INCITAMENTO ALL’ODIO RAZZIALE CONTRO I ROM. CHIUSI DUE BLOG Roma – Diffondevano messaggi incitanti all’odio e alla discriminazione razziale contro le minoranze rom e sinte. Due blog sono stati chiusi ed eliminati da internet, in seguito alle segnalazioni da parte dell’Osservatorio nazionale sull’incitamento alla discriminazione e all’odio razziale dell’Associazione 21 luglio.

Intanto, in un convegno alla Camera sulla prevenzione della violenza on-line, a cui ha partecipato una delegazione dell’Osservatorio, la Presidente Laura Boldrini dichiara: «La rete può anche essere luogo di istigazione all’odio. Bisogna mettere in atto forme di tutela». I due blog on-line appena chiusi, intitolati rispettivamente “Basta zingari in Italia” e “Via i rom. Cacciamo gli zingari dall’Italia”, erano stati individuati durante le attività di monitoraggio della stampa italiana locale e nazionale, dei siti web e dei blog condotte quotidianamente dall’Osservatorio 21 luglio. In “Basta zingari in Italia”, in particolare, si leggeva come tra i motivi fondanti della creazione del blog ci fosse l’intenzione di mettere «a fuoco tutte le notizie delle loro (dei rom N.d.R) “imprese e similia”». Gli autori del blog continuavano sostenendo che «Non siamo neppure più padroni a casa nostra, costretti a chiuderci in casa, farci accompagnare da qualcuno in certe zone della città… furti, rapine, risse, aggressioni e violenze sono all’ordine del giorno da parte di questi individui! BASTA!!!». Inviando due segnalazioni all’OSCAD (Osservatorio della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri per la sicurezza contro gli atti discriminatori), l’Osservatorio 21 luglio ha sottolineato come i due blog, aggregando e commentando eventi criminosi attribuiti esclusivamente a persone appartenenti alle comunità rom, potessero contribuire a creare in modo artificioso un clima di allarme sociale e a stigmatizzare l’intera minoranza rom, alimentando il diffuso stereotipo del “rom delinquente” in quanto tale, con il risultato di criminalizzare indistintamente un intero gruppo. Nei giorni scorsi si è assistito all’immediata chiusura dei due blog. «Con leggerezza disarmante, sulla stampa italiana, su internet e nei discorsi dei politici, specie in periodi di campagna elettorale, si ricorre a stereotipi nei confronti di rom e sinti che, se da un lato alimentano una percezione negativa verso queste minoranze, dall’altro vengono accettati come “normali” e non sono seguiti dagli opportuni provvedimenti che espressioni discriminatorie di questo genere meriterebbero – , sostiene l’Associazione 21 luglio – Accogliamo con favore la chiusura dei due blog auspicando che la stessa sia utile a scoraggiare l’utilizzo di un linguaggio che veicola messaggi di odio e discriminazione razziale». Da gennaio 2013, l’Osservatorio 21 luglio ha individuato 549 casi di informazione contenenti elementi discriminatori nei confronti delle comunità rom e sinte. In particolare, sono stati rilevati 380 casi di informazione scorretta, 28 di incitamenti all’odio, 24 di discriminazione e 117 di incitamento all’odio e discriminazione. Per ogni condotta discriminatoria riscontrata, l’Osservatorio 21 luglio procede all’invio di lettere di diffida ai soggetti interessati o a segnalazioni agli organi e alle autorità competenti quali l’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni (UNAR), l’OSCAD, la Polizia Postale e il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti. Se nessuna misura correttiva dovesse essere intrapresa oppure in caso di condotta reiterata, viene valutata la possibilità di intraprendere un’azione legale.(Fonte: Ossevatorio21luglio.org)

RAPPORTO OCSE: NEL 2011 INVERTITA LA TENDENZA NEGATIVA, TORNANO A CRESCERE LE MIGRAZIONI NEL MONDO. GLI ITALIANI EMIGRATI CRESCIUTI DEL 35%.

Nei Paesi Ocse gli stranieri contribuiscono con tasse e contributi più di quanto ricevano in servizi. Dopo tre anni di calo, nel 2011 i flussi mondiali delle migrazioni sono tornati ad aumentare: secondo un rapporto presentato a Bruxelles dall’Ocse, due anni fa hanno cambiato Paese quasi 4 milioni di persone, il 2% in più rispetto all’anno precedente. La tendenza all’aumento si dovrebbe confermare anche per il 2012 e il 2013. La crisi continua però a mordere e i migranti sono tra le categorie più colpite: nei Paesi dell’Ue metà degli stranieri è ancora in cerca di lavoro dopo un anno, e se nel mondo il tasso di disoccupazione, per i nativi, è salito del 3% fra il 2008 e il 2012, per gli immigrati è aumentato di quasi cinque punti. I Paesi più colpiti dalla crisi all’interno dell’Unione europea hanno registrato una forte emigrazione (+45% dal 2009 al 2011): a partire sono sempre più studenti e lavoratori qualificati. Tra il 2011 e l’anno successivo le emigrazioni verso la Germania dalla Grecia sono aumentate del 73%, quelle da Spagna e Portogallo del 50%. Gli italiani che partono per la “locomotiva d’Europa”, nello stesso periodo, sono aumentati del 35%. Il rapporto per la prima volta analizza nel dettaglio il bilancio fiscale dei migranti, smentendo ancora una volta un luogo comune. Gli stranieri contribuiscono con tasse e contributi più di quanto ricevano in servizi: il loro impatto sull’erario è positivo o, nel peggiore dei casi, nullo. Il segretario generale dell’Ocse Angel Gurrì ha sottolineato l’importanza di non tagliare i programmi di integrazione e formazione per gli stranieri, anche in un momento di crisi. Non solo perché non si può “dire benvenuti in tempi di vacche grasse, per poi sostenere che gli immigrati sono un peso durante la crisi”, ma anche perché il lavoro degli immigrati sarà fondamentale per garantire la ripresa dell’economia una volta che sarà terminata la recessione. (Red.)

