PENSIONATI ITALIANI ALL’ESTERO: I DATI AGGIORNATI NEL CONVEGNO DI INPS E MIGRANTES

ROMA - “L’Italia delle partenze e dei ritorni. Pensionati migranti di ieri e oggi” è il titolo del convegno organizzato da Inps e Fondazione Migrantes in programma questo martedì, 10 ottobre, alle 9:30 a Palazzo Wedekind, in piazza Colonna 366, a Roma.

Il convegno prenderà in esame il tema delle migrazioni degli italiani all’estero e, in particolare, delle pensioni estere, focalizzando la discussione sugli effetti sociali ed economici del fenomeno della mobilità dei pensionati sia in entrata sia in uscita. Ad illustrare l’andamento dei trasferimenti all’estero e gli anziani che emigrano sarà Delfina Licata, Sociologa delle migrazioni - Fondazione Migrantes; “Le pensioni pagate all’estero - nuovi paesi, nuovi trend, nuovi destinatari” il tema dell’intervento di Vito La Monica, Direttore centrale pensioni dell’INPS. “Quando l’emigrazione è una scelta rinviata a dopo la pensione” il contributo di Susanna Thomas, Direzione centrale Pensioni dell’INPS, mentre del rientro in Italia da pensionati parlerà Toni Ricciardi, deputato e storico delle migrazioni (Université de Genève - Fondazione Migrantes). Infine, Daniele Russo, Dirigente Direzione centrale Pensioni dell’INPS, presenterà un contributo su “I pagamenti transnazionali delle pensioni: un’analisi comparativa”. Le conclusioni saranno affidate a Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes. La mattinata proseguirà con la tavola rotonda “Quale futuro per le italiane e gli italiani che invecchiano? Tra pensione e mobilità”. Moderati da Fabio Insenga, Vice Direttore ADN Kronos, interverranno Micaela Gelera, Commissario Straordinario dell’INPS, Gian Carlo Perego, Presidente Fondazione Migrantes e Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie –

MAECI. (aise 08/10/2023) PRIMO RAPPORTO SUGLI ITALIANI IN AUSTRIA: LA PRESENTAZIONE A VIENNA

Vienna - L’Istituto italiano di cultura di Vienna, in collaborazione con il Comites Vienna, ospiterà l’evento di presentazione del primo Rapporto sugli Italiani in Austria, in programma il 18 ottobre alle ore 18.30. Come si legge sul profilo Facebook del Comites di Vienna, sin dal 2021 il ComItEs ha lavorato su un Rapporto/Ricerca, in collaborazione con l'Universitá di Padova per sviluppare un modello di indagine scientifica utile a delineare il volto dei connazionali in Austria e ad evidenziare le loro esigenze. Si tratta di un’opportunità per dare pieno riconoscimento all’esistenza della comunità degli italiani/e in Austria, nonché offrire uno strumento unico per supportare al meglio i connazionali. Uno strumento sino ad ora inesistente, che può essere replicato con agilità in altri contesti ed aiutare tutti i nostri connazionali in Austria ma anche in altri paesi stranieri. (NoveColonneATG)

LA PUGLIA SI PRESENTA IN LUSSEMBURGO CON LA CCIL

LUSSEMBURGO - Illustrare agli operatori turistici del Granducato le ricchezze culturali, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio dei Monti Dauni, in Puglia, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile. Questo l’obiettivo dell’incontro organizzato lo scorso 4 ottobre dalla Camera di Commercio Italiana in Lussemburgo in collaborazione con il GAL Meridaunia. Alla manifestazione era presente l’Ambasciatore d’Italia in Lussemburgo, Diego Brasioli. Il Presidente della Camera di Commercio, Fabio Morvilli, ha aperto i lavori moderando poi gli interventi, mentre il direttore del GAL Meridaunia, Daniele Borrelli, ha dato il benvenuto ai 40 operatori turistici presenti all’evento, tra cui Luxair e LuxairTours. Alla presentazione è seguita una cena a base di prodotti tipici della Daunia, realizzata dallo chef Francesco Morra, proveniente dalla Puglia. La cena ha ripercorso la tradizione enogastronomica locale esaltandone le caratteristiche di semplicità e di autenticità collegate ai prodotti del territorio. L’evento è stato realizzato in Lussemburgo anche in considerazione dell’interesse del Paese per la Regione ed in considerazione dei collegamenti aerei diretti Lussemburgo-Bari e Lussemburgo-Brindisi della compagnia di bandiera Luxair. L’aeroporto del Lussemburgo rappresenta inoltre l’aeroporto internazionale di riferimento non solo del Granducato ma anche della Grande Regione Saar-Lor Lux, che riunisce le regioni confinanti della Saar in Germania, della Vallonia in Belgio e della Lorena in Francia. La Camera di Commercio Italo-Lussemburghese aveva già intrapreso un percorso promozionale con il GAL Meridaunia, nell’ambito della fiera Expogast, il salone internazionale della gastronomia che si è svolto a novembre 2022 a Luxexpo The Box. In quella occasione, la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese aveva stabilito i contatti tra l’Ecole d’Hôtellerie et de Tourisme de Luxembourg (EHTL) e la Scuola di Cucina “Castel di Pietra”. Grazie a questo incontro di matchmaking, il 3 ottobre presso la EHTL, in presenza della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese, l’Accademia di cucina “Castel di Pietra” e l’Ecole d’Hôtellerie et de Tourisme de Luxembourg hanno firmato una convenzione di partenariato (Memorandum of Understanding) che porterà ad uno scambio reciproco sui programmi di formazione degli studenti rispettivi, valorizzando così anche la cucina mediterranea e i prodotti del territorio. (aise 07/10/2023)

