Dopo la mancata riunione in dicembre, come è sempre successo per il passato, la Fusie a più riprese ha sollecitato la sua convocazione al Capo Dipartimento ed è intervenuta anche con i vertici politici. Nonostante le assicurazioni avute per una pronta convocazione, ciò, a tutt'oggi 30 marzo, non è ancora avvenuto. Siamo preoccupati per le possibili ripercussioni che tale ritardo potrà avere sulle procedure di erogazione e, pertanto, stiamo lavorando per limitarne le conseguenze. Naturalmente, non appena avremo informazioni più dettagliate vi aggiorneremo. Vi rinnovo gli auguri della Fusie e vi saluto tutti cordialmente. Giangi Cretti
TRIBUNALE DI BRINDISI: ASSEGNO SOCIALE AL CITTADINO EXTRACOMUNITARIO ANCHE SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO DI LUNGO PERIODO
Con la sentenza n. 295/2012 depositata il 24 gennaio scorso, il Tribunale di Brindisi, sez. lavoro, ha accolto il ricorso presentato da un cittadino extracomunitario, avverso il diniego dell’INPS a riconoscergli il diritto all’assegno sociale, prestazione spettante alle persone ultrasessantacinquenni residenti in Italia ed in condizione di disagio economico ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 della legge 8.8.1995, n. 335. L’INPS aveva opposto la mancanza del requisito del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti introdotto dall’art. 80 c. 19 della legge n. 388/2000. Per il giudice del lavoro di Brindisi, la norma citata facente riferimento al requisito del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti deve essere interpretata in senso costituzionalmente orientato, alla luce delle sentenze con le quali la Corte Costituzionale l’ ha giudicata in contrasto con gli artt. 2 e 3 Cost. . Il giudice di Brindisi, in particolare, ricorda quanto affermato nella sentenza della Corte Cost. n. 187/2010 secondo cui non è ammissibile discriminare i cittadini stranieri legalmente soggiornanti nella fruizione di prestazioni volte a fornire alla persona un minimo di sostentamento, atto ad assicurarne la sopravvivenza, in quanto tali prestazioni vengono per loro natura e finalità essenziali a soddisfare il godimento di diritti fondamentali della persona e come tali, spettanti a tutti. Ne consegue che ogni distinzione fondata sulla nazionalità nell’accesso a prestazioni sociali aventi tali caratteristiche finirebbe per contrastare con il principio di non discriminazione di cui all’art. 14 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo (Corte Cost., sentenze n. 306/2008, 11/2009, ordinanza n. 285/2009, sentenza n. 187/2010). (Fonte: ASGI)
L’INFLUENZA ITALIANA NELLA POLITICA DEL BRASILE AL CENTRO DELLA RELAZIONE DELL’ON. PORTA AL SEMINARIO DELL’IGHB A RIO DE JANEIRO
Nelle tre giornate del Seminario, promosso dall’Istituto Storico e Geografico Brasiliano (IGHB) e dall’Istituto Italiano di Cultura, sono stati approfonditi tutti gli aspetti della profonda relazione tra i due Paesi. Per tre giorni studiosi ed esperti italiani e brasiliani si sono confrontati a Rio de Janeiro su tutti gli aspetti del complesso rapporto tra Italia e Brasile. Il Seminario, dal titolo semplice - “Brasil e Italia†– ma dai contenuti ricchi e articolati, è stato caratterizzato da un approccio scientifico di tipo multi-disciplinare; a promuoverlo sono stati il prestigioso IGHB, l’Istituto Storico e Geografico Brasiliano e l’Istituto Italiano di Cultura. All’evento, inserito a pieno titolo nella programmazione ufficiale del MIB-Momento Italia-Brasile, ha partecipato come relatore l’On. Fabio Porta, unico parlamentare italiano residente nel grande Paese sudamericano. La relazione del Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile aveva per titolo “Gli italiani nella politica brasilianaâ€, ed ha sviluppato con un approccio di tipo socio-politico oltre che storico l’antica e profonda influenza dell’Italia e degli italiani nelle vicende politiche brasiliane. Dall’imperatrice brasiliana Teresa Cristina di Borbone, nata a Napoli, all’influenza degli anarco-sindacalisti sulla nascita del movimento operaio; dall’influsso dell’ideologia fascista all’invio di truppe brasiliane in Italia nel corso della seconda guerra mondiale; fino ai più recenti governi di Fernando Henrique Cardoso e di Luis Inacio Lula da Silva. Con cenni brevi ma puntuali l’On. Porta ha così tracciato un completo excursus storico dell’evoluzione dei rapporti tra i due Paesi alla luce dell’influenza dell’Italia e della presenza degli italiani nella storia politica del Brasile. Una storia ricca e tutt’oggi stimolante, in grado di costituire – secondo il deputato eletto in America Meridionale – un fondamentale volà no per il crescente rafforzamento e lo sviluppo strategico delle relazioni bilaterali tra i due Paesi.
