CONSOLI ONORARI/QUARTAPELLE E VECCHI (PD): MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI PER ITALIANI NEL MONDO
ROMA - L’approvazione in Commissione Esteri della Camera della risoluzione che impegna il Governo ad adottare i necessari provvedimenti per sostenere e qualificare la rete dei consolati onorari
è “un’importante azione volta a migliorare, soprattutto in alcune aree del mondo, la qualità dei servizi offerti ai nostri connazionali residenti all’estero”. A dichiararlo sono stati poco fa Lia Quartapelle, Responsabile Esteri del PD e Capogruppo in commissione esteri della Camera, e Luciano Vecchi, Responsabile del Dipartimento per gli Italiani nel Mondo del PD. “I consolati onorari sono, soprattutto in zone lontane dalle sedi diplomatiche o poco densamente abitate, un riferimento importante per le nostre Comunità e il loro spesso prezioso ruolo deve essere adeguatamente sostenuto e qualificato - hanno aggiunto -. Auspichiamo quindi che il Governo faccia proprie le indicazioni del Parlamento in tal senso”. “È evidente - hanno affermato gli esponenti dem – che occorrono, più complessivamente, interventi incisivi sull’insieme delle problematiche relative ai servizi per gli italiani all’estero, attraverso anche, ove ciò sia necessario, adeguati incrementi di risorse e modifiche legislative”. “D’altronde - hanno proseguito - la costante crescita del numero degli italiani che vivono, lavorano e studiano all'estero, le modifiche ai caratteri dell’emigrazione, i crescenti compiti che la rete diplomatica e consolare deve svolgere e la necessità di promuovere il ruolo delle nostre Comunità per il futuro del Paese, le criticità rese più evidenti dalla pandemia, richiedono un rafforzamento complessivo delle strutture”. “Ciò riguarda, ad esempio interventi sul numero delle Sedi, sulla quantità, l’inquadramento e il trattamento delle diverse categorie di personale, sulla razionalizzazione delle anagrafi consolari, sulle tipologie dei servizi offerti, sul rapporto col sistema associativo e dei patronati, materie su cui il Partito Democratico è da sempre impegnato, a tutela e promozione degli italiani nel Mondo”, hanno concluso Quartapelle e Vecchi. (aise)
IL 7 MAGGIO LA PROCLAMAZIONE DELLA CITTÀ “CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO”
Sei le città finaliste: Ariano Irpino, Caltanisetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli e Vibo Valentia ROMA – Venerdì 7 maggio alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di proclamazione della città vincitrice del titolo “Capitale italiana del Libro”. La giuria, presieduta da Romano Montroni, comunicherà al Ministro Franceschini la città designata per il 2021. Sono sei le città finaliste che si contendono il titolo: Ariano Irpino, Caltanisetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli e Vibo Valentia. La città vincitrice riceverà dal Ministero della cultura, tramite il Centro per il Libro e la Lettura, un contributo pari 500 mila euro per la realizzazione del progetto. La Capitale italiana del libro è stata istituita dal Ministro Franceschini nel 2020, ai sensi della legge 13 febbraio 2020, n. 15 per la promozione e il sostegno della lettura. Il titolo della prima edizione è stato conferito dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della Cultura, al comune di Chiari in provincia di Brescia, uno dei paesi più colpiti dalla epidemia da Covid-19 che nei mesi più duri del lockdown ha trovato proprio nella lettura, compiuta attraverso i canali social dell’amministrazione, uno degli strumenti per sostenere la comunità. La cerimonia sarà trasmessa online sul canale Youtube del Ministero della cultura. I giornalisti interessati a partecipare sono pregati di accreditarsi, entro le ore 17:00 di giovedì 6 maggio, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere il link di accesso alla piattaforma zoom. (Inform)
BREXIT, COMITES E CONSOLATO AGLI ITALIANI OVER 65: REGISTRATEVI AL SETTLEMENT SCHEME
Roma - Conto alla rovescia per la chiusura delle registrazioni al Settlement Scheme, il sistema del Governo britannico che permette a tutti gli europei di continuare a vivere, lavorare e studiare in UK attraverso l’ottenimento del relativo permesso, che va richiesto entro il prossimo 30 giugno. Alla data del 31 dicembre 2020, ultima rilevazione pubblicata dall’Home Office, 4.916.280 cittadini dell’Unione Europea presenti nel Paese hanno presentato domanda, di questi il 97% ha ottenuto il permesso di soggiorno, ossia 4.514.250 dei quali 472.300 italiani. “C’è però ancora una piccola ma importante percentuale di coloro che ancora non hanno fatto richiesta, e che sta destando notevoli preoccupazioni: gli over 65 - si legge in una nota del Comites -. Secondo i dati elaborati dall’Home Office solo il 2% del totale di chi ha presentato domanda rientra in questa fascia d’età, equivalente a 111.130 anziani europei attualmente presenti in UK. Un numero troppo basso per poter essere certi che tutti coloro che ne hanno diritto hanno fatto richiesta. Il rischio è che al termine dell’ultimo giorno utile per presentare domanda, ricordiamo il 30 giugno prossimo, decine di migliaia di persone anziane si ritrovino in una posizione non regolare agli occhi del governo britannico, nonostante molti di loro vivano qui da decenni”. A tal proposito il Comites di Londra, il Comitato degli Italiani all’Estero, in tandem con il Consolato Generale d’Italia a Londra, ha