LA SIGNORA LAGARDE NON HA FATTO UNA GAFFE .
Certi giornali, al soldo del neoliberismo dominante, vogliono stemperare la gravità della gravissima e inopportuna esternazione, assai dannosa per l'Italia, della signora LAGARDE presidente della BCE, la banca di diritto privato,
cui gli Stati europei hanno conferito l'enorme potere di stampare e distribuire denaro. La signora LAGARDE non ha fatto una gaffe, ma é stata sincera. Come fu sincera quando, anni addietro, da direttore del Fondo monetario internazionale (FMI), propose di aumentare l'età pensionabile e di diminuire l'assistenza sanitaria e farmaceutica in favore dei più anziani. Tanto per dire con chi si ha a che fare! Non a caso la vittima prelibata di tale esternazione sono i Paesi più deboli dell'eurozona e in particolare l'Italia, in questo momento alle prese con una pericolosissima pandemia. I gridolini, le rampognette mediatiche non servono a nulla, Ci vuole ben altro! Partendo dal fatto notorio che, da tempo, i beni e i servizi basilari, strategici del nostro Paese sono in vendita. Il problema non é solo la signora Lagarde, ma anche tanti altri personaggi, operanti in Italia e all'estero, che hanno fatto e continuano a fare (con le privatizzazioni e con le manovre di Borsa) di tutto per passare dalla vendita alla "svendita" a prezzi stracciati. Siamo di fronte a una drammatica accelerazione di tale tendenza, che potrebbe essere agevolata anche dal pauroso crollo della Borsa di Milano di questi giorni. Del resto é comprovato che i grandi gruppi finanziari e industriali francesi sono fra i più interessati al mercato italiano, Semmai, bisognerebbe chiedersi perché di tutto ciò e altro non parlano (e soprattutto non agiscono con fatti concreti) tutti coloro che tengono in pugno il ns Paese: governanti, parlamentari, (di oggi e di ieri), giornalisti di grido o di cortile, capitani d'industria, ecc. (Agostino Spataro)
LIBRI: PIGAFETTA E L’EMIGRAZIONE VENETA
Vicenza - E’ stato riedito quest'anno, nel 500° della spedizione navale di Magellano intorno al mondo, il libro "Sulla rotta di Pigafetta. Terra del fuoco 500 anni dopo", 161 pagine, scritto da Aldo Rozzi Marin con Mateo Martinic Beros e Ricardo Rozzi ed edito dall' Associazione veneti nel mondo. Rispetto alla prima edizione del 2018 - scrive il 9 marzo Il Giornale Di Vicenza - il volume si è arricchito degli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, dell' ambasciatore del Cile in Italia Sergio Romano Pizarro, del contrammiraglio della Marina militare del Cile Victor A.Zanelli Suffo, del presidente dell' Associazione veneta in Cile Jorge Andrighetti e di quello degli Imprenditori veneti in Cile Italo Cantele. Anche l' Associazione Pigafetta 500 e il Comune di Vicenza sono presenti nell' introduzione. Rozzi Marin, avvocato, console onorario del Cile a Vicenza, riflette a lungo sull' emigrazione veneta nel mondo, sull' arrivo e sul percorso dei veneti verso il Sudamerica, a partire dai primi esploratori e dal ruolo dei navigatori veneziani, sottolineando il contributo dei veneti e degli italiani allo sviluppo del paese, compreso il sogno missionario di don Bosco in Patagonia. (NoveColonneATG)
CORONAVIRUS, INSIEME PER IL VENEZUELA: SERVE RESPONSABILITA’ E SOLIDARIETA’
Roma - “Noi venezuelani e italo-venezuelani siamo preoccupati per quello che sta succedendo nella Regione Lombardia, dove abitano la maggior parte dei volontari e fondatori di Insieme per il Venezuela, ma siamo positivi. Siamo certi che tutto passerà, e che Milano e tutta l'Italia si alzeranno più forti che mai. Affinché questo succeda però dobbiamo seguire le norme di sicurezza e comportarci in modo responsabile”. Lo scrive l’11 marzo in un messaggio sui social l’Associazione “Insieme per il Venezuela”. “Milano, la Lombardia e l'Italia hanno bisogno di tutti noi. Dobbiamo essere uniti così come ci uniamo ogni volta che i nostri bambini venezuelani hanno bisogno di noi, ed essere solidali con questo paese che ci ha ricevuto a braccia aperte. Lejos pero no ausentes, è quel che ci diciamo sempre: "Lontani ma non assenti". Sappiamo meglio di molti altri come e quanto si possa restare uniti anche a distanza, quindi rispettiamo le regole e diamo il buon esempio agli altri! Milano rinascerà e sarà la città all'avanguardia, colorata e multiculturale che tutti noi abbiamo scelto e risceglieremmo ancora. Riposiamoci, studiamo e prepariamoci per essere ancor più pronti a rimboccarci le maniche ed affrontare quel che verrà, #Insieme”. (NoveColonneATG)
LAVORO - METALMECCANICI - EMERGENZA CORONAVIRUS : DA SINDACATI FIOM, FIM UILM 'STOP IMPRESE FINO AL 22 MARZO'
