L’UE SOTTO LA LENTE: AL VIA IL NUOVO PROGRAMMA DI RADIO MIR

ROMA - Radio MIR, la web radio della comunità italiana all’estero, allarga il proprio palinsesto settimanale con una trasmissione radiofonica e in diretta web dedicata all’Europa. Ad essere affrontati sono i grandi dossier europei aperti e che riguardano direttamente

la vita quotidiana dei cittadini Ue e che sempre più investono la nostra società. L’appuntamento è bimensile, il mercoledì alle ore 11.00, con collegamenti da Bruxelles. In studio, i giornalisti di Radio MIR intervistano esperti, politici, membri della società civile e associativa per discutere, con stile divulgativo, di temi aperti sul tavolo delle istituzioni europee. Il programma, che vuole essere una sorta di conto alla rovescia prima delle elezioni del Parlamento europeo di giugno 2024, si propone di far conoscere il lavoro dei parlamentari e dei delegati EU e di sottolinearne l’impegno per tutti i cittadini e tutte le cittadine dell’Unione. Nel corso delle puntate ci occuperemo principalmente di salute, istruzione, Green Deal e ambiente, politica estera, commercio sostenibile, violenza di genere, trasporti, migrazioni. La prima puntata di “L’UE sotto la lente”, titolata “L’impegno dell’Europa per la gratuità delle donazioni di sangue” e in onda oggi in diretta FB, si è occupata dell’adozione del Parlamento europeo delle nuove norme che regolano l'uso delle cosiddette sostanze di origine umana (SoHO) destinate all'applicazione umana. Il Parlamento europeo ha confermato che la donazione delle sostanze SoHO sia sempre volontaria e non retribuita. Proprio questo tema è stato oggetto della puntata odierna. In studio, con il direttore di Radio Mir, Fabio Sebastiani, e la giornalista Valeria Camia: Alice Simonetti, componente dell’Esecutivo nazionale di AVIS, e Giorgio Macellari, medico chirurgo, senologo, membro del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi. La prossima puntata andrà in onda mercoledì 4 ottobre e si occuperà di istruzione: Come promuovere valori comuni e cittadinanza democratica nell'UE in contesti scolastici? (aise 20/09/2023)

AL FORUM DI CERNOBBIO SI PARLA DI DISCENDENTI ITALIANI

Roma - Oggi nel mondo i discendenti degli italiani emigrati a cavallo della seconda metà del 1800 e del 1900 sono oltre 80 milioni, più della popolazione dell’Italia (oggi poco meno di 60 milioni). Sono i risultati dello studio “Valorizzare il potere della diaspora italiana globale. Come gestire in maniera strategica un asset di valore per il sistema-Paese”, realizzato da The European House - Ambrosetti in collaborazione con la National Italian American Foundation - NIAF e presentato al Governo italiano in occasione della 49° edizione del Forum di Cernobbio. Come racconta il Quotidiano di Sicilia, quella italiana è infatti una delle diaspore più rilevanti in termini quantitativi della storia recente e sicuramente può essere definita un caso di successo per il contributo che ha dato a radicare l’”italianità” nel mondo. L’emigrazione italiana ha toccato tutti i continenti: dalle Americhe, all’Europa, spingendosi all’Africa, all’Asia fino all’Australia. Nel leggere questo fenomeno occorre però un cambio di prospettiva: la diaspora non dovrebbe più essere vista in termini di “talenti perduti”, bensì come una risorsa diffusa nel mondo che l’Italia ha a disposizione. Attraverso un forte radicamento verso la Patria di origine degli avi e agendo come “ambasciatori” dell’Italia, infatti, le comunità della diaspora possono favorire la crescita dell’interscambio commerciale, l’attrazione di nuovi investimenti, lo sviluppo delle relazioni politiche e, non ultimo, il soft power dell’Italia. (NoveColonneATG)

