RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO. ATTENZIONE PRECARI, LEGGETE! COLLEGATO AL LAVORO: COMBATTERE LA TRUFFA AI PRECARI

 Come sapete il Parlamento ha definitivamente approvato il “collegato al lavoro”. Si è tanto parlato, nei giorni scorsi, delle nefaste conseguenze derivanti dall’introduzione nel nostro ordinamento della clausola arbitrale e della nuova disciplina del contratto di lavoro certificato. A nostro avviso sono state sottovalutate le misure riguardanti i precari che, anche per il loro carattere immediatamente operativo, (entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, avvenuta il 9 novembre, del Collegato Lavoro sulla Gazzetta Ufficiale), hanno effetti gravissimi sui diritti che quest’ultimi avevano nel nostro ordinamento. La nuova norma (art. 32 del collegato) impone ai lavoratori precari (a termine, interinali, a progetto) di rispettare un breve termine di sessanta giorni per contestare la legittimità della cessazione del proprio contratto di lavoro. Sino ad oggi non esistevano nel nostro ordinamento dei termini per impugnare l’illegittimità di questi contratti. La lavoratrice o il lavoratore precario viene posto di fronte ad un vero e proprio ricatto: adire le vie legali per far valere l’illegittimità della condotta datoriale (vanificando la possibilità di essere riassunto) oppure far decorrere i termini per l’impugnazione, sanando così la condotta illegittima del datore di lavoro, senza, però, la certezza di una nuova assunzione. La finalità di tale normativa è chiara: introdurre una sanatoria preventiva degli abusi posti in essere dal datore di lavoro. È indispensabile che tutti i precari vengano informati che hanno 60 giorni di tempo a partire dall’entrata in vigore della legge (la scadenza è il 22 gennaio 2011) per impugnare tutti i contratti a termine già scaduti sino a oggi. Si allega un volantino dove si indica con chiarezza quali sono i contratti di lavoro interessati e quello che si può ottenere dall’impugnazione del contratto e dal riconoscimento delle irregolarità del medesimo. (Donato Vena)

OLTRE LA SIEPE - DI RENZO BALMELLI - BUIO -

Quanta irresponsabile ostinazione nella destra che per evitare quella che chiama una crisi al buio, rifiuta di ammettere che la luce su questo governo che non governa si è spenta già da un pezzo. Chi si era illuso che i baci perugini avvelenati di Fini a Berlusconi fossero il colpo decisivo, ha dovuto ricredersi. Ormai in questa maggioranza avvinta al potere come l’edera siamo alle solite, ai pannicelli caldi per salvare cio’ che non è piu’ salvabile. La mezza crisi non serve al paese, è peggiore della crisi conclamata in quanto perpetua un clima di incertezza permanente. A questo punto la guerra del cerino assomiglia pericolosamente alla guerra dei Roses: un gioco al massacro. (FONTE adl) 

DALLA SVIZZERA NUOVA XENOFOBIA INUTILE E GRATUITA. VOTO -

L’UDC svizzera, nota per i famigerati manifesti a sfondo xenofobo, è visceralmente antieuropeista. Ma nell’Europa dei nuovi nazionalismi che fanno cassetta elettorale con la paura, anch’essa vuole recitare la sua parte. A fine novembre nella Confederazione si voterà sulla sua controversa proposta di legge per l’espulsione immediata dei delinquenti stranieri ; proposta in contrasto con lo Stato di diritto e che in verità nasconde altre mire . La Svizzera infatti già dispone di leggi severissime, che rendono superflua l’iniziativa. E’ quindi palese l’intento di alimentare l’escalation emotiva verso gli immigrati per raccattare consensi pescando nel torbido. (FONTE adl)

E IL PRESIDENTE CONSOB ? 

"Ma il Governo, prima di dimettersi con grande sollievo per il Paese, non intende fare un'ultima cosa utile, che resterebbe peraltro tra le poche, ovvero procedere alla nomina del presidente della Consob?" Lo chiede il senatore del Pd Stefano Ceccanti nella sua odierna interrogazione sulla mancata nomina del presidente della Consob da parte del governo, ricordando che "la carica del Presidente è vacante da più di quattro mesi e che "tale nomina deve essere effettuata con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso". Dalla data di scadenza del mandato del Presidente fino al Consiglio dei Ministri di venerdì scorso "non si è presa alcuna decisione", - sottolinea Ceccanti - "facendo così trascorrere invano 4 mesi e 14 Consigli". (FONTE adl)

