L 27 APRILE LA CONFERENZA ONLINE “POLITICHE PUBBLICHE PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA COVID-19: I CASI DI ITALIA E URUGUAY” MONTEVIDEO –

Avrà luogo il 27 aprile alle ore 17 – alle 12 in Italia – la conferenza online

“Politiche pubbliche per la gestione della pandemia Covid-19: i casi di Italia e Uruguay”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Montevideo e dalla Rete Italiana dei Ricercatori e Professori in Uruguay. Sono previsti gli interventi del prof. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, portavoce del Comitato Tecnico Scientifico, Italia; del prof. Rafael Radi, presidente dell’Accademia delle Scienze dell’Uruguay e coordinatore generale del Gruppo onorario di consulenza scientifica, Uruguay; e del prof. Juan Cristina, direttore del Laboratorio di Virologia Molecolare della Facoltà di Scienze dell’Università della Repubblica, Uruguay. Introducono i lavori l’ambasciatore d’Italia a Montevideo Giovanni Iannuzzi e il referente della Rete dei Ricercatori, prof. Francesco M. Rossi. Di seguito il link per accedere all’incontro: https://us02web.zoom.us/j/86377412493. ID Zoom: 863 7741 2493. (Inform)

RECOVERY/GARAVINI (IV): CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA CONFERMA VALORE DI UN'EUROPA SOLIDALE

ROMA - “L'Europa è più forte. La decisione di mettere in comune il debito dei paesi europei non ha segnato solo la creazione del Recovery Fund, ma ha rappresentato un punto di svolta per la storia dell'Europa, perché ha rimarcato un valore fondante dell'Unione: quello della solidarietà e della condivisione. Bocciando i ricorsi contro la ratifica interna del Recovery Plan presentati dalla peggiore destra tedesca collegata all'Afd, la Corte Costituzionale tedesca ha imposto un argine a coloro che volevano mettere in discussione questo principio”. A dichiararlo è stata la senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri. “Con il loro pronunciamento - ha aggiunto ancora l’eletta all’estero - i giudici di Karlsruhe rimuovono l'ultimo ostacolo sulla strada del piano da 750 miliardi di euro varato dall'Ue. La decisione della Consulta tedesca conferma quindi la validità anche normativa del Recovery. E mette un ulteriore tassello sul percorso del cammino di rinascita condiviso”. (aise)

CENTRO ASTALLI: L’ACCOGLIENZA DEI RIFUGIATI: I TEMPI SI ALLUNGANO LE RISPOSTE SI FANNO PIÙ COMPLESSE

ROMA – Accompagnare i migranti forzati in un contesto di per sé già non facile e aggravato dalla pandemia ha rappresentato una sfida che nel 2020 si è fatta più complessa. A partire dal permesso di soggiorno, molte delle persone che abbiamo incontrato ci hanno manifestato la difficoltà di ottenerlo o rinnovarlo (per mancanza di requisiti tra i quali spicca l’iscrizione anagrafica). L’abolizione della protezione umanitaria (che veniva riconosciuta a molti richiedenti con vulnerabilità sanitarie o sociali), si aggiunge a criticità e difficoltà pregresse. Più in generale – sottolinea il Centro Astalli presentando il Rapporto 2021 – il moltiplicarsi di ostacoli burocratici, uniti alla situazione di emergenza ingenerata dalla pandemia con molti uffici chiusi al pubblico, il rallentamento dell’attività delle commissioni territoriali e delle procedure di ricorso, la digitalizzazione di molti servizi, hanno finito per escludere un numero crescente di migranti dall’accoglienza e dai servizi territoriali aumentandone incertezza e disorientamento. Quanto all’accoglienza le realtà della Rete territoriale nel 2020 hanno dato ospitalità complessivamente a 882 persone (soprattutto in convenzione Siproimi/SAI), secondo un modello di intervento che mette al centro la promozione della persona e che costruisce integrazione da subito. Il nuovo decreto immigrazione convertito in legge a dicembre 2020 pur allontanando la logica di un sistema di accoglienza pubblico che rimanda le opportunità di inclusione a una “seconda fase” accessibile a pochi rimane ancora largamente insoddisfacente per numeri di posti messi a disposizione sul territorio nazionale e di Comuni che aderiscono alla rete di accoglienza del Ministero dell’Interno. Le conseguenze dei decreti sicurezza sono ancora ben visibili. Il 36% delle persone che si sono rivolte all’ambulatorio del Centro Astalli Palermo non risultava iscritta al Servizio Sanitario Nazionale: nella maggior parte dei casi si tratta di migranti che vivono in Italia da tempo, ma che per difficoltà relative alla residenza o al titolo di soggiorno non sono riusciti ad accedere o hanno perso l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica. In tale contesto diventa più difficile motivare le persone a investire tempo in percorsi di integrazione: molte hanno fretta di trovare un’occupazione qualsiasi (anche in nero o sottopagata), per non rischiare di perdere il permesso di soggiorno. Questa situazione andrà rapidamente a scapito della qualità del loro futuro in Italia e priverà la società italiana del contributo che persone giovani e motivate potrebbero dare alla società. (Migrantes online /Inform)

