CULTURA: IL CARAVAGGIO DI MESSINA ESPOSTO A ROMA FINO AL 30 GIUGNO PALERMO - E' stata prorogata fino al 30 giugno del prossimo anno l'esposizione a Roma del capolavoro messinese "La Resurrezione di Lazzaro" del Caravaggio. Il dipinto, dopo il restauro durato sette mesi curato dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma con la direzione congiunta del Museo regionale di Messina e con il contributo dell'Associazione MetaMorfosi e di Ze'tema

Progetto Cultura, si puo' ammirare al museo di Roma Palazzo Braschi. "La Resurrezione di Lazzaro", dopo l'esposizione romana, tornera' in Sicilia accanto all'altro capolavoro di Caravaggio, "l'Adorazione dei Pastori" custodito nel museo regionale di Messina. La mostra, che e' stata inaugurata il 15 giugno, e' aperta al museo di Roma Palazzo Braschi dal martedi' alla domenica, dalle 10 alle 20 (lunedi' chiuso). (fg/stalau)

ROMA, CARTELLA ESATTORIALE DA 7MILA EURO: PENSIONATO MINACCIA DI DARSI FUOCO

Roma - (Adnkronos/Ign) - I carabinieri lo hanno convinto a consegnare l'accendino che teneva in mano dopo essersi cosparso di liquido infiammabile davanti a una sede dell'Agenzia delle Entrate. Secondo quanto detto ai militari, non aveva ricevuto prima alcuna comunicazione Un pensionato romano di 60 anni dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia da 7.000 euro, ha minacciato questa mattina di darsi fuoco davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate in largo Lorenzo Mossa a Roma. I carabinieri, intervenuti sul posto, lo hanno convinto a consegnare l'accendino che teneva in mano dopo essersi cosparso di liquido infiammabile. L'uomo ha poi spiegato ai militari di aver ricevuto una cartella esattoriale da 7mila euro, di cui 2mila di mora, asserendo di non aver ricevuto prima alcuna comunicazione. L'uomo, che è stato convinto a desistere dal gesto estremo, è stato portato a colloquio con uno psicologo.

TASSE: DAGLI STRANIERI 6,2 MILIARDI DI IRPEF Oltre

2 milioni di contribuenti nati all’estero nel 2010 hanno pagato 6,2 miliardi di € di imposta netta. In termini percentuale gli stranieri rappresentano il 6,8% del totale dei contribuenti nati all’estero e l’ammontare totale delle tasse che pagano costituisce il 4,1% dell’ imposta netta pagata complessivamente in Italia. Se, rispetto al 2009, i contribuenti stranieri sono diminuiti del – 1,0%, l’ammontare dell’imposta da loro pagata è invece aumentata del 4,3%. Questi sono i principali dati di uno studio condotto dalla Fondazione Leone Moressa sul comportamento fiscale degli immigrati. La maggioranza dei contribuenti stranieri sono concentrati in Lombardia (21,1%), in Veneto (11,9%) e in Emilia Romagna (11,1%). Se si analizza, invece, il peso degli stranieri che hanno pagato l’imposta netta rispetto al totale dei contribuenti che hanno pagato l’Irpef, si nota come Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia siano le due regioni che mostrano la maggiore incidenza: in entrambe le aree, su dieci soggetti che pagano le imposte sui redditi, 1 è straniero. Subito dopo si trovano regioni quali il Veneto (8,9%), L’Emilia Romagna (8,6%) e la Liguria (8,3%). Per quanto concerne l’ammontare delle tasse pagate, la Lombardia è quella che presenta il gettito più alto: oltre 1,6 miliardi di €, seguita dal Lazio (746 milioni) e dal Veneto (644 milioni). Se a livello nazionale gli stranieri contribuiscono per il 4,1% del gettito complessivo Irpef, in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige la percentuale arriva, rispettivamente, al 7,2% e al 6,4%. Anche in questo caso nelle aree meridionali tale peso diminuisce. L’imposta netta media pagata dai contribuenti stranieri nel 2010, è di 2.956 € contro i 4.974 € dei contribuenti nati in Italia, vale a dire 2mila € in meno. Il rapporto tra il numero di contribuenti che pagano l’imposta netta e il numero di contribuenti che fanno la dichiarazione dei redditi permette di capire quanti soggetti siano esentati dal pagamento dell’Irpef a causa delle diverse e molteplici detrazioni. Per quanto riguarda i contribuenti nati all’estero, coloro che pagano l’Irpef ammontano al 61,8% contro il 75,5% degli italiani. Questo significa che gli stranieri beneficiano, più degli italiani, di detrazioni fiscali a causa principalmente del basso importo dei redditi stessi. Per quel che riguarda la provenienza dei contribuenti, i rumeni sono i primi sia in termini di numero di soggetti che pagano l’imposta netta, sia per l’ammontare della stessa: in particolare il 18% di tutti i contribuenti nati all’estero proviene dalla Romania e tali soggetti contribuiscono al 10,3% di tutta l’Irpef pagata dagli stranieri. I secondi in termini di provenienza sono gli albanesi, seguiti dai marocchini. A livello di ammontare dell’importo, i rumeni sono seguiti da svizzeri, francesi e tedeschi. Questo perché i contribuenti provenienti da questi paesi pagano a testa un’imposta nettamente superiore rispetto agli stranieri di altre provenienze: se per queste nazionalità si esborsano oltre 4.000 € l’anno, per i rumeni si tratta di appena 1.700 €, per glia albanesi di 1.810 € e per i marocchini di 1.540 €. Fonte: Fondazione Leone Moressa.org