IDROCARBURI: NO DEL MINISTERO ALLE RICERCHE IN MARE SICILIANO

PALERMO - Il Ministero dello Sviluppo economico ha respinto l'istanza della societa' Petroceltic Italia Srl, per la ricerca di idrocarburi nelle acque territoriali siciliane. Tra i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, il Ministero cita la nota della Regione Siciliana del settembre scorso che esprime "la netta contrarieta' al rilascio di autorizzazioni di idrocarburi nel mare Mediterraneo nelle vicinanze dell'isola". Apprezzamento per la decisione del ministero e' stata espressa dall'assessore regionale al Territorio e ambiente, Gianmaria Sparma. "Il rigetto dell'istanza da parte del ministero - evidenzia Sparma - ponendo tra i motivi ostativi la nota della Regione Siciliana, e' la conferma che il governo regionale aveva ben individuato ed evidenziato la problematica legata alle trivellazioni off-shore approvando una delibera, nello scorso mese di luglio, che esprimeva una chiara e netta contrarieta' al rilascio dei permessi di ricerca nel territorio siciliano". ef/idn

FESTA DELLA TOSCANA ALL’INSEGNA DELL’UNITÀ D’ITALIA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MONACI E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ROSSI PRESENTANO GLI EVENTI DELL’UNDICESIMA EDIZIONE

FIRENZE - Sarà il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il tema dell’undicesima edizione della Festa della Toscana, che si aprirà con una conferenza stampa di inaugurazione mercoledì 17 novembre alle 12 a Palazzo Panciatichi (Sala Gonfalone). A presentare gli eventi, il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci, il presidente della Regione Enrico Rossi, membri dell’Ufficio di presidenza dell’assemblea. Ricco il programma delle iniziative, che si concentreranno nelle giornate di venerdì 26 novembre, con l’insediamento del Parlamento regionale degli studenti; di domenica 28, con un’edizione speciale di Palazzo Aperto e con la parata dei gruppi di rievocazione storica, quest’anno ad Arezzo; e di martedì 30, con la seduta solenne del Consiglio regionale in ricordo dell’abolizione della pena di morte. Ma numerosi sono gli eventi previsti sia a Firenze che nelle altre città toscane, con convegni ed iniziative culturali sul Risorgimento e sul ruolo della Toscana nel processo di unificazione che si estenderà nel mese dicembre e nell’arco del 2011, senza dimenticare le mostre, gli spettacoli, i concorsi, le pubblicazioni. Il programma completo delle iniziative sarà diffuso in occasione della conferenza stampa. (ab/Inform)

RADUNO NAZIONALE DEGLI ALPINI A TORINO IL 7 E L’8 MAGGIO CON VISITA AL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE DI FROSSASCO

TORINO - Sarà Torino ad ospitare nel 2011 – data che segna i 150 anni dell'Unità d'Italia - il Raduno Nazionale degli Alpini. Il raduno si terrà nei giorni 7 e 8 maggio. E molte sezioni estere e di regioni italiane si sono già attivate presso l'Associazione Piemontesi nel Mondo e il Museo Regionale dell'Emigrazione di Frossasco per visitare l'annesso Settore Museale degli Alpini. Il settore dedicato agli alpini (inaugurato il 5 ottobre 2008) raccoglie prezioso materiale storico fra cui, segnala l’Associazione Piemontesi nel Mondo, gagliardetti e materiale illustrativo proveniente dalle varie sezioni Ana (Associazione Nazionale Alpini) estere , cimeli storici donati dal presidente Ana dall'Argentina cav. uff. Fernando Caretti e dall'alpino Enrico Armand Hugon dell'Uruguay. Quest'ultimo ha destinato al Museo vecchi cappelli alpini di piemontesi emigrati dalla Val Pellice con relative fotografie, nonché il gagliardetto originale del Gruppo Alpini di Dolores in Uruguay. (Inform)

FORMULA 1, MONTEZEMOLO: ''INACCETTABILE DIRE CHE SIAMO NAZIONE DI PERDENTI''

 Roma - (Adnkronos) - "Nonostante gli sforzi di qualche politicante in cerca di spazio mediatico, la nostra rimane una grande nazione". Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, conclude cosi' la sua lettera inviata e pubblicata oggi a 'La Repubblica', nella quale definisce anche "inaccettabile e falsa la tesi secondo cui siamo una nazione di perdenti". ltre: difende quella che definisce "una grande Italia che non molla e combatte fino alla fine, spesso vince talvolta perde con onore, ma non si arrende". "Come italiano, da sempre impegnato nella difesa del made in Italy, trovo inaccettabile e falsa la tesi secondo cui siamo una nazione di perdenti. Al contrario l'Italia deve tutto alle tantissime storie di successo, grandi e piccole, di quegli italiani che combattono e spesso vincono nonostante le tante anomalie del proprio Paese. Non mi riferisco solo agli imprenditori - sottolinea Cordero di Montezemolo - che sfidano una competizione internazionale sempre piu' dura, ma ai milioni di 'italiani ignoti' che tutti i giorni nella pubblica amministrazione, nelle scuole, nelle universita', negli ospedali, nelle fabbriche, nelle forze armate e di polizia fanno il proprio dove