IMMIGRAZIONE: ALTRI 10 MORTI. LA COMMISSIONE UE ACCELERA (NoveColonne ATG) Roma - Ennesima tragedia quella che si è verificata nei giorni scorsi nel Mediterraneo, a circa 50 miglia a Nord delle coste della Libia: nelle acque del Canale di Sicilia il ribaltamento di un gommone ha provocato, infatti, la morte di 10 persone. I 10 corpi, recuperati dall’equipaggio della nave Dattilo della Guardia Costiera, saranno ora trasportati nel porto di Augusta insieme agli altri 439 migranti tratti in salvo. Ammontano complessivamente a oltre 900 le persone soccorse, in meno di 24 ore, dalla Guardia Costiera italiana. Proprio alla luce di quanto è accaduto, Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione Ue, ha dichiarato che "l'immigrazione è un problema che riguarda tutti gli Stati membri, non è più Mare Nostrum, ma Europa nostra”. “Gli eventi nel Mediterraneo – ha aggiunto Timmermans – hanno acuito il senso di emergenza" ed "abbiamo deciso di accelerare sull'Agenda europea sulle migrazioni anticipandola a metà maggio, mentre prima era prevista a metà luglio". Sulla vicenda, immediato è arrivato l’attacco del segretario della Lega Matteo Salvini: "Altri 10 morti e 900 clandestini pronti a sbarcare. A Roma e a Bruxelles ci sono tasche piene e mani sporche di sangue. Stop alle partenze, stop alle morti, stop invasione! Renzi e Alfano, siete pericolosi per gli italiani e per gli immigrati". "La comunità internazionale abbia chiaro che l'immigrazione non è un problema che riguarda un solo Paese ma tutti" sottolinea da Cagliari ministro dell’Interno Angelino Alfano. Paolo Alli, deputato del Nuovo Centrodestra del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) e vice presidente dell'Assemblea Parlamentare della Nato, afferma che "Salvini, come un disco rotto, riprende a pontificare contro il ministro Alfano. Forse spera che avvengano incidenti come quello nel canale di Sicilia per usare contro di lui l'unico argomento che conosce. È inaccettabile e disumano strumentalizzare a scopo propagandistico tragedie di questo tipo". Ancor più duro il commento di Dorina Bianchi, vicepresidente del gruppo di Area Popolare (Ncd - Udc) alla Camera che attacca: “Salvini si dovrebbe vergognare. La sua politica fatta solo di insulti e di immagini irrispettose di fronte all'orrore di nuovi morti sono la cifra di un vuoto programmatico disarmante. La verità è che sotto l'insulto di Salvini non c'è niente". "Siamo ancora in attesa – ha aggiunto la Bianchi – di conoscere cosa abbia fatto o stia facendo Salvini in Europa. Solo qualche giorno fa, aveva annunciato, con fiero cipiglio, che sull'emergenza immigrati se ne sarebbe occupato lui, andando a parlare con Juncker. Forse eravamo distratti ma ci conforterebbe sapere se almeno è stato ricevuto".
 