"Da giorni stiamo provando a non bloccare le produzioni, cercando le soluzioni più adeguate, consapevoli dei costi umani ed economici, a partire dalla Lombardia e dalle altre aree più colpite, ma la gran parte delle aziende non sono ancora del tutto preparate a gestire questa emergenza. I lavoratori sono giustamente spaventati. Per questa ragione, le segreterie nazionali Fiom, Fim, Uilm ritengono necessario uno stop delle imprese metalmeccaniche fino al 22 marzo. In una nota congiunta, i sindacati spiegano che "data la difficoltà generalizzata a un’esatta e puntuale applicazione nei luoghi di lavoro delle misure sanitarie prescritte dal Governo, a cui chiediamo norme chiare e cogenti per le imprese, e l’oggettiva penuria di dispositivi di protezione individuale utili a prevenire i contagi, Fim, Fiom, Uilm ritengono necessaria una momentanea fermata di tutte le imprese metalmeccaniche, a prescindere dal contratto utilizzato, fino a domenica 22 marzo, al fine di sanificare, mettere in sicurezza e riorganizzare tutti i luoghi di lavoro". "Ovviamente - precisano - sono escluse le aziende che svolgono servizi pubblici essenziali e quelle che producono materiali sanitari, nonché i lavoratori, adeguatamente protetti, che garantiscono la salvaguardia degli impianti e quelli già collocati in smart working". "Chiediamo quindi - aggiungono - di concordare fermate produttive 'coperte' innanzitutto con strumenti contrattuali o con eventuali ammortizzatori sociali ove previsti dalla normativa; in mancanza di ciò dichiariamo sin d’ora l’astensione unilaterale nazionale nell’intero settore merceologico, a prescindere dal Contratto utilizzato. A copertura di ciò proclamiamo lo sciopero per tutte le ore necessarie. Eventuali periodi di fermata inferiori potranno essere concordati con la rappresentanza sindacale o con le organizzazioni sindacali territoriali previa verifica dell’adozione di tutte le misure sanitarie possibili". (12/03/2020-ITL/ITNET)
ITALIANI ALL'ESTERO - CANADA - LA CITTA' DI MONTREAL VA IN QUARANTENA -
LE MISURE ADOTTATE "#COVID19: la Ville de Montréal ha preso decisioni importanti sulla tenuta degli eventi pubblici e sull'apertura dei suoi impianti. La nostra amministrazione si è basata sul parere degli esperti e sull'esperienza delle città duramente colpite per prendere le decisioni migliori per proteggere Montrealesi e Montreal.Così una nota inviata tramite facebook dal Canada nella quale si elencano "le buone pratiche" imposte dall'incremento dei contagi da Coronavisur, arrivati nel Paese nordamericano a 117 casi positivi alla data del 12 03/2020. - La città sta attualmente lavorando con i suoi diversi partner per annullare o rimandare tutti gli eventi pubblici importanti delle prossime settimane. - annuncio chiusura ordinata dei nostri impianti sportivi e culturali, a cominciare da quelle con capacità di 250 persone e più, in linea con la decisione presa dal governo del Quebec oggi. - La città chiuderà quindi, da domani e fino a nuovo ordine, tutte le sue arena, biblioteche, piscine, impianti sportive, come il Planetario, il giardino botanico e il centro Claude-Robillard, per frenare ogni possibile diffusione possibile. Si tratta di misure importanti in risposta a una situazione importante. - Per quanto riguarda i dipendenti. es della città di Montreal, imponiamo una quarantena di 14 giorni per tutti i dipendenti che tornano dal viaggio, indipendentemente dalla destinazione. - Qualsiasi viaggio d'affari all'estero sarà vietato, e incoraggiamo i nostri dipendenti. È da non muoversi all'estero per motivi personali, altrimenti una divulgazione e la quarantena saranno obbligatori al ritorno. - Per limitare le possibilità di diffusione, abbiamo anche aumentato notevolmente la nostra capacità informatica di telelavoro. - per quanto riguarda la metropolitana di Montreal, la STM-Mouvement collectif ha rialzato le sue misure igiene. Considerando il traffico della rete, incoraggiamo anche gli utenti ad applicare misure igiene personali lavandosi le mani prima e dopo aver frequentato la rete. - Incoraggiamo anche i datori di lavoro ad essere flessibili con i loro dipendenti. Per consentire loro di frequentare la metropolitana al di fuori delle ore di punte o di favorire il telelavoro, ove possibile. -Infine, la chiusura della metropolitana non è prevista in questa fase, poiché le conseguenze sarebbero importanti sulla mobilità dei dipendenti. I settori nevralgici come la rete sanitaria, e le conseguenze delle decisioni non devono superare i vantaggi sperati. Le misure adottate dal Gouvernement du Québec e dalla città di Montreal sono ponderate e dimostrano che le autorità pubbliche sono organizzate e prendono seriamente la situazione. Mentre ci prepariamo, teniamo tutte e tutti in mente i valori di solidarietà e generosità su cui abbiamo costruito la nostra città. Per maggiori informazioni sul coronavirus, la Farnesina invita a comporre il 1 877 644-4545 o a visitare il seguente sito: https://santemontreal.qc.ca/population/coronavirus-covid-19/ Se pensi di essere malato, ti invitiamo a contattare Info-Salute al 8-1-1. (12/03/2019- ITL-ITNET )