L’EMIGRAZIONE ITALIANA NEGLI USA RACCONTATA NEI LIBRI ALL’ITALIAN AMERICAN MUSEUM
NEW YORK - L’Italian American Museum e Four Guys from the Neighborhood invitano ad un seminario in programma venerdì 5 giugno alle 18.30, presso la sede del Museo a Mulberry Street. Saranno presentati tre volumi sulla Little Italy e si terrà una discussione moderata da Vincent LaBarbera, partecipante chiave allo sviluppo del libro "Meatballs & Stickball: Growing up in "The Neighborhood Little Italy"". Il focus del seminario si baserà su racconti e esperienze di generazioni di immigrati. I volume presentati saranno: "Meatballs & Stickball" di Richard J. Rinaldo, "The Newsstand" di J.J. Anselmo, "Peacemaker: A Sicilian American Memoir" di Thomas DiGrazia. (aise)
 
MESE DELL’ITALIANITÀ A TUCUMÁN
 
TUCUMAN - Proseguono da ieri i festeggiamenti a Tucumán per il Mese dell’Italianità. Le iniziative principali si svolgeranno oggi e domani 2 e 3 giugno, in occasione della Festa della Repubblica e dell’Immigrante Italiano in Argentina. Il Vice Console Margherita Cangemi ricorda che per oggi si terrà una santa Messa di ringraziamento e un pranzo amichevole, mentre per domani 3 giugno la Società Italiana ha organizzato una celebrazione nella piazza Manuel Belgrano, eroe argentino di origine italiana. Diverse le attività organizzate anche dalle altre associazioni italiane, tra cui quella preparata dal Circolo Sardo "Una giornata particolare a Tucumán: parliamo la lingua" volta a favorire la diffusione dell’insegnamento della lingua italiana. Tra gli appuntamenti: una messa nel giorno di Sant’Antonio voluta dall’Associazione Siciliana, la Sagra della Polenta preparata dal Circolo Trentino e dall’Associazione Ligure; il concerto di chitarra di Paolo Angeli e la conferenze su Dante di Cesare Campanella (Istituto di Cultura di Cordoba); la proiezione video dell’Associazione Piemontese. (aise)
 
