APPUNTAMENTI CANCELLATI: LA RETE CONSOLARE IN ARGENTINA CONTRO ALCUNI “GESTORI”
BUENOS AIRES - Appuntamenti in Consolato cancellati perchè prenotati in blocco da alcuni “gestori” esterni: accade in Argentina dove la rete diplomatico-consolare è corsa ai ripari per contrastare l’azione di quanti si propongono come intermediari per prendere un appuntamento in Consolato.
Una decisione criticata sui social ma rivendicata dalla rete in una nota congiunta pubblicata ieri. “In riferimento ad alcune critiche formulate su canali social in merito ad eventuali procedure di cancellazione degli appuntamenti per le pratiche di cittadinanza, da parte degli Uffici della rete consolare italiana in Argentina, - vi si legge – si ribadisce come la prenotazione degli appuntamenti – sulla base della normativa e dei regolamenti in vigore e come chiaramente indicato sulla piattaforma “Prenot@mi” – deve avere carattere personale. I casi di cancellazione degli appuntamenti non sono quindi aleatori, come sostenuto in alcune comunicazioni. Al contrario, - sottolineano i Consolati – si tratta proprio di tutelare il diritto dei singoli utenti ad accedere liberamente alla prenotazione degli appuntamenti. La cancellazione riguarda infatti unicamente le prenotazioni riconducibili a “gestori”, che dalla captazione dei turni cercano di trarre profitto in violazione del carattere “personale” delle prenotazioni stesse”. “Gli utenti che abbiano provveduto a prenotare personalmente e individualmente il proprio turno non hanno, quindi, nessuna conseguenza”, continua la nota. “Con l’occasione, si ribadisce che tutti gli appuntamenti cancellati vengono rimessi a disposizione dell’utenza – con una redistribuzione mirata proprio a contrastare i “gestori”. Il numero complessivo di appuntamenti dati all’utenza non è quindi cambiato. Si ribadisce che l’ottenimento degli appuntamenti per le pratiche consolari è sempre del tutto gratuito e che occorre pagare esclusivamente le tariffe consolari vigenti, quando necessario. Per i servizi consolari non vi è quindi mai alcun bisogno di intermediari”, conclude la nota. “Si raccomanda pertanto a tutti gli utenti di accedere esclusivamente ai nostri canali ufficiali”. (aise 29/04/2024)
I CONSIGLI DI LETTURA DI RADIO MIR: “RIPARTIRE DA QUI” A CURA DI DADATI E MENZANI
30 Aprile, 2024 - BRUXELLES – I consigli di lettura di Radio Mir : “Ripartire da qui. Da Barbiana a Gorizia, da Ivrea a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore?”. Un gruppo di scrittrici e di scrittori si mette in viaggio – attraverso l’Italia e attraverso il tempo – per raggiungere luoghi in cui, nel corso del Novecento, qualcuno si è rimboccato le maniche per cambiare le cose. Sono tutti luoghi in cui qualcuno ha provato a fabbricare giorno dopo giorno una società diversa e un futuro migliore. Cosa resta, oggi, di queste esperienze e dei valori che le hanno ispirate? Valeria Camia intervista Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani, curatori del volume (Edizioni Low) che racchiude i reportage narrativi di Simone Marcuzzi, Lucia T. Ingrosso, Marco Peroni, Giuliano Pavone, Antonio Paolacci & Paola Ronco, Lorenzo Calza, Elisabetta Paraboschi, Nicolò La Rocca, Giampaolo G. Rugo e Paolo Landi. Sul canale YouTube di Radio Mir. (Inform)
PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - IMMIGRAZIONE - PROGETTO FORMA: PATRONATO INCA TRACCIA BILANCIO DI UN ANNO DI LAVORO. PROGETTO SBARCA IN INDIA NELLA REGIONE DEL PUJAB