CONCORSO DELL’UE PER GIOVANI SCIENZIATI: PRIMI PREMI DESTINATI A COLORO CHE SI OCCUPANO DI TROVARE SOLUZIONI ALLE SFIDE MONDIALI PIÙ URGENTI

BRUXELLES – I vincitori della 34esima edizione del concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (EUCYS) sono stati annunciati nei giorni scorsi a Bruxelles. Il concorso rappresenta la più grande vetrina scientifica studentesca dell’UE e mette in evidenza i migliori risultati scientifici degli studenti dell’UE e del resto del mondo. L’obiettivo è incoraggiare un maggior numero di giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni a studiare scienze, tecnologia, ingegneria e matematica e a intraprendere una carriera scientifica. Quest’anno il concorso ha accolto 136 giovani scienziati di 36 paesi, che hanno presentato 85 progetti in un ampio ventaglio di settori scientifici, dalla biologia alla matematica e alle scienze sociali, a una giuria internazionale di 22 scienziati e ingegneri altamente qualificati. La giuria è stata presieduta da Mariya Lyubenova dell’Osservatorio europeo dell’emisfero australe. I progetti vincitori si sono spartiti un totale di 62.000 euro, di cui quattro primi premi da 7.000 euro, quattro secondi premi da 5.000 euro, quattro terzi premi da 3.500 euro, borse di studio prestigiose e visite all’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e all’Agenzia spaziale europea (ESA). Il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati è sostenuto dal programma di lavoro di Orizzonte Europa “Ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca”. Fa parte di un’iniziativa più ampia volta a rafforzare il legame tra scienza e società, promuovere la ricerca e l’innovazione responsabili e far progredire lo Spazio europeo della ricerca- Congratulazioni a Filippo Mutta che con il progetto dal titolo “Operating Systems: The Key To A New World” si aggiudica il secondo premio del concorso EUCYS. Maggiori informazioni e l’elenco dei vincitori sono disponibili online. (Inform)

DONNE - ASSEMBLEA ONU - SEGR.GEN.GUTERRES : MAGGIOR DETERMINAZIONE PER GARANTIRE L'UGUAGLIANZA DI GENERE

Il Segretario generale nel suo intervento alla 78.ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha chiesto, in particolare, maggiore determinazione per garantire l’uguaglianza di genere. “Le donne si aspettano ancora pari opportunità e salari; uguaglianza davanti alla legge; la piena valorizzazione del loro lavoro e la presa in considerazione delle loro opinioni”, ha sottolineato. “In tutto il mondo, i diritti delle donne – compresi i diritti sessuali e riproduttivi – vengono ridotti o addirittura eliminati; le loro libertà erano limitate. In alcuni paesi, le donne e le ragazze vengono punite perché indossano troppi vestiti; in altri, perché non si indossano abbastanza”. Secondo lui, grazie a generazioni di attiviste per i diritti delle donne, i tempi stanno cambiando. “Dai campi sportivi alle scuole fino alle piazze pubbliche, le ragazze e le donne stanno sfidando il patriarcato – e trionfando. Sono al loro fianco", ha detto, ricordando che quando è entrato in carica si è impegnato a garantire la parità di genere all'interno delle Nazioni Unite. “Abbiamo raggiunto questo obiettivo ai livelli più alti e siamo sulla buona strada per farlo in tutto il sistema delle Nazioni Unite. Perché la parità di genere non è un problema. La parità di genere è la soluzione. L’uguaglianza non è un favore fatto alle donne, ma una condizione fondamentale per garantire un futuro migliore a tutti”, ha insistito il Segretario Generale.(19/09/2023-ITL/ITNET)

CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA: SÌ DELLA COMMISSIONE BILANCIO AL PROGRAMMA 2023 E AL PROGRAMMA 2023-2025 PER I LUCANI NEL MONDO

