CGIE PER LA FLAT TAX 7% APPENNINO CENTRALE: MERCOLEDÌ LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D'INTESA
ROMA - Al fine di promuovere la diffusione della Flat Tax al 7% (misura pensata per i pensionati residenti all'estero da almeno 5 anni che vogliono andare a vivere nell’Appennino centrale) verrà sottoscritto mercoledì prossimo, 2 aprile, alle ore 12 a Palazzo Wedekind, Sala Montecitorio, Roma, un protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - Cgie.
Il Cgie rappresenta infatti le comunità italiane nel mondo ed è il principale organo di consulenza per gli italiani residenti all'estero per il Parlamento, il Governo e tutte le istituzioni che pongono in essere politiche di loro interesse. All’appuntamento interverranno il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli, la Segretaria Generale del Cgie, Maria Chiara Prodi, e il Vicesegretario Generale del Cgie per l’Europa e l’Africa del Nord, Giuseppe Stabile. Parteciperanno inoltre gli altri componenti del Comitato di Presidenza del Cgie. (aise 31/03/2025)
I CONSIGLIERI DI CENTRODESTRA DEL CGIE ACCOLGONO CON FAVORE L’APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLE MODIFICHE ALLA LEGGE SULLA CITTADINANZA ‘IURE SANGUINIS’
ROMA – In una nota i consiglieri di Centrodestra del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie) “accolgono con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri delle modifiche alla legge sulla cittadinanza ‘iure sanguinis’ e ringraziano l’intero Governo e il Presidente del Cgie Tajani, per aver riportato il tema degli italiani all’estero al centro dell’agenda di lavoro. Invitano inoltre il Cgie tutto, sin dalla prossima Plenaria, a perfezionare tempestivamente il ‘pacchetto cittadinanza’ adottato , con particolare riferimento ai due disegni di legge che dovranno introdurre ulteriori e sostanziali modifiche alla legge sulla cittadinanza. In particolare, i consiglieri Cgie di Centrodestra apprezzano l’obiettivo primario della riforma di ridare dignità al concetto di cittadinanza italiana, che deve tornare ad essere basato sul legame reale, affettivo e culturale degli aspiranti cittadini con l’Italia e non su abusi e mercificazione dei passaporti”. Il Centrodestra nel Cgie invita infine il Governo “a proseguire nell’opera di revisione e ammodernamento delle norme sugli italiani all’estero, procedendo a una revisione del sistema elettorale per i parlamentari eletti all’estero finalizzata a garantire una reale rappresentatività, ridurre i costi per la rete consolare e combattere abusi e illegalità”. (Inform lunedì, 31 Marzo, 2025)
CORRIERE D’ITALIA: NON SEI SOLA, LA RETE DI SUPPORTO PER LE ITALIANE VITTIME DI VIOLENZA IN GERMANIA
Berlino – In Germania, la violenza domestica è un problema allarmante: ogni ora, oltre 15 donne vengono maltrattate tra le mura domestiche dal proprio partner, e quasi ogni giorno si registra un tentato femminicidio. Negli ultimi anni, questi numeri sono drammaticamente aumentati, ma il fenomeno resta ancora poco discusso. Per rompere il silenzio e offrire un aiuto concreto, l’associazione ReteDonne e.V. ha lanciato la piattaforma https://nonseisola.de/, dedicata alle donne italiane in Germania che subiscono violenza e faticano a chiedere aiuto. Ostacoli come la lingua, la scarsa conoscenza del sistema di assistenza e l’assenza di una rete familiare o amicale spesso portano all’isolamento. La piattaforma offre una cartina interattiva con 43 strutture di supporto in lingua italiana e 46 centri dove, oltre al tedesco, si parla inglese, garantendo così un primo punto di riferimento anche a chi non conosce la lingua locale. Il progetto è stato avviato con il contributo di diverse associazioni, alcuni Com.It.Es, sigle di patronato e volontari. L’auspicio è che un numero sempre maggiore di donne trovi il coraggio di denunciare e che vengano attivati ulteriori centri di supporto in italiano. ReteDonne e.V., attiva in tutta la Germania, è un coordinamento di donne italiane all’estero che promuove la parità di genere e il sostegno reciproco. Attraverso incontri e momenti informativi, l’associazione fornisce strumenti teorici e pratici per superare le difficoltà legate alla condizione femminile, che all’estero sono spesso amplificate dalla solitudine e dalla mancanza di reti di supporto. (NoveColonneATG)
PACCHETTO CITTADINANZA: COSA CAMBIA PER PASSAPORTI E CARTE D’IDENTITÀ
