L’EX SENATORE DI GIROLAMO E L’AFFARE-MOKBEL NELLA PUNTATA DI DOMENICA PROSSIMA DI "REPORT" IN ONDA SU RAI3
ROMA - Programma condotto da Milena Gabanelli, "Report" dedicherà la puntata di domenica prossima all’ex senatore del PdL Nicola Di Girolamo e al caso giudiziario che lo vede coinvolto con Gennaro Mokbel. Di Girolamo, che poco dopo la sua incriminazione ha cominciato a collaborare con i giudici, ha patteggiato una pena cinque anni di reclusione che sconterà ai domiciliari e la restituzione di quattro milioni e 700 mila euro, derivanti dall'attività di riciclaggio di cui è accusato. Il programma della Gabanelli – in onda su Rai 3 domenica prossima alle 21.00 – ripercorrerà tutta la vicenda che lo ha visto protagonista, dalla contestazione dell’elezione nella ripartizione Europa in poi. (aise)
60 ANNI DI ATTIVITÀ PER "MEDICI CON L’AFRICA CUAMM" – L’APPELLO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO: INDEROGABILE IL DOVERE DI SOLIDARIETÀ NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
PADOVA - "Il richiamo principale è all’Articolo 2 della Costituzione Italiana: "L'imperativo della solidarietà , è uno dei fondamenti della Costituzione repubblicana e quindi del patto che ci lega come italiani. Mi permetto di ricordare che si usa il termine "inderogabili" doveri di solidarietà . Ebbene, dal momento che si è parlato anche di quello che stiamo e non stiamo facendo come Paese, come Stato italiano, come istituzioni, dobbiamo dire che, quanto a bilancio dello Stato per l'Africa, stiamo derogando da quegli "inderogabili" doveri di solidarietà . Questi che non sono solo doveri di solidarietà all'interno della nostra società , ma doveri di solidarietà verso il resto del mondo". Così si è espresso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia per i 60 anni di fondazione e di attività di Medici con l’Africa Cuamm, svoltasi a Padova l’11 novembre scorso. In particolare, il messaggio di Napolitano era rivolto a rimarcare la necessità che l’agenda politica e la stessa opinione pubblica italiana tornino a considerare gli impegni di cooperazione internazionale. "La sola risposta che sono in grado di dare – ha proseguito Napolitano - è che oramai c'è una grandissima confusione, un buio, un vuoto di riflessione e di confronto su una questione cruciale: quella delle scelte da compiere e delle priorità da osservare nella destinazione delle risorse pubbliche". Forte l’invito alla più alta mediazione politica. "Io credo – ha detto - che non dobbiamo né non tagliare niente, né tagliare tutto. L'arte della politica, la presa di coscienza e l'assunzione di responsabilità da parte dei poteri pubblici consiste proprio nel fare delle scelte, nello stabilire delle priorità , nel dire "no, a questo non possiamo rinunciare, non possiamo derogare", mentre ad altro possiamo rinunciare, possiamo apportare tagli. Ecco, io sento la necessità forte che si superi questo vuoto di riflessione e di confronto su una questione così cruciale". Per Napolitano, "serve un rinnovato impegno per un patto di solidarietà con l’Africa. "D'altronde, - dice - non si parla forse, di tanto in tanto, sporadicamente, della necessità di provvedere allo sviluppo dell'Africa, provvedere allo sviluppo di Paesi dai quali vengono verso l'Europa schiere di immigrati, cercando in qualche modo una condizione di lavoro più umana o una qualsiasi possibilità di lavoro e di sostegno? Allora sì, in quei casi ne parliamo, ma quali conseguenze ne traiamo? Conseguenze assai labili, deboli; eppure, l'avanzamento economico, sociale e civile dell'Africa e dei Paesi più poveri rappresenta anche un interesse fondamentale di lungo periodo dell'Europa e dei Paesi che si sono finora considerati i più sviluppati". L’invito è rivolto a tutti. "Quindi, se si vuole fare una politica che non è "a fondo perduto", ma una politica in grado di raggiungere degli obiettivi e dei risultati per l'Africa, - secondo il Presidente della Repubblica - la si può fare oggi: bisogna crederci, e bisogna lottare perché questa politica prenda corpo, perché decolli". (aise)
TERZA GIORNATA DI INIZIATIVA INTERNAZIONALE PER IL RISPETTO E LA TUTELA DEI DIRITTI DEI PENSIONATI PROMOSSA DA SINDACATI E PATRONATI
