ACCOGLIENZA E SOLIDARIETÀ PER I PROFUGHI DI MILANO
MILANO - Mercoledì 22 aprile a Milano si è svolta una manifestazione di profughi e richiedenti asilo. Alcune centinaia di profughi tra cui più di 30 donne e bambini del Corno d’africa (Eritrea, Somalia, Etiopia, Darfur), si sono uniti per far vivere le loro ragioni e per farle conoscere, di fronte all’indifferenza della giunta comunale, e delle altre istituzioni. Alla fine della manifestazione (che al contrario di quanto riportano molti quotidiani nazionali era regolarmente autorizzata dalla Questura di Milano) che si è svolta fra porta Venezia, luogo simbolo dei rifugiati di Milano, e San Babila c’è stato un incontro con il rappresentante della Commissione Europea a Milano, che si è impegnato a relazionare sulla questione il Commissario Europeo competente e a prendere contatti con il Comune di Milano e il rappresentante dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati. I profughi chiedono una soluzione dignitosa che possa loro consentire di costruirsi una vita in questo paese: con la proposta del Comune di Milano che riguarda posti letto nei dormitori pubblici l’amministrazione Moratti non fa che prendere in giro ormai da anni i profughi. I dormitori sono un’ospitalità per 6 mesi in una struttura che chiude alle 8.00 la mattina e riapre alle 20.00, con nessuna possibilità per chi spesso fugge da guerre e persecuzioni, di costruirsi una vita. Il Comune ha preso in giro i fratelli e le sorelle profughe per troppo tempo: dopo mesi di dormitori, ci si ritrova nuovamente a vivere per strada. L’unica soluzione possibile quindi è una condizione abitativa differente che permetta loro di avere la residenza e quindi poter trovare un lavoro (senza residenza ciò è impossibile!). L’Associazione antirazzista e interetnica “3 febbraio†fa appello a tutti gli antirazzisti, a tutte le associazioni, agli immigrati che provano sulla loro pelle tutti i giorni l’arroganza di queste istituzioni, ai giornalisti onesti per costruire un processo unitario di solidarietà che possa portare ad soluzione positiva per la vita di questi fratelli e sorelle e far conformare e crescere un movimento solidale, contro il razzismo alimentato dalle istituzioni, per una vera e umana accoglienza. (Associazione antirazzista ed interetnica “3 febbraioâ€)
SANITA’, RIPARTITE ALLE AZIENDE LE SOMME PER IL 2009
PALERMO - Ammonta a 8.144.858.599 euro la quota del fondo sanitario nazionale a disposizione della Sicilia per il 2009. La quota a disposizione delle aziende sanitarie siciliane sarà invece di 7.896.145.841 euro. Lo stabilisce un apposito decreto firmato dall’assessore regionale alla Sanità , Massimo Russo, e predisposto dal direttore generale della programmazione sanitaria, Maurizio Guizzardi. Dalla quota di 8.144.858.599,00 euro vanno infatti decurtate, in via preliminare, le seguenti somme: quasi 5 milioni di euro per la gestione diretta di alcuni capitoli regionali per finanziamenti inerenti l’attività sanitaria; 81.448.586,00 euro (pari all’1% del totale) quale accantonamento per “progetti obiettivo†e 162.897.172,00 euro (pari al 2% del totale) quale accantonamento per spese impreviste. Applicando le percentuali dei macro livelli di assistenza, secondo quanto previsto dalla legge, l’importo di 7.896.145.841,00 euro viene così distribuito: il 5% (394.807.292 euro) per l’attività di prevenzione; il 6,90% (570.833.101 euro) per la medicina di base e i pediatri di libera scelta; il 14% (1.158.212.089 euro) per la farmaceutica; il 13% (1.075.482.654 euro) per la specialistica; il 17,10% (1.222.506.535 euro) per altra attività territoriale; il 44% (3.474.304.170 euro) per l’assistenza ospedaliera. Complessivamente dunque alla medicina territoriale sarà destinato il 51% delle risorse, a quella ospedaliera il 44% e alla prevenzione il 5%.(Guido Monastra)
