PRESSIONE FISCALE RECORD AL 43,3%. ENTRATE IN CALO DELLO 0,3% NEI PRIMI 10 MESI Pressione fiscale record in Italia. Nel 2013, rileva Bankitalia, è salita dal 43,2% al 43,3%: 2,1 punti percentuali in più rispetto alla media dell'area dell'euro e 3,3 punti rispetto alla media dell'Ue. Intanto, secondo i dati del Mef, le entrate tributarie sono sostanzialmente stabili nei primi 10 mesi dell'anno. Nel periodo gennaio-ottobre 2014 ammontano a 319.809 milioni di euro, -0,3%, pari a -860 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In crescita, +2,4% a +1.975 milioni di euro il gettito dell'Iva; boom per i proventi della lotta all'evasione fiscale, +15,8%. Le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 168.873 milioni di euro, con una diminuzione del 2,9% (-5.124 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'Irpef presenta una variazione negativa dello 0,8% (-1.043 milioni di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-0,6%), delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-1,2%) e dei lavoratori autonomi (-2,1%), che risultano parzialmente compensati dall'aumento dei versamenti in autoliquidazione (+0,6%). Per l'Ires si conferma l'andamento in calo (-16,2% corrispondente a -3.396 milioni di euro) iniziato a giugno scorso ed essenzialmente riconducibile ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell'incremento della misura dell'acconto 2013 fissato, per questi contribuenti, al 130%. Tra le altre imposte dirette, l'imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale si riduce dell'8,7% (-850 milioni di euro), mentre quella sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato del 19,1% (-316 milioni di euro). Cresce invece del 83,2% (+427 milioni di euro) il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche per effetto delle modifiche alla tassazione dei redditi di natura finanziaria. Registra un gettito di 1.791 milioni di euro l'imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d'Italia, mentre ammonta a 329 milioni di euro l'imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni, per la quale sono previsti tre versamenti annuali di pari importo (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre). Per le imposte indirette, si registra un gettito pari a 150.936 milioni di euro con un incremento del 2,9% (+4.264 milioni di euro), rispetto ai primi dieci mesi dello scorso anno. Il gettito Iva cresce del 2,4% (+1.975 milioni di euro). In particolare, continua l'andamento positivo dell'Iva sugli scambi interni del 3% (+2.200 milioni di euro), mentre resta negativa del 2% la componente dell'Ivasulle importazioni da Paesi extra-UE, rispetto all'analogo periodo del 2013. L'imposta di bollo diminuisce del 2,4% (-162 milioni di euro), per effetto della variazione negativa di 695 milioni di euro dell'imposta speciale sulle attività finanziarie scudate, dovuta al passaggio dell'aliquota di imposta dal 13,5 per mille per il 2013 al 4 per mille a decorrere dal 2014. Considerando esclusivamente le altre componenti dell'imposta di bollo, si evidenzia invece una crescita dell'8,8% (+527 milioni di euro). Tra le altre imposte indirette si segnala l'incremento del gettito dell'accisa sui prodotti energetici (oli minerali) pari al 6% (+1.139 milioni di euro), principalmente per effetto dell'abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra le imposte erariali. Cresce il gettito dell'accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) del 15,1% (+460 milioni di euro) e quello dell'accisa sull'energia elettrica e addizionali pari a 13,7% (+268 milioni di euro). Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita dello 0,8% (+81 milioni di euro). Continua l'andamento favorevole del gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall'attività di accertamento e controllo, che risulta in crescita del 15,8% (+921 milioni di euro).
 
NAUFRAGIO NEL CANALE DI SICILIA, DICIASSETTE MIGRANTI MORTI PER IL FREDDO
 
Una nuova tragedia del mare nel Canale di Sicilia: sedici migranti sono stati ritrovati senza vita su un gommone a largo di Lampedusa. Secondo la Marina Militare sono deceduti "presumibilmente per ipotermia e disidratazione". Le capitanerie di porto, insieme al rimorchiatore civile Burbon Argos, hanno raggiunto il natante e messo in salvo gli altri a bordo. Dei 76 migranti presenti due sono stati trovati in condizioni critiche: uno per ipotermia è stato trasferito con l’elicottero di nave Etna all’ospedale di Lampedusa, un altro con edema polmonare è deceduto poco dopo essere stato soccorso. I migranti sono stati trasferiti prima sulla nave Orione e successivamente sulla rifornitrice Etna. Le salme sono state trasferite sulla motovedetta CP 273 delle Capitanerie di Porto in direzione verso Porto Empedocle. Ieri le navi della Marina militare, impegnate nelle operazioni navali di sicurezza e sorveglianza marittima nello Stretto di Sicilia, hanno soccorso 278 migranti. Il pattugliatore Cigala Fulgosi e la corvetta Driade hanno recuperato da due gommoni 102 e 100 migranti a sud di Lampedusa. I migranti sono stati trasbordati sulla rifornitrice di squadra Etna.
 
