L'iniziativa, avviata a metà dello scorso anno, finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzata in collaborazione con Unioncamere, ha coinvolto dieci Camere di commercio - Ancona, Bari, Bergamo, Catania, Milano, Roma, Torino, Verona, Vicenza e Udine - e si è rivolta a coloro che nel “fare impresa†hanno voluto cercare una concreta possibilità di integrazione economica e sociale. Al termine dei diciotto mesi di sperimentazione, l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale ed economico di 400 immigrati extracomunitari è stato raggiunto e superato: sono stati, infatti, 492 coloro che si sono rivolti agli sportelli attivati dalle Camere di commercio aderenti all'iniziativa. Di questi, 434 hanno beneficiato dei servizi di orientamento, formazione e assistenza offerti dalle Camere e 409 hanno anche elaborato un vero e proprio business plan per la creazione di un’impresa. L’identikit dell’aspirante imprenditore immigrato corrisponde a persone prevalentemente giovani e di istruzione elevata, equamente distribuite tra entrambi i generi e nella maggior parte dei casi provenienti dall’Africa o dall’America latina. Meno frequenti i partecipanti provenienti dall’Europa non UE e dall’Asia.
ICE, “3000 ANNI DI VINO ITALIANO†PRESENTATI AI GIAPPONESI
(NoveColonne ATG) Roma - Si è aperta a Tokyo la seconda edizione di “3000 Anni di Vino Italianoâ€, rassegna che si pone l'obbiettivo di promuovere in maniera unitaria e sistematica la qualità e la varietà del vino italiano. L’organizzazione dell’evento vede coinvolti oltre all’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, all’Ambasciata d’Italia a Tokyo e alle Istituzioni italiane presenti in Giappone, anche il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. L’evento si ripropone con un calendario fitto di impegni ed un folto gruppo di prestigiosi protagonisti del mondo dell’enologia italiano, rappresentanti di Consorzi, Associazioni di categoria ed Enoteche, in trasferta a Tokyo per proporre un’imperdibile serie di eventi: presentazioni, walk-around tastings, seminari, master class o concorsi per sommelier specializzati in vini italiani, nonché eventi realizzati in locali glamour grazie a collaborazioni con i brand italiani del lusso o a hotel prestigiosi, in cui sono stati proposti - tra l’altro - abbinamenti fra vino italiano e cucina giapponese. Le cifre possono dare un’idea delle dimensioni dell’evento. Presenti 15 tra Consorzi ed Enti, 1590 le etichette di vini presentate, 307 le aziende partecipanti, 830 gli importatori, distributori, ristoratori, sommelier, wine lovers, giornalisti e operatori del settore. Quest’anno, inoltre, per la prima volta, gli eventi non si limiteranno all’area di Tokyo, ma toccheranno anche Osaka, Kyoto, Nagahama, Toyama.
RAPPORTO SUGLI ITALIANI NEL MONDO PRESENTATO A BRUXELLES
(NoveColonne ATG) Roma - La Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale italiana, in collaborazione con la Banca Monte Paschi Belgio, organizzano per il 26 novembre prossimo, alle 19.30, a Bruxelles, la presentazione del Rapporto Italiani nel mondo 2012. La serata, che prevede anche l'esibizione del coro Coronelle di Cavalese, è organizzata dalla rappresentanza trentina a Bruxelles e si terrà presso l'Espace Banca Monte Pacshi Belgio, Avenue d'AudergheM 22-28. Il Rapporto, giunto ormai alla settima edizione, presenta, come si legge nell’introduzione, “contenuti innovativi a livello statistico, socio-culturale, economico e pastorale e si colloca in un anno di crisi dell’economia e delle finanze pubbliche. La crisi ha generato una drastica riduzione del bilancio riguardante gli italiani all’estero e ha suscitato preoccupati interrogativi sulla funzionalità della rete diplomatico-consolare, sulla promozione della lingua e della cultura italiana, sulla tutela dei più deboli tra gli emigranti e sull’affermazione del nostro sistema produttivo negli altri Paesiâ€. Anche per gli italiani-europei, non più emigranti ma cittadini nella casa comune europea, il Rapporto della Fondazione Migrantes rappresenta un’occasione di profonda riflessione.
