Il 17 marzo rappresenta quindi il punto di arrivo nel percorso dell’unificazione nazionale e, al tempo stesso, il punto di partenza del cammino verso il completamento dell’unificazione del Paese. Per queste ragioni il Consiglio dei Ministri ha istituito, su proposta del Sottosegretario alla comunicazione e all’editoria, Paolo Peluffo, la “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italiaâ€, da celebrare il 17 marzo di ogni anno. La nuova solennità civile, che quindi non comporta riduzioni degli orari negli uffici e nelle scuole, rappresenta la sintesi di un anno intenso di celebrazioni ed eventi - quello appena trascorso- durante il quale si è celebrato il Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, con una vasta partecipazione della società civile e delle Istituzioni. Crea inoltre un’occasione nuova per tenere viva nella società civile e nelle istituzioni la memoria dell’anniversario. Durante la “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia†è prevista l’organizzazione di iniziative, su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle città e nei luoghi di preminente rilievo per il processo di unificazione e di costituzione dello Stato italiano. Le iniziative comprendono giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici, ma anche occasioni ricreative finalizzate a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Dall’iniziativa non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.(aise)
A ROMA IL CONVEGNO NAZIONALE "IUS SOLI, IUS SANGUINIS. UN POPOLO DI IMMIGRATI E DI EMIGRATI, PROSPETTIVE E SOLUZIONI"
ROMA - Il tema dell’acquisizione della cittadinanza da parte dei "nuovi italiani" è all’ordine del giorno. "Ius soli, Ius sanguinis. Un popolo di immigrati e di emigrati, prospettive e soluzioni" è il tema del convegno nazionale organizzato dal PSI in collaborazione con la CIM-Confederazione degli Italiani nel Mondo. L'incontro si terrà il 14 marzo prossimo, alle ore 15.00, a Roma, presso la Sala Capranichetta in Piazza Montecitorio. Il dibattito sarà animato dalla partecipazione di parlamentari del comparto estero - come i deputati Fabio Porta del Sud America e Amato Berardi del Nord America ed il senatore Basilio Giordano, anch'egli del Nord America - insieme a parlamentari nazionali. Presieduti da Marco Di Lello, coordinatore nazionale PSI, i lavori del convegno si apriranno con la relazione "Ius soli, una legge di civiltà " di Luca Cefisi, responsabile Europa ed emigrazione PSI. Seguiranno numerosi contributi: l'on. Angelo Sollazzo della segreteria PSI e presidente Nazionale CIM interverrà su "Un popolo di emigrati per lo sviluppo del Paese"; Fabio Porta su "Gli italiani all’estero tra successi e delusioni"; Basilio Giordano su "La partecipazione politica degli italiani nel mondo"; e Amato Berardi su "Il voto estero tra polemiche e necessità ". Sono inoltre previsti gli interventi di: Giovanni Crema, presidente CNG PSI; Giancarlo Germani, presidente Partito della Identità Romena; Alicia Araujo della comunità di Capo Verde in Italia; Analiza Bueno Magsinò, presidente ASLI, della comunità filippina; e Claudia Bastianelli, segretario nazionale FGS, Giovani socialisti. Concluderà il convegno Riccardo Nencini, segretario nazionale PSI. (aise)
 RATIFICATA LA CARTA EUROPEA DELLE LINGUE REGIONALI O MINORITARIE
ROMA – Oggi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e del ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi, ha ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. La ratifica va considerata come un recepimento formale dei contenuti della Carta, dal momento che l’Italia è intervenuta con una legge in materia già nel 1999. La tutela delle lingue minoritarie – 12 in tutto: l’albanese, il catalano, il germanico, il greco, lo sloveno, il croato, il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo – prevede, tra le altre cose, la possibilità di insegnamento nelle scuole, di utilizzo nelle circoscrizioni giudiziarie, oltre che la diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione. (Inform)
IL COMITES DI NORIMBERGA PER UNA RIDUZIONE DEL CALCOLO DELL’IMU SUGLI IMMOBILI IN ITALIA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO “SI VALUTINO LE ABITAZIONI COME UNA PRIMA CASA†NORIMBERGA –
“Il Comites di Norimberga chiede che all’IMU prevista per gli immobili posseduti in Italia dai connazionali all’estero venga applicato almeno lo stesso trattamento stabilito per gli immobili posseduti dai cittadini residenti in Italiaâ€. Inizia così la nota sottoscritta da Giovanni Ardizzone presidente del Comites di Norimberga. “Il decreto ‘Salva Italia’ fatto dal nuovo governo Monti- spiega il comunicato - introduce la nuova ‘Imposta Municipale Unica (IMU)’ la quale prevede che sugli immobili posseduti in Italia dagli italiani residenti all’estero, la nuova IMU venga applicata come quella prevista per gli immobili diversi dall’abitazione principale (seconda casa), in pratica il 7,6 per mille anziché il 4 per mille, cioè bisognerà pagare quasi il doppio dei residenti in Italiaâ€. Nella nota si spiega inoltre come tale misura sia ingiusta “ nei confronti di tutti quei