CITTADINANZA A ROSARIO: L’AGGIORNAMENTO DEL CONSOLATO GENERALE
ROSARIO - Nell’ultimo numero della sua newsletter, il Consolato generale d’Italia a Rosario aggiorna connazionali ed utenti sui turni per le pratiche di cittadinanza. Nel corso del 2020, riporta infatti il Consolato Generale,
“nonostante le molteplici difficoltà causate dalla situazione generata dalla pandemia mondiale del Covid-19”, la sede è riuscita a garantire “una cospicua apertura dei “turni” ottenuti con il sistema precedente al Prenota OnLine”. “Per poter garantire la sicurezza e proteggere la salute sia del personale sia dei connazionali, - spiegano da Rosario – si è provveduto a modificare eccezionalmente la procedura di consegna della documentazione: per posta raccomandata, le famiglie che avevano un turno fino il 17.000, hanno potuto presentare le loro pratiche. Le pratiche sono in corso di classificazione e verranno lavorate in ordine cronologico”. “Per quanto riguarda invece le richieste di appuntamento per la ricostruzione tramite il sistema Prenota On Line, continueranno temporaneamente sospese a causa dell’emergenza COVID–19”, conferma il Consolato che, concludendo, assicura che “se le condizioni lo permettono, ci auguriamo di poter riaprire le prenotazioni dopo il mese di maggio 2021”. (aise)
SERVIZI CONSOLARI, NEL REGNO UNITO DOMANDA IN CRESCITA
Roma - “Attualmente, l'Ufficio Passaporti sta processando un cospicuo numero di appuntamenti in Sede e pratiche che arrivano per posta dagli Uffici consolari onorari. Nel corso del 2020, infatti, il Consolato Generale ha emesso 25.102 passaporti, di gran lunga il primo in questo settore fra tutti gli uffici consolari italiani nel mondo con una quota pari all'11,3% di tutti i libretti emessi dall'intera rete diplomatico-consolare italiana nel mondo, costituita da oltre 200 fra Ambasciate e Consolati. Consci dei disagi che l'inevitabile rallentamento dei servizi alla persona ha determinato nel corso del 2020 e in questo primo spiraglio del 2021, stiamo lavorando al meglio delle nostre capacità per soddisfare nella massima misura possibile l'enorme, crescente domanda di servizi consolari”. È quanto si legge in un post su Facebook del Consolato d’Italia a Londra, firmato dal console generale Marco Villani. “Tuttavia, non possiamo non tenere conto dell'attuale emergenza sanitaria ed epidemiologica che sta colpendo severamente il Regno Unito - prosegue Villani -. In queste settimane, continuiamo a ricevere ogni giorno nei nostri uffici per tutti i servizi consolari erogati dal Consolato Generale fra le 100 e 150 persone con rigidi protocolli sanitari. Come per la maggior parte dei servizi, non abbiamo mai chiuso, nemmeno nei periodi più critici, come quello attuale. Al momento, purtroppo, non è possibile fare di più senza mettere a rischio la salute di pubblico e personale della Sede, il quale è suddiviso in due squadre settimanali per permettere, in caso di contagio di una squadra, la sostituzione immediata senza l’interruzione del servizio”. “Il nostro ufficio passaporti - spiega il console - riceve ogni giorno fra le 70 e le 90 persone che hanno un appuntamento prenotato, che si rivolgono all'ufficio per avere un Emergency Travel Document e per il servizio per passaporti di emergenza in situazioni di immediata e comprovata urgenza di natura professionale, sanitaria e personale. L'operatività del centralino (temporaneamente sospeso) e gli slot disponibili tramite Prenota On Line (sempre attivo) sono commisurati alle capacità di smaltimento degli appuntamenti da parte dell'ufficio, che tiene in questo momento conto anche delle note restrizioni volte a contenere l'emergenza sanitaria. Sempre in un’ottica di migliorare le crescenti richieste dell’utenza, abbiamo assicurato, per chi decide di richiedere il passaporto in Italia, una risposta rapida alle richieste di nulla osta e delega per il rilascio di passaporti in favore di iscritti AIRE da parte delle Questure italiane. Sempre per quanto riguarda i passaporti, siamo consapevoli che il possesso di tale documento e' considerato fondamentale nell'ottica della Brexit”. (NoveColonneATG)