SLOVACCHIA: UNA MODIFICA DELLA LEGGE SUL DIRITTO DI ASILO ARMONIZZA LA LEGISLAZIONE SLOVACCA AI PRINCIPI COMUNITARI.

Emendamenti anche in ambito di permessi di soggiorno e di lavoro sulla base delle direttive europee. Con il progetto di una modifica sul diritto di asilo, il Ministero dell’interno slovacco intende armonizzare il diritto nazionale a quello europeo. L’obiettivo principale di questo emendamento è il recepimento della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta, e della direttiva 2011/98/EU relativa a una procedura unica, per i cittadini di Paesi terzi, di domanda di permesso di soggiorno e di lavoro. Sono previste ampie modifiche, come la protezione sussidiaria per due anni invece che di uno, e meccanismi che garantiscano maggiore efficacia burocratica relativa ai permessi di soggiorno e di lavoro in quanto entrambi saranno rilasciati sul posto con un’unica procedura. Inoltre, saranno abilitati più uffici a raccogliere le richieste di asilo dei rifugiati, ivi comprese le stazioni di polizia. Oltre alla legge sull’asilo, anche la legge sui servizi per l’impiego è stata modificata: un datore di lavoro potrà impiegare un cittadino extracomunitario solo se in possesso di un regolare permesso di lavoro e soggiorno, per chiari motivi di lavoro o di ricongiungimento familiare, e della Carta blu dell’Ue (ossia un permesso di soggiorno per lavoratori extracomunitari altamente qualificati, che intendono svolgere prestazioni lavorative in uno Stato membro). Il permesso unico di soggiorno e lavoro mira a semplificare le condizioni per l’ingresso sul mercato del lavoro slovacco di cittadini di un Paese terzo. Tra le riforme, previsto anche l’ampliamento della categoria dei cittadini di Paesi terzi che non necessitano di un permesso di lavoro. I principi proposti dovrebbero entrare in vigore dal 1° dicembre 2013. (Samantha Falciatori)

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA

Trani International Festival a sostegno della Caritas Trani con il progetto Robin Hood L’arte e lo spettacolo a sostegno dei più deboli. Si chiama Robin Hood il progetto realizzato dal Trani International Festival in collaborazione con la Caritas Trani. All’acquisto di un abbonamento o di un biglietto, i cittadini potranno donare un euro, l’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini alla solidarietà. La somma raccolta sarà donata alla Caritas di Trani per l’acquisto di un forno per la mensa cittadina che serve una media di 40 pasti al giorno durante tutto l’arco dell’anno . Lo scopo è quello di raccogliere un minino di 2500 euro, che è la somma base per l’acquisto di un nuovo forno; l’elettrodomestico attualmente in pessime condizioni crea notevoli difficoltà agli operatori nella preparazione dei pasti per i cittadini sfortunati e in difficoltà. “Si tratta di un gesto di solidarietà a cui i cittadini spero non si sottraggano – dichiara Riccardo Carbutti direttore Artistico del Trani International Festival .” I biglietti degli spettacoli sono acquistabili nel circuito BookingShow, o presso la biglietteria allestita presso Palazzo Palmieri (piano terra), aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12 – dalle 17 alle 21 – per info tel. 0883- 764260 334-7243860 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.tiftrani.it – Facebook: Trani InternationalFestival

UNIVERSITA’: GLI STUDENTI ITALIANI PARLANO INGLESE MEGLIO DI SPAGNOLI E FRANCESI

Roma- Gli studenti italiani battono quelli spagnoli e francesi in quanto a conoscenza della lingua inglese. Questo il dato che emerge da uno studio che ha analizzato le competenze dei giovani provenienti dai tre Paesi di origine latina portato avanti da Kaplan International Colleges, società leader di mercato nell’organizzazione di corsi d’inglese all’estero da oltre 40 anni. Secondo i dati di Kaplan, circa il 60% degli studenti italiani inizia un corso di lingua inglese mostrando già un livello intermedio superiore, contro il 40% degli studenti spagnoli e il 20% dei cugini d’oltralpe. Le statistiche di Kaplan mostrano inoltre che negli ultimi 3 anni il numero degli studenti che ha frequentato un corso di inglese all’estero è cresciuto di ben il 30%. A causa della perdurante crisi economica, infatti, la padronanza della lingua è vista come un elemento essenziale per la propria crescita professionale o accademica. Altro dato che emerge dallo studio è che per perfezionare la conoscenza dell’inglese al punto da avanzare di livello sono necessarie 10 settimane di corso all’estero con un test di valutazione fatto ogni 5 settimane. (NoveColonne ATG)