CONGO - CGIL-CISL-UIL ESTERO: NECESSARIE PIÙ COOPERAZIONE E SICUREZZA
ROMA - È con grande costernazione che i sindacati Cgil Esteri, Uil Esteri e Cisl Esteri hanno appresso della morte dell’Ambasciatore d’Italia in Congo, Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo:
“il nostro pensiero - hanno scritto in un comunicato congiunto - va sia a loro, caduti mentre adempivano ad un difficile compito come servitori dello Stato in favore della pace fra i popoli, che alle loro famiglie”. “Come sindacati confederali - hanno aggiunto -, nell’unirci al lutto di tutti i colleghi per questo tragico evento, teniamo doverosamente a ricordare, tanto a noi stessi quanto a coloro che “vedono” la nostra Amministrazione dall’esterno, quali siano i rischi che affrontiamo nel servire lo Stato in scenari di crisi. Molti commentatori hanno evidenziato in queste ore come fare l’Ambasciatore in Congo non fosse di certo un lavoro assimilabile allo stereotipo del diplomatico impegnato in ricevimenti o attività di public relations. Siamo dell’idea che questa consapevolezza vada preservata nell’opinione pubblica nazionale: sarebbe importante per tutto il personale del MAECI”. “Oltremodo cruciale - hanno aggiunto ancora - riteniamo sia far comprendere la necessità che la nostra proiezione esterna venga accompagnata dalle dotazioni necessarie a garantirne non solo il funzionamento ma anche e soprattutto la sicurezza. Il contrasto efficace e vincente al terrorismo ed alla criminalità organizzata non è nato solo dal sacrificio eroico degli uomini delle Istituzioni, ma anche dalla consapevolezza dei vertici politici della necessità di destinare per questo scopo risorse sempre maggiori. Senza di esso oggi l’Italia piangerebbe probabilmente un numero di vittime simile a quello di altri paesi europei ed occidentali per mano del terrorismo jihadista. Analogamente è importante che si diffonda nell’opinione pubblica la consapevolezza che dalla stabilità del continente africano, e da un'intensa e proficua attività di cooperazione con gli Stati che ne fanno parte, dipendono a doppio filo il nostro benessere e la sicurezza della nostra società”. Infine, dopo aver rinnovato le loro condoglianze, i sindacati hanno concluso spiegando di auspicare “che anche da questo sacrificio nasca un avvenire migliore per il Congo, per il continente africano e per noi tutti”. (aise)
A MADRID IL XII SEMINARIO INTERNAZIONALE DI RICERCA IN STUDI FILOLOGICI: LAVORI ON-LINE DAL 24 AL 26 FEBBRAIO
MADRID (Spagna) – L’Ambasciata d’Italia in Spagna patrocina il XII Seminario Internazionale di Ricerca in Studi Filologici, in programma dal 24 al 26 febbraio, organizzato dal Prof. Salvatore Bartolotta, direttore del Programma di Dottorato in Filologia dell’UNED. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti degli italianisti in Spagna, che vede ogni anno la partecipazione di cattedratici di lingua e letteratura italiana di diverse Università italiane e straniere. All’inaugurazione del 24 febbraio è previsto anche l’intervento dell’Ambasciatore d’Italia a Madrid, Riccardo Guariglia. L’evento, quest’anno in modalità on-line, può essere seguito attraverso questo link. Il programma dettagliato è invece disponibile qui. (Inform)
CONGO: IL CORDOGLIO DEL COORDINAMENTO DEI COMITES IN SVIZZERA
LOSANNA - È con grande sgomento che il Coordinamento dei Comites svizzeri ha appreso la terribile notizia del tragico agguato avvenuto ieri nella Repubblica Democratica del Congo, dove hanno trovato la morte il giovane Ambasciatore italiano, Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci, e il loro autista congolese, Mustapha Milambo: “giovani vite impegnate in missioni di pace ONU, sono state spezzate barbaramente nel pieno delle loro funzioni”. I Comites della Svizzera hanno dunque rivolto un pensiero alle famiglie dei caduti e le più sentite condoglianze, esprimendo anche il loro sgomento e la loro vicinanza, in particolare alla famiglia dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, poiché avevano avuto modo di apprezzare la sua grande professionalità nel periodo in cui il giovane diplomatico, agli inizi della sua carriera, aveva lavorato presso l'Ambasciata italiana a Berna, e più precisamente tra il 2006 e il 2010 come primo segretario economico e commerciale. “Il premio internazionale “Nassiriya per la pace” ricevuto, insieme alla moglie, Zakia Seddiki, il 12 ottobre scorso - ha spiegato Grazia Tredanari, del Coordinamento Comites Svizzero - sottolinea l’impegno umanitario che andava ben al di là delle proprie funzioni di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC. Con l’auspicio che quest’ultimo triste e tragico evento serva a raddoppiare gli sforzi per mettere in sicurezza tutto il corpo diplomatico e le varie forze italiane che operano in Paesi a rischio nelle tante missioni presenti in tutto il mondo”. (aise)
