"MEMORIA RECUPERADA": GLI ITALIANI INTERNATI IN MESSICO NEL DOCUMENTARIO DI LUIGI LUPONE FASANO CITTÀ DEL MESSICO - Verrà presentato in anteprima domani, 1 dicembre, alle 18 al cinema Tonalà a Città del Messico "Memoria recuperada", documentario di Luigi Lupone Fasano, che narra l’odissea di 900 uomini, italiani e spagnoli, durante la seconda Guerra Mondiale, in Messico. Durante il conflitto, nove petroliere italiane e tre navi passeggeri tedesche si rifugiarono in Messico.

Le navi che furono subito sequestrate dal Governo messicano, che però aveva concesso protezione ai passeggeri. Battenti bandiera messicana, queste navi cominciarono a trasportare petrolio verso gli Stati Uniti Durante queste traversate, furono affondate da sottomarini nazisti. Il Messico dichiara guerra a Italia, Germania e Giappone e crea un campo di concentramento a veracruz dove vengono rinchiusi i 600 marinai delle navi sequestrate. Nel 1944, il Messico invia il famigerato "Escuadròn 201" a combattere sul fronte filippino contro i giapponesi, con la missione di vendicare l’affondamento delle navi. Il documentario di Lupone Fasano racconta l’odissea e il destino di un gruppo di stranieri e messicani che, complici l’occultamento prima, e il silenzio dopo, sono rimasti nell’oblio. Nato a Città del Messico, Luigi Lupone Fasano è documentarista e ha studiato presso il Centro Universitario degli Studi Cinematografici della UNAM. Nel 1981 ha vinto il premio Ariel come Opera Prima nella categoria del cortometraggio. Nel 1984 ha vinto il Primo Concorso Nazionale del Cinema Giovane con la tesi-documentario Tengo una Duda. Ha ottenuto borse di studio per la specializzazione in “Documentario del Cinema” a Parigi e per i “Laboratori Varan” fondati dall’antropologo Jean Rouch. È anche borsista di FONCA e delle Fondazioni MacArthur-Rockefeller e Ford. Ha realizzato 40 documentari, come regista, cameraman ed editore, si è cimentato nei generi di documentario etnografico, museografico, cinematografico e storico. Molteplici sono i premi che ha ricevuto in Europa e in America Latina e parte del suo lavoro è stato trasmesso da televisioni nazionali e straniere. Nel 1987 è stato direttore e produttore del “Primo Laboratorio del Cinema Indigeno” in Messico. Dal 2001 al 2005 è stato direttore di produzione della prima serie di un documentario sulla ricerca storica per la televisione, “México Nuevo Siglo”. Dal 1998 è docente del “Laboratorio del Documentario” presso il “Centro de Capacitación Cinematográfica”. Dal 2006 è direttore dell’“Encuentro Internacional Escenarios”. Attualmente è membro del “Sistema Nacional de Creadores” e sta realizzando la produzione di un lungometraggio, documentario- testimonianza dai contenuti storici. Nel 2010 ha ricevuto il Premio Nazionale di Giornalismo per i programmi di ricerca e divulgazione. (aise)

IL 14 DICEMBRE IL CONCERTO DI NATALE DELL'ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI COLONIA

COLONIA - Si terrà venerdì 14 dicembre, alle ore 19.00, il tradizionale Concerto di Natale organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Colonia. Un incontro fra Mozart, Gluck e il Belcanto Italiano è il tema del Concerto di quest'anno: il soprano italiano Aurora Sperduto, il basso baritono tedesco Robert Fendl e la pianista Inga Fiolia proporranno a soci ed amici una serata di Arie e Duetti tra le più belle opere del repertorio in lingua italiana. L'evento è organizzato in collaborazione con l'Associazione degli Amici dell’Istituto. (aise)

DAL 1° DICEMBRE AL 15 GENNAIO MOSTRA FOTOGRAFICA DELL’AMMER AL MUSEO ETNOGRAFICO - “IN VIAGGIO” A UDINE: 100 ANNI DI IMMAGINI DAL MONDO DELL’EMIGRAZIONE DI FRIULI VENEZIA GIULIA, ISTRIA, FIUME E DALMAZIA

UDINE – La mostra fotografica “In viaggio. Cento anni di immagini e di parole dal mondo dell'emigrazione del Friuli Venezia Giulia, dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia” sarà inaugurata a Udine domani 1 dicembre, alle 11.30, nelle sale di palazzo Giacomelli, sede del Museo etnografico del Friuli (via Grazzano 1). La mostra intende valorizzare il materiale documentario raccolto nel sito Ammer-Archivio Multimediale della Memoria dell'Emigrazione Regionale, consultabile on line sul sito www.ammer-fvg.org , nato dalla collaborazione tra Regione e Università di Udine, dove sono state raccolte oltre 15.000 foto, più di 700 interviste e 2.200 biografie, utilizzato fino ad oggi da quasi 60.000 visitatori, con contenuti tradotti in otto lingue. La rassegna fotografica è una delle iniziative di divulgazione del patrimonio culturale conservato dal sito, assieme all'attività editoriale e al coinvolgimento del mondo della scuola: è infatti itinerante e prossimamente sarà allestita in Belgio, dopo aver fatto tappa in numerose località del territorio regionale, oltre a Stati Uniti, Australia e Argentina. L’iniziativa di Ammer è indirizzata in modo particolare ai più giovani, affinché possano trarre dalla conoscenza del fenomeno dell'emigrazione una comprensione più profonda delle vicende storiche della regione. In occasione dell'esposizione udinese, la mostra è stata arricchita da vari approfondimenti: una sezione dedicata al tema dei doni che gli emigranti portavano a casa al rientro; un'installazione esplicativa sulle trasformazioni avvenute fra antiche e nuove migrazioni; una sala sul tema "Fogolâr/ Fogolârs: dalla famiglia ai friulani nel mondo". Infine saranno presentati alcuni boccali di birra, detti "I mos di Mònico", provenienti dalla collezione Ciceri, che gli operai stagionali, soprattutto i fornaciai di Buja, portavano a casa dalla Baviera All’inaugurazione della mostra a Udine interverranno Tiziana Ribezzi conservatore del Museo etnografico del Friuli, Mauro Pascolini direttore del Dipartimento di Scienze umane dell'Ateneo udinese, Luigi Reitani assessore alla Cultura del Comune di Udine, Giuseppe Napoli direttore del servizio Corregionali all'Estero e Lingue minoritarie della Regione. L’esposizione, che potrà essere visitata sino al 15 gennaio ,vedrà anche l'organizzazione di alcuni incontri, concepiti per il mondo della scuola, con docenti universitari ed esperti di fenomeni migratori. (Inform)

