FUCSIA ANGELA FITZGERALD NISSOLI

Signor presidente, 2 anni e mezzo fa ho presentato un’interrogazione relativa ad una lista che è riuscita a presentare il proprio simbolo, nella circoscrizione estero delle politiche del 2018, presentando una documentazione fasulla.

In considerazione del fatto che dovrebbe essere una priorità condivisa quella di assicurare adeguate procedure per l’esercizio del voto democratico e garantire, quindi, la giusta rappresentanza della volontà popolare, mi chiedo e le domando, quale cittadina ancor prima che parlamentare e con un certo disagio, come sia possibile che il ministero dell’interno non abbia ancora dato una risposta su un fatto di tale rilevanza e gravità ! Questi signori si sono burlati della democrazia. Siamo già a metà legislatura e tutto tace in quella che appare una totale indifferenza ! Se non garantiamo una debita trasparenza nell'esercizio primario della democrazia, ovvero il voto, come possiamo affrontare seriamente la riforma del voto all’estero ? Provi ad immaginare se quella lista avesse vinto: oggi ci ritroveremmo in Parlamento persone elette non solo illegittimamente, ma che hanno anche “sbeffeggiato” la democrazia. Un grande paese come l’Italia ed i suoi cittadini, elettori, non se lo meritano ! Credo sia un dovere del Governo fare chiarezza, soprattutto per rispetto a quegli onesti italiani all’estero, i più, che amano profondamente la madrepatria e non possono accettare che accadano fatti come questi. Credo sia giunta l'ora di dare loro risposte che denoterebbero una giusta e dovuta attenzione. Ci sono ancora troppe notizie di brogli, e irregolarità durante le elezioni all’estero in più luoghi, tra cui il Canada. Signor Presidente, il VOTO è la nostra partecipazione democratica alla vita del paese, il suo caposaldo. Difendiamolo, altrimenti sarebbe poi anacronistico lamentare una mancata partecipazione dei cittadini a questo fondamentale esercizio democratico.

“NUOVE GENERAZIONI – STORIE DI RADICI”: UN NUOVO PROGETTO POTENZIA L’ARCHIVIO STORICO DEL CENTRO DI RICERCA SULL’EMIGRAZIONE DELL’UNIVERSITÀ DI SAN MARINO

Quarantacinque video interviste a giovani sammarinesi residenti all’estero si aggiungono a un patrimonio di circa 250 testimonianze, raccolte in 20 anni e digitalizzate SAN MARINO – Quarantacinque video interviste a giovani sammarinesi residenti all’estero sono entrate a far parte dell’Archivio Storico del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. L’operazione, curata da Paola Melone nell’ambito di una borsa di studio e coordinata dalla storica Patrizia Di Luca, responsabile presso il Museo dell’Emigrante del Centro di Ricerca sull’Emigrazione, si inserisce – spiegano dall’Ateneo – nell’ambito di un percorso di tutela e valorizzazione della memoria orale che dal 2015 ha visto la digitalizzazione di circa 250 interviste a cittadini sammarinesi emigrati, raccolte nei 20 anni precedenti. Il nuovo progetto, chiamato “Nuove Generazioni – storie di radici”, è stato annunciato in occasione della Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo Unesco dalla sede del Museo dell’Emigrante, nel centro storico di San Marino. Il progetto è nato “per conoscere meglio il legame esistente tra le ragazze e i ragazzi sammarinesi residenti all’estero e il Paese d’origine dei loro antenati”, ha spiegato Di Luca . “I contributi offrono la possibilità di raccogliere informazioni, riflessioni ed emozioni che vorremmo condividere con le studentesse e gli studenti delle scuole tramite attività didattiche. Quando l’emergenza sanitaria lo renderà possibile, saranno organizzati inoltre una mostra fotografica e una presentazione pubblica dei risultati della ricerca”. Le interviste vedono protagonisti i partecipanti alle edizioni 2018 e 2019 dei Soggiorni Culturali, un’iniziativa attraverso la quale sono stati accolti a San Marino per alcune settimane i discendenti degli emigrati sammarinesi che in passato si sono recati in Paesi come Argentina, Francia, Italia, Stati Uniti e Belgio, di età compresa fra i 18 e i 28 anni. “Il progetto – ha concluso Di Luca – ha permesso di tracciare alcune caratteristiche delle nuove generazioni e di rinnovare i contenuti narrativi della storia migratoria sammarinese”.(Inform)

QUESTA SETTIMANA LA PRIMA PUNTATA DI “AMASANREMO”

