DALL’UMBRIA FONDI PER SHOWROOM E UFFICI DI RAPPRESENTANZA ALL'ESTERO PERUGIA - La Regione Umbria interviene al fianco delle imprese artigiane che, aggregandosi fra loro, attiveranno showroom o uffici di rappresentanza all'estero. È la novità contenuta nel bando regionale "reti di imprese per l'internazionalizzazione" che ha l'obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese e favorire la commercializzazione delle produzioni artigianali. La dotazione finanziaria iniziale è di 250mila euro, che potrà essere successivamente integrata con ulteriori fondi nazionali o comunitari; il contributo sarà fino al 50 per cento delle spese ammesse, nel limite massimo di 50mila euro per ciascun progetto. "Una scelta ‘sfidante' con cui ci rivolgiamo alle imprese artigiane che si stanno attrezzando con un'adeguata programmazione e gestione per affrontare insieme i mercati internazionali", ha rilevato il coordinatore regionale dell'ambito Impresa e lavoro, Luigi Rossetti. "I progetti portati avanti con successo negli ultimi anni, insieme al Centro estero Umbria, hanno indicato come la realizzazione di spazi permanenti offra le migliori opportunità sui mercati internazionali, garantendo allo stesso tempo prospettive di sviluppo, un'economia di scala e l'efficacia della spesa pubblica". "La Regione – ha ricordato Rossetti – ha orientato le sue politiche industriali e gli investimenti per l'internazionalizzazione, con un approccio organico e in una logica di integrazione con le Camere di Commercio, su tre indirizzi principali: uno ad ampio spettro con la diffusione di servizi che favoriscano l'accesso delle imprese ai mercati internazionali; uno per la promozione e il sostegno di ‘cluster' e macrofiliere in alcuni dei settori più rappresentativi, quali aerospazio, chimica verde e arredo casa; il terzo per le imprese di minore dimensione". "A queste ultime – ha aggiunto – è destinato questo bando che rappresenta un'anticipazione degli strumenti che attiveremo a loro supporto con la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020". "L'Umbria si distingue nel panorama nazionale per il numero elevato di ‘contratti di rete'", ha rilevato il direttore regionale di Cna, Roberto Giannangeli, che sottolineando l'importanza del sostegno della Regione Umbria alla costituzione di reti di impresa per facilitare la presenza delle produzioni umbre su nuovi mercati ha auspicato un incremento delle risorse "per incentivare le microimprese che altrimenti non riuscirebbero da sole ad affrontare i mercati internazionali". Le modalità del bando sono state illustrate da Franco Billi, dirigente del Servizio politiche per il credito e l'internazionalizzazione delle imprese. "La scadenza – ha specificato - è stabilita al 21 ottobre 2014. Possono presentare domanda le aggregazioni composte da almeno cinque imprese costituite da aziende artigiane che hanno sede in Umbria, con la possibilità di partecipazione di imprese non artigiane a condizione che il loro impegno di spesa non superi il 20 per cento del budget complessivo del progetto. Le aggregazioni con forma giuridica di contratto di rete ed i consorzi dovranno essere già costituiti alla data di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione a contributo". Ciascuna aggregazione può partecipare e presentare domanda per un solo progetto, focalizzato su un unico Paese di destinazione. La domanda di ammissione a contributo, redatta sulla base di uno schema predisposto dal competente Servizio regionale, va inviata alla Regione Umbria - Servizio Politiche per il credito e internazionalizzazione delle imprese unicamente tramite posta certificata. Le iniziative promozionali dovranno riguardare la realizzazione di showroom all'estero o l'apertura di uffici di rappresentanza fuori dal territorio italiano e potranno essere ammesse a contributo le seguenti spese: affitto dei locali debitamente documentato con regolare contratto registrato e accompagnato, se del caso, da traduzione asseverata; trasporto merci; allestimento spazi espositivi; traduzione ed interpretariato; assistenza legale, doganale, fiscale, commerciale (nel limite del 10% delle spese totali); pubblicità all'estero; tutoraggio e coordinamento della rete (nel limite del 15% delle spese totali). Il progetto dovrà essere concluso entro 12 mesi dalla comunicazione di ammissione. (aise)
 
