LAVORO, ISTAT: A SETTEMBRE RETRIBUZIONI +1,4%, 3,8 MLN IN ATTESA RINNOVO

(NoveColonne ATG) Roma - L’Istat rende noto che alla fine di settembre i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 71,0% degli occupati dipendenti e al 67,5% del monte retributivo osservato. Inoltre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie cresce dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,4% rispetto a settembre 2011.

Nella media del periodo gennaio-settembre 2012 l’indice è cresciuto, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, dell’1,4%. Con riferimento ai principali macrosettori, a settembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell’1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a settembre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia elettrica e gas (2,9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli, gomma, plastica e lavorazioni minerarie non metallifere (2,8%). Si registrano, invece, variazioni nulle per telecomunicazioni e tutti i comparti della pubblica amministrazione. A settembre, tra i contratti monitorati dall’indagine, non si è registrato il recepimento di nessun accordo. Alla fine di settembre complessivamente, i contratti in attesa di rinnovo sono 34 - di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione - relativi a circa 3,8 milioni di dipendenti (circa tre milioni nel pubblico impiego). La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 29,0% nel totale dell’economia e del 7,6% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 33,1 mesi per l’insieme degli occupati e di 33,4 mesi per il settore privato.

RAI: FIRMATO ACCORDO CON BELGACOM

(NoveColonne ATG) Bruxelles - Gli italiani che vivono in Belgio potranno continuare a vedere oltre Rai1 anche Rai2 e Rai3. E’ stato infatti rinnovato l’accordo tra Rai e Belgacom, società di telecomunicazioni del Belgio, per la distribuzione in loco a partire dal mese di novembre, oltre ovviamente a Rai1, anche degli gli altri due canali del bouquet generalista del Sevizio Pubblico radiotelevisivo italiano.“ La Rai – ha commentato Claudio Cappon Amministratore Delegato di Rai World che ha concluso il rinnovo del contratto – conferma ancora una volta il suo ruolo di Servizio Pubblico e continuerà ad assicurare la piena programmazione dei propri canali che costituiscono un legame fondamentale del rapporto del nostro Paese con gli italiani che vivono e lavorano fuori dai confini nazionali”. Il rinnovo dell’accordo con Belgacom rientra in una serie di iniziative che l’Azienda intende mettere in campo per rafforzare la propria identità di Servizio Pubblico sostenendo la crescita culturale e civile del sistema Paese e favorendo il miglioramento della reputazione dell’Italia all’Estero. "La decisione della Rai di ripristinare la possibilità di vedere in chiaro Rai2 e Rai3 in Belgio mette fine ad un'ingiustizia perpetrata ai danni delle migliaia di italiani e belgi di origine italiana che si erano visti improvvisamente privati di uno dei principali strumenti attraverso il quale restare in contatto con la madre-patria" ha afferma a proposito il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. "Fa piacere – ha aggiunto - che l'appello che abbiamo lanciato giorni fa sia stato alla fine ascoltato”. L' europarlamentare del Pd ha poi lanciato un appello: “Incidenti come questi non devono più ripetersi: la Rai è e deve restare un servizio pubblico e, come tale, non può permettersi di escludere migliaia di connazionali".

RICERCA, LA SICILIA LAVORA INSIEME AL TEXAS

(NoveColonne ATG) Roma - L’Università del Texas Medical Branch di Galveston (Utmb) e l’Universita di Palermo hanno formalizzato l’accordo per l’avvio del programma di dottorato di ricerca (PhD program) in Biomedicina e Neuroscienze. L’accordo segue il protocollo d'intesa siglato nel 2011 tra l'università texana e quella siciliana, frutto delle iniziative coordinate dal Comites di Houston, la Csna (Confederazione Siciliani Nord America) e l'Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario). Il professor Luca Cicalese dell’Utmb del Texas sottolinea che il risultato concreto dell'iniziativa è stato possibile grazie al lavoro di squadra di molti professionisti di entrambe le istituzioni, , nonché alla lungimiranza della leadership di entrambe le Università. Gli studenti delle due istituzioni potranno entrare in questo programma internazionale che prevede dei periodi di insegnamento nei due atenei sotto la supervisione di un collegio misto di docenti. Al completamento del programma, il ricercatore riceverà un diploma di laurea in Dottore di Ricerca (PhD) da entrambe le istituzioni. Tale titolo è riconosciuto sia nella comunità europea che negli Usa.

FEDI (PD) - LA “NUOVA” FARNESINA: POCO E MALE SULLA SPENDING REVIEW MENTRE TANTI NODI VENGONO AL PETTINE...

