(AGI) - Colpo di scena al processo per l'omicidio dell'ispettore di polizia Giovanni Lizzio assassinato il 27 luglio del 1992 in via Leucatia alla periferia di Catania mentre
stava rincasando a bordo della sua Alfa. La Corte d'assise di Catania ha assolto per insufficienza di prove Filippo Branciforte e Francesco Di Grazia, che secondo l'accusa avrebbero fatto parte del commando di killer. Per entrambi il Pm Francecso Puleio aveva chiesto la condanna all'ergastolo. Col rito abbreviato, nel giugno scorsom il gup Luigi Barone aveva inflitto trent'anni di carcere Francesco Squillaci e Giovanni Rapisarda e 12 anni ciascuno ai pentiti Umberto Di Fazio e Natale Di Raimondo. L'unico condannato all'ergastolo per l'omicidio Lizzio e' stato il capomafia Nitto Santapaola, ritenuto il mandante del delitto. Agli inizio degli anni novanta l'assassinio dell'investigatore della sezione antiracket della squadra mobile Giovanni Lizzio aveva sconvolto Catania. Il movente venne ricercato nella strategia della tensione decisa da Cosa Nostra anche nella Sicilia orientale dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio a Palermo.