"ESPANDERE L'ARTE": ATENEI ITALIANI E STRANIERI DOMANI A MELFI
 
POTENZA - Si terrà domani sabato 6 dicembre, nella sala del trono del castello di Melfi, la giornata conclusiva del Workshop internazionale di architettura "Espandere l'Arte". Otto prestigiose università italiane e straniere hanno studiato per oltre un mese il centro storico della città federiciana, elaborando proposte per il recupero e la valorizzazione di alcuni immobili pubblici dismessi. Tra questi l'ex convento di San Bartolomeo (già carcere giudiziario), l'ex cinema (già chiesa di Santa Maria La Nova), l'ex scuola di San Teodoro e l'ex teatro San Filippo Neri, collocato all'interno del complesso vescovile. I gruppi di studenti e docenti universitari provengono dalla Florida, da Lubiana, da Venezia, Genova, Ancona, Ascoli Piceno, Pescara e Matera. Grazie a un protocollo d'intesa tra Amministrazione comunale di Melfi e Dipartimento di Architettura e Beni Culturali dell'Università di Basilicata (sede di Matera), nelle scorse settimane hanno animato attività di laboratorio presso il Museo Civico di Palazzo Donadoni. Domani, dopo una ulteriore fase di approfondimento svolta presso le sedi di provenienza, consegneranno dunque all'Amministrazione comunale le proposte progettuali, rappresentate in trenta pannelli espositivi che comporranno una mostra allestita nella prestigiosa sede del castello. Sarà un pomeriggio intenso, a cominciare dalle 15.30 con la presentazione delle proposte alla giuria presieduta dal sindaco di Melfi. Seguirà la lectio magistralis di Guillermo Vazquez Consuegra, importante architetto spagnolo e docente di fama internazionale. Subito dopo Stefano Rolando, presidente della Fondazione Nitti, intervisterà il prof. Claudio Strinati, noto storico dell'arte e dirigente del Ministero dei Beni Culturali, che discuterà sui temi della "bellezza perduta" e delle prospettive per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano e di quello cittadino. Saranno presenti anche il rettore dell'Università di Basilicata, professoressa Aurelia Sole e un rappresentante del comitato Matera 2019. (aise)
 
TAGLIO AI PATRONATI: PREOCCUPAZIONI E PROTESTE ANCHE IN BRASILE
 
ROMA - Si è conclusa la missione in Brasile della delegazione del patronato ITAL UIL composta dai dirigenti della sede nazionale Mario Castellengo, Anna Ginanneschi e Andrea Bianchi, nonché dal Coordinatore dell’America Latina Josè Tucci. Nel corso del soggiorno di tre giorni in terra brasiliana la delegazione ha tenuto un corso di aggiornamento con il personale dell’ITAL UIL Brasile ed ha incontrato i dirigenti del sindacato locale con il quale il patronato mantiene un consolidato rapporto di stretta collaborazione e di comune impegno nel tutelare ed assistere la comunità italiana. In questi incontri, come già avvenuto recentemente in altri Paesi a forte emigrazione italiana, sono emerse forti preoccupazioni per il taglio al fondo patronati, inserito nella Legge di stabilità 2015 dello Stato Italiano. Infatti, precisa una nota Ital-UIL, "anche in questo lontano Paese viene seguita con ansia la discussione parlamentare in atto in questi giorni in Italia poiché un eventuale taglio, sia pure nella misura ridotta fissata nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, avrà sicuramente conseguenze negative anche sui servizi offerti dai patronati in Brasile. Un Paese molto vasto dove potrebbero essere a rischio di chiusura molte sedi di patronato lasciando abbandonate intere comunità di nostri emigrati senza alcun ufficio italiano di prossimità che le possa tutelare ed assistere soprattutto nei loro rapporti con l’INPS, ma non solo". "Proprio per evitare tale eventualità", Mario Castellengo ritiene che "siano importanti le iniziative di protesta portate avanti da ACLI-INAS-INCA-ITAL - ora nei confronti del Senato - per far azzerare del tutto il taglio al Fondo dei patronati, peraltro finanziato dai contributi degli stessi lavoratori italiani proprio per avere dei servizi di tutela e di assistenza gratuiti. Una gratuità altrimenti messa a rischio!". (aise)