VENEZUELA: A CARACAS IL GIRO D'ITALIA INCONTRA IL TURISMO DELLE RADICI

Roma - L'Ambasciata d'Italia in Venezuela ha lanciato un'intensa campagna di presentazione della 107ª edizione del Giro d'Italia, unendo sforzi per promuovere non solo la diplomazia sportiva ma anche il programma del Turismo delle Radici, un'iniziativa lanciata dalla Farnesina per ispirare i discendenti italiani in Venezuela a conoscere le terre d'origine dei loro antenati.

Lo scorso 25 aprile, presso il Lagunita Country Club di Caracas, e in collaborazione con la Camera di Commercio Venezuelano Italiana (Cavenit), l'Ambasciata ha realizzato un evento promozionale che ha vantato uno stand multimediale e la partecipazione di diverse aziende partner del Giro. Giuseppe Giacalone, primo consigliere dell'Ambasciata d'Italia, ha preso la parola per inaugurare l'evento: "Il Giro è una vetrina, un emblema dell'Italia in corsa, rappresentante di tutte le sue eccellenze, dallo sviluppo sostenibile all'innovazione tecnologica. Attraversa la ricchezza dei paesaggi italiani, toccando ben 13 regioni su 20. Speriamo di portare presto un evento simile anche qui in Venezuela", ha enfatizzato Giacalone dal palco. Questa iniziativa si riferisce al progetto "Giro d'Italia Ride like a Pro", già realizzato in Ecuador e Brasile, attualmente in fase sperimentale anche in Argentina, e che la diplomazia italiana auspica di estendere al Venezuela. L'evento ha anche offerto l'opportunità di presentare il programma del Turismo delle Radici, tramite video e materiale informativo distribuito ai partecipanti durante la giornata. Il Venezuela è il quarto paese per numero di italiani residenti in America Latina, dopo Argentina, Brasile e Uruguay, con 107.000 connazionali, ma si stima che i discendenti italiani potrebbero essere quasi due milioni. (NoveColonneATG)

SARAJEVO: L’AMBASCIATORE DI RUZZA FIRMA L’ACCORDO BILATERALE PER LA CONVERSIONE DELLE PATENTI DI GUIDA

SARAJEVO - Nel corso di una cerimonia svoltasi ieri, 7 maggio, presso il Ministero statale delle Comunicazioni e dei Trasporti della Bosnia Erzegovina, l’ambasciatore d’Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, e il ministro dei Trasporti, Edin Forto, hanno firmato l’accordo tra l’Italia e la Bosnia Erzegovina sul riconoscimento reciproco in materia di conversione delle patenti di guida. Frutto di un lungo ed articolato negoziato che ha impegnato le rispettive Amministrazioni competenti, l’accordo, una volta entrato in vigore, offrirà uno strumento di notevole utilità pratica per i cittadini dei due Paesi, consentendo la conversione delle patenti di guida nel territorio delle rispettive Parti contraenti. Uno sviluppo, dunque, di indubbia importanza nella storia delle relazioni bilaterali, che contribuirà di riflesso a semplificare lo stabilimento dei cittadini bosniaco-erzegovesi in Italia e dei cittadini italiani in Bosnia Erzegovina. Ampia soddisfazione è stata espressa dai firmatari in sede di dichiarazioni rilasciate ai media. “È un altro fondamentale tassello al grande mosaico delle relazioni tra l’Italia e la Bosnia Erzegovina, che si declina in intensi rapporti a livello economico-commerciale, culturale, sociale e spesso anche familiare”, ha detto l’ambasciatore Di Ruzza. “Il settore dei trasporti è fondamentale per accrescere ulteriormente tali relazioni”, ha aggiunto. “Ecco perché quello che abbiamo firmato con il ministro Forto non va considerato uno strumento puramente tecnico, ma rappresenta un vero e proprio ponte per rafforzare ancor di più l’amicizia e la collaborazione tra i nostri Paesi”. Da parte sua il ministro Forto ha esaltato l’importanza dell’accordo “come un ottimo esempio di collaborazione, ma anche uno stimolo per gli altri Paesi europei che non hanno ancora risposto positivamente alla nostra iniziativa di riconoscimento delle patenti di guida”. (aise 08/05/2024)

GENTE D’ITALIA: L’EMILIA-ROMAGNA GUIDA IL PROGETTO “BLUE ECOSYSTEM”