IL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO SI UNISCE AL LUTTO DELLE FAMIGLIE DI LUCA ATTANASIO E VITTORIO IACOVACCI ED ESPRIME LORO LE PIÙ SENTITE CONDOGLIANZE
ROMA – Non ci sono lacrime per colmare i sentimenti, né per spiegare la barbarie con la quale nella repubblica democratica del Congo due giovani vite sono state spezzate nello splendore della loro gioventù. Il nostro sta diventando il paese delle lacrime, dei singhiozzi malcelati che non riusciamo più a trattenere per le tante, molte vittime sacrificate sull’altare della pace, impegnate in giro per il mondo nelle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite. Le tante ferite non hanno il tempo di rimarginarsi, non attendono che il dolore si attenui, che succedono ulteriori lutti e tragedie. Quale funesto destino è scritto per i servitori dello Stato italiano? La tragedia avvenuta nella provincia di Nord-Kivu, in Congo, è costata la vita al giovane ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci in missione, assieme con l’autista del convoglio delle Nazioni Unite, per la stabilizzazione della pace fra le diverse fazioni in guerra. Il Consiglio Generale degli Italiani fa sue le parole espresse dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha accolto con sgomento la notizia del vile attacco, nel quale hanno perso la vita Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e il loro autista. “La Repubblica italiana è in lutto per questi due servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali”. Il Consiglio Generale degli italiani all’Estero si unisce al lutto delle famiglie di Luca e Vittorio ed esprime loro le più sentite condoglianze. Per alcuni di noi, che abbiamo condiviso parte del percorso professionale del giovane Ambasciatore d’Italia, è un momento di profondo dolore e di quel tempo serbiamo un ricordo indelebile. (Inform)
LAVORO - MEZZOGIORNO - ON.UNGARO(IV/ESTERO) INTERROGA IL MEF: "MISURA 'RESTO AL SUD' BLOCCATA DA BUROCRAZIA E BANCHE. EPPURE DISPONIBILE FONDO DI 1 MILIARDO E MEZZO
“Il D.L. 91/2017 su Mezzogiorno, promosso dall’allora Governo guidato da Matteo Renzi, istituì l’importante misura fiscale “Resto al Sud”, ovvero l’agevolazione che sostiene la nascita di nuove imprese e attività libero professionali da parte di coloro che hanno meno di 55 anni nelle Regioni del Meridione e nelle aree del centro sismico del Centro-Italia. Originariamente ideata per imprenditori under 35, la legge di bilancio del 2019 elevò il limite massimo a 45 anni, poi ulteriormente innalzata nel 2021 con l’ultima legge di bilancio" ricorda l'on. Massimo Ungaro in una nota nella quale sottolinea: "Questo sostegno finanziario copre fino al 100% delle spese con un massimo di 50 mila euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200 mila euro nel caso di società composte da 4 soci. I fondi ancora disponibili ammontano a oltre 1 miliardo di euro. Le attività finanziabili interessano le attività produttive in industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone; attività libero professionali. Filiere importanti per l’economia del Sud." afferma il parlamentare eletto dalla Circoscrizione Estero- Europa. "L’iter di applicazione risulta, infatti, molto veloce nella fase iniziale ma pare bloccarsi all’atto dell’erogazione creditizia. Infatti spesso le banche impiegano oltre 5 mesi per erogare effettivamente il finanziamento. Tale situazione si è poi aggravata con la pandemia COVID19. Di conseguenza sottolinea Ungaro, il proponente, non riuscendo ad ottenere in tempi brevi il finanziamento, è costretto a subire i costi fissi dell’attività". Infine, "gli istituti di credito hanno limiti territoriali di competenza, per cui i proponenti di un Comune teoricamente non potrebbero rivolgersi alla filiale di un altro Comune. Per questa ragione, proprio perché la “Resto al Sud” non può essere resa inefficace da lentezze e burocrazia, ho chiesto al Ministro Franco con un’interrogazione urgente in Commissione Finanze quali misure voglia mettere in campo per risolvere le questioni sollevate”. informa l’On. Massimo Ungaro, capogruppo di Italia Viva in VI Commissione Finanze di Montecitorio. (23/02/2021- ITL/ITNET)