ROMA - Per il terzo anno consecutivo, nella giornata del 10 dicembre, i Sindacati dei pensionati Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil, unitamente ai patronati Inca Inas Ital, promuovono una giornata di iniziativa internazionale per i diritti dei pensionati italiani all’estero. È quanto si legge nell’ultimo numero di SpInternazionale. "Da anni – si sottolinea nel periodico dello Spi – i Sindacati dei pensionati si battono per la soluzione dei problemi dell’area più anziana e disagiata della nostra emigrazione, coscienti che, pur nelle difficoltà della crisi internazionale, questi problemi siano alla portata di un Paese che è una delle prime potenze mondiali. Si tratta infatti di problemi dai costi limitati per le casse dello stato italiano, ma di grande rilievo per persone anziane che vivono in paesi dove una pensione media si aggira sui cento euro al mese". Più precisamente, si ricorda, i Sindacati dei pensionati italiani chiedono: un "Assegno di solidarietà " per coloro che vivono in condizione di estrema povertà ; il ripristino dell’"Assegno sociale" per chi ritorna in Italia, senza l’obbligo dei dieci anni di residenza continuativa; la soluzione dei problemi nel pagamento delle pensioni italiane all’estero; l’esenzione dell’Ici sulla prima casa in Italia, se non affittata; la sanatoria per gli "Indebiti pensionistici" maturati senza colpa; la ratifica delle convenzioni internazionali con il Canada e il Cile. "In questo 2010 – si ricorda su SpInternazionale – anche a fronte dei pesantissimi tagli sulle risorse per gli italiani all’estero, due problemi si sono pesantemente aggravati e richiedono interventi urgenti: la sanatoria sugli indebiti che colpiscono ingiustificatamente quasi 40.000 pensionati italiani all’estero, nella maggior parte dei casi per rimborsi al di sotto dei 5.000 euro; la tutela sanitaria in America Latina e in Argentina in particolare, dove più di 8.000 emigrati italiani, anziani e indigenti, si son visti togliere quel minimo di assistenza, diretta o indiretta, che veniva loro garantita. Saranno queste le richieste che, con la consegna di una lettera a firma dei Segretari Generali sindacali e dei Presidenti di patronato, i rappresentanti di Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil e dei patronati Inca Inas Ital all’estero, porteranno il 10 dicembre a Consoli e Ambasciatori italiani di 29 paesi della nostra emigrazione, chiedendo che si facciano interpreti presso il Governo italiano per la loro urgente soluzione". (aise)
FINANZIARIA: ARMAO, SEMPLIFICARE LA P.A. PER FAVORIRE LO SVILUPPO
PALERMO - Gli incontri con le forze economiche nel territorio voluti dall'assessore all'Economia Gaetano Armao, sono proseguiti oggi ad Agrigento con la Giunta della locale Camera di Commercio. Sono stati illustrati gli impegni di spesa e gli incrementi previsti in finanziaria in favore di Enti Locali e imprese. Dagli imprenditori di Agrigento e' giunta la richiesta di forti investimenti infrastrutturali nel settore dei trasporti e semplificazione delle procedure amministrative. "Attendiamo nei prossimi giorni - ha detto Armao - di conoscere i contenuti del Piano per il Sud del Governo nazionale per comprendere le reali intenzioni dello Stato per il superamento del divario nord sud. Da tempo richiediamo misure concrete di perequazione infrastrutturale. Attendiamo le proposte che giungeranno alla Regioni". Sono stati poi illustrati i nuovi strumenti del credito d'imposta e delle Zone franche urbane. La sburocratizzazione e la semplificazione dell'attivita' amministrativa sono priorita' assolute senza le quali l'attrazione degli investimenti e la creazione di nuove imprese rischiano di non centrare l'obiettivo". "Pu questo - ha concluso l'assessore - il Parlamento deve legiferare al piu' presto. La finanziaria rimane un'occasione da non perdere". (fi/ss) Il testo delle mozioni approvate è disponibile sul sito della camera: http://www.camera.i
NOTIZIE DALL’UE VIA LIBERO DEFINITIVO DELL’UE ALL’ABOLIZIONE DEI VISTI PER SOGGIORNI DI BREVE DURATA PER I CITTADINI PROVENIENTI DALL’ALBANIA E DALLA BOSNIA-ERZEGOVINA