Nelle giornate del 29-30 novembre 2018 il Patronato INCA CGIL ha organizzato a Roma un seminario di approfondimento sugli esiti e gli sviluppi del Progetto Form@. Il seminario ha visto la partecipazione di 60 operatori impiegati negli uffici INCA in Italia nelle attività di progetto e la presenza di una rappresentanza del Ministero del Lavoro in qualità di Autorità Delegata. L'iniziativa del Patronato INCA CGIL ha permesso un primo bilancio delle azioni finora intraprese, ad un anno dal lancio del progetto, che vede la partecipazione dei quattro Patronati aderenti al CEPA - ACLI, INAS, INCA e ITAL - e importanti indicazioni su come valorizzare gli aspetti positivi emersi e su come affrontare e risolvere le difficoltà segnalate in sede di discussione. Ad aprire la due giorni le relazioni introduttive hanno rimarcato l’importanza di un’iniziativa di confronto di quel tipo e hanno fornito una breve retrospettiva sulla storia di Form@: come è nato, quali le premesse e i presupposti alla sua origine, il significato che esso intendeva assumere e che poi ha assunto nel corso degli ultimi mesi di attività, la sua profonda carica innovativa (qui il riferimento è andato all’importanza della formazione pre partenza, di carattere sia linguistico che civico-culturale, che consente ai destinatari una più facile integrazione nel tessuto sociale e culturale italiano), ma anche la sua complessità per la varietà dei Paesi esteri coinvolti e per il numero dei soggetti chiamati a dare attuazione alle azioni previste dal Progetto. Tra le novità segnalate, il prossimo coinvolgimento di un undicesimo Paese, l’India, nello specifico la regione del Punjab. (continua su http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=56149). (19/12/2018-ITL/ITNET)
EVENTO ITALO-TEDESCO A STOCCARDA PER DISCUTERE DI ELEZIONE UE
ROMA - La FAI (Federazione ACLI internazionali), le ACLI Germania, Francia e Svizzera, l'Associazione diocesana KAB Rottenburg Stuttgart e l’Ufficio della Pastorale del lavoro della Diocesi di Rottenburg Stuttgart, hanno organizzato congiuntamente per il prossimo 8 maggio, alle ore 18.30 presso l'Hospitalhof di Stoccarda, una serata in lingua italiana e tedesca per discutere delle prossime elezioni del Parlamento europeo. A dare notizia è stato Giuseppe Tabbí, Presidente delle ACLI Germania, che ha spiegato: "alla luce della situazione globale, si può ipotizzare che nei prossimi anni l'Unione Europea svolgerà un ruolo sempre più importante nel costruire il futuro, nella lotta al cambiamento climatico, nel mantenere e creare la pace nel mondo, nel conflitto economico globale, nella gestione positiva dei crescenti movimenti migratori e nella promozione del Sud planetario. Più che mai, ciò richiede che i cittadini europei svolgano un ruolo attivo". L'evento, sostenuto anche dallo Staatministerium Baden-Württemberg, si svolgerà in forma analogica. Gli eventi saranno infatti registrati e resi disponibili come registrazioni attraverso i canali di informazione di acli.it. (aise29/04/2024 )
DANILO VEZZIO: FRANCIA, CELEBRATA A LIONE LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
30 Aprile, 2024 - LIONE – “Sabato 27 aprile si sono svolte a Lione le cerimonie della Liberazione d’Italia, in presenza del Console Generale d’Italia, Chiara Petracca, del presidente del Comites Valentina Margiotta, del deputato francese con origini italiane Anne Brugnera e di tante altre personalità francesi ed italiane”. Inizia così la riflessione di Danilo Vezzio dell’Associazione Discendenti degli ex-combattenti italiani (DACI). “Questa festa nazionale italiana celebrata in Francia, – continua Vezzio – ci permette di rispolverare la Memoria ed evidenziare il ruolo che gli italiani hanno avuto nella ricerca della Libertà per l’Italia, ma anche per la Francia e più largamente per l’Europa! Abbiamo potuto rispondere ai quesiti, dubbi, domande del numeroso pubblico presente a questa cerimonia. Certo l’Italia era alleata della Germania, e l’Italia ha anche dichiarato la guerra alla Francia