RIFORME: BICAMERALISMO E PREMIERATO FORTE, ECCO I 'CONSIGLI' DEI SAGGI Roma - Bicameralismo, procedimento legislativo, forma di stato, forma di governo, legge elettorale, nuovi strumenti di partecipazione di democrazia diretta. Sono i sei punti su cui si è concentrata dei saggi sulle riforme che il ministro Gaetano Quagliariello ha consegnato a Palazzo Chigi al premier Enrico Letta.

Al quale Quagliariello ha spiegato che il comitato ha registrato sul primo punto "la consapevolezza della necessità di uscire dalla logica del bicameralismo perfetto. Quasi unanime perché c'è anche una corrente minoritaria che vorrebbe il passaggio al monocameralismo". Per quanto riguarda la relazione tra il passaggio verso un modello più federalista, l'idea suggerita è quella di una "fessibilizzazione del rapporto tra Stato e Regioni attraverso una clausola di supremazia e di devoluzione". Per quanto riguarda la forma di stato "ci sono coloro che sostengono il mantenimento del parlamentarismo, con partiti che svolgano un rinnovato ruolo diverso" ma c'è anche la proposta di un governo parlamentare del primo ministro che prevede un presidente della Repubblica come garanzia, eletto da un collegio più ampio di quello di adesso, e il vertice dell'esecutivo è come quello di Westminster in Gran Bretagna". Per quanto riguarda uno dei temi principali sul tavolo, quello della legge elettorale, "ci si è occupati della legge che sarà a regime" e non della messa in sicurezza dell'attuale. "Sono state evidenziate ipotesi diverse: il semipresidenzialismo è stato presentato con il doppio turno come quello francese". Previsto inoltre il ricorso al referendum nel caso in cui una legge di iniziativa popolare non venga discussa dal parlamento entro un determinato periodo di tempo. Quagliariello ha ricordato che "la commissione è stata istituita il15 luglio e il testo è stato consegnato con un mese di anticipo" e che "in due mesi di lavoro ha lavorato per 110 ore. Secondo il ministro, il testo per le riforme dovrebbe arrivare in aula entro il prossimo giugno. "Non su tutti gli aspetti c'è stata condivisione ma lo scopo della commissione è stato illustrare le varie soluzioni e le loro inevitabili connessioni nella consapevolezza che la scelta politica dovrà essere fatta dal Parlamento in piena sovranità". (NoveColonne ATG)

LETTERATURA, LA “DANTE” CELEBRA BOCCACCIO CON TWEET E SPETTACOLI

Roma - Giovanni Boccaccio ha 700 anni, ma è ancora giovane e il suo Decameron è uno tra i classici italiani più amati e noti. Ecco perché la Società Dante Alighieri - tramite la redazione di Madrelingua - gli sta rendendo omaggio con una serie di iniziative. Ad agosto è iniziato il concorso Decameron in 100 tweet. Ogni giorno, nello spazio Twitter @la_dante, verranno pubblicati due “cinguettii” di 140 caratteri esatti, con hashtag #14000DB. Si partecipa al concorso inviando versioni sintetiche personali delle novelle, fino all’8 novembre. Proprio il Decameron inaugura l’81esimo congresso della Società Dante Alighieri, programmato a Cagliari tra venerdì e domenica, con lo spettacolo “Decameron mediterraneo sotto le stelle”, sugli approdi mediterranei dei personaggi decameroniani, che si terrà giovedì sera al Teatro Civico del capoluogo sardo, da un’idea di Paolo Peluffo, vicepresidente della “Dante”, e di Massimo Arcangeli. Si tratta di un evento di lettura pubblica in diretta streaming su Ladante.it e su Premioletterarioboccaccio.it (il sito del Premio letterario Giovanni Boccaccio). Alle 22 il testimone passerà allo spettacolo di Sidera Teatro per un “Omaggio a Boccaccio” che prevede uno spettacolo anticipato da una parata nei rioni storici di Cagliari. Un “viaggio” ideale, quello di “Decameron sotto le stelle”, che parte da Messina. Da qui Gerbino si imbarca, dirigendosi proprio verso la Sardegna allo scopo di intercettare la nave del re di Tunisi sulla quale la sua amata sta viaggiando. La nave è partita da Tunisi, dove Gostanza ritrova Martuccio. I due vanno a Lipari. Qui “trovano” Beritola che, dopo varie traversie, giunge in Lunigiana. Segue la menzione di Genova, dalla quale le tornano i figli riportati da Corrado Malaspina. E parte da Genova Bernabò per dirigersi ad Alessandria, da dove Alatiel salperà in direzione di Maiorca sfiorando di nuovo la Sardegna, prima di compiere un viaggio avventuroso che la porterà a Rodi. Della folla di personaggi che toccano Rodi abbiamo scelto Cimone in rotta verso Creta, dove incrocia le tre sorelle Ninetta, Magdalena e Bertella con i loro amanti, due dei quali torneranno a Rodi. Da Rodi Alatiel va a Cipro, per passare il testimone a Landolfo Rufolo, che si dirige a Ravello. Breve la via per Napoli, da dove Salabaetto riparte alla volta di Palermo e qui trova Gian di Procida, pronto a tornare alla sua isola in compagnia della sua amata dopo aver visitato alcune delle isole mediterranee più famose (Rodi, Cipro, Ischia, Procida, la Sicilia), la breve storia finisce proprio in Sardegna , con la citazione delle novelle nelle quali compare l’isola di “Ichnusa”: II 7, III 8, IIII 4, VI 10. (NoveColonne ATG) LONGO (PSI):

