BERLINO MAGAZINE: LA LIBERTA’ SECONDO DE ANDRE’ IN UN LIBRO SCRITTO DA UN ITALIANO

Berlino – “A diciannove anni, dopo aver affrontato alcuni classici dell’anarchia, Fabrizio de André legge ‘L’unico e la sua proprietà’,

pubblicato nel 1845 dal filosofo Johann Caspar Schmidt, noto meglio come Max Stirner. De André ne rimane colpito tanto da cominciare a definirsi anarchico individualista. La sua idea di libertà è totale: esiste aldilà dello schema classico cittadino-Stato, ovvero libertà da una parte e potere dall’altra, non presuppone uno Stato, non ha bisogno di un potere che la difende. La sua essenza sta nell’individuale progetto di vita, nella realizzazione del proprio desiderio, fuoriuscendo dagli schemi dettati dalla tradizione, dalla morale e soprattutto dalle religioni”. A raccontarlo a “Berlino Magazine”, pubblicazione online di cultura e attualità che si propone come ponte culturale tra la Germania e l’Italia, è Alessandro Bellardita, classe 1982, originario di Modica ma cresciuto a Karlsruhe e autore del libro “Fabrizio de André – die Essenz der Freiheit” (“L’essenza della libertà”), recentemente pubblicato da Tredition. “È il tentativo di portare un pezzo di patrimonio della nostra cultura in un paese che, fortunatamente, ama l’Italia. De André in Germania lo conoscono soprattutto i tedeschi che hanno fatto parte del movimento studentesco, dal ’68 in poi, specialmente quelli che hanno trascorso qualche periodo in Italia. Giusto per fare un esempio: gli scrittori Thommie Beyer e Uwe Timm spesso citano le canzoni di Faber nei loro romanzi. Il cantautore tedesco Reinhard Mey, addirittura, ha cantato Sally in italiano, scritta da De André nel 1978 e pubblicata nell’album Rimini”. (NoveColonneATG)

LETTERA DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA TUTELA EMIGRATI E FAMIGLIE (AITEF), GIUSEPPE ABBATI PER CHIEDERE L’ADOZIONE DEL VOTO ELETTRONICO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

ROMA – Il presidente dell’Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie (Aitef), Giuseppe Abbati scrive una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ai ministri Luciana Lamorgese (Interno) e Luigi Di Maio (Esteri), ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato e al direttore generale per gli Italiani all’estero del Maeci, Luigi Maria Vignali per ribadire la necessità di adottare il voto elettronico per l’esercizio di voto dei connazionali all’estero. Abbati chiede inoltre che sia approvata una nuova legge elettorale “per coinvolgere veramente gli italiani all’estero”, “una legge innovativa che consenta di votare con trasparenza, segretezza e semplicità” e che preveda la doppia preferenza. Attraverso l’utilizzo della nuove tecnologie è possibile, secondo il presidente dell’Aitef, promuovere nuove modalità di partecipazione alla vita sociale e politica del nostro Paese da parte degli italiani all’estero e in particolare l’adozione del voto elettronico potrebbe essere “utile anche per coinvolgere e tenere legati i giovani che fuggono dall’Italia”. Abbati chiede infine un’intera riorganizzazione del settore, che coinvolga il Ministero degli Esteri e le sedi diplomatico-consolari, i Comites e il Cgie, le Regioni e le associazioni, così da promuovere una più ampia partecipazione dei connazionali alle politiche che li riguardano. (Inform)

GARAVINI (IV): DAL MES RISORSE IMMEDIATE E A COSTO ZERO PER OSPEDALI MODERNI, TERAPIE INTENSIVE E TELEMEDICINA

ROMA - "Non possiamo permetterci di rinunciare al Mes. Perché garantisce risorse immediate. Praticamente a costo zero. Risorse che potrebbero essere impiegate subito per ospedali moderni, per il potenziamento delle terapie intensive, per la telemedicina. Tutti investimenti dei quali la sanità italiana ha urgente bisogno". Così la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi, che ricorda: “nel nostro paese si contano ancora troppe strutture ospedaliere inadeguate, con costi di gestione elevati”. “L'emergenza Covid, invece, ha evidenziato l’importanza di tecnologie all'avanguardia. Il Mes – sottolinea, concludendo, Garavini – rappresenta l’opportunità per modernizzare tutto il comparto sanitario. Un'occasione che non possiamo permetterci di perdere". (aise