il 10 giugno 1940, nessuno lo ha dimenticato, ma allora non si deve neppure dimenticare che l’8 settembre 1943 l’Italia rompe il patto d’acciaio e chiude col nazi-fascismo, pagando a carissimo prezzo con massacri ed eccidi tremendi questa rottura”. Un accadimento storico, quello dell’8 settembre, che, per Vezzio, in Francia nessuno ricorda, per cui gli italiani sono considerati come degli “opportunisti” che “si girano al primo soffio di vento”. “La festa nazionale – prosegue Vezzio – ci permette di rammentare, che non tutti gli italiani erano fascisti e che lo abbiamo provato anche con l’insurrezione del 25 aprile 1945, l’Italia era allora occupata, non alleata dei nazi-fascisti, degli italiani partigiani hanno voluto combattere per acquistare la Libertà, ci hanno messo la faccia, le mani, il sangue delle vene, certo gli Alleati tra cui i francesi, hanno fatto buona parte della Liberazione dell’Italia ma degli italiani hanno completato l’opera. L’Italia è stata liberata anche dai nostri partigiani, tra l’altro come in Francia, rammentiamo che quest’anno, partigiani italiani sono entrati al Pantheon per aver dato la vita per la Liberté, la stessa Libertà dell’Italia, la nozione è universale. Per questo, prima della grande cerimonia consolare alla Casa degli Italiani, ci rechiamo presso la lapide dimenticata di Titta Cois, il partigiano italiano FTP-MOI ( Franchi Tiratori Partigiani- Mano d’Opera Immigrata) massacrato dai tedeschi a Lione, lui non è stato mai, ne’ traditore, né banderuola, ed ha pagato con la vita la nostra Liberté. Ecco perché – aggiunge Vezzio – a Lione la festa nazionale del 25 aprile è importante, possiamo spiegare il significato di questa data e rialzare la testa, ora possiamo, dobbiamo, dirlo e ripeterlo, gli italiani hanno lottato per la loro Libertà, non ci è stata interamente regalata. Alla cerimonia di Lione – conclude – abbiamo spiegato questa ‘Liberazione dell’Italia’ e dimostrato la necessità di mantenere viva la fiamma della memoria affinché la Libertà e la Fraternità prosperino”.(Inform)
CULTURA ITALIANA NEL MONDO - BIENNALE VENEZIA - ALLA CA' D'ORO ARTE CONDIVISA SUI VIAGGI DEI MIGRANTI NELLA MOSTRA "NAUFRAGI E APPRODI DELL'ARTISTA C. MENEGHETTI E GRUPPI DI ARTISTI DELLA COMUNITA' DI SANT'EGIDIO
La tragedia dei migranti arriva a Venezia nei mesi della Biennale con “Naufragi Approdi”, negli spazi della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. Il progetto, realizzato dall’artista César Meneghetti e dai Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio per la cura di Alessandro Zuccari, scaturisce dalle riflessioni che gruppi di artisti con disabilità hanno elaborato e condiviso con Meneghetti sui viaggi dei migranti e sulla tragedia dei tanti che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa: nomi, storie, cifre. Nell’atrio porticato del museo, dove i riflessi dell’acqua giocano sul mosaico pavimentale e sul rivestimento marmoreo delle pareti Naufragi – Approdi è dedicata alla memoria dei 3.129 bambini e adulti, in fuga da guerre povertà ed emergenze climatiche, che hanno perso la vita nel 2023 nel Mediterraneo e lungo la rotta balcanica. César Meneghetti ha realizzato una video installazione: su un mare digitale, scorrono i nomi dei 240 migranti che Sant’Egidio, con un atto di pietas, è riuscita a ritrovare per opporsi all’oblio. Con loro non vanno dimenticati gli altri 2889 di cui non si conosce il nome. Sul mosaico pavimentale ideato da Giorgio Franchetti ad evocazione di quelli delle basiliche paleocristiane, sono disposte 3.129 piccole barche di carta, fragili al pari dei gommoni o ai caicchi (come quello di Cutro), realizzate dalle persone con disabilità dei Laboratori “Naufragi – Approdi”. (29/04/2024-ITL/ITNET)