ECO DI UNA VALLE: IL PRIMO VOCABOLARIO ONLINE DI TALIAN/VENETO BRASILIANO
VENEZIA - Il progetto “Eco di una valle” nasce con il fine di realizzare un vocabolario online di Talian, lingua parlata nella cittadina di Colombo, Paranà, Stato meridionale del Brasile, in cui risiede un grande numero di discendenti di emigrati veneti.
Si tratta, ad oggi, di 500 parole con audio e video registrati direttamente con i protagonisti: i veneti e gli oriundi veneti residenti a Colombo. La prima fase di un più ampio progetto di mappatura e salvaguardia della lingua degli emigrati veneti a Colombo, una varietà non inclusa nei dizionari stampati di Talian. Un progetto di Associazione Veneti nel Mondo (www.venetinelmondo.org) e del Circolo Associazione Veneti nel Mondo – Colombo con il contributo della Regione del Veneto e del Comune di Valbrenta, e il partenariato del Centro de Estudos Vênetos no Paraná (CEVEP – formato da Università Federale del Paranà, Università UNICENTRO Paranà, Pontifícia Università Cattolica del Paraná, IPHAN Instituto del patrimonio storico e artistico nazionale, Museo municipale di Colombo e comunità dei discendenti di veneti), e dell’Università Federale del Paranà, la più antica università del Brasile. L’evento di presentazione si terrà mercoledì prossimo, 12 gennaio, ore 19.30 (in Italia) e ore 15.30 (in Brasile) e sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Veneti nel Mondo. Interverranno all’incontro Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo, e i ricercatori del Centro de Estudos Vênetos no Paraná (CEVEP) Talian – Léngua e Cultura: Diego Gabardo, Circolo Associazione Veneti nel Mondo – Colombo, Mara Francieli Motin, Comunità veneta di Colombo, Paranà, e Karine Marielly, Università Federale del Paranà. (aise)
L’IIC DI COLONIA PRESENTA IL CONCERTO ONLINE DEL SESTETTO STRADIVARI, IN PROGRAMMA IL 31 GENNAIO
COLONIA – L’Istituto Italiano di Cultura di Colonia presenta il concerto del Sestetto Stradivari, che verrà trasmesso online sul canale youtube dell’IIC il prossimo 31 gennaio alle ore 19.00. Il Sestetto Stradivari, costituito nel dicembre del 2001 in occasione dei concerti organizzati nell’ambito della mostra internazionale “L’arte del violino”, è formato da musicisti dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’affiatamento, la coesione e la passione profusa per l’impegno hanno fatto sì che quello che doveva essere un evento occasionale si sia trasformato in un progetto di più ampio respiro che ora vede il Sestetto impegnato in concerti per importanti istituzioni concertistiche nazionali ed internazionali. Il programma dell’esibizione prevede: Richard Strauss, Sestetto per archi dall’opera Capriccio, op. 85; P.I.Tchaikovsky, Souvenir de Florence in re minore op. 70. (Inform)
ITALIANI IN GERMANIA, UNA STORIA LUNGA E ARTICOLATA
Roma - Il sessantesimo anniversario dell'accordo sull'immigrazione tra la Repubblica federale tedesca (Rft) e la Turchia è stato l'evento di questo autunno tra esposizioni, dibattiti e convegni. Il Manifesto ne ha parlato con Francesco Vizzarri, studioso delle migrazioni e storico contemporaneista all'Università Justus Liebig di Giessen in Germania. Analogamente a quanto accaduto in occasione del 60mo anniversario della firma dell' accordo bilaterale italo-tedesco, anche quest' anno - si legge su Il Manifesto - le istituzioni e la società civile hanno inteso ricordare con numerosi progetti museali, iniziative culturali e rassegne artistico-musicali la firma dell'accordo tra Berlino e Ankara. Poi Vizzarri fa una riflessione sull’immigrazione italiana in Germania. Gli italiani in Germania - dice a Il Manifesto - stabilirono da subito degli stili di vita transnazionali, potendosi muovere in forza della Libera Circolazione europea entrata in vigore negli anni Sessanta, con meno difficoltà rispetto ad altri gruppi etnici residenti in Germania. Questo determinò una precisa stabilizzazione di reti migratorie molto estese e diffuse sul territorio. Inoltre, i lavoratori italiani poterono contare non solo sui Consolati per i loro problemi, ma anche su patronati, missioni cattoliche, uffici di assistenza della Caritas anche e - a partire dalla fine degli anni Sessanta - sulla presenza di grandi associazioni migranti italiane tra cui le Acli e la Filef (Federazione italiana lavoratori potendosi muovere in forza della Libera Circolazione europea entrata in vigore negli anni Sessanta, con meno difficoltà rispetto ad altri gruppi etnici residenti in Germania. Nel corso degli anni Novanta, in seguito alla Riunificazione tedesca ma soprattutto al Trattato di Maastricht, la migrazione italiana in Germania subì una profonda trasformazione, seguendo tracciati e percorsi più "individuali" e personalizzati, e meno collettivi. (NoveColonneATG)