"GUARDANDO ALL’URSS": A MANTOVA L’ARTE ITALIANA DEL SECONDO DOPOGUERRA SI CONFRONTA CON IL REALISMO SOCIALISTA SOVIETICO
 
MANTOVA - Per la prima volta dal 30 maggio scorso a Palazzo Te di Mantova un progetto espositivo indaga le relazioni, gli scambi, gli sguardi e i "fuochi incrociati” tra arte italiana del secondo dopoguerra e arte sovietica del realismo socialista, riflettendo su affinità elettive e divergenze culturali e linguistiche, in una mostra di grande respiro internazionale e ricca di documenti, video e fotografie, manifesti e libri, poco o per nulla conosciuti al pubblico. La mostra "Guardando all’URSS. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato", in programma sino al 4 ottobre nelle Fruttiere di Palazzo Te, riconduce il visitatore agli anni della frontale contrapposizione politica tra comunisti e democristiani, quelli di don Camillo e Peppone, di Dio ti vede e Stalin no. Agli anni in cui per metà degli italiani l’URSS era il mito, il paradiso della giustizia sociale e il demonio per l’altra metà. Gli anni in cui grandi intellettuali italiani (Levi, Calvino, Moravia tra i tanti) compivano il loro pellegrinaggio laico a Mosca. Gli anni in cui lunghe code si formavano all’Hermitage per ammirare Guttuso. Lo fa in modo del tutto originale: al centro di questa proposta è infatti la riflessione sull’immagine mitica dell’URSS nell’Italia del secondo dopoguerra e sul ruolo assunto dall’iconografia realista nella sua diffusione e veicolazione. Due gli ambiti scelti dal progetto per indagare questa vicenda ancora inedita e affascinante: da un lato l’iniziativa del Premio Suzzara, voluto da Voluto da Dino Villani e dal sindaco comunista Tebe Mignoni con Cesare Zavattini e destinato, dal 1948 per quasi trent’anni, a far riflettere sul linguaggio realista e sul tema del lavoro. Gli artisti partecipanti e premiati (da Guttuso a Zigaina, da Gorni a Borgonzoni, da Mucchi a Pizzinato, da Fabbri a Sughi, solo per fare alcuni nomi) introducono il tema del ruolo dell’arte figurativa all’interno della politica culturale del PCI. Una seconda sezione della mostra si propone di ricostruire l’immagine dell’URSS in Italia nel secondo dopoguerra, con uno sguardo particolare rivolto alla ricostruzione delle opere e degli artisti proposti nei Padiglioni sovietici alle Biennali veneziane nel 1934 e dal 1956 agli anni Settanta. Grazie ai prestiti della Galleria Tret’jakov, in mostra saranno presenti opere di Nikolaj Andreev, Aleksandr Dejneka, Sergej Gerasimov, Vera Muchina, Pëtr Koncalovskij, Grigor’evic Nisskij, Viktor Popkov. "Parlare del mito dell'URSS in Italia nel secondo dopoguerra significa sollevare il coperchio su un mondo complesso nei linguaggi e nei significati, impossibile da risolvere in una mostra e in una pubblicazione, ma al quale, finalmente e senza falsi miti o negazioni, si vuole guardare", puntualizza Vanja Strukelj, curatrice della mostra mantovana con Ilaria Bignotti e Francesca Zanella. "Innanzitutto abbiamo cercato di restringere il campo della nostra ricerca a un territorio rigorosamente storico artistico, focalizzando l’attenzione sulla ricezione del realismo socialista sovietico in Italia, inquadrandolo in un contesto di scambi e rapporti culturali. In questo quadro d'insieme un aspetto che è emerso in tutta la sua complessità è quello del viaggio in URSS e dei resoconti di viaggio, che nel corso degli anni Cinquanta costruiscono un'immagine mitica e allo stesso tempo fortemente stereotipata di luoghi, contesti sociali, linguistici, culturali... Ci siamo chiesti: che cosa avevano visto gli artisti italiani nei loro viaggi in Unione Sovietica? Chi avevano incontrato, di cosa avevano dialogato, cosa avevano portato di sè, cosa avevano ritrovato? Abbiamo provato a rispondere attraverso il metodo del confronto interdisciplinare, con lo spoglio di archivi, la visione di film d’epoca, la rilettura di racconti e di resoconti di viaggio, guardando a manifesti, cartoline, sfogliando i rotocalchi. Poi il fenomeno collezionistico, qui documentato da prestiti privati: testimonianza di una cultura d'immagine, di una retorica visiva, di una modalità di racconto della realtà sovietica che rivela forti persistenze, un linguaggio fortemente codificato che viene riproposto, tra copie e riedizioni, per tutti gli anni Ottanta. L'altro fronte su cui abbiamo lavorato è quello delle esposizioni: ripercorrendo le sale dei Premi suzzaresi e delle Biennali veneziane, certi del confronto fertile tra una manifestazione solo apparentemente di periferia e l’altra ufficiale e internazionalmente riconosciuta. Abbiamo lavorato alla ricerca di un filo rosso che si dipana e si ritrova nella consapevolezza che parlare di realismo socialista in Italia, dalla nostra prospettiva, significa rileggere la nostra cultura e anche metterla un po’ in crisi. Ma non è forse questo il compito di una mostra e di una pubblicazione che vogliano dare un vero contributo all’oggi?". La mostra è organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te presieduto da Graziano Mangoni, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano, della Regione Lombardia, del Sistema Mantova per EXPO, del Museo Civico di Palazzo Te e della Galleria del Premio Suzzara, con il contributo del Comune di Mantova e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Mantova, e con il sostegno di TEA Energia, Generali Italia Agenzia Pezzoli, Coop Consumatori Nordest e Berman Spa. Per la realizzazione della mostra e del catalogo Skira che l’accompagna, le curatrici Ilaria Bignotti, Vanja Strukelj e Francesca Zanella sono state affiancate da ricercatori, dell’Università di Parma e di altri istituti di ricerca, esperti in differenti discipline. (aise)
 
FEDI E PORTA (PD): SULL’IMU CI ASPETTIAMO UNA INTERPRETAZIONE ESTENSIVA DELLE FINANZE
 
Il Ministero delle Finanze con la circolare che sarà emanata nei prossimi giorni deve indicare che l’esenzione dall’IMU sarà concessa non solo ai titolari di pensione estera ma anche ai titolari di pensione in convenzione internazionale titolari di pro-rata italiano. Ci aspettiamo quindi che il Ministero accolga le nostre richieste che interessano potenzialmente circa 320.000 pensionati italiani iscritti all’AIRE. Auspichiamo inoltre che il Ministero includa tra gli esenti anche i titolari di pensione in convenzione i quali non sono ancora diventati titolari di pensione estera: sarebbe un segnale di logica e buon senso. Siamo invece assolutamente avversi all’intenzione del Ministero di escludere dall’esenzione dall’IMU i titolari di sola pensione italiana residenti all’estero (che sono circa 50.000) perché riteniamo che il legislatore con la legge n. 80 del 2014 intendeva esentare dall’IMU tutti i pensionati italiani residenti all’estero e non creare una discriminazione così palese e ingiusta tra pensionati. Siamo intenzionati quindi – nel caso in cui le nostre richieste fossero accolte solo parzialmente – a continuare ed intensificare il nostro impegno politico e legislativo per trovare una soluzione equa alle legittime aspettative dei nostri connazionali pensionati i quali in questi giorni attraverso i loro rappresentanti - noi eletti all’estero ma anche Comites e Associazioni - si rivolgono a Governo e Parlamento chiedendo risposte giuste e costruttive. L’attesa circolare dovrà inoltre precisare che i pensionati esenti dall’IMU saranno tenuti a pagare solo un terzo delle imposte
 
