CONFERENZA MEDITERRANEO:LOMBARDO,"BORSA DEL TURISMO IN SICILIA"

PALERMO - Con una dichiarazione finale letta di fronte ai rappresentanti delle oltre 50 istituzioni regionali e locali di 21 paesi presenti a Palermo, si sono conclusi, a palazzo Abatellis, i lavori del convegno "Uniti dal Mediterraneo", organizzato nell'ambito delle iniziative promosse dalla Regione Siciliana in occasione del 64° anniversario della promulgazione dello Statuto autonomistico. Obiettivo: una macroregione mediterranea. A fine lavori il presidente Lombardo ha proposto la costituzione di una Borsa mediterranea del turismo "che potremmo insediare - ha detto - inizialmente in Sicilia per poi spostarla altrove, con lo scopo di mettere in comune le tante potenzialita' presenti nell'area mediterranea a servizio di tutta l'Europa. Il convegno e' stato aperto dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo. "La macroregione assicurera' la governance di una strategia comune, - ha spiegato Lombardo - mediante il coordinamento e la valorizzazione di tutte le reti gia' esistenti o che si possono costituire fra le istituzioni, le comunita' locali e le forme organizzate della societa' civile". Le aree strategiche suggerite come prioritarie per la realizzazione della macroregione Mediterranea, spaziano dalla valorizzazione dell'habitat terrestre al coordinamento della protezione civile, dall'incremento dell'intermodalita' dei trasporti alla diversificazione delle fonti rinnovabili. "Tutto cio' sara' possibile - ha aggiunto Lombardo - se sapremo far leva sugli istituti gia' esistenti in ambito euromediterraneo, promuovendo un maggiore equilibrio fra globalizzazione e sviluppo locale a sostegno di un'agricoltura ecosostenibile." Altro tema dibattuto e' stato quello dell'immigrazione sul quale gli intervenuti hanno ri volto un appello a tutti i governi perche' si affermi un' unica strategia volta all'accoglienza e all'integrazione. Il documento finale indica, inoltre, la necessita' di promuovere un maggiore equilibrio fra turismo di consumo del territorio e turismo di relazione e di conoscenza fra le comunita', rilanciando il ruolo delle isole nelle relazioni intermediterranee, come strumento di avvicinamento culturale ed economico fra le due sponde. (fi)

ANNIVERSARIO AUTONOMIA: INAUGURATA OPERA "IL MURO DEL MARE"

PALERMO - Si intitola "Il muro del mare per l'autonomia" e' un quadro 5 metri per 2, realizzato per la Regione siciliana dal maestro Piero Guccione. L'opera e' stata installata, per iniziativa dell'assessorato regionale per i beni Culturali e l'Identita' siciliana, a Palazzo Abatellis e scoperta oggi in occasione del 64esimo anniversario dello Statuto autonomistico siciliano. Alla scopertura dell'opera erano presenti il Presidente Raffaele Lombardo, l'assessore per i beni Culturali e l'Identita' siciliana che ha promosso l'iniziativa, Gaetano Armao, e gli assessori per il turismo, sport e spettacolo Nino Strano, e per la formazione e pubblica istruzione Mario Centorrino, oltre all'autore dell'opera Piero Guccione ed a tutti gli ospiti internazionali che hanno partecipato, nel corso della mattina, al convegno sulle politiche del Mediterraneo. (mav)

DESAPARECIDOS IN AMERICA LATINA: UNA FERITA ANCORA APERTA

Un incontro per ricordare una vittima dei golpisti cileni e per sapere che fine abbia fatto nell’ottobre del 1973 Omar Venturelli, di 33 anni nato da una famiglia emigrata dal modenese e detenuto nel carcere di Temuco. L’incontro si tiene mentre si celebra in Corte d’assise a Roma il processo all’ex Procuratore militare di Temuco, Alfonso Podlech, sotto la cui giurisdizione è scomparso Venturelli, che era stato arrestato dai militari golpisti nel settembre del ’73 e di cui si sono perse notizie dal 4 ottobre di quell’anno. Omar Venturelli, sacerdote, poi sospeso “a divinis”, si era impegnato a fianco dei contadini Mapuche contro il latifondismo, docente di pedagogia presso l’Università Cattolica di Temuco e militante nel movimento “cristiani per il socialismo”, è uno dei 3.000 desaparecidos cileni eliminati dai golpisti della giunta Pinochet, aderente al famigerato Piano Condor che vide impegnati sullo stesso fronte di sterminio anche i militari argentini, paraguaiani, brasiliani e uruguaiani. Il processo Venturelli è un momento importante per la ricerca della verità su quegli anni terribili vissuti dal Cono Sud dell’America Latina, qualcosa che ci riguarda da vicino e che chiede una mobilitazione solidale e democratica. Il processo è anche la sede in cui la sete di giustizia di Paz Venturelli, rimasta orfana all’età di due anni e in seguito tornata in Italia, sta cercando una risposta. Una risposta non solo sua.

