LAURA GARAVINI: MIGRAZIONI, È TEMPO DI UNA POLITICA COMUNE
Anche se in questi giorni tutto gira attorno ad un solo argomento, resta molto da fare, politicamente parlando, anche al di là del coronavirus. Ad esempio l’argomento migrazione è sempre attuale.
È tempo di una politica comune europea. Che vada nella direzione di un piano d'accoglienza condiviso tra tutti i Paesi membri. L'ho detto intervenendo alla conferenza sulla difesa dei ventisette paesi europei, riunitisi a Zagabria, nel mio nuovo ruolo di Presidente della Commissione Difesa del Senato. L’Europa deve essere capace di esercitare un proprio protagonismo sulle questioni di politica estera e di difesa, nei territori a noi vicini, senza lasciare che attori politici esterni, magari poco democratici, intervengano al nostro posto. Solo in questo modo possiamo porre fine a drammi come quelli del Mediterraneo o al confine tra Grecia e Turchia.
CORONAVIRUS: LE PREOCCUPAZIONI DELLA COMUNITA’ ITALIANA IN BELGIO
Bruxelles - E’ essenzialmente affidata ai social network la preoccupazione della comunità italiana in Belgio, che attraverso Facebook e le innumerevoli chat su WhatsApp rilancia una fotografia delle inquietudini di genitori e lavoratori. Le scelte multiple e differenti di un sistema federale che interviene a livello centrale suggerendo di limitare gli assembramenti di più di mille persone, senza però predisporre una politica specifica per le scuole dove spesso s’incrociano ben più di un migliaio di studenti; a livello regionale con politiche di dissuasione che non prevedono divieti specifici e a livello comunale con alcune ordinanze dei borgomastri che si applicano solo nel territorio di competenza si sovrappongono alle disposizioni delle istituzioni europee e internazionali, creando livelli di prevenzione differenti e spesso in contrasto tra di loro. Confermati svariati casi conclamati di Covid-19 tra i funzionari UE, ai quali il sistema delle scuole europee non ha, al momento, risposto con la chiusura delle scuole come richiesto espressamente da più genitori. Anche l’ambasciatrice Elena Basile interviene su Facebook, a titolo personale, rilanciando un articolo del quotidiano britannico The Independent e ricordando che il virus non conosce frontiere e chiedendo una maggiore coordinazione a livello europeo. Intanto l’Eurocamera manda a casa tutti i funzionari non indispensabili al funzionamento dell’Istituzione prevedendo il telelavoro per almeno il 70% del personale e la Commissione chiede ai giornalisti che si recano in Sala stampa di registrarsi per poter monitorare l’afflusso ed eventualmente prevenire in caso di avverati casi di contagio. (NoveColonneATG)
LAURA GARAVINI: ESONERO DALL'IMU, UNA BATTAGLIA CONCRETA
Cresce il numero dei comuni che intende esonerare i propri concittadini pensionati all'estero dal pagamento dell'Imu a livello comunale. Significa che chi è pensionato all'estero e possiede un immobile in questi comuni potrà continuare a non pagare l’Imu. Perché se è vero che con l‘ultima legge di bilancio si è reintrodotta la tassa sulla casa in Italia per tutti gli italiani all'estero, contemporaneamente si è data la facoltà ai comuni di eliminare l'Imu, a proprie spese, attraverso una specifica delibera comunale. Ecco perché da settimane sto cercando di spronare singoli comuni a introdurre tale esonero. Per ora ha deliberato in questo senso Cattolica Eraclea. E anche Mirabella Imbaccari ha già votato all'unanimità una mozione che va nella stessa direzione. Stessa cosa si appresta a fare il Comune di Carfizzi, nel crotonese. Si tratta di un gesto di grande lungimiranza ed intelligenza, per il quale vanno ringraziati i Sindaci ed i consiglieri comunali che si stanno attivando: come Giuseppe Vizzi, consigliere di Cattolica, Giovanni Ferro, Sindaco di Mirabella e Carmine Maio, ex Sindaco di Carfizzi. Chi ama il proprio paese sa che l‘esenzione dall'Imu per chi vive all'estero aiuta il territorio e non lo impoverisce, perché spinge chi sta fuori a mantenere e a rafforzare gli investimenti nella terra d‘origine.