RICERCA BANKITALIA: GLI IMMIGRATI NON TOLGONO LAVORO AGLI ITALIANI
ROMA – Primo: gli immigrati non tolgono lavoro, portano anzi dei benefici al mercato del lavoro che li accoglie. Secondo: gli effetti positivi per i lavoratori «nazionali», sono anche in termini di busta paga. Terzo: consistenti flussi migratori hanno l’effetto di spostare i lavoratori «nazionali» verso occupazioni più specializzate e migliori. Francesco D’Amuri, ricercatore di Bankitalia, e Giovanni Peri, dell’University of California, in un working paper appena pubblicato sul sito della nostra Banca centrale, sfatano alcuni luoghi comuni. LA RICERCA – Fra il 1996 e il 2010 i lavoratori stranieri entrati nei 15 principali Paesi dell’Europa Occidentale sono quasi raddoppiati; erano poco meno dell’8% del totale della forza lavoro nel 1996, sfioravano il 14% nel 2010. Un trend che ha superato di gran lunga quello americano: negli Stati Uniti i lavoratori stranieri (nati all’estero) erano il 6% nel 1998, sono diventati il 12,9% nel 2010. Secondo modelli econometrici e analisi dei dati statistici dei Paesi di riferimento i due ricercatori dimostrano che persino un raddoppio dei flussi immigratori, al contrario di quanto ritengono in molti, non ha impatti significativi, a livello statistico, sui livelli di occupazione. Chi dunque teme che gli extracomunitari tolgano il lavoro agli italiani ha un falso timore. Non solo: analizzando 15 anni di immigrazione in Europa i due autori sono giunti alla conclusione che questa ha «spostato» i lavoratori nazionali verso lavori meno manuali e più qualificati e determinato un aumento medio delle buste paga pari allo 0,7%. Effetti che sono maggiori nei Paesi che hanno un mercato del lavoro più flessibile, mentre mercati maggiormente protetti attenuano leggermente questi trend così come l’assorbimento degli immigrati attraverso un avanzamento occupazionale dei lavoratori «nativi». Fonte: Corriere.it
FEDI (PD). ITALIA-AUSTRALIA: FORTI RAPPORTI DI AMICIZIA E FORTE COMUNITÀ ITALIANA, OLTRE AI COMUNI OBIETTIVI DI POLITICA INTERNAZIONALE
Questi i temi toccati nel positivo incontro informale dell'ufficio di Presidenza della Commissione Affari Esteri della Camera con il Ministro australiano dei Trasporti e delle Infrastrutture, Anthony Albanese. Italia e Australia sono in questi momenti impegnate nell'affermare l'urgenza di un cessate il fuoco nella striscia di Gaza e nell'azione multilaterale per la pace, lo sviluppo e la cooperazione internazionale. La presenza del Ministro Albanese in Italia è un importante segnale per le nostre imprese e aziende, non solo nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, affinché l'Australia possa continuare a essere vista come importante destinazione per investimenti ed esportazione di tecnologia e know-how. Un paese sempre più importante nell'Asia-Pacifico, attento ai grandi temi internazionali, come la questione ambientale con i nuovi impegni assunti nel contesto del trattato di Kyoto. Durante l'incontro, l'On. Fedi ha ricordato le preoccupazioni della comunità italiana relativamente alla White Paper sull'insegnamento delle lingue straniere in Australia ed auspicato che il Governo di Canberra possa continuare a vedere la lingua italiana come importante lingua europea, lingua di cultura e lingua comunitaria, sostenendone, in continuità con i precedenti governi, il paritario e prioritario inserimento nelle scuole australiane in una logica di aperta competizione con le lingue asiatiche, anch'esse importanti per l'Australia. (On. Marco Fedi)
SICILIA MONDO INSERISCE IL 17 MARZO “GIORNATA NAZIONALE DELL’UNITÀ D’ITALIA, DELLA COSTITUZIONE, DELL’INNO NAZIONALE E DELLA BANDIERA†TRA LE ATTIVITÀ ANNUALI ISTITUZIONALIZZATE
Il Parlamento ha approvato in via definitiva la norma che istituisce il 17 marzo “Giornata nazionale dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno nazionale e della Bandiera†e prevede l’insegnamento dell’Inno di Mameli nelle scuole. La notizia ha avuto largo eco nelle comunità italiane e siciliane che vivono all’estero. Sicilia Mondo ha ricevuto telefonate di corregionali dal Canada e dall’Argentina che comunicavano la loro soddisfazione, ma anche i sentimenti di ritrovato orgoglio, per la decisione del Parlamento, di celebrare il 17 marzo di ogni anno, un evento di straordinaria importanza che ricorda e promuove i “valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civileâ€. E riafferma, nello stesso tempo, che mira a “consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civicaâ€. Sicilia Mondo, interpretando la domanda dei nostri corregionali che vivono fuori dall’isola, è venuta nella determinazione di inserire il 17 marzo di ogni anno, tra le giornate istituzionalizzate nei programmi di attività annuale della Associazione: Bando Premio Letterario per figli e nipoti di siciliani (tredici edizioni), Giornata della donna in emigrazione (venticinque edizioni), Festa del Migrante nel paese di origine (trenta edizioni), Giornata del Siciliano nel Mondo (sedici edizioni), Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo (16 edizioni), Raduno estivo delle Associazioni aderenti del Nord Italia (11 edizioni), incontro con le stesse in occasione della BIT di Milano. Anche per Sicilia Mondo, la ricorrenza del 17 marzo diventa, così, un evento fondante perché introduce nuove motivazioni e linfa mediatica di sentimenti mai dismessi e gelosamente custoditi nel circuito della rete di comunicazione e relazioni, ormai arrivato a regime di quotidianità , con le Associazioni aderenti sparse in tutte le parti del mondo. I siciliani all’estero seguono con attenzione, spesso con apprensione, gli accadimenti nazionali ed in particolare quelli della Sicilia perché l’Italia per loro è la patria, un sentimento amato ed acuito dalla lontananza e spesso da vicissitudini personali.