SOLIDARIETÀ A GARZÒN. GRAZIE A LUI OGGI C’È UN GOLPISTA CILENO DAVANTI ALLA CORTE D’ASSISE A ROMA

Anche l'On. Fabio Porta sottoscrive l'appello di politici e intellettuali a favore del giudice spagnolo. I crimini del passato non possono essere cancellati. Solidarietà al giudice Baltasar Garzòn sospeso per aver voluto investigare i crimini del franchismo in Spagna. Garzòn è vittima di una crociata reazionaria. Ma proprio grazie a lui, da noi in Italia, c’è oggi sotto processo in una Corte d’Assise a Roma il golpista cileno Alfonso Podlech arrestato per aver fatto scomparire l’ex sacerdote Omar Venturelli. Un contributo, quello di Garzòn, che ha portato a investigare in questi anni anche da noi 146 golpisti dell’America Latina responsabili di orrendi crimini. Massimo Rendina - Dario Fo - Franca Rame - Nicola Tranfaglia - Fabio Porta - Anna Foa - Ippolita Avalli - Arturo Salerni - Gianfranco Mascia - Jorge Ithurburu - Paolo Cento - Maria Paz Venturelli - Enrico Deaglio - Athos De Luca - Paolo Butturini - Moni Ovadia - Paolo Brogi - Maria Ines Bussi - Serena Dandini - Lidia Ravera - Claudio Lazzaro - Brunello Mantelli

IL 29 MAGGIO A FRANCOFORTE UNA RIUNIONE PUBBLICA E UNA ANIFESTAZIONE CONTRO LA POLITICA DEL GOVERNO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

FRANCOFORTE – In occasione della riunione della Commissione Continentale Europa- Nord Africa del Cgie, che si terrà a Francoforte dal 28 al 30 maggio con la collaborazione del Comitato dei Presidenti dei Comites della Germania, alle 14,30 di sabato 29 maggio avrà luogo, presso l’Hotel Holiday Inn nella Mailänder Strasse Nr. 1 di Francoforte, un’assemblea pubblica per protestare contro le politiche del Governo per i connazionali nel mondo. Dopo la riunione, promossa dalla presidenza dell’Intercomites della Germania, prenderà il via, intorno alle 16,30, dall’ “Alte Oper” all’Opernplatz, un corteo di protesta, formato dai rappresentanti degli italiani all’estero, dal mondo associazionistico e da coloro che si impegnano per l’intervento scolastico e culturale in Europa e Nordafrica. che si recherà davanti al Consolato Generale d’Italia a Francoforte. Con questa iniziativa gli organizzazioni della manifestazione intendono esprimere la loro contrarietà all’attuale piano di ristrutturazione della rete consolare, ai tagli delle risorse finalizzati all’intervento all’estero scolastico-culturale, alla decurtazione dei capitoli di spesa per l’assistenza diretta ed indiretta, alla riduzione dei finanziamenti alla stampa italiana all’estero, alla mancata attribuzione dell’esenzione Ici ai connazionali nel mondo, nonché al decreto che rinvia ulteriormente le elezioni dei Comites e del Cgie. (Inform) SUD AFRICA: FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA AL CONSOLATO GENERALE A JOHANNESBURG JOHANNESBURG – La Festa della Repubblica Italiana sarà celebrata il 2 giugno al Consolato generale d’Italia a Johannesburg. Il console Enrico De Agostini invita la comunità italiana alla celebrazione che si terrà dalle ore 12.30 alle ore 14.30. I cancelli apriranno alle ore 12 (37 Second Street – Houghton Estate) (Inform)

IL COMITES DI NORIMBERGA SULLA CHIUSURA DELLA SEDE CONSOLARE IN LOCO CHIESTA AL GOVERNO LA SOSPENSIONE DELLA DECISIONE E LA RIPRESA DELLE TRATTATIVE CON LE AUTORITÀ TEDESCHE

NORIMBERGA- Alla luce delle recenti dichiarazioni, relative alla possibile chiusura del Consolato d’Italia in Norimberga, rilasciate alla Camera dal sottosegretario agli Esteri Scotti, il Comites di Norimberga esprime disappunto sia per la decisione presa dal Mae, sia per la mancanza di qualsiasi preventiva informazione sugli sviluppi del caso da parte delle autorità italiane nei confronti del Comitato. “Il Comites di Norimberga – si legge nella nota - esprime la sua profonda delusione per l’indifferenza da parte italiana di fronte alle legittime richieste di informazione e coinvolgimento in una questione di vitale importanza per gli italiani in Franconia”. Dal Comites viene anche ricordato come non sia possibile né togliere l’assistenza del consolato ai 30.000 italiani residenti in Franconia, né accettare in questo ambito eventuali atteggiamenti ostativi da parte delle autorità tedesche. Dal Comites viene chiesta, al fine di scongiurare la chiusura del consolato di Norimberga, “una sospensione della decisione del Cda del Mae del 14 maggio, la ripresa delle trattative con le autorità tedesche così, come un’informazione esaustiva da parte delle autorità italiane sulla questione”.(Inform)