Montevideo – La Regione Emilia-Romagna guiderà il progetto europeo "Blue Ecosystem", che mira a creare laboratori di innovazione e co-creazione per un'economia sostenibile. Lo riporta Gente D’Italia, quotidiano indipendente fondato nel 1999 da Maria Josette Caprio e Domenico Porpiglia, punto di riferimento per gli Italiani Sud Americani. Approvato nell'ambito del programma Interreg Euro-Med, il progetto avrà una durata di 33 mesi e un budget di 2.978.000 euro, con avvio ufficiale il 30 maggio a Barcellona. I laboratori si svilupperanno nelle Isole Baleari, Emilia-Romagna, Sud Paca - Occitanie, Zadar, Attica, Albania e Alentejo. L'iniziativa si basa sull'esperienza consolidata della Regione Emilia-Romagna nella cooperazione internazionale, come dimostrato dal progetto "Mistral". L'obiettivo è sperimentare metodologie innovative per creare un'economia blu più sostenibile e resiliente nel Mediterraneo, tenendo conto delle peculiarità territoriali e delle esperienze locali. I partner includono organizzazioni e istituzioni come il Pôle Mer Méditerranée (Francia), Hellenic Centre for Marine Research (Grecia), Alentejo regional development agency (Portogallo), Croatian Chamber of Economy (Croazia), Maritime Cluster of Balearic Islands (Spagna), University Aleksander Moisiu (Albania), e altri. Partner associati comprendono Cluster tecnologico nazionale blue italian growth, Regione Lazio, e altre organizzazioni e istituzioni. (NoveColonneATG)

“L’ITALIANO COME LINGUA D’ORIGINE A LONDRA: UNO STUDIO ETNOGRAFICO”: DOMANI LA PRESENTAZIONE A LONDRA

LONDRA - Si intitola "L’italiano come lingua d’origine a Londra: uno studio etnografico" lo studio di dottorato sul mantenimento e l’apprendimento dell’italiano come lingua d’origine che Carmen Silvestri, attualmente ricercatrice della University of Reading, presenterà domani, 10 maggio, a Londra. L’evento, patrocinato dal Comites Londra, sarà ospitato dalle 18.00 alle ore 20.00 nella sede del Consolato Generale, Harp House, 83-86 Farringdon St, London EC4A 4BL. La ricerca, condotta alla University of Essex e finanziata da Arts and Humanities Research Council (AHRC/CHASE), esplora il tema del mantenimento e dell’apprendimento delle lingue d’origine nell’Inghilterra post-Brexit e post-pandemia attraverso uno studio etnografico nella comunità italiana a Londra. Alla prima fase dello studio hanno partecipato 97 famiglie d’origine italiana con figli in età da scuola primaria. I risultati mettono in luce il fondamentale ruolo dei bambini nell’influenzare l’ecologia linguistica della famiglia e l’importanza di creare una struttura a supporto del mantenimento dell’italiano in quanto la famiglia come unità sociale non può essere considerata la sola responsabile per la trasmissione dell’italiano e delle lingue d’origine in generale. I due terzi dello studio pubblicato si concentrano sulle attività di una scuola complementare di italiano a Londra che alcuni bambini di origine italiana frequentano in orario extra-curricolare. Attraverso l’osservazione delle classi e le interviste con i bambini e con i loro genitori, e la partecipazione dei bambini stessi alla raccolta dati, lo studio ha analizzato il ruolo dell’educazione critica e multilingue nello sviluppo dell’identità. (aise 09/05/2024)

UCRAINA , RIUNIONE DI COORDINAMENTO TRA AMBASCIATA D’ITALIA A KIEV, AICS E ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE ITALIANE OPERATIVE NEL PAESE 9 Maggio, 2024 -

KIEV – Si è tenuta a Kiev una riunione di coordinamento tra l’Ambasciata d’Italia, il nuovo Ufficio AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) di Kiev e ventotto organizzazioni della società civile (OSC) italiane operative nel Paese: un’occasione per fare sistema, scambiare buone prassi e monitorare il livello di attuazione delle degli importanti progetti realizzati nel quadro dell’Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione colpita dalla crisi in Ucraina, finanziata dalla Cooperazione italiana con 46.5 milioni di euro. Le OSC italiane, grazie alla loro professionalità, sono attive in Ucraina in molteplici settori, sempre a favore della popolazione e delle comunità locali: riabilitazione dei feriti, supporto psicologico, formazione per chi vive in un ambiente contaminato da mine, supporto legale agli sfollati interni, depurazione idrica, distribuzione di acqua potabile, di alimenti, di prodotti igienici, approntamento di rifugi per l’inverno. Oltre a queste iniziative prettamente emergenziali, sono attivi anche progetti di supporto alle scuole ucraine per il mantenimento e la ripresa della didattica in presenza, e l’organizzazione di centri estivi a beneficio dei minori. Nel corso della riunione si è anche fatto il punto sulle condizioni di sicurezza, a tutela degli operatori, in un contesto che rimane caratterizzato da forti criticità.(Inform)