ITALIA – BELGIO: 75 ANNI FA L’ACCORDO “UOMO – CARBONE”
BRUXELLES - Il prossimo 23 giugno, data della firma del protocollo a Roma nel 1946, lo storico sito del Bois Du Cazier, luogo emblematico per la storia dell'immigrazione italiana in Belgio,
ospiterà la cerimonia per il 75° anniversario dell'accordo italo-belga "Uomo-Carbone". La cerimonia inizierà alle 16.30. Dopo i saluti di Jean Claude Van Cauwenberghe, presidente dell’associazione Le Bois du Cazier, saranno proiettate immagini d’archivio. Quindi interverranno il sindaco di Charleroi, Paul Magnette, l’ambasciatore italiano in Belgio, Francesco Genuardi, il presidente de l’Amicale des mineurs des Charbonnages de Wallonie, Sergio Aliboni, il presidente del Governo della Vallonia, Elio Di Rupo, e il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Da confermare la presenza di Sophie Wilmes, ministro degli esteri belga. Seguirà un omaggio agli ex minatori reso dal Presidente dell'InterComites Belgio, Raffaele Napolitano, e da Eleonora Medda, membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e consigliere del Comites Bruxelles. Il pomeriggio si concluderà con la cerimonia al memoriale per le vittime. (aise 18/06/2021)
EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO, RIUNIONE D’AREA DELLA CONSULTA: ARGENTINA, URUGUAY E PARAGUAY
BOLOGNA – Le Associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo dell’area Argentina, Uruguay e Paraguay si incontreranno online lunedì 21 giugno, ore 21.00 (ora italiana) con i presidenti della Consulta e con i loro consultori di riferimento per conoscersi e confrontarsi su bisogni e progetti futuri. Lo comunica la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo . L’ordine del giorno: saluti del presidente Marco Fabbri e delle vice presidenti Valentina Stragliati e Marilina Bertoncini; presentazione dei presidenti delle Associazioni; Intervento del presidente Fabbri di presentazione delle attività della Consulta per il 2021. Dibattito. A conclusione presentazione dello staff della Consulta. L’appuntamento fa parte di una serie di Riunioni d’area ideate per garantire il contatto diretto tra i presidenti della Consulta, i consultori e le Associazioni degli emiliano-romagnoli nel mondo. Il primo evento si è tenuto nel mese di aprile ed è stato dedicato alle Associazioni dell’area Europa, seguito dall’appuntamento di maggio dedicato all’area Nord America, Cina, Australia e Sud Africa. (Inform)
CORRIERE ITALIANO: DOVE SONO LE DONNE IMMIGRATE DI “PLACE DES MONTRÉALAISES”?
Montréal – “Con un budget di 81 milioni di dollari ed uno spazio di 1500 metri quadri, La Place des Montréalaises renderà omaggio alle donne della nostra metropoli. Situata dietro la metro Champ-de-Mars, la futura piazza è concepita dagli architetti Lemay, ingegneri SNC Lavalin e dall’artista visuale Angela Silver. I lavori cominceranno all’inizio del 2022 per trasformare lo spazio esistente in un grande prato sospeso ed accogliente con fiori, piante, giardini e gradini in forma di “anfiteatro urbano”. Incisi sui monumentali gradini, vi saranno i nomi di 21 donne che hanno segnato la storia della città di Montréal”. A riportarlo è Margherita M. Morsella sul Corriere Italiano, Corriere Italiano, il settimanale della folta comunità italiana a Montréal fondato da Alfredo Gagliardi all’inizio degli Anni ’50 e ora diretto da Fabrizio Intravaia. “I primi 14 nomi sono quelli delle donne trucidate al Politecnico di Montréal il 6 dicembre 1989. Le altre 7 donne sono: Jeanne-Mance, fondatrice del primo ospedale di Montréal; Idola Saint-Jean, suffragista; Myra Cree, presentatrice e autrice autoctona; Agnes Vauthier, atleta di hockey; Jessie Maxwell Smith, insegnante attivista nera; Harriet Brooks, prima donna canadese fisica nucleare ed Isa Roth Steinberg, donna d’affari – si legge sul Corriere Italiano -. Tutte queste donne meritano di essere immortalate sui gradini della futura piazza però mi chiedo: perché non esiste nessun interesse a ricordare che anche le donne immigrate hanno contribuito allo sviluppo di questa città ed hanno segnato col loro lavoro la storia del dopoguerra di questa metropoli? Mi riferisco evidentemente alle donne operaie d’origine italiana, greca, portoghese, latinoamericana e haitiana, tra le altre, che hanno lavorato in fabbrica, oppure nei servizi e che hanno subito condizioni di lavoro difficili sovente accompagnate da discriminazione e razzismo”. “Credo – prosegue Morsella - che anche queste donne meritino un riconoscimento ed un’incisione sui gradini del futuro ‘anfiteatro urbano’ perché la piazza non dovrebbe solo riconoscere ‘l’elite’ delle donne. Niente di complicato, anche solo una scritta semplice e generale tipo: ‘Les femmes venues d’ailleurs, nos soeurs, nos complices’, oppure ‘Femmes Immigrantes, nos soeurs et nos complices’. Il suddetto progetto, messo in atto dall’amministrazione Plante, è lodevole”. E, infine, la riflessione rivolta alle istituzioni e ai “consiglieri d’origine italiana, greca, portoghese e così via, perché non avete chiesto di includere anche le donne immigrate? Perché voi, consiglieri d’origine altra, non avete visto che ci mancava qualcosa di importante per completare quella piazza?”, conclude Morsella. (NoveColonneATG)