ROMA – Andrà in onda questa settimana su Rai Italia la prima puntata di “AmaSanremo”, il nuovo progetto dedicato ai Giovani in gara al 71° Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, per stabilire i 10 artisti che accederanno alla serata finale del 17 dicembre, in onda dal Teatro del Casinò di Sanremo. E poi da lì il grande salto a Sanremo nella categoria “Nuove proposte”. La giuria del programma, che proseguirà per altre 4 puntate, è composta da Morgan, Piero Pelù, Luca Barbarossa e Beatrice Venezi, la più giovane direttrice d’orchestra d’Europa. Di seguito i 20 artisti concorrenti: Alioth – “Titani”; Avincola – “Goal!”; Thomas Cheval – “Acqua minerale”; Chico – “Figlia di Milano”; Davide Shorty – “Regina”; Folcast – “Scopriti”; Galea – “I nostri 20”; Gaudiano – “Polvere da sparo”; Gavio – “La mia generazione”; Ginevra – “Vortice”; Hu – “Occhi Niagara”; I desideri – “Lo stesso cielo”; Le Larve – “Musicareoplano”; Merlot – “Sette volte”; Murphy – “Equilibrio”; Nova – “Giovani noi”; Scrima – “Se ridi”; Sissi – “Per farti paura”; Wrongonyou – “Lezioni di volo”; Greta Zuccoli – “Ogni cosa sa di te”. Programmazione: New York/Toronto, il 3 novembre, alle ore 20.30; Los Angeles, il 3 novembre, alle ore 17.30; Buenos Aires/San Paolo il 3 novembre alle ore 22.30; Sydney il 4 novembre alle 20; Pechino/Perth, il 4 novembre alle ore 17; Johannesburg il 3 novembre alle ore 22.30. (Inform)

DALLE RIFORME ALLA LEGGE ELETTORALE: GLI ELETTI ALL’ESTERO AL CGIE

Roma - Riforma della rappresentanza, legge elettorale, cittadinanza, editoria, made in Italy, lingua e cultura: il 26 ottobre il Consiglio generale degli italiani si è riunito in plenaria in videoconferenza per ragionare sulle politiche per i nostri connazionali nel mondo, dall’emergenza Coronavirus alle prospettive di rilancio. I consiglieri del Cgie ne hanno discusso anche con i parlamentari eletti all’estero, per fare il punto della situazione in questo momento di grande difficoltà. “Dopo il referendum per gli italiani all’estero è cambiata la prospettiva. C’è da ridisegnare l’architettura della rappresentanza poiché il numero parlamentari sarà ridotto”, afferma il segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, Michele Schiavone. Necessario, secondo Schiavone, “rivedere l’impianto della rappresentanza”. “Il ruolo consultivo che ci obbliga a pareri non vincolanti va superato e inquadrato diversamente - prosegue -. La rappresentanza va rafforzata e adeguata ai nostri tempi”. Un ragionamento, spiega Schiavone, che “va fatto anche per le modalità e la partecipazione del voto estero”. Rimandata più volte, la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie “è un appuntamento cruciale per promuovere le politiche per i prossimi anni per gli italiani all’estero”. Necessario, sottolinea Schiavone, “arrivare a una calendarizzazione”. (NoveColonneATG)

VIGNALI (MAECI): FONDAMENTALE IL RUOLO DI COMITES E CGIE

Roma - “Complimenti al Cgie per la vitalità che ha dimostrato, un raccordo fondamentale tra le istituzioni di governo, i territori, i Comites. Mai come in questo momento è una funzione fondamentale”. Lo ha detto Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero del ministero degli Esteri, intervenendo il 26 ottobre alla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero. “E’ fondamentale che i Comites facciano sentire la voce degli italiani in difficoltà - prosegue Vignali - e ci aiutino a rispondere alle esigenze. Come Farnesina ci siamo, siamo pronti a prendere in considerazione problematiche e difficoltà, in virtù dei fondi assegnati dal Parlamento”. Vignali spiega che “oltre 2 milioni sono già stati allocati alle nostre Ambasciate e Consolati, altri 800mila euro sono in corso di valutazione e continueremo a spendere i fondi anche l’anno prossimo, cercando di mettere in condizione la rete diplomatica di non disperdere questo patrimonio”. Secondo Vignali è “fondamentale l’ausilio dei Comites e Cgie nell’individuare le richieste. Servono progetti strutturati, non abbiamo mai fatto mancare il sostegno a progetti validi. Siamo al vostro fianco per sostenere i cittadini italiani. Sarà sempre più importante - ribadisce Vignali - che i Comites si abituino a lavorare per progetti. Abbiamo approvato progetti che dimostrano vitalità e intercettano nuove correnti”. (NoveColonneATG)