BERLINO: L’ANPI PER LA GIORNATA DELLE VITTIME DEL FASCISMO

BERLINO - “Per un mondo di pace e libertà – insieme contro la guerra e il fascismo” è il tema della Giornata delle vittime del fascismo che, celebrata per la prima volta il 9 settembre 1945, tornerà a Berlino domani, 10 settembre, in Franz-Mehring-Platz 1 dalle 13 alle 22.

Presente all’appuntamento con un proprio stand anche l’Anpi Berlino Brandeburgo che nel pomeriggio interverrà anche sul palco della manifestazione. “Dal 1990, - ricorda l’Anpi – questa giornata è uno dei più grandi eventi antifascisti regolari di Berlino, che unisce la commemorazione delle vittime del regime nazista al confronto con il razzismo e il neofascismo nel presente”. (aise 09/09/2023)

TRADUZIONI: DALL’ITALIANO AL MONDO, CONVEGNO AL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO

Torino - Dopo il successo delle due precedenti edizioni che hanno registrato il sold out, torna il convegno “Dall’italiano al mondo”, iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino nata per promuovere e sostenere le traduttrici e i traduttori stranieri che danno voce alla letteratura italiana all’estero e per creare una rete di sostegno alla diffusione del libro italiano all’estero. Curato da Ilide Carmignani, traduttrice e consulente editoriale del Salone, il convegno, gratuito, è in programma venerdì 24 novembre online sulla piattaforma digitale SalTo+ dalle ore 14 alle ore 18.30 (ora italiana). Il convegno “Dall’italiano al mondo”, primo progetto di questa sorta in Italia, ideato anche in vista del ruolo di ospite d’onore riservato all’Italia alla Buchmesse di Francoforte del 2024, sta diventando l’appuntamento annuale imprescindibile di traduttrici e traduttori editoriali dall’italiano «per diffondere con più forza la cultura italiana a livello internazionale – spiega Ilide Carmignani – e creare una rete di sostegno all’export della nostra editoria. È infatti consueto, specie per lingue non veicolari, che i traduttori affianchino al loro lavoro l’attività di scout e costituiscano una specie di testa di ponte dei libri italiani fuori dai nostri confini, soprattutto all’interno delle case editrici più piccole.» Prova ne sono, ad esempio, i romanzi La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera di Alberto Ravasio e Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, che, segnalati nelle precedenti edizioni, hanno trovato occasioni di traduzione all’estero. Il Salone Internazionale del Libro di Torino, da sempre consapevole dell’importanza dei traduttori sia a livello culturale sia a livello editoriale, si conferma in tal modo punto di riferimento del mondo della traduzione. Al Salone va il merito di essere stato la prima realtà culturale in Europa, nel 2001, a creare un ciclo di incontri professionali dedicato al prezioso lavoro di chi consente ai lettori italiani di leggere le letterature del mondo: l’AutoreInvisibile, curato da Ilide Carmignani, divenuto appuntamento annuale di riferimento della categoria. “Dall’italiano al mondo”, a partecipazione gratuita, offrirà agli iscritti la possibilità di assistere a seminari specializzati e di allacciare rapporti con editori, agenti, giornalisti e scrittori italiani. (NoveColonneATG)

"IL MADE IN ITALY E LA DIETA MEDITERRANEA" DA DOMANI CON I CUOCHI ITALIANI IN BELGIO

BRUXELLES - Si intitola "Il Made in Italy e la dieta mediterranea" l'evento organizzato dall'Associazione Cuochi Italiani in Belgio (FIC) in programma domani, 10 settembre e lunedì 11 presso il palazzo africano (Paleizenlaan 1, 3080) a Tervuren (Bruxelles). “Due giornate per unire il concetto di esperienze a quello del cibo, del vino, della birra, della gastronomia italiana e della dieta mediterranea, punti di forza del nostro bel Paese”, sottolineano gli organizzatori. “Un susseguirsi di Master Class, show cooking, presentazioni, dimostrazioni e degustazioni di cibi presentati dai Cuochi, Pizzaioli, Pasticceri dell’Associazione Cuochi Italiani in Belgio e da aziende partner o sponsor dell’evento, i quali avranno la possibilità di far degustare i loro prodotti e di relazionarsi con tutti i presenti”. Prodotti, sapori, qualità, tradizioni, cultura, identità e sana alimentazione saranno tra i protagonisti dell’evento. L’abbinamento vini sarà curato dall'AIS, Associazione Italiana Sommelier Belgio, Lussemburgo. La due-giorni proporrà anche interventi culturali, con spazi dedicati a letture scelte dalla tradizione culinaria italiana curato da Alice Lenaz, Direttrice Artistica dei Comitati della Dante Alighieri di Bruxelles e Genk; e alla musica dal vivo, con il Maestro Nicola Vigna. (aise 09/09/2023)