LEGGE ELETTORALE, NAPOLITANO: “STOP A GIOCO DEGLI EQUIVOCI”

(NoveColonne ATG) Roma - È "essenziale" per la nostra vita democratica che le forze parlamentari non tradiscano gli impegni assunti sulla riforma della legge elettorale, mettendo fine a "questo interminabile braccio di ferro, gioco degli equivoci, ripetuto alternarsi di opposti irrigidimenti". Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera inviata due giorni fa al deputato del Pd Roberto Giachetti, che mercoledì ha annunciato di essere costretto a interrompere per problemi clinici lo sciopero della fame indetto per sollecitare la riforma, ribadisce la necessità di andare alle urne con una legge diversa dal porcellum: "Ancora di recente - scrive il Capo dello Stato - ho ricordato incontrando (con il presidente del Consiglio) i presidenti della Camere come già a fine gennaio avessi riferito loro degli incontri da me promossi con gli esponenti dei cinque partiti presenti in Parlamento: incontri nel corso dei quali si erano tutti dichiarati convinti della necessità di modificare la legge del 2005. E purtroppo da allora, a dieci mesi di distanza, non si sa se si stia avvicinando la conclusione di questo interminabile braccio di ferro, gioco degli equivoci, ripetuto alternarsi di opposti irrigidimenti, da cui è stato messo a grave rischio il mantenimento di un impegno assunto da tutte le forze politiche in risposta ad aspettative più che comprensibili diffusi tra i cittadini-elettori". Il richiamo di Napolitano arriva come un macigno mentre al Senato ancora si continua a trattare su un' intesa che ha tempi sempre più ristretti. Secondo Giachetti, reduce da 123 giorni di digiuno, ci sono i tempi tecnici per approvare la riforma entro la fine della prossima settimana al Senato, discuterla in 10 giorni (come si fece per il lodo Alfano) alla Commissione Affari costituzionali della Camera e approvarla nell' aula di Montecitorio tra il 27 e il 29 dicembre prima di ritrasmetterla al Senato.

“IO SONO LI”, L’EUROPA PREMIA IL CINEMA DEL BELPAESE

(NoveColonne ATG) Bruxelles - “Congratulazioni al regista Andrea Segre ed un ringraziamento all’europarlamentare Lorenzo Fontana della Commissione cultura del Parlamento europeo ed a tutti quelli che a Venezia ed in Europa hanno lavorato per ottenere questo importante riconoscimento”. Con queste parole il governatore Luca Zaia ha commentato l’assegnazione al lungometraggio “Io sono Li” di Andrea Segre, regista classe 1976 di Dolo, del Premio cinematografico “Lux”, assegnato dal Parlamento Europeo. Il film, prodotto dalla Jole film di Padova, è stato finanziato con il contributo della Regione del Veneto nel 2010. “E’ un risultato – ha aggiunto Zaia – che premia il Veneto due volte: perché celebra in Europa il talento dei nostri artisti e perché conferma ancora una volta la lungimiranza e l’attenzione della Regione nell’utilizzo dei fondi pubblici destinati alle produzioni artistiche. Il tema trattato dal film, quello dell’integrazione delle comunità straniere, in particolare di quella cinese, è difficile e delicato e va affrontato non solo sul piano della legalità e dell’accoglienza, ma anche sul piano della produzione culturale. Il Premio Lux è una conferma della qualità di questo nostro lavoro e colgo l’occasione per ricordare che il Veneto è la prima regione d’Italia per immigrazione legale”. Il premio Lux, istituito nel 2007, viene assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo ai prodotti cinematografici che riflettono la ricchezza e diversità delle culture europee e l’eccellenza creativa del cinema del continente. I film selezionati nell’ambito di questa rassegna sono quelli che, meglio di altri, sono capaci di andare al cuore del dibattito pubblico europeo esplorando ed interrogandosi sui valori europei condivisi, di misurare il sostegno dato al progetto di costruzione dell’Europa unita e di guardare ai “problemi transfrontalieri” come immigrazione, giustizia, solidarietà, libertà e diritti fondamentali. L’aver vinto il premio Lux consentirà di sottotitolare “Io sono Li” in tutte le ventitré lingue ufficiali dell'Unione Europea e di produrne una copia in pellicola per ogni Stato membro.