DIECI INCONTRI CON IL MIGLIOR CINEMA TRICOLORE A BELGRADO BELGRADO -
 
Dieci incontri con il cinema italiano contemporaneo per Belgrado, dove l'Istituto Italiano di Cultura, insieme al Centro Culturale di Kikinda, ha organizzato una rassegna con il meglio della produzione tricolore. Si comincia il 17 settembre con "Io e te" di Bernardo Bertolucci, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti, vincitore del Nastro d'Argento 2013. Si continua i mercoledì successivi con "La migliore offerta" di Giuseppe Tornatore, "La solitudine dei numeri primi" di Saverio Costanzo, "Pranzo di ferragosto" di Gianni Di Gregorio, "Cosa voglio di più" di Silvio Soldini, "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante, "Sacro G.R.A." di Gianfranco Rosi, "Reality" di Matteo Garrone e "Zoran, il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto. Chiuderà il 19 novembre "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, che quest'anno ha conquistato il premio Oscar come miglior film straniero. (aise)
 
RINNOVO COMITES: SEGNALE POLITICO FORTE
 
“Il Governo Renzi riesce ad imprimere una svolta anche alle politiche per gli italiani nel mondo. Prevedendo il rinnovo dei Comites entro il 2014 lancia un segnale politico di forte attenzione nei confronti degli italiani all’estero e delle loro rappresentanze. Dopo anni di rinvii e tagli finalmente assistiamo a politiche PER gli italiani nel mondo e non più CONTRO di loro.” Lo ha detto Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Pd, intervenendo in aula sul Decreto missioni e rinnovo Comites . “Inoltre, con l’approvazione in commissione Affari Esteri di un nostro emendamento Pd”, ha proseguito la deputata, “i connazionali all’estero avranno più tempo per la necessaria iscrizione preliminare alle elezioni dei Comites. E’ passata infatti la nostra proposta in virtù della quale i cittadini potranno registrarsi nelle liste elettorali fino a 30 giorni prima del voto (anziché i 50 giorni inizialmente previsti dal Decreto). Si riceverà a casa il plico con le schede per votare solo nel caso in cui ci si sia iscritti appositamente presso il Consolato di riferimento. Il modulo per la iscrizione, disponibile sui siti del proprio consolato, potrà essere mandato da subito via lettera, via fax, via mail o di persona”. “Adesso”, ha concluso la Garavini, “è compito di tutti fare del proprio meglio per informare e sensibilizzare il maggior numero di connazionali a partecipare a questo importante momento di democrazia, iscrivendosi sin da adesso presso i Consolati. Il rinnovo dei Comites è un’occasione preziosa per rianimare le istituzioni democratiche di base degli italiani all’estero”. (On. Laura Garavini)
 
PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE: CON 950.000 DOLLARI DONATI DALL’ITALIA ASSISTENZA A 20 MILA PERSONE NEL SUDAN ORIENTALE
 