L’INCA CGIL ALLE GIORNATE DEL LAVORO CGIL
ROMA - Cittadinanza digitale per il welfare del futuro. Questo il tema al centro del dibattito promosso da Inca nazionale, che si svolgerà il 23 giugno prossimo, a partire dalle ore 15.00 nell'ambito delle Giornate del lavoro della Cgil, dedicate alla tutela individuale. Lo scopo è quello di rafforzare l'impegno del sindacato e del suo Patronato affinché il processo di digitalizzazione delle procedure per il riconoscimento delle prestazioni previdenziali e socio assistenziali si trasformi in una opportunità preziosa per ridurre le disuguaglianze, che la pandemia ha ulteriormente enfatizzato. All'iniziativa, che si potrà seguire in diretta su collettiva.it e facebook nel rispetto delle norme anticovid, parteciperanno in presenza nello studio allestito per l'occasione a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, Tommaso Nannicini, presidente della commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali e Michele Pagliaro, presidente di Inca, mentre interverranno in collegamento i Presidenti di Inps e Inail, rispettivamente Pasquale Tridico e Franco Bettoni. Per dare pieno sostegno alle ragioni che sono alla base di questo dibattito, durante l'iniziativa saranno trasmesse alcune video interviste con gli operatori e le operatrici del Patronato della Cgil, i quali anche durante il lockdown hanno continuato a lavorare per garantire a tutti i cittadini di poter accedere alle misure di sostegno al reddito e di welfare, che il Governo ha messo in campo per far fronte all'emergenza sanitaria. (aise 18/06/2021)
20 GIUGNO 2021: GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO
ROMA – La Giornata mondiale del rifugiato quest’anno riporta alla nostra attenzione il cammino di 80 milioni di persone, di cui 50 milioni di sfollati interni in diversi Paesi a causa delle guerre e dei conflitti in atto e dei disastri ambientali, 26 milioni di rifugiati e oltre 4 milioni di richiedenti asilo. E’ un popolo in cammino che lascia un Paese, una casa e non trova sempre una casa e un Paese ad accoglierlo. Davanti ai nostri occhi, quasi ogni giorno, vengono ripresentati i volti, le storie, le sofferenze e i drammi di chi cerca di attraversare il Mediterraneo, il Mare nostrum che sembra che l’Europa ignori, come dimostrano le morti sempre più numerose – oltre 700 dall’inizio del 2021 – i respingimenti continui, le omissioni di soccorso, ma soprattutto gli abbandoni di persone al di là del Mediterraneo, in Libia: fratelli tutti, tutte sorelle abbandonate al loro destino. Una strage sotto gli occhi di tutti, ma che sembra interessi solo a pochi. Una passione che dalla Libia arriva anche alle porte di casa nostra in Bosnia che non può essere dimenticata in questa giornata dove affermiamo un diritto, il diritto d’asilo, che però di fatto è ancora negato. In questo giorno si alza forte il grido per una nuova operazione europea di soccorso in mare che abbia ancora una volta l’Italia come protagonista e per un nuovo sistema di accoglienza europeo. Al tempo stesso, è urgente ripensare gli accordi con la Turchia e la Libia, perché il diritto d’asilo sia al centro e, attraverso i corridoi umanitari, possa estendersi anche alle persone più fragili e deboli. Uno scatto di umanità e di solidarietà sarebbe un segno di un’Europa che riparte e si rinnova dopo la pandemia proprio a partire dalla tutela dei richiedenti asilo e rifugiati. (Gian Carlo Perego* – Migrantes online /Inform) *Presidente della Fondazione Migrantes e della CEMi
DAZI: CON ACCORDO UE-USA NUOVO SLANCIO ALL’EXPORT AGROALIMENTARE
Roma – Con lo stop di cinque anni ai dazi tra Ue e Stati Uniti, si inaugura finalmente una nuova stagione di collaborazione tra le due potenze, prima di tutto sul fronte commerciale, che va verso l’obiettivo auspicato di sostenere e rilanciare le esportazioni, in particolare quelle agroalimentari, che già combattono con gli effetti della pandemia. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’accordo raggiunto al vertice Ue-Usa di oggi a Bruxelles, alla presenza del presidente americano Joe Biden, che mette un punto alla lunga guerra di ritorsioni tariffarie per la questione Airbus-Boeing. “L’agroalimentare Made in Italy è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale 46 miliardi di euro nell’ultimo anno -spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. E proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, siamo soddisfatti di questo ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso decisioni condivise, per sorpassare definitivamente l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agricolo e alimentare che ci riguarda più da vicino”. Ancora di più in questa fase storica, segnata dal Covid e anche dalla Brexit, “è urgente favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali tra Paesi. Trattative -aggiunge Scanavino- che possano trasformare il valore riconosciuto dal consumatore finale in valore economico per le imprese agricole e che includano, sempre e in modo inequivocabile, il rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali”. (NoveColonneATG)