NO A ELIMINAZIONE DELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO

Roma - La Commissione dei “saggi” incaricata di far proposte per le modifiche da apportare alla Costituzione, facendo seguito all’altra, nominata a suo tempo dal Presidente della Repubblica, ha raggiunto l’unanimità nell’ affermare che la Circoscrizione Estero deve essere cancellata. “Non siamo d’accordo” sottolinea il senatore Fausto Longo che in una nota spiega: “ Il diritto alla effettività del voto inserita nella Costituzione ora lo si vorrebbe cancellare alla luce, si motiva, dei limiti emersi nel funzionamento delle procedure di voto. Tale constatazione non è una ragione sufficiente per negare agli italiani il diritto al voto fuori dai nostri confini. Anche se l’eliminazione della Circoscrizione Estero – aggiunge - non mette in discussione il diritto al voto di cui all’’art 48 della Costituzione di fatto lo renderebbe impossibile con il ritorno ai treni ed agli aerei organizzati per portare votanti in Italia. Un vero passo indietro sotto ogni punto di vista”. “La soluzione data alla parificazione nella titolarità del diritto al voto fra cittadini italiani residenti in Italia ed all’estero corre il serio rischio di virare verso antiche e rinnovate forme di condizionamento che erano alle nostre spalle. Il voto deve essere certo e non eventuale, effettivo e libero. Al riguardo occorre che sia fatta chiarezza sulla volontà di tutto il governo e non solo sugli orientamenti di un ministro o di una plurale commissione di ‘saggi’ nominati”. “I legami fra gli italiani dentro e fuori del paese non vanno mortificati ma rafforzati e qualificati dall’azione di governo e dal parlamento. Sulle modalità del voto – conclude Longo - ci sono proposte che si confrontano e possibili decisioni da prendere. Sul diritto effettivo al voto non si può tornare frettolosamente al passato”. (NoveColonne ATG)

ITALIA - AMERICA LATINA, PORTA (PD) : SU ACCORDI BILATERALI NON SI SBLOCCA STALLO

Roma - Cile, Perù, Messico, Ecuador: sono quattro paesi meta di emigrazione italiana ancora esclusi dal sistema di tutela previdenziale in regime internazionale. Lo segnala il deputato del Pd eletto nella ripartizione America meridionale Fabio Porta che ha recentemente interrogato i ministeri del Lavoro e degli Esteri "denunciando - scrive Porta - la sospensione dell' attività dello Stato italiano tesa a garantire agli italiani residenti all' estero una adeguata tutela socio-previdenziale". Inoltre, prosegue il parlamentare eletto all' estero, "gli accordi stipulati con gli altri Paesi (in particolare quelli con Brasile e Argentina)" sono "oramai obsoleti e lacunosi nelle coperture soggettive (soggetti assicurati) e oggettive (benefici garantiti)". Nella risposta della Farnesina, il sottosegretario agli Esteri Bruno Archi ha ribadito che "la difficile situazione congiunturale e l' inderogabile esigenza di contenimento della spesa pubblica spiegano le difficoltà momentanee di giungere alla ratifica o al rinnovo degli accordi bilaterali di sicurezza sociale. Il governo - prosegue Porta - tuttavia garantisce l' impegno, vista l' importanza delle relazioni bilaterali con l' America latina, a individuare soluzioni adeguate per promuovere la conclusione e la ratifica dei suddetti accordi" ma secondo il parlamentare "non è ovviamente solo una questione di soldi, mancano soprattutto interesse e volontà politica". (NoveColonne ATG)