GENTE D’ITALIA, ITALIANI IN URUGUAY: DOPO IL REFERENDUM, NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA

Montevideo – Si respira grande preoccupazione in Uruguay, dopo il trionfo del ‘sì’ al referendum che porterà al taglio dei parlamentari. “Abbiamo perso forza in Parlamento, perdendo rappresentanza avremo meno voce – sostiene Fernando Pizzuti dell’Associazione Abruzzese di Montevideo – Gli italiani all’estero saranno meno rappresentanti rispetto agli italiani che vivono in Italia: 4 senatori e 8 deputati dovranno far valere gli interessi di oltre 6 milioni di elettori a cui bisogna aggiungere anche le persone che non si iscrivono ai consolati. L’unico modo per farsi sentire sarà quello di stringere alleanze con i parlamentari eletti in Italia”. Lo riporta il quotidiano “Gente d’Italia”, punto di riferimento per gli italiani in Sud America. “Per noi non cambia niente, eravamo già abituati a essere emarginati – aggiunge Roque Pascale, della Collettività Satrianese San Rocco, riferendosi ai 130 mila cittadini italiani residenti in Uruguay – A livello sudamericano invece ci saranno pesanti conseguenze. Questa riforma è un’anticipazione di ciò che avverrà in futuro, le distanze si riducono a favore di una maggiore presenza virtuale. Niente sarà più come prima”. Per Livia Boschiero del Comitato delle Associazioni Venete in Uruguay, “dovrebbe essere l’occasione per fare una seria riflessione sul ruolo della rappresentanza che non ha funzionato bene". “La realtà è che questo sarà solo il primo passo verso ulteriori tagli – dice Flavio Fuccaro del Centro Culturale Italiano di Paysandú – Innanzitutto la cittadinanza”. Eugenio Nocito dell’Associazione Calabrese di Montevideo vede "indispensabile" il potenziamento degli organismi di rappresentanza partendo dai "Comites e dal Cgie per farli funzionare davvero a tutela del mondo dell’emigrazione" e proseguendo con "servizi consolari adeguati alla domanda della popolazione". (NoveColonneATG)

BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO IN FAVORE DI STUDENTI STRANIERI E ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO PER L’ANNO ACCADEMICO 2020-21 BERNA –

L’Ambasciata d’Italia a Berna segnala il bando per l’assegnazione di borse di studio in favore di studenti stranieri e italiani residenti all’estero per l’anno accademico 2020-21. L’iniziativa, promossa dal Maeci, ha come obiettivo quello di favorire la cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnologico, la proiezione del sistema economico dell’Italia nel mondo e la diffusione della conoscenza della lingua e cultura italiana. Le borse di studio sono destinate quest’anno esclusivamente ai rinnovi per il completamento dei programmi di studio, formazione e/o ricerca presso Istituzioni italiane statali o legalmente riconosciute, già in corso nell’anno accademico 2019-2020. Le richieste dovranno essere presentate entro venerdì 2 ottobre alle ore 14. Il bando è disponibile qui. (Inform)

NAGORNO-KARABAKH/ GARAVINI (IV): LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE OPERI PER UNA DEESCALATION

ROMA - "Le notizie di vittime civili che vengono dalla recrudescenza del conflitto nel Nagorno-Karabakh richiama la comunità internazionale a schierarsi per un deciso cessate il fuoco. E a operare per una deescalation delle ostilità tra Armenia e Azerbaigian. Attraverso il ritorno al tavolo dei negoziati. E scoraggiando, allo stesso tempo, interventi militari esterni. Che rischierebbero di far precipitare definitivamente la situazione". È quanto dichiara la Senatrice di IV eletta all’estero Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri. "Sono ore molto delicate, nelle quali è importante che tutti i Paesi si impegnino affinché si eviti un aggravarsi delle tensioni”, prosegue la senatrice. “Bisogna preservare il diritto umanitario internazionale, garantendo la protezione delle popolazioni civili. Ed evitando soprattutto che il conflitto si trasformi in uno scontro religioso dalle dimensioni geografiche e implicazioni ideologiche molto più ampie, con ricadute pericolose difficilmente prevedibili". (aise)