EMILIANO ROMAGNOLI NEL MONDO: TERZO APPUNTAMENTO DI ON THE MOVE
BOLOGNA - Nuovo appuntamento con On the Move – l’ecosistema in movimento, l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna e realizzata da ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, in collaborazione con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, all’interno del programma it-ER International Talents Emilia-Romagna, nata per far nascere e consolidare i legami con i talenti emiliano-romagnoli che vivono e lavorano all’estero in settori di eccellenza. Dopo la puntata di lancio e il primo incontro “Storie di expat e servizi per il rientro”, il prossimo 13 gennaio – sempre online – ci sarà la terza tappa, “Big Data talent – Opportunità in Emilia-Romagna”, che si terrà in occasione del Regional Day dell’Emilia-Romagna a Expo 2020 Dubai. Appuntamento dalle 17.00 alle 18.00 presso il Padiglione Italia a Expo Dubai e in diretta streaming sul canale Youtube Italy Expo 2020. Il tour virtuale terminerà con un quarto incontro dedicato all’emigrazione femminile di ieri e di oggi. Per partecipare alla tappa del 13 gennaio occorre registrarsi qui. (aise)
MCI: A DON GREGORIO AIELLO IL PREMIO “SPARTENZE 2021”
ROSSANO – E’ andato al sacerdote calabrese, don Gregorio Aiello, impegnato nella pastorale con gli italiani che vivono in Belgio, il Premio Spartenze 2021. La cerimonia nella Cattedrale Maria SS. Achiropita di Rossano-Corigliano durante il convegno “Il ruolo delle Missioni Cattoliche di lingua italiana nel mondo” al quale ha partecipato il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis e l’arcivescovo di Rossano-Cariati mons. Maurizio Aloise. Il presule, nel suo saluto ha voluto ricordare la figura dell’arcivescovo mons. Antonio Cantisani, primo presidente della Fondazione Migrantes e già arcivescovo di Catanzaro-Squillace, citando il mensile “Migranti-Press” che ne ha fatto un ricordo speciale. Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Anna Russo, il direttore della Migrantes, don De Robertis, ha parlato delle missioni cattoliche cattoliche italiane nel mondo “una casa per chi era ed è lontano da casa”. Dopo la premiazione è toccato a don Aielo raccontare la sua esperienza di 15 anni nella Missione Cattolica di Lingua Italiana di Genk, in Belgio.(Migrantes Online/Inform)
LONDRA ITALIA: CALATA L’ESPORTAZIONE DEI PRODOTTI ITALIANI IN UK PER BREXIT E COVID
Londra – Un’analisi condotta dall’associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) ha mostrato un calo del 4% delle vendite dei prodotti italiani nel Regno Unito nel mese di novembre 2021. Un risultato “in controtendenza rispetto al dato generale, in crescita del 13,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente” ha scritto Londra Italia, il quotidiano online per gli italiani che vivono nella capitale inglese e dintorni. Lo studio della Coldiretti rivela che i motivi principali di questo calo sono da ricondurre all’aumento dei contagi da Covid-19 e alle conseguenze della Brexit. Infatti, a causa della mancanza di personale, dovuta sia dall’aumento dei casi di contagio legati alla diffusione della variante Omicron che dal rimpatrio dei lavoratori nei propri paesi di origine, si sono verificati (e si stanno verificando tuttora) ritardi alle frontiere. Come ha sottolineato la Confederazione, i problemi logistici sono legati sia all’approvvigionamento che all’importazione e alla relativa distribuzione all’interno dei confini britannici. A ciò si aggiunge anche l’aumento dei costi di trasporto, dovuto dai ritardi e dai maggiori controlli effettuati sui prodotti, e altri “problemi burocratici e amministrativi che interessano le nuove procedure doganali”, ha scritto Londra Italia. “Le difficoltà nei rapporti tra Londra e Bruxelles – ha aggiunto il giornale - rischiano peraltro di favorire l’arrivo di cibi e bevande extracomunitarie non conformi agli standard sicurezza europei ma anche contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari made in Italy”. Secondo l’associazione Coldiretti, nel caso più critico il Regno Unito potrebbe diventare il nuovo “cavallo di Troia del falso made in Italy”. (NoveColonneATG)