VENETI NEL MONDO: FUGA DI CERVELLI E INVERNO DEMOGRAFICO, È TEMPO DI DARE RISPOSTE

Vicenza - “Il Veneto è una Regione che guarda con considerazione il fenomeno emigrazione. Da parte dell’Associazione Veneti nel Mondo c’è particolare interesse sull’argomento ‘fuga dei cervelli’, come su altri temi, come quello dell’insegnamento della storia dell’emigrazione nelle scuole”. Sono le parole con cui Aldo Rozzi Marin, presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, ha spiegato a 9Colonne i punti salienti portati alla luce in occasione della Consulta dei Veneti nel mondo e il contestuale Meeting del Coordinamento dei giovani veneti e giovani oriundi veneti residenti all’estero, che si è tenuto dal 28 al 30 settembre a Vicenza. “Si tratta - ha sottolineato Rozzi Marin, di lavori a cui partecipano - i rappresentanti delle Associazioni, sia quelle Regionali - come la stessa Veneti nel Mondo - sia quelle che provengono dall’estero, dal Canada fino all'Australia, dall’Argentina al Brasile all’Uruguay, fino alla Svizzera”. Per quanto riguarda il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli”, “vediamo con preoccupazione quando questa partenza è dovuta alla consapevolezza di non trovare un futuro lavorativo qui in Italia”, ha detto il presidente della Veneti nel Mondo; mentre, la storia dell’emigrazione rappresenta per Rozzi Marin una realtà importante che dovrebbe entrare a far parte dei programmi scolastici, dal momento che “la storia dell’emigrazione è un capitolo che deve essere ricordato, conosciuto, con delle lezioni ma anche testimonianze di emigrazione”. “Altre iniziative della Regione Veneto sono il Premio alle Eccellenze e il Premio ai Testi di Storia, per non dimenticare la storia e fare nuove ricerche sull’argomento”. Quella della partenza dei veneti verso l’estero è un fenomeno notevole, sebbene i numeri non sono del tutto veritieri: si parla di “5 milioni di oriundi veneti in tutto il mondo, quasi 5, 6% della popolazione veneta che risiede all’estero e iscritta all’AIRE”; tuttavia, evidenzia il presidente dell’Associazione, “chi parte verso l’estero - si parla di circa un migliaio di giovani veneti ogni anno - rimane iscritto in molte occasioni all’anagrafe locale, falsando il risultato”. Dal turismo, specie quello di ritorno, arriva la possibilità di far conoscere ai giovani di origine veneta le terre da dove sono emigrati un giorno i loro antenati. Tra le attività dell’Associazione Veneti nel mondo c’è la rassegna culturale “Storia veneta in villa”, un percorso tematico ideato dall’Associazione per conservare, valorizzare e promuovere la storia e la cultura veneta non solo all’interno dei confini regionali ma anche tra le comunità venete all’estero e oltre. “Si tratta - spiega Rozzi Marin - di valorizzare i borghi e le ville del Veneto con l’idea che, all’arrivo di oriundi e discendenti veneti come turisti di ritorno, non vedano solo le città capoluogo, ma anche le nostre ville e dimore”. L’iniziativa è rivolta a tutte le comunità venete nel mondo, soprattutto quelle provenienti dall’America Latina, “turismo che cresce ogni anno”, dal momento che “abbiamo circa una ventina di circoli in Sud America”. “E’ importante ricordare - ha concluso il presidente - le comunità colpite dall’alluvione che si è abbattuta sul Rio Grande do Sul. Siamo molto vicini alla popolazione”, visto che si tratta di uno stato del Brasile dal dna veneto. Il Rio Grande è stato infatti una meta dell’emigrazione massiccia veneta di fine Ottocento. (NoveColonneATG)