ROMA - Nessuna “modifica sostanziale” ma solo “aggiornamenti” di una legge datata 1967. Il cosiddetto “pacchetto cittadinanza” adottato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri contiene anche alcune misure per modernizzare l’erogazione di servizi consolari come legalizzazioni, anagrafe, passaporti e carte d’identità valide per l’espatrio. Si tratta, spiega la Farnesina, di modifiche alla legge sui passaporti, datata 1967: “sono di carattere formale o sono piccoli aggiustamenti anche per rendere la legge (che ha quasi 60 anni) aggiornata e coerente con standard internazionali in uso negli ultimi anni”, sottolinea il Maeci che, a seguito di diverse richieste di chiarimenti, ha deciso di spiegare in una nota alcuni degli aggiornamenti previsti dal “pacchetto”. Cosa cambia Si abrogano formalmente le norme che prevedevano la possibilità di prorogare la durata del passaporto senza cambiare il libretto. Queste norme non sono più applicate da anni, perché i passaporti devono essere leggibili dalle macchine a lettura ottica negli aeroporti e quindi la scadenza iniziale non può essere modificata da un timbro in un’altra pagina. Infatti già adesso i passaporti non sono più rilasciati con validità di 5 anni rinnovabili, ma con validità direttamente per 10 anni. Quindi si conferma che i passaporti, che già oggi vengono rilasciati con durata 10 anni e non più 5 anni rinnovabili, continueranno ad avere durata di 10 anni non rinnovabile. Altri esempi di modifiche formali: si abrogano le norme sul passaporto collettivo (che negli standard internazionali non è più accettato e infatti da anni i passaporti collettivi non sono più aggiornati); si adeguano all’euro le sanzioni che sono ancora indicate in lire. Ci sono altre modifiche minori per i cittadini all’estero. Ad esempio si autorizzano i consolati ad emettere dichiarazioni di viaggio per i minori nei casi in cui i Paesi esteri dove i minori debbano viaggiare richiedano questo tipo di atti. Oppure, si impone a chi smarrisce o subisce il furto del passaporto all’estero di fare denuncia anche alle autorità di polizia del Paese dove si trovano, per evitare abusi e consentire che ci sia segnalazione del furto anche nei sistemi dello Stato estero dove avviene il furto (in caso di impossibilità o di difficoltà di fare la denuncia, però il consolato può comunque procedere al rilascio del passaporto sostitutivo al cittadino). Sono quindi aggiustamenti – rimarca la Farnesina – che in realtà riflettono delle prassi già in uso. (aise 31/03/2025)
IL DEPUTATO CARÈ (PD – RIPARTIZIONE AFRICA, ASIA, OCEANIA E ANTARTIDE) CRITICA LE MODIFICHE ALLE NORME SULLA CITTADINANZA
ROMA – In una nota il deputato del Pd Nicola Carè, eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, critica le modifiche alla legge sulla cittadinanza italiana, approvate dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo 2025. Per Carè “Diventare cittadino italiano non è solo una formalità: è un riconoscimento di identità, cultura e appartenenza” e queste modifiche stravolgono diritti acquisiti. Secondo il deputato inoltre “le restrizioni e le complicazioni imposte non hanno alcuna giustificazione ragionevole” e “i tempi e le modalità di questa operazione legislativa sono inadeguati”. Carè conclude la sua riflessione sottolineando il suo impegno a lavorare “per difendere i diritti dei cittadini italiani all’estero”. (Inform lunedì, 31 Marzo, 2025)
SVIZZERA: UNA MOSTRA PER I 60 ANNI DALLA TRAGEDIA DI MATTMARK
Sion - Sarà inaugurata lunedì 31 marzo presso la Scuola professionale, commerciale e artigianale (EPCA) di Sion, in Svizzera, la mostra commemorativa del 60° anniversario della tragedia di Mattmark “Una tragedia in montagna”, curata dall'Associazione ItaliaValais e dal Comitato ad hoc Mattmark. La valanga che portò alla catastrofe di Mattmark del 30 agosto 1965, investendo il cantiere per la costruzione di una diga in Svizzera, fece 88 morti, di cui 56 italiani. Collocata sotto il Patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Berna, del Consolato Generale d'Italia a Ginevra e del Consiglio di Stato del Canton Vallese, la mostra presenterà documenti fotografici, documenti originali e archivi stampa dell'epoca. Uno spazio sarà riservato alla prevenzione degli infortuni nei cantieri e sui luoghi di lavoro con la partecipazione della SUVA. Il programma della serata comprende una nuova edizione del catalogo con documenti inediti di ricerca storica e il documentario di Nicolas Brun e Stéphane Marti, che getta una luce attuale sulla tragedia avvenuta nel 1965. La serata inaugurale inizierà alle 18 con gli interventi del direttore René Constantin, dell'Ambasciatore italiano a Berna, Gian Lorenzo Cornado, del console generale d'Italia a Ginevra Nicoletta Piccirillo, del presidente del governo del Canton Vallese, Franz Ruppen, e delle autorità locali. Interverranno i co-curatori della mostra e del catalogo, Domenico Mesiano, Presidente dell'Associazione ItaliaValais e del Comitato ad hoc Mattmark, e Stéphane Marti, Direttore esecutivo del Comitato ad hoc Mattmark, che illustrerà obiettivi e contenuti dei progetti che verranno realizzati nell'ambito della Commemorazione del 60° Anniversario di Mattmark del 2025. (NoveColonneATG)