 MERCOLEDI' 29 APRILE 2009, CAFFE' LETTERARIO: CLAUDIA PAGAN VALERIO E IL SINDACATO NAZIONALE SCRITTORI PRESENTANO L'ULTIMO LIBRO DI POESIE DI MAURO PONZI
L'appuntamento di "Sinergie d'Arte" al Caffè Letterario (Via Ostiense 95, Roma) in programma per mercoledì 29 aprile, ore 18, vedrà la presenza di autorevoli esponenti del Sindacato Nazionale Scrittori, la nota organizzazione degli autori letterari attiva dal secondo dopoguerra. Nel corso dell'incontro, sarà presentato l'ultimo libro di poesie di Mauro Ponzi, Ordinario di Lingua e Letteratura Tedesca presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Il libro, la cui prefazione è stata scritta da Mario Lunetta, poeta e critico letterario già presidente del Sindacato Nazionale Scrittori, s'intitola "Malinconia di sinistra" ed è edito da Campanotto. L'introduzione critica al libro e l'intervista all'autore saranno a cura di Claudia Pagan Valerio. Segnaliamo che la presentazione della antologia poetica dedicata alla "Giornata Mondiale UNESCO del Libro e del Diritto d'Autore 2009" (Edizioni Artescrittura), che tanto successo ha riscosso mercoledì scorso al Caffè Letterario, verrà replicata sabato 9 maggio presso la sede di Autori Online di Viterbo, fondata da Deborah D'Agostino. Nel corso dell'incontro, Italo Moscati presenterà "Smarrimento d'amore" di Lorena Fiorini. Letture poetiche di Maurizio Annesi.
UNA PROPOSTA PER IL RITORNO DEI CERVELLI ITALIANI NEL MONDO
È stato il nostro regalo per il 100° compleanno della grande Rita Levi Montalcini. In questa settimana abbiamo presentato la legge PRIME che contiene la nostra proposta di creare una fondazione per il ritorno dei cervelli italiani all’estero. Dei tanti ricercatori in Europa che, con un metodo tipo Wikipedia, hanno scritto con me questa legge negli ultimi mesi, erano presenti a Montecitorio Andrea Biondi di Londra, Giandomenico Iannetti di Oxford e Riccardo Spezia di Parigi (vedi Foto). Ma ringrazio anche tutti gli altri che hanno dato una mano negli ultimi mesi, da Giovanni Aloisi ad Augusto Giussani, da Francesco Cerisoli a Marco Calgaro. È stato un lavoraccio, ma le tante reazioni positive durante e dopo la conferenza stampa ripagano l’impegno alla grande.
INCONTRO A STRASBURGO PER MIGLIORARE LE LEGGI CONTRO LE MAFIE
STRASBURGO - Importante incontro a Strasburgo la seconda “capitale†europea, traLaura Garavini con Martin Schulz, capogruppo del PSE nel Parlamento europeo, Gianni Pittella, capogruppo della delegazione italiana nel PSE, Don Ciotti di Libera e Michele Curto di Flare. L’argomento del nostro incontro: come fare per combattere meglio le mafie a livello europeo. Schulz e Pittella hanno dato pieno appoggio alla proposta di Libera di armonizzare la legislazione europea per contrastare in modo efficace gli interessi economici delle mafie che agiscono sempre di più a livello internazionale. Secondo Schulz l’Europa può dare un grande contributo alla lotta contro la criminalità organizzata deliberando una direttiva che preveda la confisca internazionale dei beni delle mafie e il loro riutilizzo a fini sociali. Ma il sostegno per questa richiesta importante del movimento antimafia in Italia non si ferma a Strasburgo. In un incontro pubblico all’Università Humboldt di Berlino in questo mese, a cui ho partecipato, anche l’SPD tedesca ha assicurato il suo appoggio in proposito.