TARI e TASI. LA BAVIERA DÀ IL BENVENUTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI
 
MONACO DI BAVIERA – Il 7 e 8 giugno 2015 il mondo intero sarà ospite della Baviera. I capi di Stato e di governo dei Paesi del G7 si incontreranno, presso il castello di Elmau, per affrontare temi fondamentali di portata globale. Lo Stato libero di Baviera accoglie gli ospiti con un’iniziativa particolare: tra sabato 30 maggio e venerdì 5 giugno il celebre castello di Neuschwanstein risplenderà ogni giorno nei colori della bandiera di uno dei paesi membri del G7. Ieri sera toccava all’Italia. Il castello di Neuschwanstein risplende nei colori della bandiera italiana In Baviera l’ospitalità viene prima di tutto, e lo dimostra anche la proiezione “Welcome dahoam” (“Benvenuti a casa”) in occasione del summit G7. L’illuminazione dell’intera facciata del castello di Neuschwanstein ieri era dedicata all’Italia. Per trenta minuti il tricolore italiano ha decorato il fronte della residenza da favola del re Ludwig II. Il ministro di Stato bavarese Marcel Huber ha dichiarato: “Siamo felici di accogliere in Baviera il Presidente del Consiglio Renzi. Anche noi siamo convinti che il futuro si possa affrontare al meglio solo collaborando con i partner internazionali. Con la proiezione delle bandiere nazionali su uno dei più celebri simboli dello stato bavarese intendiamo sottolineare che i capi di Stato e di governo dei paesi membri del G7 sono i benvenuti”. Il ministro delle Finanze bavarese Markus Söder, responsabile dell’Amministrazione Bavarese dei Castelli, è molto soddisfatto dell’iniziativa e dichiara: “Neuschwanstein è il castello più famoso al mondo, dunque perfetto per il G7.” Il sito web www.welcomedahoam.com è ora online Dal 26 maggio scorso è online anche il nuovo sito http://www.welcomedahoam.com/it/, che offre un’inconsueta panoramica della Baviera, i suoi abitanti, il futuro, l’ambiente naturale e le tradizioni. “La Baviera è un paese cosmopolita che considera la diversità un punto di forza, e durante le giornate del summit lo dimostreremo“, ha dichiarato infine il ministro Huber. (Inform) Interverranno Giancarlo Caratti vice commissario partecipazione Ue a Expo, e Giacomo D’Arrigo direttore generale Agenzia Nazionale per i Giovani
 
EXPO MILANO, “ERASMUS PLUS” AL PADIGLIONE DELL’UNIONE EUROPEA
 
MILANO – Il Padiglione dell’Unione Europea a Expo dedicherà la mattina di domenica 7 giugno ai giovani, per raccontare, insieme all’Agenzia Nazionale per i Giovani, in che modo possono sfruttare le opportunità offerte dal programma “Erasmus Plus”. All’incontro, che inizierà alle ore 11,30, interverranno Giancarlo Caratti, vice commissario per la partecipazione dell’Ue a Expo, e Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Expo – sottolineano dall’Agenzia Nazionale per i Giovani – rappresenta un’occasione unica anche per promuovere la cittadinanza europea, spiegando ad un pubblico internazionale in che modo è possibile approfittare delle risorse messe in campo per conoscere da vicino l’Europa e fare esperienze formative in Paesi diversi. La Task Force dell’Ue per Expo e l’Agenzia Nazionale per i Giovani – che in Italia è titolare della gestione del capitolo Gioventù del programma europeo “Erasmus+” – hanno siglato un accordo con l’obiettivo di favorire la cultura della cittadinanza attiva e la promozione del volontariato nell’ambito di Expo. L’Agenzia racconterà in che modo vengono impiegati i 12 milioni di euro messi a disposizione per i progetti di mobilità all’interno dell’Ue. Si tratta di iniziative mirate a fornire, a oltre 4 milioni di giovani europei, l’educazione, le competenze e la creatività necessarie per costruire una società della conoscenza. (Inform)