8 MARZO: PERCHÈ CELEBRARE? DIBATTITO ONLINE CON LE ACLI OLANDA
UTRECHT - In occasione della Giornata internazionale delle donne, le Acli Olanda hanno organizzato l’incontro online “8 marzo: perchè celebrare?”. Appuntamento lunedì, 8 marzo, dalle 18.30 su Microsoft Teams.
Al centro del dibattito, anticipano le Acli, la necessità di riflettere sulla parità di genere e il percorso costante per raggiungerla. Relatrice sarà Elena Basilio che ha svolto diverse ricerche in merito e che si soffermerà in particolare sulla storia del femminismo italiano fino ai giorni nostri, sul femminismo e linguistica e sugli stereotipi sessuali. Per tutti gli interessati a partecipare verrà creato un gruppo su Microsoft Teams: per essere inseriti occorre comunicare il proprio indirizzo e-mail scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o lasciando un messaggio su messenger. L’incontro è organizzato in collaborazione con Radio Pizza. (aise) FESTA DELLA DONNA, STORIA L'8 marzo è noto per essere la festa della donna. In realtà parlare di festa è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è più corretto parlare di giornata internazionale della donna. La storia della festa delle donne risale ai primi del Novecento. Per molti anni l'origine dell'8 marzo si è fatta risalite a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio. L'incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all'istituzione della festa della donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto. (fonte: studenti)
PARITÀ DI GENERE E RECOVERY: ONLINE IL DIBATTITO PROMOSSO DA PD SVIZZERA E PD MONDO
BERNA - In occasione della Giornata internazionale delle donne, PD Svizzera e Pd Mondo organizzato domani, 7 marzo, "Recovery Plan e questione di genere" dibattito online con la deputata Pd Debora Serracchiani, in programma dalle 17.30 sulla piattaforma zoom. I lavori inizieranno con i saluti di Toni Ricciardi, segretario della federazione Pd Svizzera, e di Luciano Vecchi, responsabile Pd Mondo. Tra gli interventi in programma anche quello di Pietro Buscicchio, dell’associazione nazionale Maschile Plurale – Gruppo “Uomini in Gioco” di Bari. Moderano Gabriela Pugliese (Pd Ginevra), Lidia Galvano (Pd Zurigo) e Paola Fuso (Pd Sciaffusa). Per partecipare basta collegarsi qui. (aise)
UNA GIORNATA CHE DEVE RAPPRESENTARE UN MOMENTO DI ORGOGLIO E DI LOTTA, DI MOBILITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA. OGGI PIÙ DI IERI
Si moltiplicano le iniziative in occasione dell’8 marzo, come tutti gli anni, ma quest’anno una merita un riconoscimento speciale: le caramelle al limone sui Frecciarossa dedicate a noi donne. Ma che valore dà Trenitalia alle donne? Immagino poco considerato l’idea delle gelèe omaggiate. Ogni anno la speranza è che l’8 marzo rappresenti una giornata non di festa, con annessi ‘regali’ di ogni genere, ma anche occasione più rispettosa e coerente con il significato della giornata. Non si cambia la società con le caramelle, con le mimose o con qualunque altro regalo. Perché le aziende come Trenitalia non ci regalano invece una campagna di informazione ben diffusa sulle difficoltà che una donna trova sul lavoro, sul gender gap o sulla violenza di genere? Il numero di femminicidi in Italia è rimasto pressoché invariato, nonostante invece gli omicidi in assoluto siano diminuiti. Dobbiamo interrogarci sul fatto che, soprattutto nei legami privati, con i propri compagni o familiari, c’è ancora qualcosa nei rapporti tra uomo e donna, nello stereotipo del maschile e del femminile, che fa sì che l’uomo si senta legittimato a uccidere quando le donne cercano libertà. Inoltre, ci sono anche troppe donne che subiscono violenze e soprusi tra le mura domestiche. E ancora capita che il richiamo alla famiglia tradizionale, come nel caso del prossimo Congresso delle famiglie a Verona, che avrà il patrocinio del nostro Governo, non faccia altro che rappresentare modelli sociali fortemente stereotipati dove le donne vengono spesso relegate in ruoli sociali superati nei fatti, mettendo così in discussione decenni di riflessioni femministe sul fatto che essere donna o uomo non significa avere determinati ruoli sociali o determinate capacità. Come risulta evidente sono ancora troppe le ingiustizie subite dalle donne e nessuna gelèe può consolare il forte senso di frustrazione che l’8 marzo può suscitare in molte di noi. Vorrei che questa giornata rappresentasse un momento di orgoglio e di lotta. Di mobilitazione e consapevolezza. Oggi più di ieri. In Italia assistiamo a un neo machismo di Governo interpretato da più soggetti, in base al tema sollevato, come ad esempio il progetto di legge del senatore Pillon, ma in generale l’obiettivo appare più ampio e preoccupante. Si vuole recuperare il terreno, che si ritiene perso negli anni passati, sul terreno dei diritti. La legislatura è appena agli inizi, per ora ci sono state le incursioni sul ddl Pillon e qualche infelice uscita del Ministro Fontana, stiamo pur certi che si vuole andare per gradi e andare oltre. Quindi, alla faccia della Festa delle donna, come risulta evidente i motivi di festeggiare scarseggiano quelli invece di lottare abbondano. (fonte: ARCI)
L'8 MARZO NON È UNA FESTA, MA UNA TRAGICA RICORRENZA!
Flavia Lucioli ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a http://www.aidos.it La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909 ed in Italia solo dal 1922. Quello che forse non tutti sanno, o si ostinano a non capire, è che la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA venne istituita anche e soprattutto a seguito di orribili tragedie e vergognosi soprusi che queste, soprattutto ad inizio secolo, subivano in ogni parte del mondo. Il famoso incendio della fabbrica Triangle, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, è sicuramente uno di questi e forse il più grave incidente industriale della storia di New York. Causò la morte di 146 persone (123 donne e 23 uomini), per la maggior parte giovani immigrati italiani ed ebrei. L'evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro e crebbero notevolmente le adesioni alla International Ladies' Garment Workers' Union, oggi uno dei più importanti sindacati degli Stati Uniti. Ancora oggi donne e bambine in tutto il mondo muoiono e soffrono in condizioni disumane, perseguitate, sfruttate, abusate sessualmente, uccise. In Italia ogni anno circa 180 donne periscono sotto la piaga del così detto "femminicidio". 1 donna ogni 2 giorni! 7 casi su dieci sono vittime di violenza domestica. Armi da fuoco e "mani nude" i mezzi più utilizzati. Ognuno di noi è parte integrante e attiva di questa tragedia collettiva. Ognuno di noi può fare qualcosa affinchè i Governi di tutto il mondo, il NOSTRO GOVERNO, istituiscano leggi atte a tutelare le donne, e le future tali, affinché questa società diventi davvero un luogo di pari opportunità dove la donna venga considerata, tutelata, incoraggiata e supportata in tutte le fasi della sua esistenza. Lo chiediamo a gran voce, per NOI, per le NOSTRE FIGLIE, per le figlie di chi non ha voce o, purtroppo, non la può più far sentire Grazie a chi accoglierà il mio appello!