20 Settembre, 2023 POTENZA – Approvati oggi dalla II Commissione (Bilancio e Programmazione) del Consiglio regionale della Basilicata il programma annuale 2023 e il programma triennale 2023-2025 dei Lucani nel mondo. L’organismo consiliare ha licenziato, a maggioranza (con il voto favorevole di Lega, Idea, FI, , Gm e le astensioni di Iv-RE e M5s), l’atto amministrativo “L.R. n.16/2022 – Disciplina degli interventi in favore dei Lucani nel Mondo. Approvazione programma annuale 2023 e Programma triennale 2023-2025”. La copertura finanziaria per la realizzazione e l’attuazione del Programma annuale 2023 e triennale 2023-2025 è assicurata da risorse finanziarie complessive pari a 270.900 euro.(Inform)

 ALLA SCOPERTA DI VILLA DEVOTO, “IL QUARTIERE DEGLI ITALIANI” A BUENOS AIRES

Buenos Aires - Il Consolato Generale d'Italia a Buenos Aires e la Società Friulana della capitale argentina hanno organizzato delle visite per invitare a scoprire il quartiere di Villa Devoto ed esplorare così il ricco patrimonio architettonico italiano in Argentina. Le visite gratuite, per le quali è necessaria l'iscrizione attraverso il sito del Consolato, si svolgeranno il 16 e il 23 settembre e fanno parte di un concorso lanciato all'inizio dell'anno dal Consolato con il titolo "Proposte e Iniziative sull'Italia a Buenos Aires", mirato a promuovere la cultura italiana nella regione. "Nei primi anni del 1900, Villa Devoto era conosciuta come 'il quartiere degli italiani'", spiega a 9Colonne Susana Costa, coordinatrice del progetto e guida che accompagnerà i visitatori durante le gite. "Questo a causa dell'enorme numero di italiani che vi si trasferirono. In realtà, Villa Devoto non nacque come quartiere di Buenos Aires, ma come una città separata, distante dal centro città e attraversata da due linee ferroviarie senza nemmeno una stazione. L'idea di fondare un nuovo municipio nel mezzo della cosiddetta Pampa Umida nacque dall'iniziativa di una banca interessata agli affari immobiliari, e il presidente di questa banca si chiamava Antonio Devoto, da cui il luogo prende il nome". Nato nella provincia di Genova nel 1832, Antonio Devoto fu una delle figure più eminenti della comunità italiana che arrivò in Argentina durante la prima ondata di migrazione. Originariamente un imprenditore di spicco nel quartiere della Boca divenne rapidamente banchiere e proprietario di vaste estensioni di terra, in seguito allo sterminio degli indigeni avvenuta sotto la presidenza di Julio Roca."Il punto di incontro per l'inizio del tour sarà in Piazza Arenales, al centro della quale si erge un monumento dedicato ad Antonio Devoto. Visiteremo la sua casa, la particolare residenza progettata dall'architetto Bruno Avenatti, il palazzo dei fratelli Ceci, la biblioteca, la casa del ticinese Onorio Stoppani e una delle case di Federico Devoto, il nipote del patriarca, prima di concludere il nostro viaggio nella magnifica Basilica di San Antonio di Padova, dove riposa la famiglia Devoto nella cripta." I visitatori avranno anche l'opportunità di conoscere la sede della Società Friulana, situata proprio a Villa Devoto, e luogo dove si concluderà il tour. "La Società Friulana è stata fondata 96 anni fa con l'obiettivo di offrire un senso di appartenenza agli immigrati del nord-est dell'Italia. Qui è possibile gustare piatti tradizionali, parlare in friulano", afferma Noemi Selva, membro del Consiglio Direttivo della Società Friulana. "Oggi, continuiamo a cucinare frico, polenta, muset e crostui, offriamo lezioni di friulano alle nuove generazioni. Apriamo inoltre le nostre porte a tutti gli italiani di altre regioni e ai residenti di Villa Devoto, che è diventata la nostra seconda casa da 52 anni, quando ci siamo trasferiti dal quartiere di Primera Junta, dove il nostro Fogolâr ha avuto origine". (NoveColonneATG)