IL CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ITALOCANADESI PER LA GIORNATA DELLA DONNA

MONTRÉAL - In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Congresso Nazionale degli Italocanadesi (CNIC) - Regione Québec, organizza la conferenza online “La Nouvelle Réalité”.

Appuntamento online, domenica prossima, 6 marzo, dalle 16.00 con le relatrici Marina Boulos-Winton e Emilia-Liana Falcone. Organizzata in collaborazione con la Cassa Popolare Desjardins Italo Canadese, la conferenza sarà moderata da Sabrina Marandola, conduttrice radiofonica della trasmissione della CBC Let’s Go. Marina Boulos-Winton è la direttrice esecutiva di Chez Doris, un centro di accoglienza per donne vulnerabili e senzatetto. È stata Presidente e CEO della Fondation du Grand Montréal. In precedenza, ha ricoperto posizioni dirigenziali presso la società di consulenza nazionale per la raccolta fondi, CCS Fundraising Inc. e United Way of New York. Emilia Liana Falcone è la direttrice della clinica di ricerca IRCM Post-COVID-19 (IPCO) e direttrice dell’unità di ricerca sul microbioma e la difesa della mucosa presso l’Istituto di Ricerca Clinica di Montreal (IRCM). È anche assistente clinica presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Montréal, specialista in malattie infettive presso il Centre Hospitalier de l’Université de Montréal (CHUM), e titolare di una cattedra di ricerca canadese sul ruolo del microbioma nell’immunodeficienza primaria. L’evento gratuito ma per partecipare occorre registrarsi qui. (aise)

ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTRO - UCRAINA - DALL'ITALIA NELL'IMMEDIATO 110 MILIONI DI EURO PER ASSISTENZA FINANZIARIA AL GOVERNO UCRAINO

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha firmato oggi una delibera, del valore di 110 milioni di euro, per l’immediata assistenza finanziaria al Governo ucraino. Su FB ITALIANNETWORK il testo https://www.facebook.com/ITALIANNETWORK-149298065429451) della delibera (27/02/2022-ITL/ITNET)

IL CITTADINO CANADESE: UN QUESTIONARIO PER COMPRENDERE L’EMIGRAZIONE

Montréal - Ricavare informazioni più precise sulle caratteristiche della nuova e della vecchia emigrazione e fornire indicazioni utili ad approfondire la conoscenza di aspettative, timori, opinioni dei tanti e crescenti giovani e meno giovani che ogni anno varcano in uscita le frontiere del nostro Paese. Sono gli obiettivi del questionario curato dall’Associazione ITalents e dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), rivolto agli italiani residenti all’estero e disponibile sul portale online del CGIE. A riportare questa notizia è Il Cittadino Canadese, storico giornale della comunità italiana in Québec; secondo alcune stime, i cittadini di Montréal con origini italiane sono tra i 300 e i 320 mila, circa il 7% della popolazione. “Abbiamo bisogno di saperne di più”, fa sapere il CGIE che propone la rilevazione sulla base di un metodo già sperimentato con successo in collaborazione con il Comune di Milano, con le regioni Campania, Piemonte, Umbria ed Emilia-Romagna. Appoggiandosi sull’esperienza di chi in questi anni ha seguito da vicino il fenomeno, questo nuovo questionario intende anche essere strumento nelle mani di chi è chiamato a promuovere le politiche degli italiani all’estero. Il questionario – che vuole servire da supporto per la riflessione e la nascita di nuovi cantieri – rimarrà aperto fino al 15 marzo e i risultati saranno condivisi entro la fine di questo mandato del CGIE. “Vi invitiamo a compilarlo e garantirgli una massima diffusione per analizzare meglio il fenomeno in continua evoluzione”, è l’appello del CGIE che sottolinea come sugli italiani all’estero “i dati ufficiali di ISTAT e AIRE non coprono tutti e svelano poco. Questa carenza è grave, e non certo solo a fini statistici: si tratta di informazioni che possono essere utili anche – e forse soprattutto – per progettare e implementare politiche efficaci di attrazione, di relazione, di restituzione tra l’Italia e i suoi cittadini che risiedono talenti oltre confine”. Il progetto è coordinato dalla Commissione VII del CGIE Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove. (NoveColonneATG)

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO RITORNA IN EDICOLA: SODDISFAZIONE DAI PUGLIESI NEL MONDO

BARI - Dopo ben sette mesi di stop, sabato scorso, 19 febbraio, è tornata, nelle edicole, la Gazzetta del Mezzogiorno, il giornale più amato dai pugliesi e dai lucani. Grande soddisfazione da parte di Giuseppe Cuscito, presidente dell’Associazione Internazionale Pugliesi nel Mondo. La testata è passata alla società Edime, la newco nella cui proprietà ci sono i Miccolis di Castellana Grotte e la Cisa di Massafra. “Oggi per i pugliesi è un gran bel giorno - ha detto Cuscito -. Ritrovare, dopo sette mesi di stop, in edicola La Gazzetta del Mezzogiorno, è una grande gioia per tutti noi pugliesi. E in particolare per tutti gli illustri 600 soci onorari e per le migliaia di soci sparsi in tutto il mondo dell’Associazione Internazionale Pugliesi nel Mondo che mi pregio di presiedere. La storica testata da 134 anni costituisce un valido strumento di aggregazione per tutti i pugliesi che, pur vivendo in altre regioni italiane ed estere, possono mantenere un legame profondo con la propria terra di origine, con le proprie radici culturali e sociali. Sabato 19, ho toccato con mano il numero 1 di un giornale che fa parte della storia e della tradizione culturale della Puglia e non posso nascondere che mi ha davvero emozionato - ha proseguito il presidente dell’Associazione dei Pugliesi nel Mondo -. Grazie alla nuova proprietà, la Ecologica spa del gruppo Miccolis, al Direttore Responsabile Oscar Iarussi, ai giornalisti e a tutto il personale che lavora presso il quotidiano, da parte mia e di tutto il Direttivo dell’Associazione Internazionale Pugliesi nel Mondo, gli auguri di buon lavoro”. (aise)