RECORD CAFOSCARINO: 6 BORSE MARIE CURIE, RICERCATORI PREMIATI DALL'UE
 
(NoveColonne ATG) Venezia - Dai nanomateriali alle neuroscienze, dalle monache medievali agli operai cinesi, dalle centuriazioni romane ai filosofi nel Rinascimento. Sono gli ambiti di progetti di ricerca interdisciplinare di sei ricercatori cafoscarini, appena finanziati con borse ‘Marie Curie’ dell’Unione Europea. Si tratta di finanziamenti targati Horizon2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione lanciato nel 2014. Destinati a ricercatori esperti, i fondi ‘Marie Curie’ hanno l’obiettivo far crescere le eccellenze della ricerca in un contesto internazionale. Il risultato di quest’anno è il migliore di sempre per Ca’ Foscari, unico ateneo italiano a conquistare 6 borse ‘Marie Curie’, per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro. Inoltre, altri sette ricercatori ‘Marie Curie’ hanno beneficiato del supporto di Ca’ Foscari e si recheranno in un’altra università europea per realizzare il loro progetto. “Il finanziamento di 13 ricercatori d’eccellenza è una buona notizia prima di tutto per i giovani studiosi premiati, ma anche per il nostro e gli altri atenei che potranno contare sulle loro competenze e sulla loro capacità di sviluppare ricerche innovative e di alto impatto culturale e scientifico – commenta Michele Bugliesi, Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia -. È difficile quanto cruciale saper cogliere queste importanti opportunità di finanziamento alla ricerca offerte dall’Europa. Ca' Foscari investe molte risorse per stimolare i giovani ricercatori a sviluppare progetti all’altezza, supportandoli in questo percorso. Le valutazioni di questa tornata di ‘Marie Curie’ ci confermano che siamo sulla strada giusta”. Di sei progetti che si svilupperanno a Ca’ Foscari, due sono triennali e prevedono un periodo all’estero, mentre quattro sono biennali e si svolgeranno interamente a Venezia (l’ateneo rappresenta l’eccellenza nei rispettivi campi di studio). Le ‘Global Fellowship’ riguardano Ivan Franceschini (Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea) e Maria Simona Morosin (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali). Entrambi collaboreranno con atenei australiani. Questi i vincitori del finanziamento biennale: Veronica West-Harling (Dipartimento di Studi umanistici), Teodoro Katinis (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali), Arianna Traviglia e Chengfang Pang (Dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica). Intanto, si stanno per aprire i termini per candidare nuovi progetti ai prossimi finanziamenti ‘Marie Curie’: le domande andranno presentate tra il 12 marzo e il 10 settembre 2015. Lo staff dell'Ufficio Ricerca Internazionale di Ca’ Foscari è a disposizione per orientamento, informazioni e supporto alla redazione dei progetti.
 
REGALO UE AGLI OPERATORI: RINVIATA DI TRE ANNI L'ABOLIZIONE DEL ROAMING
 
Telefonate e la navigazione internet tra Paesi diversi dell'Unione continueranno a costare cifre spropositate. Ira dei liberaldemocratici: "Dovrebbero morire dalla vergogna" Cinquecento milioni di uomini aspettavano il roaming a costo zero. E invece la Ue ha detto no. Non prima del 2018, se tutto va bene. E intanto noi paghiamo. I rappresentanti dei 28 riuniti a Bruxelles non sono riusciti a togliere ai consumatori il balzello del roaming, che impone tariffe astronomiche per chi vuole telefonare in un altro Paese dell'Unione. Alla faccia, naturalmente, dell'abbattimento delle barriere. L'unica, minima concessione riguarda un numero molto limitato di sms e minuti di chiamata, "concessi" da metà 2016. Nel testo attuale non è ancora dato sapere con certezza la soglia minima garantita di chiamate, sms e traffico dati disponibili a tariffa nazionale. La proposta dei 28 però punterebbe ad appena 5 sms, 5 minuti di chiamate effettuate e 5 ricevute, e 5 Mb di dati giornalieri non cumulabili per un massimo di 7 giorni l'anno, ma il tutto andrà negoziato l'Europarlamento. Dove i deputati già promettono battaglia. Questo perché in molti si sono giocati la campagna elettorale facendo balenare la prospettiva dello "zero roaming" entro il prossimo Natale: la piddina Patrizia Toia, relatrice ombra del provvedimento, ha giudicato il rinvio "inaccettabile", mentre il leader liberaldemocratico a Bruxelles Guy Verhofstadt ha attaccato spiegando che "gli stati membri dovrebbero morire dalla vergogna" perchè così "gli unici vincitori sono gli operatori telecom nazionali". Tra i difensori del pagamento del roaming vi sono i regolatori delle telecomunicazioni dei 28, riuniti nel Berec. Che afferma di aver difeso gli interessi di quei cittadini europei "che non viaggiano da uno Stato all'altro" e di quei Paesi a vocazione turistica, che potrebbero essere costretti ad aumenti tariffari per compensare l'abolizione del roaming. Ora si attendono i risultati del primo negoziato tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, in programma tra una decina di giorni.
 