CORONAVIRUS, NUOVO STOP PER LA CONFERENZA STATO-REGIONI-PA-CGIE
Roma - Nuovo rinvio per la conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Consiglio generale degli italiani all’estero. Saltata già a novembre 2019 a causa del cambio di governo, la conferenza era stata fissata dal 1° al 3 aprile 2020 a Roma ma l’emergenza coronavirus la blocca di nuovo. L’evento – che ha l’obiettivo di indicare le linee programmatiche di governo, parlamento e regioni per la realizzazione delle politiche per le comunità italiane all’estero - non si tiene da oltre dieci anni. La decisione di rinviare la Conferenza “è stata presa dal Cgie – afferma a 9colonne Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio - maturata dal fatto che alcuni consiglieri che vengono dall’estero hanno manifestato delle difficoltà. Abbiamo preso contatti con Francesco Boccia (ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ndr) e Merlo (sottosegretario agli Esteri, ndr)”. La Conferenza vuole essere “un momento di discussione approfondita rispetto alle politiche dell’emigrazione”: un appuntamento importante al quale - conclude Schiavone – “devono essere presenti tutti i consiglieri”. Da qui la decisione di rinviarla: la nuova data sarà decisa anche tenendo conto del rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, che coinvolge anche deputati e senatori eletti all’estero. (NoveColonneATG)
BELLANOVA: ATTIVATA RETE DIPLOMATICA A DIFESA DEI PRODOTTI ALIMENTARI ITALIANI
ROMA - È stata “già attivata la nostra rete diplomatica”. È quando ha dichiarato oggi il Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Teresa Bellanova, come risposta alla notizia del blocco dei prodotti alimentari made in Italy della scorsa notte ai confini con la Croazia a causa della paura del Coronavirus che potrebbe, secondo il numero uno del MiPAAF provare un “pericolo di concorrenza sleale”. Inoltre, Bellanova ha spiegato anche che le ulteriori segnalazioni giunte in queste ore dalle associazioni di categoria, dal Gruppo Veronesi e da altri importanti player sono “allarmate” e “fin troppo eloquenti”. “Siamo al lavoro insieme al Ministero della Salute e al Ministero dei Trasporti perché le nostre merci e i nostri prodotti alimentari non siano penalizzati da richieste e comportamenti irricevibili - ha spiegato Bellanova -. E stiamo sensibilizzando con le nostre Ambasciate, in accordo con la Farnesina oltre che come ovvio il Presidente del Consiglio, le autorità degli altri Paesi di quanto sta accadendo alle frontiere e anche della minaccia che la grande distribuzione tedesca possa non accettare le merci se gravate da ritardi”. Secondo il Ministro delle politiche agricole e alimentari esiste infatti un pericolo di concorrenza sleale, per cui “è necessario e urgente che la Commissione Europea richiami tutti i Paesi membri al rispetto delle regole del mercato unico e alla leale collaborazione”. Perché, sempre secondo Bellanova, queste pratiche rischiando di mettere “a rischio i nostri prodotti, soprattutto la catena del fresco, e le nostre imprese, già gravate da una situazione eccezionale di criticità”. “Abbiamo lavorato senza sosta, in queste settimane, per garantire il corretto funzionamento della filiera alimentare, mettendo in sicurezza per quanto possibile la sopravvivenza di imprese e lavoratori - ha evidenziato -. Ci aspettiamo che l'Europa, considerato come l'emergenza da coronavirus sia mondiale, comprenda a pieno questo sforzo. Le parole della Commissaria Von der Leyen, siamo tutti italiani, ci autorizzano a crederlo", ha concluso il Ministro Bellanova. (aise)
RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI LA LEGGE DI BILANCIO HA INTRODOTTO UN NUOVO MECCANISMO DI RIVALUTAZIONE AUTOMATICA DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI PER IL TRIENNIO 2019-2021
ROMA – L’inps comunica che con la mensilità di aprile 2020 sarà posta in pagamento la pensione nella misura stabilita dall’ultima legge di bilancio, che ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici per il triennio 2019-2021, parzialmente diverso da quello applicato in occasione della prima rata di gennaio 2020. La novità consiste nella eliminazione della fascia di rivalutazione delle pensioni comprese fra tre e quattro volte il trattamento minimo, che viene ora accorpata alla fascia di rivalutazione pari al 100% dell’indice di rivalutazione. Conseguentemente – si legge nella nota diffusa dall’Inps in proposito – è stata effettuata una seconda operazione di rivalutazione solo per i pensionati i cui trattamenti complessivi si collocano nella fascia compresa fra 3 e 4 volte il trattamento minimo. A questi pensionati, nel mese di aprile, saranno corrisposti anche gli arretrati da gennaio a marzo oltre l’adeguamento della relativa mensilità. Sarà a breve pubblicata la circolare illustrativa dell’operazione. Infine, si rammenta a tutti i pensionati che il pagamento della rata mensile di pensione sarà effettuato, come da calendario, il primo giorno bancabile del mese, quindi mercoledì 1° aprile 2020. (Infrom)