MULTICULTURALISMO A COPENAGHEN, LA NUDA VERITÀ
In segno di sfida al clima rigido di Copenaghen, alcuni giovani studenti si sono spogliati in camerino davanti ai nostri obiettivi, così che potessimo dare uno sguardo veloce al paese di provenienza dei loro abiti. Cina, Bangladesh e Turchia stanno formando la moda della popolazione universitaria della metropoli. Il multiculturalismo è un attributo della società danese, come le etichette sui loro vestiti. Ma non è un fatto evidente; per esempio, il cinema della Groenlandia rimane un'arte di nicchia, pur nel paese che ha una grande minoranza di di groenlandesi. Nei sobborghi della città , rifugiati del Medio Oriente vivono dimenticati in un centro di accoglienza, Sandholm. E pure gli hippie della comune di Christania si sentono messi da parte. Tutto questo non è che un sintomo di quello che è successo nell'ultimo decennio. La tragedia dell'11 settembre e le proteste contro le caricature di Maometto hanno mantenuto in carica una coalizione di liberal-conservatori ed esponenti della destra, che hanno messo un freno all'immigrazione e ai visti d'ingresso, fino alla vittoria del centro-sinistra alle elezioni di settembre 2011. Ma i danesi sono ancora il popolo più felice della terra, o è meglio che comincino a coprirsi anche loro? (Foto di copertina: (cc) LarsDaniel/ Esben Bøg/ Flickr)
INCLUSIONE SOCIALE PER MIGRANTI VULNERABILI IN SICILIA: IL PROGETTO OIM ROMA E FONDAZIONE D’HARCOURT
ROMA - Sperimentare pratiche innovative di inclusione sociale e lavorativa per i migranti vulnerabili in Sicilia offrendo tirocini e formazione “on the job†di sei mesi in collaborazione con imprese multinazionali che adottano politiche di responsabilità sociale e con piccole e medie imprese locali. Questo l’obiettivo di un accordo di collaborazione firmato dalla Fondazione d’Harcourt e dall’OIM Roma lo scorso 28 marzo presso la sede dell’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM a Roma. Il Progetto, finanziato dalla stessa Fondazione d’Harcourt, sarà realizzato in coordinamento con i servizi sociali e i servizi per l’impiego delle autorità locali, e in collaborazione con le associazioni umanitarie che forniscono assistenza, alloggio o informazioni su altri servizi disponibili agli immigrati indigenti e vulnerabili. “Nell’ottobre 2011â€, ha spiegato il Presidente della Fondazione d’Harcourt, Fabio Montauti d'Harcourt, “abbiamo effettuato insieme all’OIM una missione congiunta a Palermo, nel corso della quale abbiamo avuto conferma delle difficoltà dei servizi sociali a soddisfare le esigenze degli immigrati più vulnerabili, la cui presenza sull’isola è ulteriormente aumentata a causa dei flussi migratori provocati dalla guerra in Libia dello scorso anno. A seguito di questa visita, abbiamo offerto il nostro sostegno a un progetto pilota volto a sperimentare e promuovere un percorso di accompagnamento a soggetti vulnerabili quali vittime di tratta, minori stranieri non accompagnati, immigrati a rischio di irregolarità e di sfruttamento". “Attraverso una prima fase di intervento realizzata in collaborazione con alcune associazioni umanitarie locali - spiega il direttore per l’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, José Angel Oropeza - verranno identificati i primi beneficiari del progetto. Allo stesso tempo, si individueranno compagnie multinazionali, industrie, piccole e medie imprese e cooperative disposte ad offrire un periodo di tirocinio a migranti vulnerabili". “La selezione finale delle persone ammesse al tirocinio sarà completata dalle singole impreseâ€, continua Oropeza. "Un'indennità per la formazione e l'orientamento al lavoro sarà corrisposta direttamente a circa 50 immigrati e sarà a carico del progetto per un periodo di sei mesi, mentre alle aziende sarà richiesta la copertura assicurativa per infortuni e malattie". Le attività del progetto avranno inizio ad aprile e si svilupperanno nell'arco del 2012, sotto un costante monitoraggio di un comitato direttivo appositamente istituito da Fondazione d’Harcourt e OIM Roma. (aise)
IL PRESIDENTE NAPOLITANO IN VISITA UFFICIALE IN GIORDANIA
ROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, effettuerà una visita ufficiale nel Regno Hascemita di Giordania, dal 1° al 3 aprile prossimi, su invito di Sua Maestà Re Abdallah II. Il colloquio tra i due capi di Stato consentirà di discutere le più importanti questioni delle relazioni bilaterali e dell'agenda internazionale. Nel corso della visita il presidente Napolitano incontrerà il primo ministro, Awn Khasawneh, il presidente del Senato, Taher Masri, e lo speaker della Camera, Bassa Abdul Karim Doghmi. (aise)