In merito – ricorda il deputato – ho presentato un'interrogazione alla Camera per escludere l'uso di basi USA in Italia per queste operazioni. Vi segnalo infine un recente articolo di Fubini sul Corriere che dimostra come sostenere il voto degli italiani all'estero aiuti a fermare i sovranisti: nelle passate elezioni europee se l'affluenza all'estero fosse stata come quella in Italia e, soprattutto, se tutti gli italiani all'estero fossero stati in condizione di votare, lo scarto tra europeisti e sovranisti si sarebbe ridotto al ben più trascurabile 1.5%. Chi conosce i vantaggi della diversità e dell'integrazione non vota per chi diffonde la paura del diverso. Anche per questo motivo – conclude Ungaro – il voto all'estero va sostenuto: nel 2024 introduciamo la possibilità di votare alle europee in tutti i consolati italiani del mondo”. (aise)