DI COSA HANNO BISOGNO LE STARTUP? UN’INDAGINE EUROPEA PER SCOPRIRLO
 
(NoveColonne ATG) Pisa - Quali sono i veri bisogni delle imprese, di quali strumenti e servizi necessitano le startup europee per accrescere la loro resilienza e la loro competitività? Da queste domande parte l'indagine del progetto ENDuRE nato per la formazione e il supporto dei nuovi imprenditori che l'Università di Pisa, capofila del progetto, il Polo Tecnologico di Navacchio e CEDIT, agenzia formativa di Confartigianato Imprese Toscana, stanno in questi giorni conducendo in Italia nei confronti dei diversi target individuati dal progetto, a partire dagli studenti fino agli enti pubblici, passando per imprese, startupper e investitori. In contemporanea, la stessa indagine viene compiuta anche nel Regno Unito e in Danimarca da parte dei partner universitari e imprenditoriali coinvolti nel progetto. L'obiettivo è proprio quello di verificare concretamente i bisogni degli attori dell'ecosistema dell'imprenditorialità e da quelli partire per costruire una struttura che aiuti a ridurre la probabilità di fallimento delle start up, stimolando altresì le imprese esistenti a crescere più velocemente e a superare il fenomeno della cosiddetta "Valle della Morte". Gli elementi chiave del progetto sono: soluzioni innovative nello scouting di opportunità tecniche/ valutazioni tecniche e di mercato; pretotipazione, design concettuale, rafforzamento di prodotti e servizi e dei relativi modelli di business; mappatura della proprietà intellettuale, design around e competitive intelligence; prototipazione avanzata di prodotti e servizi. Una volta prodotto un approccio di tipo esperienziale (learning by doing), grazie anche alla collaborazione di carattere internazionale e ad un supporto strategico alle start up da parte di aziende di successo in un ambiente "win-win", sarà effettuato un test all'interno di una rete europea di università e imprese, dove sarà prodotto un insieme di strumenti didattici e pratici per garantirne la riproducibilità futura. Nella parte finale del progetto, che complessivamente ha una durata di due anni, una startup per ogni Paese (vincitrice del processo di selezione) sarà ospitata per due mesi da un'azienda straniera. Per quanto riguarda l'Italia l'azienda scelta avrà sede all'interno dell'Incubatore del Polo Tecnologico di Navacchio. ENDuRE European Network of Design for Resilient Entrepreneurship, progetto finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Erasmus+ KA2 "Cooperation and Innovation for Good Practices Knowledge Alliances for Higher Education" e risultato primo nella classifica dei progetti promossi per l'anno 2014, vede come partner, oltre all'Università di Pisa in qualità di capofila, quella del Surrey (Regno Unito) e Southern Denmark (Danimarca), una agenzia formativa toscana, CEDIT, e tre aziende Polo Tecnologico di Navacchio, Blu Ocean Robotics (Danimarca) e iVeridis (Regno Unito).
 
8 MARZO, ACLI: LA CRISI MINACCIA LE CONQUISTE DELLE DONNE
 
ROMA – “Il cammino da fare per ottenere una parità di trattamento tra i sessi in termini di riconoscimento sociale, culturale ed economico è ancora lungo. Soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui la profonda crisi globale sta rimettendo in discussione le conquiste raggiunte”. Lo afferma Agnese Ranghelli, responsabile nazionale del Coordinamento donne Acli in occasione della Giornata internazionale della donna del prossimo 8 marzo. “Il nostro compito di donne impegnate nel sociale – prosegue Ranghelli – è quello di adoperarci affinché ogni donna, così come ogni persona, possa vivere compiutamente il proprio ruolo sia esso pubblico o privato, in piena libertà. La Giornata internazionale della donna di quest’anno ha un particolare valore per la nostra associazione che celebra i suoi 70 anni. L’occasione delle due concomitanti ricorrenze ci offre infatti l’opportunità di misurare quanta strada abbiamo percorso come donne, dentro e fuori le Acli, e quanta ancora ne resta da compiere. Siamo consapevoli dei risultati a oggi ottenuti. Non dobbiamo però dimenticare quanto è stato importante il contributo e l’impegno delle molte donne che ci hanno preceduto proprio per il raggiungimento di tali obiettivi; donne che hanno lavorato nell’ombra e urlato nelle piazze; donne che non hanno raggiunto la fama, ma che si sono impegnate quotidianamente, a volte con sacrificio, affinché l’eguaglianza fosse effettiva e venisse declinata concretamente, e non solamente celebrata a parole. Dobbiamo sostenere con coraggio – conclude Agnese Ranghelli – un processo di sviluppo sociale, culturale, economico da donne insieme agli uomini, nostri alleati fondamentali, per crescere come cittadini e come persone, promuovendo la politica intesa come attiva partecipazione delle donne e degli uomini a tutti gli ambiti e livelli della società, quale espressione della parità fra i due sessi ed esercizio pieno della cittadinanza sociale”. (Inform)