I GOVERNI D’EUROPA CONTRO IL RAZZISMO: PRESENTATA A PALAZZO CHIGI LA DICHIARAZIONE DI ROMA, “RISPOSTA FORTE” AL RIEMERGERE DELLE INTOLLERANZE.

Il ministro Kyenge: “la diversità è un fattore di arricchimento a sviluppo della nostra civiltà”. Secondo l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali, una persona su quattro appartenente a un gruppo di minoranza è stata vittima di un crimine a sfondo razzista, mentre tra il 57% e il 74% delle aggressioni, incidenti e minacce di cui sono vittime membri di minoranze etniche non viene riferito alle forze dell’ordine. Questo il quadro europeo emerso da un lavoro che ha coinvolto i Governi di 17 Stati, culminato nella Dichiarazione di Roma, presentata ieri a Roma a Palazzo Chigi con il ministro dell’Integrazione e i suoi colleghi. In Italia, dove gli episodi di razzismo hanno colpito un ministro della Repubblica, Cecilé Kyenge, il quadro sembra più problematico. Brutti episodi solo pochi mesi fa, che sembravano archiviati, ma in Europa l’indignazione prodotta allora ha messo in moto dibattiti, riflessioni e iniziative politiche contro le discriminazioni razziali e per il rispetto di tutte le diversità. Fu Joelle Milquet, ministra belga per le Pari opportunità, fortemente indignata per quanto accaduto alla Kyenge, a mettere in moto la macchina delle contromosse politiche europee. A partire dal rilancio dei principi fondamentali, che tutti i ministri riunitisi a Palazzo Chigi hanno sentito il bisogno di riaffermare. È stata la stessa Kyenge a presentare alla stampa la Dichiarazione di Roma, come “una risposta forte” al riemergere di intolleranze di vario segno. E la Dichiarazione parte proprio con un excursus delle pietre miliari normative in fatto di lotta ai razzismi e alle xenofobie, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani di 65 anni fa alla Carta europea per i diritti fondamentali del 18 dicembre 2000. Principi troppo spesso disattesi, tanto che vengono riaffermati con forza: “La diversità è un fattore di arricchimento e sviluppo della nostra civiltà”. La Dichiarazione di Roma si conclude con la richiesta agli stati membri e alla Commissione Europea di “preparare, discutere e approvare la proposta per un Patto 2014-2020 per un’Europa della diversità e della lotta al razzismo”. Deve essere un Patto “tra gli Stati membri e le istituzioni europee, tra le autorità pubbliche e i cittadini, tra cittadini stessi”. (Red.)

AL VIA LA SECONDA PARTE DELLA X EDIZIONE DI BUILDING APULIA -VENERDÌ 27 SETTEMBRE, IL PRIMO INCONTRO DEDICATO ALLA MUSICA

Al via venerdì 27 settembre, la seconda parte della decima edizione di “Building Apulia: Costruendo l’identità della Puglia”, “la Puglia che scrive, che edita, che parla di sé”, l'originale rassegna promossa dal Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia. Nel primo appuntamento, dedicato alla musica, saranno presentate due opere: “Domani no” di Cristiano Carriero di Gelsorosso Editore e “Quando suonavo il jazz” di Carmela Formicola Edizione Florestano. La seconda parte dell’edizione 2013, ha in programma 6 incontri, 1 appuntamento serale e il brainstorming finale. Le presentazioni sono aperte al pubblico e visionabili sul canale Youtube di Teca del Mediterraneo. Nel gruppo di lettura 2013 vi saranno anche gli studenti dell’Istituto Vivante-Pitagora di Bari, dell’Ipsia Santarella di Bari, e del Liceo Classico Statale Orazio Flacco di Bari. Modereratore Stefano Savella, giornalista e direttore di Puglia Libre. L’appuntamento è per venerdì 27 settembre, ore 11, presso la Biblioteca del Consiglio Regionale – (Via Giulio Petroni 19/a -