dato vita a una serie di attività di sensibilizzazione espressamente rivolte agli over 65 italiani residenti nel Regno Unito. “Il problema infatti è puramente culturale - rileva il Comites -: per molti di loro risulterebbe inappropriato dover chiedere un permesso di residenza in un Paese che già in passato gli aveva rilasciato l’indefinite leave to remain, certificato che come ha più volte spiegato l’Home Office, non è valido ai fini del diritto alla permanenza nel periodo post Brexit. Altri ancora ritengono che essere sposati con un partner britannico possa bastare, anche questo irrilevante ai fini del rilascio del permesso se non si è ottenuta nel frattempo la doppia cittadinanza, italiana e britannica”. A questo link è possibile scaricare la foto: http://9colonne.it/adon.pl?act=Attachment&id=19147cff35419df5bf9ab2f62c2e4136&key=original (NoveColonneATG)
DONNE IN PRIMO PIANO: DOMANI DA SAN FRANCISCO IL NUOVO APPUNTAMENTO CON “RETE ROSA”
SAN FRANCISCO - “Donne in primo piano: lavoro e carriera nel mondo della cultura. Il punto di vista di tre protagoniste” è il tema del prossimo dibattito promosso da “Rete Rosa”, il progetto del Comites di San Francisco finanziato dalla Direzione generale per gli italiani all’estero del Maeci. Appuntamento domani, 6 maggio, dalle 18.00, sulla piattaforma zoom. Il mondo dell'arte e della cultura offre infinite opportunità per chi ha una mente creativa. Ma come si può emergere professionalmente in questa realtà? Ne parleranno tre protagoniste d’eccezione: Annamaria Di Giorgio, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco; Patricia Buffa, Direttrice Strategie Digitali del Fine Arts Museum of San Francisco; e Isabella Di Valbranca, Giornalista e regista. Modera Elisabetta Ghisini, Presidente del Comites e fondatrice di Rete Rosa. Per ricevere il link necessario a partecipare all’incontro occorre registrarsi qui. (aise)
CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA: CITTADINI EUROPEI SI DIVENTA
BARI – La Conferenza sul futuro dell’Europa rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di integrazione europea: un’occasione senza precedenti per plasmare l’Europa di domani attraverso un processo partecipativo dell’intera società civile. Il metodo della Conferenza consiste, infatti, nel dar voce ai cittadini nel modo più ampio possibile, rendendoli protagonisti nella definizione delle priorità politiche dell’UE. I cittadini possono partecipare a questo processo avvalendosi della piattaforma digitale e interattiva, un portale disponibile in 24 lingue nel quale esprimere e condividere opinioni e iniziative, prendere parte a eventi e organizzarli, purché nel rispetto dei principi di inclusività, apertura e trasparenza. Quest’anno, la festa dell’Europa, che ricorre il 9 maggio, coinciderà con l’evento inaugurale della Conferenza. Europe Direct Puglia con il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, il Movimento Federalista Europeo -MFE Puglia, l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa –AICCRE Puglia, l’Associazione Europea del Mediterraneo-AEM e il Comitato per la Qualità della Vita invitano a partecipare al seminario che si terrà giovedì 6 maggio alle ore 17.00 dal titolo “Conferenza sul futuro dell’Europa: cittadini europei si diventa”. Tutti si possono collegare al seguente link: https://bit.ly/3uiGiTg. (Infom)
INTERVISTA / SCHIAVONE (CGIE): POLITICHE INNOVATIVE PER UN MONDO IN EVOLUZIONE
Roma - Si è svolto venerdì 23 aprile in videoconferenza il primo incontro tra il comitato di presidenza del Consiglio generale degli Italiani all’estero e il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. “E’ stato un primo incontro di reciproca conoscenza - afferma a 9colonne Michele Schiavone, segretario generale del Cgie - Auspichiamo che si integri il più presto possibile nella nuova funzione e che riesca a realizzare per i prossimi due anni delle politiche innovative e riforme che alzino lo sguardo al cambiamento profondo che si sta verificando nel mondo dell’emigrazione italiana”. Tra i molti temi all’ordine del giorno è stata posta un’attenzione particolare alla questione delle elezioni per il rinnovo dei Comites, previste per il prossimo 3 dicembre: “Abbiamo ribadito la necessità di una riforma - sottolinea Schiavone -: da tempo abbiamo consegnato un progetto di riforma che non è mai stato preso in considerazione dai due precedenti governi. Le elezioni si devono tenere con modalità e condizioni precise e se queste condizioni non fossero realizzabili è necessario pensare anche a un piano B”. Secondo il segretario del Cgie, la situazione pandemica potrebbe “non permettere a tutti gli aventi diritto di partecipare” e ci potrebbero essere anche “difficoltà per organizzare la campagna elettorale”. Nell’incontro con Della Vedova, Schiavone ha parlato delle elezioni dei Comites come di uno “snodo cruciale per la futura partecipazione della comunità alla vita politica dei cittadini italiani all’estero”, sottolineando come “la somma stanziata dalla legge di Bilancio per l’organizzazione della tornata elettorale non sia sufficiente a garantire la partecipazione al voto dei connazionali aventi diritto”. Ha inoltre evidenziato la necessità di “cambiare le modalità di voto” e introdurre “l’abolizione dell’inversione di voto, come previsto dalla proposta di articolato di riforma dei Comites e del CGIE presentata a suo tempo dal Consiglio Generale”. (NoveColonneATG)