ITALIA-COREA DEL SUD: BORSE DI VIAGGIO PER GIOVANI RICERCATORI
SEOUL - Un sostegno finanziario e logistico per permettere ai giovani ricercatori italiani di visitare i centri di ricerca della Corea del Sud, uno dei paesi che più investe al mondo in termini di innovazione, scienza e tecnologia.
È questa l’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Seoul per aiutare i ricercatori di meno di 35 anni a stabilire nuovi rapporti di collaborazione tra laboratori italiani e coreani. La spesa in ricerca del Paese asiatico rispetto al PIL, infatti, si attesta intorno al 4,5%, prima posizione assoluta nell’area OCSE insieme a Israele. Per il 2020 sono state finanziate quattro borse di viaggio, che permetteranno visite della durata massima di sette giorni. I candidati, che devono essere in possesso di un dottorato di ricerca, dovranno inviare la loro domanda di partecipazione entro il prossimo 30 giugno. (aise)
OCCHIPINTI NUOVO CONSOLE A CARACAS, PORTA (PD): SCELTA AZZECCATA
Roma - Sarà Nicola Occhipinti il nuovo Console Generale a Caracas. “Dopo Argentina e Brasile, il Venezuela! L’esperienza di un diplomatico giovane ed esperto come Nicola Occhipinti a servizio delle grandi collettività italiane del Sudamerica. Ho avuto modo di conoscere e accompagnare da vicino la traiettoria del nuovo Console Generale di Caracas, soprattutto nel corso della sua intensa e ben succeduta esperienza a capo del consolato generale d’Italia a Porto Alegre”, commenta Fabio Porta, Coordinatore Pd per il Sudamerica ed ex parlamentare eletto all’estero. “Raramente un diplomatico riesce a coniugare attenzione e sensibilità verso la comunità italiana con un impegno altrettanto forte nei confronti delle istituzioni locali e della business community - prosegue Porta -. Per questo motivo la scelta di inviare Occhipinti in una realtà difficile e complessa come quella del Venezuela è giusta e azzeccata. Sono certo che la collettività italiana saprà stabilire con il nuovo Console una relazione positiva e virtuosa e che la rete diplomatico-consolare con a capo l’ambasciatore Placido Vigo sarà ancora più forte ed efficiente grazie al nuovo arrivo. Un grazie infine al Console Enrico Mora per il grande lavoro svolto finora”. (NoveColonneATG)
IL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI PROFESSIONISTI ITALIANI A PARIGI ORGANIZZA UN WEBINAR CON I PARLAMENTARI ITALIANI ELETTI NELLA RIPARTIZIONE EUROPA
PARIGI – Il Coordinamento Associazioni Professionisti Italiani nella regione parigina (Cap Parigi) organizza per oggi, giovedì 7 maggio, alle ore 18.30 un webinar con i parlamentari italiani eletti nella ripartizione Europa. Interverranno i deputati Simone Billi (Lega), Alessandro Fusacchia (Più Europa), Angela Schirò (Pd), Massimo Ungaro (Italia Viva) e i senatori Raffaele Fantetti (Fi) e Laura Garavini (Italia Viva). La partecipazione all’evento è gratuita registrandosi su Weezevent (clicca qui). L’inizio del collegamento sarà alle ore 18.15. Il Cap Parigi è nato nel 2019 su iniziativa del Comites e in collaborazione con il Consolato generale d’Italia a Parigi, a conclusione di un progetto complesso e ambizioso articolatosi in oltre due anni di incontri e riunioni. Da pochi giorni è attivo anche il suo sito internet: https://www.cap-paris.com/. Del Coordinamento – informa il consolato Generale d’Italia a Parigi – fanno parte dieci associazioni, espressione della nuova immigrazione italiana. L’obiettivo è recensire gli italiani che si sono trasferiti in Ile-de-France per motivi lavorativi al fine di accrescerne la visibilità in ambito professionale, scientifico e culturale. I membri fondatori sono: Alumni Bocconi Parigi, Alumni Polimi Parigi, Alumni Polito Parigi, Alumni Leonardo Da Vinci Parigi, Alumni SciencesPo – Circolo Italiano, ALL (Associazione Laureati Luiss), DIRE – Donne Italiane Rete Estera, IEP – Italian Executives in Paris; RéCIF – Réseau des Chercheurs Italiens en France, ADIEF – Association des Dirigeants Italiens en France. Il Comites è membro fondatore onorario. (Inform)
FEDERMODA: ACQUISTARE MADE IN ITALY PER AIUTARE IL PAESE A RIPARTIRE