CONSIGLIO D'EUROPA, L'ITALIA È SECONDA IN EUROPA PER VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI E "PRECIPITA" VERSO IL PRIMATO DELL'ORRORE
 Strasburgo, 25 aprile 2009. Nel 2006 era nella media europea: non certo un Paese esemplare, in quanto a rispetto delle minoranze, ma neanche una nazione da additare per le politiche disumane. Nel 2007 è salita al settimo posto in quella che va definita la "classifica dell'orrore". Settima su 47 Stati membri Ue, un volo verso il basso che le organizzazioni per i Diritti Umani percepirono con sconcerto, perché gli abusi raggiungevano le fasce più vulnerabili della popolazione, i migranti e le etnie "non italiche" sia da parte del governo che da parte delle amministrazioni locali, senza differenze, in quanto ad efferatezza persecutoria, fra destra e sinistra. Nel 2008 l'Italia è "salita" - come attesta il Rapporto dell'Ue sull'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo - al secondo posto, dietro la Romania, con un distacco ridottissimo. E parliamo della Romania in cui vivono due milioni di Rom e dove comunque, a differenza del nostro Paese, esistono fermenti di integrazione, come dimostra il progetto - perorato a lungo proprio dal Gruppo EveryOne - di un finanziamento europeo alle aziende sane che decidano di assumere mano d'opera proveniente dalle minoranze etniche. La decadenza morale e civile delle Istituzioni italiane pare ormai irreversibile. Le autorità hanno intrapreso la via della persecuzione dei comparti sociali deboli, dei Rom, dei migranti. Non si era mai visto, in Italia, un simile spettacolo di crudeltà , intolleranza, odio razziale. La negazione dei diritti dei profughi, vessati come criminali, detenuti illegittimamente, maltrattati in modo abietto nei Cie ed espulsi verso Paesi in cui sono in corso guerre, persecuzioni e crisi umanitarie: mai si erano viste tante violazioni della Convenzione di Ginevra, dalla Carta europea dei diritti fondamentali, della Convenzione universale dei diritti umani. Mai, dopo gli anni che ricordiamo ancora nelle Giornate della Memoria, si era vista una nazione capace di irridere le basi morali e giuridiche della democrazia, della civiltà . Gli sgomberi di famiglie Rom con bambini, donne e malati, anche in pieno inverno, senza alcuna assistenza né alternative umanitarie resteranno nella Storia, perché si è trattato di episodi di efferatezza accanita e abietta: pura xenofobia, puro odio etnico. Da Milano e Roma (città in preda a un'intolleranza spietata e raccapricciante), da Bologna a Firenze (i cui sindaci xenofobi sono stati irresponsabilmente premiati dalla sinistra italiana in vista delle elezioni europee), da Torino a Napoli, da Verona a Pesaro (Pesaro... dove neanche la morte di due bimbi nel grembo delle madri, di etnia Rom, ha mosso le autorità locali, agghiaccianti nel loro odio etnico, a cambiare politiche), dovunque il clima è diventato psicoticamente securitario, ostile a chi è diverso o socialmente in difficoltà . L'Italia, inoltre, ha il poco invidiabile primato nel numero di casi pendenti (2428 di cui 2183 relativi ai processi lenti) davanti al Comitato dei ministri. Per la chiusura di molti casi, spiegano a Strasburgo, serve l'adozione di misure, in genere riforme legislative, che sanino la situazione evitando il ripetersi delle violazioni.
PROSEGUE NEL MONDO LA COSTITUZIONE DEI CIRCOLI PD: È NATO IL 7 APRILE QUELLO DI BUENOS AIRES
BUENOS AIRES\ aise\ - Il 7 aprile scorso si è costituito a Buenos Aires il Circolo del Partito Democratico che ha posto come suo fine primario quello di "costruire un progetto collettivo ed organico in grado di fornire risposte alle problematiche degli Italiani nel mondo, ed in particolare del Sud America". Lo rende noto il dipartimento Italiani nel Mondo del partito in una nota in cui si sottolinea come quello di Buenos Aires sia solo l’ultimo dei Circoli che il Pd continua a costituire in tutto il mondo. (aise)