L’ESERCITO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO: I NUMERI AIRE
Vicenza - L'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, meglio nota con l'acronimo Aire, è il registro dei cittadini del Bel Paese che per qualsiasi motivo hanno deciso di trasferire all'estero la propria residenza. Si tratta - spiega Il Giornale Di Vicenza nell’edizione del weekend - di soggetti che soggiornano extra confine per un periodo di tempo superiore all'anno solare. L'Aire è stata istituita con la legge 470 del 1988. Secondo questa anagrafe, dunque, per ogni 100 italiani che vivono nella nostra Penisola, ce ne sono quasi 9 che risiedono in qualche parte del mondo; si parla di circa 5,3 milioni. La comunità più ampia, ci dicono le statistiche, è quella stanziata in Argentina con quasi 850mila persone. Seguono due nazioni europee, Germania e Svizzera, con numeri leggermente inferiori, poi il Brasile e infine la Francia a chiudere le prime cinque destinazioni top. Ma gli italiani – scrive Il Giornale Di Vicenza - nel tempo sono arrivati praticamente in ogni angolo abitato del pianeta; anche nell'insediamento umano più remoto del mondo, l'arcipelago Tristan da Cunha in mezzo all'Oceano Atlantico dove due cognomi presenti sono di origine genovese. I cosiddetti "Italian australians", invece, rappresentano il quarto gruppo etnico presente sul suolo australiano, composto sia da emigrati dall'Italia, sia da nativi australiani di discendenza italiana. In Australia sono inoltre presenti diverse associazioni presidiate da italo-australiani, come ad esempio la "Dante Alighieri society" formata nel 1896 a Melbourne; è stata la prima associazione culturale creata al di fuori del nostro Paese. (NoveColonneATG)
ITALIANI ALL'ESTERO - GIOVANI /EUROPA - AL VIA DOMENICA 07 FEBBRAIO PERCORSO PARTECIPATIVO DEDICATO A COSTRUZIONE NETWORK EUROPEERS AMBASCIATORI MOBILITA' EUROPEA
Domenica 7 febbraio 2020 (ore 16), sulla piattaforma di messaggistica Slack, avrà inizio il percorso partecipativo dedicato a costruire il network degli EuroPeers, i giovani ambasciatori della mobilità europea, organizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Parteciperà Lucia Abbinante, direttrice generale dell’Agenzia. Obiettivo di EuroPeers Network in Italia, primo Paese del Sud Europa a sostenere la rete, è coinvolgere il maggior numero di ragazze e ragazzi che hanno partecipato a scambi giovanili, esperienze di volontariato europeo, progetti di solidarietà europei, dialogo strutturato a livello europeo e/o ad altre opportunità previste nell’ambito dei Programmi Ue per i giovani, Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà. L’iniziativa è rivolta ai ragazzi tra i 16 e i 30 anni disponibili a diventare promotori delle opportunità che loro stessi hanno vissuto in prima persona all’estero e che, proprio per tale ragione, saranno di stimolo e di esempio per altri ragazzi che non sempre hanno accesso alle informazioni relative alle politiche europee in favore dei giovani, e non sempre conoscono ciò che l’UE mette a disposizione di tutti i giovani.