CORTE GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA: DISCRIMINATORI I CONCORSI IN TRE LINGUE

BRUXELLES – No ai bandi di concorso pubblicati solo in inglese, francese e tedesco. Costituiscono una “discriminazione” fondata sulla lingua. Tutte le 23 lingue della Ue sono ‘ufficiali’. La Corte di giustizia europea ha annullato la sentenza di primo grado del settembre 2010 dando così ragione all’Italia, che aveva fatto ricorso contro la pratica di pubblicare i bandi in tre sole lingue. Il no della Corte si estende anche all’obbligo di sostenere le prove di selezione in una di queste tre lingue. Il caso riguarda la procedura dell’Epso (l’ufficio per la selezione del personale dell’Unione europea), che si occupa dei concorsi per l’assunzione dei funzionari Ue, che nel 2007 pubblicò alcuni bandi per amministratori e assistenti nel settore dell’informazione, della comunicazione e dei media in tedesco, inglese e francese. Era richiesta una conoscenza approfondita di una delle lingue ufficiali dell’Unione come lingua principale e una conoscenza soddisfacente del tedesco, dell’inglese o del francese come seconda lingua, differente da quella principale. Inoltre, era previsto che convocazioni, corrispondenza tra Epso e candidati e test di preselezione si sarebbero svolti unicamente in tedesco, in inglese o in francese. Lo stesso per l’ammissione alle prove scritte e il loro svolgimento. L’Italia aveva chiesto al tribunale alcuni ricorsi per l’annullamento dei bandi, ma erano stati respinti. Di qui l’impugnazione davanti alla Corte di giustizia per “errore di diritto”. Secondo la Corte la combinazione delle regole Ue “implica che i concorsi controversi avrebbero dovuto essere pubblicati integralmente in tutte le lingue ufficiali”. Di conseguenza, visto che viene prevista alcuna eccezione, “il Tribunale ha commesso un errore di diritto statuendo che la pubblicazione successiva delle modifiche aveva posto rimedio alla mancata pubblicazione integrale”. Fonte: Repubblica.it

ITALIANI ALL’ESTERO: DOVE, COME E QUNDO VITARE PER LE PRIMARIE DEL 2 DICEMBRE

è on-line l'ultima puntata di 'Italiani nel mondo chiamano Roma' dal titolo "La sorpresa delle Primarie all'estero". In studio Eugenio Marino (Pd), Domenico Petrolo (Pd), Barbara Laurenzi e Giuseppe Della Noce. In collegamento Francesco Cerasani, Enrico Zanon, Anna Laura Bussa (Ansa), Massimiliano Raffaele (9colonne). Conduce Francesco Cuozzo. Ti ricordiamo, inoltre, che all’estero, per il ballottaggio alle primarie del centrosinistra, si vota: - nelle ripartizioni Europa e Asia/Africa/Oceania/Antartide, domenica 2 dicembre 2012 nei medesimi orari del primo turno compresi fra le h. 08.00 e le h. 20.00 e negli stessi seggi nei quali si è votato il 25 novembre; - nelle ripartizioni America Settentrionale/Centrale e America Meridionale nella giornata di sabato 1 dicembre 2012 nei medesimi orari del primo turno compresi fra le h. 08.00 e le h. 20.00 e negli stessi seggi in cui si è votato il 24 novembre; - con il voto online – per i soli elettori che si sono registrati entro le ore 20:00 di martedì 20 novembre 2012 e hanno ricevuto l’autorizzazione al voto e il PIN – dalle ore 15:00 (ora italiana) di sabato 1 dicembre 2012 alle ore 20:00 (ora italiana) di domenica 2 dicembre.

NOBEL PER LA PACE: L’ITALIANO ALBERTO DI FRANCO TRA I CANDIDATI A RAPPRESENTARE I GIOVANI EUROPEI

PALERMO - Un giovane italiano potrebbe rappresentare i suoi coetanei europei (compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni) in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace, assegnato nell'anno 2012 all'Unione Europea, che avverrà ad Oslo il 10 e 11 dicembre. Si tratta di Alberto Di Franco, 18 anni studente dell’ultimo anno del Liceo scientifico Benedetto Croce di Palermo, il quale è l’unico italiano tra i sedici finalisti per la sua fascia d’età. Il giovane ha superato la selezione al concorso, indetto dalla Commissione e dal Parlamento Europeo, con una frase/metafora sul calcio: "La pace in Europa è il goal più importante, segnato da una squadra di cittadini con la maglia blu e le stelle dorate". Adesso, solo i cittadini europei potranno scegliere il vincitore votando esclusivamente attraverso Facebook. "È motivo di grande orgoglio sapere che un cittadino palermitano possa rappresentare l’Unione Europea in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace". Lo ha affermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha votato Alberto Di Franco attraverso il proprio profilo personale di facebook. "L’amministrazione comunale di Palermo sosterrà la candidatura di Alberto attraverso i propri canali di comunicazione istituzionali – afferma Giusto Catania, assessore alla Partecipazione e Comunicazione – e siamo fiduciosi che in questo modo l'Italia possa rappresentare l’Europa". (aise)