ROMA – Da Roma al Sudan orientale nel segno della solidarietà. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) ha ricevuto oggi una donazione di 950.000 dollari da parte del governo italiano. Il contributo verrà impiegato per incrementare l’assistenza del Wfp a più di 20.000 persone vulnerabili negli Stati orientali di Kassala e Red Sea, in Sudan. “Siamo molto grati al governo italiano per il suo fermo impegno a favore del lavoro che il Wfp svolge in Sudan orientale. Grazie a questo impegno, abbiamo contribuito a promuovere l’educazione dei giovani, ragazzi e ragazze, migliorare l’alfabetizzazione tra i gruppi vulnerabili di donne e le capacità delle comunità di far fronte alle difficoltà legate alla stagione secca in questa regione” ha dichiarato il direttore del Wfp in Sudan, Adnan Khan. Ruolo fondamentale dell’istruzione femminile per costruzione di pace, stabilità e sviluppo “La nostra collaborazione con il Wfp in Sudan orientale risale a molto tempo fa”, ha dichiarato l’ambasciatore italiano in Sudan, Armando Barucco, durante la sua recente visita al progetto Wfp a Hamashkorieb, circa 250 chilometri a nord dello stato di Kassala. “Abbiamo sviluppato una partnership speciale soprattutto per i progetti di ‘Cibo in cambio di formazione’ e ‘Cibo in cambio di educazione’. Vediamo l’impatto positivo che queste attività hanno sulla popolazione di Hamashkorieb e ci siamo impegnati a proseguire il nostro lavoro nella zona”. “Il governo italiano attribuisce la massima importanza all’istruzione delle bambine – ha aggiunto Barucco -. La nostra esperienza ha dimostrato il ruolo fondamentale che l’istruzione femminile gioca nella costruzione di pace, stabilità e sviluppo”. 8,1 milioni di dollari dall’Italia Dal 2010, l’Italia ha sostenuto le attività dell’agenzia nella regione con donazioni pari a 8,1 milioni di dollari. Questo particolare contributo sarà destinato al programma di alimentazione scolastica del Wfp e permetterà di fornire pasti caldi nutrienti a 1.970 studenti nello stato di Kassala e altri 7.347 nello stato di Red Sea. Inoltre, 1.765 studentesse degli stati di Kassala e Red Sea riceveranno razioni alimentari da portare a casa. Il contributo del governo italiano consentirà anche al Wfp di aiutare, attraverso progetti di “cibo in cambio di lavoro”, 10.885 persone vulnerabili: 6.835 nello stato di Red Sea e 4.050 nello stato di Kassala. Circa 265 persone, in maggioranza donne provenienti da famiglie vulnerabili, riceveranno razioni alimentari e corsi di alfabetizzazione attraverso un progetto di “Cibo in cambio di formazione”. (Inform)
 
DON CIOTTI: POLITICI, COMBATTETE LA MAFIA
 
Roma -Lettera a Totò Riina. E lettera ai politici, affinché approvino provvedimenti urgenti “senza troppe mediazioni e compromessi”. A scriverla è Don Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, da vent’anni impegnata nella lotta alla mafia. Dopo le pubblicazioni, da parte di Repubblica, delle intercettazioni di un dialogo in carcere in cui Riina paragona don Ciotti a Don Puglisi, auspicando per lui la stessa fine (“putissimu pure ammazzarlo”) del prete di Brancaccio assassinato da Cosa Nostra nel 1993, Don Ciotti scrive: “Le mafie sanno fiutare il pericolo. Sentono che l’insidia, oltre che dalle forze di polizia e da gran parte della magistratura, viene dalla ribellione delle coscienze, dalle comunità che rialzano la testa e non accettano più il fatalismo, la sottomissione, il silenzio. Queste minacce sono la prova che questo impegno è incisivo, graffiante, gli toglie la terra da sotto i piedi”. Il messaggio però è indirizzato anche a governo e Parlamento: “La politica – scrive Don Ciotti – deve però sostenere di più questo cammino. La mafia non è solo un fatto criminale, ma l’effetto di un vuoto di democrazia, di giustizia sociale, di bene comune. Ci sono provvedimenti urgenti da intraprendere e approvare senza troppe mediazioni e compromessi. Ad esempio sulla confisca dei beni, che è un doppio affronto per la mafia, come anche le parole di Riina confermano. Quei beni restituiti a uso sociale segnano un meno nei bilanci delle mafie e un più in quelli della cultura, del lavoro, della dignità che non si piega alle prepotenze e alle scorciatoie”. (NoveColonne ATG)