 L'audizione con il segretario generale della Farnesina, Ambasciatore Valensise, ha consentito una prima riflessione sulla situazione del Ministero degli Affari Esteri alla vigilia dell'inizio della discussione sulla legge di stabilità. La prima considerazione riguarda la necessità che si dia attuazione alle raccomandazioni del comitato ministeriale sulla spending review. Un buon lavoro di analisi e proposta al quale dovrebbe corrispondere, all'interno della Farnesina, un impegno di immediata attuazione. Come intende muoversi l'amministrazione degli Esteri relativamente a quelle proposte? Fino ad oggi, purtroppo, si è fatto poco e male. In che modo la Farnesina intende rimodulare la spesa amministrativa, quando in questa legge di stabilità, ad esempio, i costi dell'ISE aumentano anziché diminuire? In che modo s’intende dare risposta amministrativa al tema del personale a contratto locale, il cui rapporto di lavoro è regolato da innumerevoli tipologie contrattuali che spesso non rispondono ad alcuna norma, italiana o locale? I nodi, insomma, vengono al pettine e la Farnesina deve impegnarsi a trovare risposte. Analogamente, credo i tempi siano maturi affinché la nostra amministrazione rispetti le convenzioni internazionali, come quelle contro le doppie imposizioni fiscali, applicando sempre e ovunque le norme bilaterali. Un percorso di innovazione, anche tecnologica, deve partire dalla efficienza del sistema e la riduzione dei costi deve esserne la conseguenza. Oggii rapporti tra i ministeri e gli altri settori di amministrazione dello Stato sono tali da far ritenere che l'innovazione all'estero si risolva unicamente in più informazione, anche online, ma che all'atto pratico si concretizzi in liste di attesa, duplicazioni di richieste e inutili, quanto antiquati, passaggi burocratici. Non tutto è responsabilità della Farnesina ma dagli Esteri chiediamo almeno di capire quale percorso si intenda adottare. Una nuova Farnesina parte anche da una visione del nostro paese nel futuro. (On. Marco FEDI)

IL COMITES DI NIZZA SI PREPARA A RICORDARE IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI VERDI

Nel prossimo anno (2013), ricorrerà il bicentenario della nascita del “nostro” grande Maestro, musicista e compositore: Giuseppe VERDI. Per ricordare, onorare e commemorare tale importante ricorrenza, il Comites: Comitato degli Italiani all’Estero della Circoscrizione di Nizza, ha attivato un apposito Comitato, preposto alla promozione ed alla organizzazione degli eventi commemorativi da programmarsi anche a Nizza e, più in generale nella Circoscrizione Consolare di competenza; Il Comitato avrà come supporto portante l’Istituzione Comites e la Sua struttura operativa. Nel contempo, nell’intento di unire ed aggregare in una sola, unica e fattiva sinergia d’azione programmatica, le molte disponibilità e volontà presenti e già riscontrate nella nostra Comunità, si chiede e si auspica l’adesione all’iniziativa in itinere delle: Associazioni, degli Enti e dei Patronati italiani presenti ed operanti nella Circoscrizione Consolare di Nizza, nonché di singole disponibilità partecipative. Nell’attesa di sicuri riscontri positivi, porgiamo cordiali saluti. Dott. Enrico MUSELLA

“RAFFORZARE LA PRESENZA DELLA RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE IN AMERICA LATINA, VALORIZZANDO E SOSTENENDO LE NOSTRE GRANDI COLLETTIVITA’”

Durante l’audizione del Segretario Generale della Farnesina, l’On. Porta sostiene la necessità di rilanciare il rapporto con il continente e di considerare la grande presenza italiana un valore e non un problema. Intervenendo in Commissione Esteri nel corso dell’audizione del Segretario Generale del Ministero degli Esteri Michele Valensise, l’On. Fabio Porta (PD) ha svolto alcune brevi considerazioni ponendo anche alcuni interrogativi all’alto dirigente della Farnesina. Riferendosi alla necessità di un rafforzamento strategico della presenza italiana in America Latina, il deputato ha citato le relative politiche dell’amministrazione degli Stati Uniti nonché il recente dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca, dai quali emerge con nettezza la straordinaria opportunità costituita dal continente per le politiche di sviluppo e crescita di tutti i paesi occidentali. “Non vorrei – ha detto l’On. Porta – che proprio mentre le grandi potenze mondiali ed europee intensificano e raddoppiano il loro sforzo di presenza in quest’area, il nostro Paese (che nel continente latino-americano può contare sull’asset formidabile di 60 milioni di oriundi) non cogliesse questa chance incredibile e irripetibile, mancando di sostenere e rafforzare la propria rete diplomatico-consolare e tutti i programmi a favore del consolidamento della nostra presenza e del rapporto con i nostri connazionali”. Una seconda considerazione è stata svolta dal parlamentare eletto in Sudamerica con riferimento alla “spending review”: “Anche qui – ha continuato il deputato – siamo di fronte ad un paradosso: si rafforzano le strutture consolari dei Paesi dove praticamente non esistono significative collettività italiane o di origine italiana (anche in funzione del volume di ‘visti’ rilasciati dal nostro Paese) e si indeboliscono quest’ultime, come per esempio quelle del Brasile e del resto del Sudamerica; dovremmo ribaltare o quantomeno equilibrare tale situazione, facendo divenire le nostre grandi comunità un fattore di “incoming” e non un elemento problematico nella strategia di rafforzamento internazionale del Paese”. “In questo senso – ha concluso l’On. Porta - sarà necessario un ‘patto con il Ministero dell’Economia’, come proposto dal capogruppo del PD al Senato Tonini, che permetta un adeguato utilizzo da parte della rete consolare delle ‘percezioni consolari’, che potrebbero anche essere incrementate in ragione dell’erogazione tempestiva ed efficiente di servizi e prestazioni”.