GIORNATA DELLA TERRA: LA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEL WEBINAR DELL’AMBASCIATA A BUENOS AIRES

BUENOS AIRES - In occasione della Giornata della Terra, l’Ambasciata italiana a Buenos Aires, con il Centro Italo Argentino di alti Studi e la Fondazione Symbola, presenta il seminario virtuale “COP26 – Youth4Climate. Jóvenes de Italia y Argentina debaten sobre los desafíos del cambio climático”, che intende contribuire al dibattito in preparazione dell’evento “Youth4Climate: Driving Ambition”, che si terrà a Milano (28-30 settembre 2021) nell’ambito della co-presidenza italiana con il Regno Unito della COP26. Durante il seminario – che inizierà alle 11.00 (ora argentina; le 16.00 in Italia) - saranno condivise riflessioni, buone prassi e proposte sulle principali sfide nelle politiche nazionali e internazionali nella lotta al cambiamento climatico, con un’attenzione specifica a economia circolare, fonti rinnovabili di energia, spazi verdi nei grandi agglomerati urbani, riciclo degli imballaggi e ruolo di sensibilizzazione svolto dalla società civile. Il seminario fa seguito a quello tenutosi il 29 ottobre scorso, incentrato sul ruolo del settore privato nella lotta al cambiamento climatico. I lavori saranno introdotti dall’ambasciatore Giuseppe Manzo e dal presidente di Symbola, Ermete Realacci. L’evento sarà aperto al pubblico e gratuito, e si svolgerà in italiano con sottotitoli in spagnolo sul canale Youtube dell’ambasciata. (aise)

COOPERAZIONE: SERENI, EDUCARE ALLA CITTADINANZA GLOBALE

"L'educazione civica oggi ha una dimensione non solo locale e nazionale ma globale e per questo nel giugno scorso il Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo ha approvato la Strategia nazionale di educazione alla cittadinanza globale, un'educazione che offra gli strumenti per aumentare la consapevolezza della nostra interdipendenza e dei meccanismi, spesso ingiusti, alla base del sistema internazionale e per spingere ognuno ad un ruolo attivo per costruire un mondo piu' equo e inclusivo". Lo ha detto la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni intervenendo all'Assemblea della Settimana Civica, l'evento promosso dalla Rete delle Scuole per la Pace, che quest'anno e' dedicata a Luca Attanasio, il diplomatico italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo. "Cosa significhi un mondo interdipendente - ha proseguito - lo si e' drammaticamente visto nell'ultimo anno con COVID-19. Esistono beni pubblici globali che possono essere difesi solo se sono per tutti, la salute e' uno di questi. Non si puo' essere sani in un mondo malato, ha detto papa Francesco. Non torneremo sani se non ci preoccupiamo che i vaccini arrivino anche nei Paesi piu' poveri o che questi possano disporre di acqua, cibo e un sistema sanitario che impediscano la diffusione di malattie che non conoscono confini. Cosi' come non conoscono confini il cambiamento climatico, il sottosviluppo e le guerre, che non sono piu' regionali e creano conseguenze, pensiamo alle migrazioni, su scala molto piu' ampia. Possono sembrare fenomeni lontani ma poi scopriamo che sono molto vicini e dobbiamo occuparcene". "Cosa si puo' fare concretamente? - si chiede Sereni - C'e' certamente il volontariato, ma c'e' anche chi sceglie la cooperazione internazionale e la diplomazia. Luca Attanasio e' stato un giovane che ha scelto la strada diplomatica per poter non solo servire il proprio Paese ma anche per fare della cittadinanza globale la propria missione". Il suo esempio, "ci fa pensare - ha concluso Sereni - ad una 'diplomazia generativa' fondata sull'ascolto e sull'azione per l'umanita' in difficolta' e per la pace".