ROMA - Il settore moda rappresenta uno degli assi portanti del sistema economico italiano. Un settore costituito soprattutto da Artigianato e Piccole e Medie Imprese, che rischia di risentire molto della crisi causata dall’emergenza Coronavirus. Un tessuto d’imprese che ha un forte radicamento territoriale, una sensibilità sociale e etica. Un settore costituito da circa 80.000 imprese che danno lavoro ad oltre 1 milione di persone. A tal fine, CNA Federmoda ha lanciato in queste ore un appello per invitare a privilegiare l’acquisto di prodotti made in Italy, in modo da rilanciare i consumi e sostenere l’intera filiera moda italiana. Nell’appello si legge: “Acquistate made in Italy e aiuterete le nostre imprese a ripartire per l’amore e la passione che nutrono verso il lavoro, verso il nostro sistema sociale e questi saranno sempre più valori del nostro patrimonio che potremo portare nel mondo. Acquistate made in Italy per supportare le imprese italiane nel continuare ad essere protagoniste globali grazie alle competenze produttive, alla creatività, al valore della ricerca che sono insiti nei vari anelli della filiera moda”. (aise)
CORONAVIRUS, SOLO 1 SU 7 HA FIDUCIA NELLA POLITICA
Roma - Appena 1 italiano su 7 ripone le proprie speranze nella capacità della politica di condurre il Paese fuori dall’attuale crisi intervistati dall’Istituto di ricerche YouGov Deutschland GmbH, per conto di Stada, meno del 15% ha dichiarato di aver fiducia nei propri rappresentanti politici. È la percentuale più bassa di tutta la ricerca, che si è svolta anche in Spagna, Germania e Regno Unito, per un campione di oltre 60mila intervistati. La speranza riposta nelle capacità della politica in Germania e nel Regno Unito è risultata pari al doppio di quella rilevata in Italia. Al contempo, solo il 3% del campione italiano ha affermato di aver perso ogni speranza. Ma in chi spera, allora, la stragrande maggioranza dei cittadini del Belpaese? Ben due terzi di loro ritengono che i medici e tutti gli altri professionisti del settore sanitario stiano dando il massimo, e quindi ispirano fiducia anche in termini di prospettive future per la soluzione della crisi; sul punto, più ottimiste si mostrano le donne (70%) rispetto agli uomini (63%). Quasi due terzi degli italiani (62%) ritengono poi che la risposta all’emergenza sanitaria possa venire dai laboratori e dalle case farmaceutiche, che stanno effettuando ricerche per arrivare al vaccino. E ancora, meno della metà degli italiani (45%) ripone le proprie speranze nel fatto che i propri concittadini seguano rigorosamente le regole e le nuove normative, come quelle sul distanziamento sociale. Gli italiani sono risultati anche i più preoccupati, tra i quattro Paesi esaminati, sulla durata di questo periodo di incertezza, con particolare riguardo alle misure di contenimento (71%) e per il futuro delle loro famiglie e dei loro amici (68%). (NoveColonneATG)
IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - COVID-19 - ON.LE CARE'"DALLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL'ESTERO: ESSENZIALI NUOVI STRUMENTI PER VINCERE LA CRISI"
"Questa pandemia di Covid19 sta mettendo a dura prova ogni settore economico nazionale" Lo afferma l'on. Nicola Care', parlamentare eletto dalla Circoscrizione Estero _Australia, Oceania, Asia e Africa. "Si tratta - spiega Care' - di una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti che richiede di sfruttare al massimo tutte le risorse e gli strumenti disponibili. E, grande preoccupazione desta proprio il made in Italy, in particolare il comparto relativo alle piccole e medie imprese, che hanno bisogno oggi piùhe mai di un'assistenza continuativa all'estero poiché spesso meno competenti nell’uso dei servizi digitali". "La rete delle Camere di commercio italiane all'estero, prosegue l' on Care', una radicata presenza in 56 Paesi e relazioni costanti con oltre 70 mila imprese ogni anno, si è già attivata per realizzare adeguate azioni on line. Questi essenziali servizi si affiancano ai tradizionali di contatto con le comunità d’affari nel mondo. Si tratta di utilizzare questa grossa crisi come opportunità, dando vita ad un approccio nuovo, di smart-personalization, che va sostenuto e soprattutto diffuso. Per questi motivi, ho presentato con l'On. Ungaro un emendamento specifico al Decreto Legge "Liquidità" relativo al suo articolo 13 proprio per supportare l'azione della rete delle CCIE. Si tratta di un programma straordinario di interventi per 8 milioni di Euro, integrativo di quelli già in corso, per garantire servizi ulteriori, come attività di informazione per l’emergenza del CoVid19, di business matching, di assistenza e di supporto on line alle PMI, nonché formazione rivolta alle comunità di affari attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali. Costantemente coinvolto in Parlamento e di più come membro di Italia Viva, per potenziare queste preziose risorse di cui il Sistema Italia ha estremo bisogno." conclude la nota dell'On.Nicola Care'. (07/05/2020-ITL/ITNET)