INTERVISTA / MANUELA: DIRIGENTE IN ITALIA, IMPRENDITRICE IN FRANCIA
Strasburgo - Da manager a imprenditrice, da dirigente in Confindustria a insegnante di pilates, e in questo cambiamento un interessante percorso di vita. Manuela Marianera Studer è una giovane donna che ha totalmente rivoluzionato la sua vita. Nata a Campobasso, laureata in economia politica con master in studi europei e relazioni internazionali, il suo è un cursus honorum di studi e sacrifici, di gavetta e nuovi obiettivi da raggiungere che la portano oggi a Strasburgo, dove vive con suo marito, francese, e i loro tre bambini. «Mio marito e io ci siamo conosciuti in Australia, poi sono andata a vivere a Torino e lui a Grenoble, entrambi alla ricerca di una sicurezza lavorativa, finché ho avuto una proposta di lavoro a Roma. Abbiamo vissuto nella Capitale per sette anni, nel corso dei quali lui che è paesaggista non è riuscito a collocarsi in maniera stabile. Io ero dirigente in Confindustria, responsabile degli studi economici sui Paesi emergenti: mi sono sempre occupata di economia internazionale, avevo un ottimo lavoro che mi piaceva ma la nostra vita familiare non ci soddisfaceva. Così mio marito ha cominciato a cercare lavoro in Francia e nel 2016 lo ha trovato a Strasburgo». A questo punto si pone una scelta che porta Manuela a prendere diciotto mesi di congedo parentale in attesa di ulteriori decisioni. «Quando ho iniziato a cercare lavoro in Francia non è stato facile: in Italia avevo un ruolo di responsabilità e un profilo altamente specializzato molto più collocabile in città come Parigi, Lione. Per essere equiparata alle categorie francesi avevo bisogno di un titolo riconosciuto e così ho ripreso a studiare». Intanto nel 2018 il trasferimento in Francia diventa effettivo assieme all’iscrizione a un master in management, mentre parallelamente inizia a fare capolino un’idea. «Prendevo lezioni di pilates, una mia passione personale, e la mia insegnante riteneva che dovessi fare di una passione il mio lavoro. Ricordo ancora le sue parole – “se devi cambiare lavoro fai una cosa completamente diversa” – che hanno iniziato a farsi spazio nella mia testa. Poi una sera di giugno ho detto a mio marito “Il master non lo faccio più, frequento la scuola per diventare insegnante di pilates”. Ho una formazione da economista, ho tre figli, ho fatto le mie valutazioni e ho scelto». Ha così inizio per Manuela una realtà imprenditoriale a cui lei stessa, alcuni anni prima, non avrebbe pensato. «Quando in Confindustria ascoltavo le storie di successo degli imprenditori ero profondamente ammirata ma dicevo che non avrei avuto il coraggio di essere imprenditrice. Mai dire mai, ora lo so». Progettualità, coraggio, visione degli obiettivi, consapevolezza dei rischi sono tra i pilastri della valutazione fatta dall’economista, a cui si sono affiancati argomenti di vita privata e più strettamente familiare. «Nei mesi di vicinanza quotidiana ai miei figli mi sono interrogata, non ero abituata ad occuparmi di loro da sola. Da dirigente di Confindustria a mamma e insegnante di pilates è stato un percorso per niente semplice». Da questo tempo di incubazione e di progettazione è nata una vita totalmente nuova, passata attraverso la formazione in una delle scuole più rinomate al mondo per il metodo di Joseph Pilates: «Ho studiato la notte, nei weekend, col sostegno di mio marito perché senza di lui non ce l’avrei mai fatta, è stato un lavoro di squadra». Alla fine del percorso formativo, durato diciotto mesi, nel gennaio 2020 apre la sua attività imprenditoriale “Inspiration Pilates”: un’attività che si ritrova a fare i conti con il Covid ma che riscuote un grande successo nonostante il lockdown. «In una città come Strasburgo ho una clientela internazionale, le mie lezioni sono in italiano, francese, inglese. Dopo un primo tempo di stop ho ritenuto opportuno dare lezioni via Zoom, le mie allieve ne sono state entusiaste. A settembre nessuno si è fatto scoraggiare e ho ricevuto attestati di stima nei tanti abbonamenti sottoscritti, che ora portiamo avanti online. Nonostante le difficoltà legate al Covid e i mesi difficili, sono un’economista e so che la tempesta passerà». Guardando al passato e in attesa del futuro, Manuela non ha dubbi sulla sua scelta: «Sono una ragazza del Sud che ha studiato per essere indipendente e avere un lavoro prestigioso, per molti la mia scelta non è comprensibile. Se fossi rimasta in Italia non penso che avrei cambiato ciò che ero, perché avrei dovuto? Ma oggi sono felice». (NoveColonneATG)