cittadini all’estero che a seguito di tanti anni di lavoro e sacrificio hanno investito i loro risparmi in Italia per costruire la casa dove passare le vacanze e magari trascorrere poi l’eventuale vecchiaia. L’emigrazione – si ricorda nel comunicato - è stata negli anni una grande risorsa che ha dato e può ancora dare un importante contributo all'economia del nostro Paese. Con tali misure non si favorisce certamente l’investimento di capitale ‘estero’ in Italia. D’altra parte, visti gli effetti della crisi e delle ristrettezze in cui versano tanti italiani residenti all’estero e tenendo conto dell’esosità di una tale misura, si costringerebbero tanti italiani a rivedere l’opportunità e la possibilità di poter continuare ad investire o a mantenere i propri immobili in Italia, considerato anche il loro parziale utilizzoâ€. Nella nota, dove si sottolinea l’impossibilità di accettare e subire queste misure penalizzanti, il Comites di Norimberga rivolge un appello “al mondo dell’associazionismo italiano all’estero, ai patronati, ai Comites, all’Intercomites, al Cgie, e a tutti gli italiani all’estero†affinché facciano sentire il loro disappunto. Nell’appello si chiede inoltre ai deputati e ai senatori, specialmente quelli eletti nella circoscrizione Estero, di far presente questa problematica nelle opportune sedi istituzionali “in modo che si provveda a correggere questa ulteriore discriminazioneâ€. (Inform)
UNA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITES DI LIONE, ANGELO CAMPANELLA APPELLO AI PARLAMENTARI ELETTI NELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO AFFINCHÉ SI FACCIANO CARICO DELLE ISTANZE DEI CONNAZIONALI RESIDENTI NEL MONDO E DELLE DIFFICOLTÀ DEGLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA LIONE –
Il presidente del Comites di Lione, Angelo Campanella, segnala in una lettera inviata ai parlamentari eletti nella circoscrizione Estero che, a causa dei tagli annunciati per il 2012, il Comitato non sarà più in grado di far fronte alle spese per il pagamento dell’affitto della sede, oggi presso la Casa d’Italia, e agli oneri di segreteria. “Oggi siamo ad una svolta storica per il nostro paese e di conseguenza per noi italiani che viviamo nel mondo; la crisi finanziaria e non solo và fronteggiata con politiche eque e di sviluppo che garantiscano un futuro migliore anche alle nuove generazioni – scrive Campanella nella missiva inoltrata anche al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e ai consiglieri del Cgie, ribadendo l’importanza anche in questa fase dell’attività svolta dagli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero. “Noi italiani pur vivendo in altri paesi, siamo riusciti a mantenere per tanti decenni il naturale legame con il nostro Paese, conquistandoci nel tempo adeguati strumenti democratici di rappresentanza e di partecipazione. Rispettosi delle leggi dei paesi ospitanti - prosegue il presidente del Comites, - ci siamo dotati di organismi quali i Comites ed il Cgie oltre alle associazioni e ai patronati, per una tutela più ampia dei nostri diritti nei paesi d’insediamento, per una cittadinanza più compiuta in Europa e nel Mondoâ€. “In centinaia operiamo in Europa e nel Mondo in seno ai Comites e al CGIE - rileva Campanella, - organismi che abbiamo voluto fortemente con il nostro volontariato e forti del consenso dei nostri connazionali che ci hanno eletto (6.000 i votanti che hanno eletto il Comites di Lione alle ultime elezioni del 2004), per migliorare la tutela dei diritti in loco e fare crescere di pari passo le nostre comunità in Italia e all’estero; nonchè migliorare l’immagine del nostro Paese attraverso la diffusione della nostra lingua e culturaâ€. “Noi siamo ambasciatori dell’Italia all’estero e rappresentiamo una risorsa per l’Italia – conclude il presidente del Comites di Lione, invitando gli eletti all’estero a portare “dentro il Parlamento nazionale l’altra Italia che vive fuori dai confiniâ€. (Inform)
LETTERA DA BRUXELLES PER RIZZOTTO I FUNERALI DI STATOÂ
Ritrovati i resti mortali del militante socialista della CGIL assassinato dalla mafia in Sicilia il 10 marzo del 1948. La CGIL e tutti i socialisti italiani, in Italia e all'estero, ringraziano polizia e magistratura e avvertono: "Nel suo nome lotta continua". L'europarlamentare Sassoli (S&D) chiede per Rizzotto i funerali di Stato. Anche a distanza di tanti anni, la nostra Repubblica ha il dovere di non dimenticare coloro che si sono battuti per la legalità . Il sindacalista partigiano e paladino della lotta contro le mafie, Placido Rizzotto, i cui resti sono finalmente stati identificati, merita di essere commemorato con tutti gli onori dei funerali di Stato.Â
David Sassòli, Bruxelles presidente degli europarlamentari Pd (Socialisti e Democratici)
L’USEF condivide ed approva la richiesta di Sassòli, ritenendo giusto e doveroso che la illustra vittima uccisa dagli allora emergenti corleonesi di Luciano Liggio e Totò Reina, venga degnamente commemorato ed additato come esempio di attaccamento alla legalità , di lotta contro le mafie, di senso dello Stato e di attaccamento alle ragioni dei lavoratori. (SA)