Anche questa settimana, l’USEF si è attivata per continuare un lavoro già da tempo iniziato: la cittadinanza italiana per i discendenti degli italiani facenti parte dell’ex impero austroungarico. Una riunione resa possibile dai nuovi mezzi di comunicazione, che permettono di superare distanze e spese.

La riunione moderata dall’On. Fabio Porta, ha visto la presenza di oltre quaranta partecipanti di varie zone dell’Argentina, facenti parte di un gruppo costituitosi di recente, che si è rivolto all’USEF per risolvere i loro problemi connessi ai grandi ritardi della burocrazia. Molti gli interventi dei partecipanti, che hanno illustrato la problematica, partendo dalla loro esperienza diretta, collegata a pratiche che sono in itinere da oltre dieci anni. Già in passato l’USEF aveva cominciato ad occuparsi del problema, con il gruppo del MIERO, ottenendo già i primi risultati. Quello che è emerso dalla riunione, è la necessità di sollecitare le pratiche che sembrano insabbiate nei meandri del tempo che rasenta il dimenticatoio. Lungo ed articolato il dibattito dove molte sono le circostanze venute fuori anche a carico di istituzioni che non avevano fatto il loro dovere. Appassionato l’intervento tra gli altri, di Lucio Cointry, uno dei leader del gruppo o quello di Laura che concludeva chiedendo una risposta positiva o negativa, che finalmente mettesse la parola fine a questa annosa vicenda. Serio, puntuale ad articolato l’intervento di Salvatore Finochiaro, coordinatore dell’USEF in Argentina che ha sottolineato come il COMITES per tanto tempo si fosse disinteressato del problema, salvo a cercare do occuparsene ora in vista delle elezioni per il rinnovo dei COMITES. Alcune proposte sono venute dall’intervento dei segretario generale dell’USEF, il quale ha proposto di fare un ulteriore passo avanti in una materia portata all’attenzione delle istituzioni fin da metà 2020 con risultati che cominciano a vedersi. Bisognava ora organizzare una iniziativa che riaprisse con forza il problema e che attirasse l’attenzione delle istituzioni e della pubblica opinione. Una manifestazione che coinvolgesse tutta l’America Latina, dove esiste lo stesso problema. Da qui, la proposta di dare ad un gruppo ristretto il compito di stilare un programma da sottoporre all’intero gruppo tra la fine di luglio ed i primi di agosto, relativo alla manifestazione che si poteva prevedere per i primi di settembre. Approvata tale linea di condotta, l’On. Fabio Porta, dopo un ulteriore intervento di Finocchiaro, tira le conclusioni della riunione, facendo proprie le proposte venute fuori nel corso della riunione. La riunione si scioglie aggiornandosi a data da destinare, quando il gruppo ristretto potrà esibire il programma all’assemblea. Salvatore Augello 16 luglio 2021