Approvato dal Consiglio dei Ministri dell'interno dell’Unione Europea l’emendamento (PE-CONS 50/10), al Regolamento che elenca i Paesi terzi, ai quali si applica il regime di esenzione dal visto (Reg. n. 539/2001 e successive modifiche) a seguito del quale i cittadini dell'Albania e della Bosnia ed Erzegovina, titolari di passaporti biometrici potranno viaggiare nello spazio Schengen e soggiornarvi fino a tre mesi senza richiedere un visto di ingresso. Per ottenere l'esenzione dal visto per l'area Schengen (che comprende tutti gli Stati membri ad eccezione del Regno Unito e Irlanda, come pure i tre Paesi non membri: Islanda, Norvegia e Svizzera) i due Stati balcanici hanno dovuto soddisfare una serie di criteri, contenuti nella cosiddetta "roadmap" concordata insieme con gli Stati membri e la Commissione. In particolare è stato richiesto loro di realizzare importanti riforme, come migliorare la loro capacità di combattere la criminalità organizzata e la corruzione, aumentare la sicurezza del passaporto e migliorare i controlli alle frontiere. L'Unione europea, che ritiene la stabilità , la pace e la prosperità nei Balcani occidentali una delle sue massime priorità , ha contribuito a realizzare questi cambiamenti necessari e fornito l'assistenza tecnica e finanziaria necessaria. Per garantire che la liberalizzazione del visto funzioni senza intoppi e per prevenire il rischio di possibili abusi delle procedure di asilo, la Commissione monitorerà come Albania e Bosnia ed Erzegovina gestiscono i loro confini e i flussi migratori tra l'UE ed i propri territori, nonché controllerà anche come questi Paesi attuino gli accordi di riammissione con l'Unione europea. La liberalizzazione che dovrebbe entrare in vigore entro metà dicembre (non appena il provvedimento verrà pubblicato sulla GUCE), riguarda solo i visti per i soggiorni fino a tre mesi, non dettati da motivi di lavoro, mentre per lavorare in Italia si dovrà comunque passare per la procedura dei flussi e la richiesta di visto. La liberalizzazione dei visti è parte la cosiddetta "agenda di Salonicco", adottata nel 2003 e progettata per portare i Balcani occidentali più vicino all'Unione europea. Sulla proposta di emendamento il Parlamento Europeo si era espresso favorevolmente nella seduta del 7 ottobre 2010
 ROMA - CONVEGNO NAZIONALE ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE MIGRANTES DAL TITOLO “L’INTEGRAZIONE ECCLESIALE E SOCIALE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIAâ€
Nel corso del convegno che si terrà martedì 16 novembre presso Torre Rossa Park Hotel (Via Torre Rossa, 94) verranno illustrati i risultati a cui è giunto il gruppo di studio, composto da rappresentanti delle istituzioni, professori ed operatori pastorali, incaricato di svolgere una ricerca su sei diversi aspetti dell’integrazione: ecclesiale, religiosa-ecumenica, pastorale, sociale, economica, culturale. Programma e informazioni su www.migrantes.it ï¶ 16 novembre 2010 – Roma – Tavola Rotonda sul tema: “L’inserimento lavorativo delle immigrazione qualificate provenienti dai Paesi dell’est europeoâ€, organizzata dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche sociali del CNR in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino. La Tavola rotonda, organizzata in occasione della presentazione del volume “Le migrazioni qualificate dall’Europa dell’Est verso l’Italiaâ€, a cura di MC. Brandi, numero monografico della rivista Studi Emigrazione, si terrà martedì 16 novembre alle ore 16 presso la sede del CNR (Piazzale A.Moro 7)
MAFIA: LOMBARDO, LINEA SEQUESTRI PUNTO DI NON RITORNO
PALERMO - "Il sequestro dei beni mafiosi contro i clan Madonia e Di Trapani, e' l'ennesima conferma della efficacia della linea portata avanti in questi anni da magistratura e forze dell'ordine che hanno fatto del sequestro un punto fermo di contrasto alle organizzazioni mafiose". Cosi', il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha commentato il lusinghiero risultato acquisto oggi a Palermo. "Il fatto che il patrimonio sequestrato - ha detto Lombardo - sia costituito da aziende edili, attivita' commerciali, quote societarie, abitazioni, terreni, numerose autovetture, dimostra come la rete mafiosa sia radicata sul territorio e come proprio sul territorio occorra attivare azioni di effettivo contrasto in grado di costituire punti di non ritorno per il proseguo di tutta l'attivita'". "Esprimo - ha concluso il Presidente - a tutti coloro che sono stati impegnati in questa significativa azione i miei piu' vivi complimenti". (fi/sl)