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L’Agenzia Nazionale per i Giovani è un ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea, istituito dal Parlamento italiano in attuazione della Decisione 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa. Gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà e iniziative di concerto con il Governo con risorse nazionali del fondo Politiche Giovanili. Offre ai ragazzi dai 13 ai 30 anni opportunità ed occasioni in tema di mobilità, formazione, educazione, volontariato e scambio. In un mercato del lavoro in continua evoluzione l’acquisizione di competenze non formali attraverso la partecipazione a progetti di scambio, solidarietà o attività di volontariato rende i ragazzi più spendibili nel mercato del lavoro, migliorando così la loro occupabilità. L’Agenzia, attraverso i programmi europei che gestisce, risponde in particolare a questa esigenza. (29/01/2021-ITL/ITNET)
“4 CHIACCHIERE CON…”: RIPARTE DA STOCCARDA IL PROGETTO DELL'EFASCE
PORDENONE - Sarà il manager finanziario Stefano Dri, originario di Cordovado e operativo in Germania, ad aprire il ciclo d'incontri di febbraio per il progetto "4 Chiacchiere con..." dell’EFASCE (l’Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) di Pordenone, che nonostante le limitazioni ai viaggi determinate dalla situazione sanitaria continua attraverso queste interviste in streaming a mantenere vivo il legame con i corregionali all'Estero. Appuntamento dunque lunedì 1° febbraio alle 18.00 sulla pagina Facebook “EFASCE - Pordenonesi nel Mondo” e sul canale YouTube. Dri dialogherà in diretta con Michele Morassut della segreteria EFASCE e il presidente dell'Ente Gino Gregoris. Dopo il diploma di maturità scientifica conseguito nel 2002 al liceo Le Filandiere, Stefano Dri si è laureato in Economia dei Mercati Finanziari all’Università Bocconi a Milano nel 2005, cui segue un Master presso lo stesso Ateneo. Matura un’esperienza di oltre dieci anni nei servizi finanziari prima lavorando nel settore bancario a Londra e successivamente in Germania. Vive a Stoccarda da oltre dieci anni, dove lavora come Investment manager presso una delle più importanti società finanziarie europee. "Il progetto "4 Chiacchiere con..." - ha commentato il presidente Gregoris - si sta rivelando molto utile per approfondire e rendere fattiva la rete di relazioni tra i nostri corregionali all'Estero e il Friuli Venezia Giulia. Ci stanno così arrivando tanti spunti per reimmaginare il mondo e la nostra regione quando la ripartenza, grazie ai vaccini, sarà effettiva: elementi che andremo a sviluppare in nuove visioni per il futuro nel nostro consueto Incontro in programma a luglio e in altri progetti a cui stiamo lavorando assieme ai nostri giovani corregionali”. (aise)
ECONOMIA ITALIANA - PNRR/GIOVANI - ON.UNGARO(IV/ESTERO): "NUOVA BOZZA: MIGLIORAMENTO RISORSE - DA 3,2 A 6,65 MILIARDI - PER GIOVANI E OCCUPAZIONE GIOVANILE"
"C’è stato sicuramente un miglioramento in termini di risorse per i giovani e l’occupazione giovanile nella nuova bozza del Recovery Plan, come avevamo richiesto con grande insistenza. Le risorse sono più che raddoppiate, da 3,2 a 6,65 mld, ma con il 3,2% delle risorse siamo ancora lontani dal minimo accettabile per un paese come il nostro che con 2,2milioni ha il più alto numero di giovani inattivi dell’UE." Lo dichiara l'On. Massimo Ungaro di Italia Viva, capogruppo in VI Commissione Finanze, che precisa " La Francia invece dedica il 6,7% del suo Recovery Plan ai giovani, sebbene abbia 1 milione di NEET in meno dell’Italia". Ma "Ci sono anche problemi qualitativi, come hanno riconosciuto alcuni esponenti dei sindacati durante le audizioni di oggi in Commissione Bilancio sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): le misure del piano italiano sono ancora troppo vaghe, piene di ottimi propositi ma con pochi dettagli esecutivi e senza un cronoprogramma coordinato che invece ritroviamo nei piani di altri paesi. Sempre nel piano francese, per esempio, nelle 54 pagine sulle 296 totali dedicate al lavoro giovanile vengono definite le misure e le varie fasi di implementazione in modo molto chiaro. Il piano italiano menziona i ‘giovani’ e le ‘nuove generazioni’ un po’ ovunque, anche volutamente in quanto ‘priorità trasversale’, ma cosi si perde di efficacia e diventa più difficile trasmettere una visione organica e definita, sembra più una medaglietta da esibire per far contenti i lettori che un vero impegno politico. L’ingiustizia inter-generazionale nel nostro paese ha assunto, inoltre, dimensioni allarmanti e con questa crisi rischia di scoppiare. Confido nella capacità del Parlamento di migliorare questo aspetto cruciale del PNRR." ha concluso l'On. Massimo Ungaro di Italia Viva, capogruppo in VI Commissione Finanze.(29/01/2021-ITL/ITNET)