ITALIANI ALL'ESTERO - UCRAINA/SVIZZERA - FCLIS: "L'UCRAINA SIAMO TUTTE E TUTTI NOI ! SODDISFAZIONE PER ABOLIZIONE VISTO E FORMALITA' BUROCRATICHE PER ACCOGLIENZA PROFUGHI DA PARTE CONSIGLIO FEDERALE "L'UCRAINA SIAMO TUTTE E TUTTI NOI !"

Lo afferma la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera in una nota odierna in cui rilevano "Le ultime parole di Putin pronunciate prima di attaccare l’Ucraina ci ricordano tristemente il motto propagandistico Heim ins Reich (ritorno al Reich), lanciato da Hitler nel 1938 per richiamare le comunità di etnia tedesca sparse per l’Europa a (ri)insediarsi nei territori della Grande Germania. Gli avvenimenti successivi sono storia, ricordati e studiati come monito per le generazioni a venire. Eppure, l’altro ieri ci siamo risvegliati increduli con la guerra sotto casa. Una guerra voluta dalla grande Russia che agli occhi di tutto il mondo è diventata davvero molto piccola." La FCLIS dichiara, poi, "grande soddisfazione" per la decisione "del Consiglio federale elvetico di facilitare l’accoglienza di chi fugge dalla guerra in Ucraina, abolendo l’obbligo di visto e abbattendo le formalità burocratiche. " Tuttavia, pur sottolineando "Il diritto di neutralità della Svizzera" che "vieta l’entrata in guerra e la fornitura di armi alle parti in conflitto", sostiene che "tutto il resto è questione di posizione politica." Pertanto, afferma che "Oltre a condannare con fermezza il vile attacco della Russia all’Ucraina" la Svizzera "di fronte a una così grave violazione del diritto internazionale, non possa rinunciare al congelamento dei beni russi..." Quindi, intervenendo sulla questione "dell’approvvigionamento energetico" la FCLIS lancia un appello a tutti i Paesi europei..... ad adottare misure più severe nei confronti della Russia" ed "a ricercare fin da subito fonti alternative sul proprio territorio o in altre nazioni, al fine di ridurre gradualmente la dipendenza dalla Russia." Poi sostiene "Ciascuna e ciascuno di noi può fare qualcosa per l’Ucraina". Per cui, "la FCLIS invita i propri soci e le proprie socie a scendere in piazza, ovunque ci siano manifestazioni di protesta contro il comportamento della Russia e a favore della pace." Infine, la Federazione delle Colonie Libere Italiane Svizzera invita "a fare delle donazioni all’Ucraina sotto forma di generi alimentari e vestiario tramite le organizzazioni umanitarie preposte a tali fini e/o di fondi attraverso la Banca cantonale, presso la quale la Banca nazionale ucraina ha aperto un conto a tale scopo." conclude la nota della FCLIS. (27/02/2022-ITL/ITNET)

GENTE D’ITALIA: L’EXPORT AGROALIMENTARE AI MASSIMI STORICI

Miami – È record storico per l’export agroalimentare italiano che nel 2021 fa segnare un valore di 52 miliardi, il massimo di sempre, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sui nuovi dati Istat definitivi relativi al commercio estero nel periodo gennaio-dicembre dello scorso anno che evidenziano un trend positivo importante per la ripresa del Paese. Ad informarci di questo storico risultato è il quotidiano indipendente Gente d’Italia, un giornale che si propone come raccoglitore delle principali notizie riguardanti le comunità italiane nel continente americano e, in generale, nel mondo; a usufruire del suo lavoro sono, soprattutto, i nostri 290.000 concittadini residenti negli Stati Uniti. Per l’alimentare si tratta di un successo ottenuto – sottolinea la Coldiretti – dalla ricerca di gratificazione a tavola nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e i lockdown della ristorazione che hanno pesantemente colpito in tutti i continenti. L’emergenza sanitaria Covid ha provocato anche una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea. In testa alla classifica delle esportazioni agroalimentari nazionali c’è il vino che nel 2021 sfonda per la prima volta il muro dei 7 miliardi di euro in valore con un vero boom per gli spumanti italiani che fanno registrare una esplosione delle richieste dall’estero con un aumento addirittura del 23% in valore. Tra i principali clienti del tricolore a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 15% ma positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 9%, e in Francia (+8%) che è stabile al terzo posto mentre al quarto c’è la Gran Bretagna dove però le vendite sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit, tra le procedure doganali e l’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. Fra gli altri mercati si segnala la crescita del 16% nonostante le tensioni internazionali in quello russo e del 27% su quello cinese. (NoveColonneATG)