GOLPE CILE: QUANDO L'AMBASCIATA ITALIANA DIVENTO' UN RIFUGIO

Roma - Mezzo secolo fa, l'11 settembre del 1973, il generale Augusto Pinochet, capo dell'esercito cileno, prese il potere con un colpo di Stato. Nell'ambasciata italiana lavoravano tre giovani diplomatici con le loro famiglie: Piero De Masi (allora 36 anni), Roberto Toscano (30 anni) e Damiano Spinola, (33 anni) al suo primo incarico all'estero, che aveva con sé la moglie Paola Lepri e tre figli. Lo scrive Famiglia Cristiana il 7 settembre che raccoglie la testimonianza di Paola Lepri: “Quando si placò la battaglia cominciarono i giorni cupi del coprifuoco. In quelle notti si sentivano gli elicotteri che sparavano sui quartieri più poveri della città”. Appena si attenuò il rigore del coprifuoco totale, attorno all'ambasciata cominciarono a radunarsi cileni e altri sudamericani, soprattutto brasiliani, in cerca di protezione. “Di fronte all'arrivo di queste persone, non sapevamo come comportarci - ricorda Damiano Spinola -, ma poi decidemmo di adottare questa formula: ‘Salvo indicazioni contrarie noi accetteremo delle persone’. Da Roma non arrivarono mai indicazioni contrarie e così continuammo ad aiutare chi chiedeva rifugio in ambasciata. Non potevamo non farlo, era una questione di coscienza”. Inoltre, aggiunge Paola, “arrivavano sempre più notizie sulle atrocità commesse dai militari ed era chiaro che queste persone rischiavano di morire. Ricordo che un giorno vennero due signore brasiliane in lacrime, avevano figli scappati dalla dittatura in Brasile e ora non sapevano più come proteggerli. L'unico modo fu farli entrare in ambasciata”. Tra gli "asilati" c'era anche José Serra, brasiliano di origini calabresi, allora studente, poi sindaco di San Paolo e nel 2022 sfidante di Lula nelle elezioni presidenziali in Brasile. Per entrare nell'ambasciata bisognava saltare un muro. Spesso i giovani militari di guardia chiudevano un occhio. L'ambasciata arrivò ad ospitare fino a oltre 300 "asilati", con un grande sforzo anche dal punto di vista logistico. Per mesi ci furono arrivi e partenze. Far concedere i salvacondotti fu un esempio di diplomazia creativa. Si negoziava usando formule che non implicassero un riconoscimento del regime di Pinochet. Perciò si faceva sempre riferimento solo alle "autorità cilene competenti", ricorda Damiano Spinola. Nell’articolo anche le parole di Alessandro De Masi, 53 anni, dal luglio 2021 console generale d'Italia a Mumbai, figlio di Piero (scomparso nel 2021): “Anche se lui non mi ha mai spinto a fare questo mestiere, io avvertivo attorno a me l'importanza di quest'esperienza e il ruolo straordinario che aveva avuto mio padre. Avevo 6 anni, eravamo a Praga e vedendo la bandiera italiana fuori dall'ambasciata decisi che avrei fatto il diplomatico. Quando andammo in Cile avevo solo tre anni, perciò ho ricordi sbiaditi, eppure molto brutti. Ricordo la grande tensione che si respirava in famiglia dopo il colpo di Stato e comunque, appena fu possibile, mio padre ci fece tornare in Italia perché la situazione era davvero molto critica”. (NoveColonneATG)